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Autore: xxlili_luna    21/10/2017    0 recensioni
Lord Voldemort non è mai esistito, i genitori di Harry sono ancora vivi. Hermione e Draco si sono sempre odiati e insultati. Ma se sotto quegli insulti e quelle occhiataccie si fosse per tutto il tempo nascosto qualcosa di più? Durante l'estate, in cui saranno costretti a passare insieme si renderanno conto di provare qualcosa l'uno per l'altro. I due si sforzano di mantenere la loro relazione segreta ma qualcuno li scoprirà. Malfoy riuscirà a confessare veramente cosa prova per lei e cambierà, oppure rimarrà il solito?
Dal testo:
- Cosa vuoi, Malfoy?
- Rilassati Granger, voglio solo prendere un bicchiere d'acqua, come te. - rispose sorpassandomi e prendendo effettivamente un bicchiere. Mi voltai feci per andarmene quando sentì la voce di Malfoy dietro di me. - Comunque bel pigiama. - disse mi voltai e lo vidi appoggiato al bancone che mi squadrava. Arrossí violentemente [..] e me ne tornai in camera mia.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
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Questo sarà un capitolo molto diverso dagli altri, dato che fino ad adesso ci sono sempre stati drammi e cose così. Sarà anche molto corto, sorry. E sarà interamente dedicato alla nostra coppia, ossia Draco ed Herm. Che novità! 😂 
Okay detto questo vi lascio al capitolo. 
AMORE MIO
Pov Hermione
Erano passati un paio di giorni da quel combattimento e da allora io e mio fratello non ci eravamo più parlati. Neanche per discutere, semplicemente ci ignoravamo. In quel periodo, però, era successa una cosa davvero strana. Bellatrix e Rodolphus ci avevano mandato una specie di lettera dove ci scrivevano quando ci avrebbero attaccati. Alcuni tirarono un sospiro di sollievo scoprendo che la data era a distanza di due mesi, mentre gli altri... non sapevano cosa pensare. Io, Draco, Ginny e Blaise facevamo parte del secondo gruppo. Perché scriverci? Perché annunciarci già quando avrebbero attaccato? Qualcosa non quadrava. Insomma... perché non coglierci di sorpresa? Perché dircelo? 
- Sono dei pazzi. Avranno pensato che, anche se lo sappiamo, non saremo abbastanza forti da batterli. - aveva commentato Jonathan con indifferenza. Ma lui non li conosceva, non come noi. Il suo ragionamento faceva acqua da tutte le parti eppure era anche la spiegazione più logica. Ma qualcosa dentro di me urlava di non fidarmi di quelle parole, mi urlava di stare attenta e di farmi trovare pronta sempre. E così avrei fatto. 
Adesso ero in camera mia insieme a Draco. Eravamo sdraiati sul nostro letto, abbracciati ed in silenzio. Nessuno dei due aveva parlato per tutto quel tempo. Era mattina presto, le sei del mattino all'incirca ma nessuno dei due aveva intenzione di dormire. 
- Non è giusto. - dissi all'improvviso disegnando dei cerchi invisibili sul suo petto nudo. 
- Cosa? - 
- Tutto questo! Non è giusto quello che ci sta succedendo. - risposi frustrata. 
- Sai... io non sono del tutto d'accordo. Insomma, sì è orribile ma pensaci, questo ci ha unito ancora di più e mi ha fatto capire davvero tante cose. - disse Draco disegnando anche lui dei cerchi sulla mia schiena. 
- Del tipo? - chiesi alzando la testa per guardarlo. Lui però non lo fece continuando a guardare il soffitto, in silenzio. Dopo qualche secondo mi scostò con delicatezza ed si alzò in piedi camminando fino alla finestra. Rimasi seduta a fissare la sua schiena, larga e perfetta, mentre mi chiedevo insistentemente cosa poteva frullare nella testa del mio ragazzo. 
- Quando Bellatrix mi ha portato nella loro casa il mio unico pensiero eri tu. Il tuo pensiero era l'unica cosa che mi ha dato forza in quei giorni così bui, non mi importava neanche di morire o almeno non mi importava del gesto in sé, mi importava solo che non avrei più rivisto il tuo volto, non ti avrei più stretto tra le braccia, non ti avrei più baciata e questo non potevo sopportarlo. Perciò sono andato avanti, in qualche modo. Poi ti ho rivisto ed è stato come se per tutto quel tempo fossi stato sott'acqua e tu eri la mia aria, l'unica mia salvezza. Abbiamo affrontato tanto ed hai ragione non è giusto. Non sai quante volta ho desiderato mollare tutto ed andare a nascondermi da qualche parte, aspettando che tutto questo finisca. E... l'unica cosa che mi frenava eri tu. Tu con il tuo coraggio, con la tua passione nel fare tutto, con la tua intelligenza e il tuo innato talento nel farmi arrabbiare. Io non sono così, e non mi vergogno ad ammetterlo. Io sono un grande codardo, uno stronzo la maggior parte delle volte. Io non avrei mai fatto la maggior parte delle cose che hai fatto tu e sicuramente non avrei scoperto tutto quello che hai scoperto tu leggendo semplicemente dei libri. Non prendere le mie parole come un segno di invidia perché non lo sono, credimi. Io ti amo, così come sei, e anche se spesso mi fai arrabbiare con i tuoi gesti incoscienti, non ti cambiarei mai. Tu mi hai reso quello che sono adesso, mi hai reso l'uomo che volevo essere. Hai saputo guardare oltre la maschera che portavo giorno e notte e sei riuscita a vedere Draco, mi hai... liberato. Non so cosa sarebbe successo sennò. - si interruppe voltandosi e venendo verso di me. Avevo gli occhi lucidi ma per ora non volevo piangere. Mi prese le mani e mi alzai in piedi guardandolo negli occhi. - Ti amo da morire Hermione e non so immaginare la mia vita senza di te, oppure, più semplicemente, non voglio immaginarla. Sei la mia vita, il mio mondo... e ti amo. Non mi stancherò mai di dirtelo. Voglio essere legato a te in tutti i modi umanamente possibili e... so che tecnicamente non ci sarebbe bisogno ma... voglio farlo lo stesso. Perciò... - lentamente mi lasciò le mani e si abbassò inginocchiandosi a miei piedi. Portai le mani alla bocca cercando di trattenere le lacrime. Portò una mano dietro alla schiena e da non so dove tirò fuori una scatolino di velluto blu scuro, e la aprì rivelando un meraviglioso anello. - Hermione Jean Granger vuoi sposarmi? - 
Non dovetti neanche pensarci. Annuì vigorosamente prima di riuscire a pronunciare una parola. - Sì! Sì, sì, sì. - risposi continuando ad annuire. Lui si alzò e mi abbracciò un attimo dopo, sollevandomi da terra mentre le lacrime mi scendevano copiose dalle guance. Mi lasciò andare solo per potermi infilare l'anello. Era molto semplice, con un diamante bianco al centro e due smeraldi ai lati. Semplice e bellissimo. Alzai lo sguardo incontrando il suo e senza esitare mi tuffai sulle sue labbra. 
Poche ore dopo uscimmo dalla nostra stanza, completamente vestiti ma non con le divise della scuola. Quel giorno saremmo andati dai nostri genitori per parlargli della nostra decisione. In sala comune, come previsto,  trovammo Ginny e Blaise ad aspettarci per andare a colazione. 
- Ciao! Perché non indossate le divise? - chiese immediatamente Ginny avvicinandosi. 
- Perché oggi andiamo a parlare con i nostri genitori. - risposi sorridendo e lanciando uno sguardo complice con Draco. 
- A proposito? - fece Blaise confuso quanto la mia migliore amica. Lasciai la mano di Draco e mostrai l'anello ad entrambi. Bastò quello come risposta. Ginny sgranò gli occhi prima di buttarsi letteralmente su di me, stritolandomi in un abbraccio. Con la coda dell'occhio vidi Blaise e Draco abbracciarsi a loro volta. Una volta staccati ci scambiammo, io abbracciai Blaise e Ginny Draco. 
- Cavolo ragazzi! Siamo felicissimi per voi! - esclamò la rossa con un enorme sorriso. Mi strinsi di nuovo al mio ragazzo e ci scambiammo un lieve bacio prima di prestare la nostra attenzione a loro. 
- Vogliamo sposarci prima... della guerra però. - disse lui  esitando lievemente sulla parola "guerra". Sentirla, però, non mi dava più fastidio. Cioè era strano ma oramai mi ero abituata a quella situazione ed avevo accettato che ci sarebbe stata. 
- Certo. - sussurrarono loro annuendo. - Bé allora vi lasciamo andare e auguri! - disse Blaise facendosi da parte insieme alla mia amica. Li salutammo ed uscimmo dalla sala, abbracciati, diretti all'ufficio del preside. Camminammo in silenzio ma più che felici.
Bussammo alla porta del suo ufficio e la sua voce ci invitò subito ad entrare. Notai con piacere che la stanza era vuota se non per lui. Silente ci guardò stupito, probabilmente non si aspettava una nostra visita. 
- Buongiorno ragazzi. Cosa posso fare per voi? - chiese lui senza alzarsi dalla sua sedia. 
- Dobbiamo andare a parlare con i nostri genitori. - disse senza troppi giri di parole Draco. 
- Va bene, buone notizie spero. - 
- Buonissime! Noi... abbiamo deciso di sposarci. - risposi con un enorme sorriso che passò immediatamente all'uomo che sorrise a sua volta. 
- Ma è meraviglioso! - disse alzandosi finalmente in piedi e venendo verso di noi. Abbracciò prima Draco e poi me, con lo stesso calore che può avere e trasmettere un nonno con i suoi nipoti. - E quando è la data? - 
- Non la sappiano ancora ma vogliamo sposarci prima della guerra. - dissi tutto d'un fiato, quasi avendo paura della sua reazione. Lui annuì lievemente mantenendo il sorriso grande e radioso, seminascosto dalla barba. 
- Va bene, allora potete andare e auguri. - disse indicando la porta. 
- Grazie. - parlammo all'unisono ed insieme andammo poi verso la porta. Appena usciti dall'ufficio andammo in un'aula ancora vuota ed utilizzando la metropolvere raggiungemmo la mia casa. Atterrammo nel mio soggiorno, vuoto. Il sole illuminava completamente la stanza, ma non ci prestai molta attenzione uscendo ed andando diretta alla sala da pranzo dove ero sicura avrei trovato i miei genitori. 
- Per noi va più che bene. - disse Narcissa con un sorriso. Appena avevamo trovato i miei genitori avevamo chiamato anche i genitori di Draco e gli avevamo detto le nostre intenzioni. 
- Infatti. Siamo molto felici per voi, in fondo volete solo anticipare di qualche mese. - disse mia madre dando man forte alla donna. - Non è decisamente la... situazione più confortevole ma capisco il perché della vostra decisione. - 
- Grazie mamma. - sussurrai con un sorriso. 
- Organizzeremo tutto noi, voi avete cose ben più importanti da fare. - continuò sicura lei. 
- Va bene. - sussurrò Draco annuendo. Non mi importava di chi avrebbe organizzato la cerimonia, volevo solo sposarlo. 
- Tesoro, posso parlarti un secondo? - mi chiese papà alzandosi in piedi. Annuì lievemente e mi anzai seguendolo fuori dalla stanza. 
- Qualche problema? - chiesi in allarme. 
- No, assolutamente nessun problema. Volevo solo sapere come va. - disse con un minuscolo sorriso. 
- Ehm... a scuola? Tutto bene. - risposi confusa da quella domanda. 
- No, io intendevo con Jonathan. L'ultima volta che ci siamo sentiti non eri esattamente felice della sua presenza e Silente ci ha riferito che avete avuto un brutto scontro durante un allenamento. - 
- È vero, ma adesso va un po' meglio. In realtà da quella volta non ci siamo più parlati. - ammisi senza la minima forma di rammarico nella voce. 
- So che non mi ascolterai ed il tempo in cui eri costretta a farlo è finito da un po' ma sono pur sempre tuo padre, anzi vostro padre e devo dirtelo. Capisco che a causa sua tu sia stata molto male, anche noi siamo stati male a causa della sua decisione, ma rimane tuo fratello. Non pensi che... dovresti dargli una seconda possibilità? - 
- No. - risposi senza esitare. - Non voglio ed hai ragione, non puoi costringermi. Sono stata troppo male ed almeno ora come ora non ce la faccio a perdonarlo. Se voi l'avete fatto bene, io non dirò niente, ma non potete costringere anche me a farlo. - 
- E noi non ti costringeremo, promesso. - disse con un minuscolo sorriso lui. Sorrisi ed annuì anch'io prima di abbracciarlo. - E per questa cosa del matrimonio... - 
- Non sei d'accordo?! Ti prego, papà! Noi... - dissi velocemente staccandomi per poterlo guardare ma lui mi bloccò a metà frase. 
- Fammi parlare, piccola peste! Sono più che d'accordo e sono felicissimo della vostra decisione. Solo... hai pensato a tutto, vero? Cioè ci hai riflettuto attentamente prima di rispondere? - 
- Certo papà, ma non ce n'è stato neanche bisogno. Lo amo da morire e l'unica cosa che voglio è passare il resto della mia vita con lui. - 
- Lo so. Lo vedo, anzi lo vediamo tutti. - disse con un sorriso abbracciandomi nuovamente. 
Rientrammo in soggiorno un secondo dopo e dopo poco io e Draco ce ne andammo diretti di nuovo a scuola. 
- Cosa vi siete detti? - mi chiese mentre stavamo camminando verso il camino. 
- Io e papà? Niente di che. Mi ha solo chiesto come vanno le cose con Jonathan ed abbiamo parlato un po' del matrimonio. - 
- E... di Jonathan cosa vi siete detti? - chiese incerto fermandosi e facendo fermare così anche me per potermi guardare negli occhi. 
- Noi... mi ha chiesto come andava con lui. Ed io ho risposto che non ci parliamo dallo scontro. - dissi abbassando lo sguardo. Sentì le sue dita andare sotto il mento e tirarmi su la testa prima di baciarmi dolcemente sulle labbra. Dopo quel bacio breve riprendemmo a camminare mentre il mio cervello, che finora era stato invaso solo da pensieri negativi e scenari di guerra, adesso veniva illuminato ed alleggerito da un nuovo pensiero ben più bello dei precedenti. Le mie nozze con Draco. 
Non so se avrei rimpianto di non aver organizzato io il matrimonio ma adesso non mi importava. L'importante era sposarlo e l'avrei fatto, personalmente non vedevo l'ora! 
Ed eccoci di nuovo. Dunque... come avevo già detto questa capitolo è davvero corto ma devo ammettere che mi piace. Qualcuno si ricorda della dichiarazione di Hermione quando tornano ad Hogwarts dopo la cattura di Draco? In caso, vi avevo promessa anche una dichiarazione di quest'ultimo e quindi eccola qui! Che ne dite? Io sono abbastanza soddisfatta. 
Detto questo ciao e ci vediamo al prossimo capitolo. 

Questo sarà un capitolo molto diverso dagli altri, dato che fino ad adesso ci sono sempre stati drammi e cose così. Sarà anche molto corto, sorry. E sarà interamente dedicato alla nostra coppia, ossia Draco ed Herm. Che novità! 😂 
Okay detto questo vi lascio al capitolo. 


AMORE MIO


Pov Hermione


Erano passati un paio di giorni da quel combattimento e da allora io e mio fratello non ci eravamo più parlati. Neanche per discutere, semplicemente ci ignoravamo. In quel periodo, però, era successa una cosa davvero strana. Bellatrix e Rodolphus ci avevano mandato una specie di lettera dove ci scrivevano quando ci avrebbero attaccati. Alcuni tirarono un sospiro di sollievo scoprendo che la data era a distanza di due mesi, mentre gli altri... non sapevano cosa pensare. Io, Draco, Ginny e Blaise facevamo parte del secondo gruppo. Perché scriverci? Perché annunciarci già quando avrebbero attaccato? Qualcosa non quadrava. Insomma... perché non coglierci di sorpresa? Perché dircelo? 
- Sono dei pazzi. Avranno pensato che, anche se lo sappiamo, non saremo abbastanza forti da batterli. - aveva commentato Jonathan con indifferenza. Ma lui non li conosceva, non come noi. Il suo ragionamento faceva acqua da tutte le parti eppure era anche la spiegazione più logica. Ma qualcosa dentro di me urlava di non fidarmi di quelle parole, mi urlava di stare attenta e di farmi trovare pronta sempre. E così avrei fatto. 


Adesso ero in camera mia insieme a Draco. Eravamo sdraiati sul nostro letto, abbracciati ed in silenzio. Nessuno dei due aveva parlato per tutto quel tempo. Era mattina presto, le sei del mattino all'incirca ma nessuno dei due aveva intenzione di dormire. 
- Non è giusto. - dissi all'improvviso disegnando dei cerchi invisibili sul suo petto nudo. 
- Cosa? - 
- Tutto questo! Non è giusto quello che ci sta succedendo. - risposi frustrata. 
- Sai... io non sono del tutto d'accordo. Insomma, sì è orribile ma pensaci, questo ci ha unito ancora di più e mi ha fatto capire davvero tante cose. - disse Draco disegnando anche lui dei cerchi sulla mia schiena. 
- Del tipo? - chiesi alzando la testa per guardarlo. Lui però non lo fece continuando a guardare il soffitto, in silenzio. Dopo qualche secondo mi scostò con delicatezza ed si alzò in piedi camminando fino alla finestra. Rimasi seduta a fissare la sua schiena, larga e perfetta, mentre mi chiedevo insistentemente cosa poteva frullare nella testa del mio ragazzo. 
- Quando Bellatrix mi ha portato nella loro casa il mio unico pensiero eri tu. Il tuo pensiero era l'unica cosa che mi ha dato forza in quei giorni così bui, non mi importava neanche di morire o almeno non mi importava del gesto in sé, mi importava solo che non avrei più rivisto il tuo volto, non ti avrei più stretto tra le braccia, non ti avrei più baciata e questo non potevo sopportarlo. Perciò sono andato avanti, in qualche modo. Poi ti ho rivisto ed è stato come se per tutto quel tempo fossi stato sott'acqua e tu eri la mia aria, l'unica mia salvezza. Abbiamo affrontato tanto ed hai ragione non è giusto. Non sai quante volta ho desiderato mollare tutto ed andare a nascondermi da qualche parte, aspettando che tutto questo finisca. E... l'unica cosa che mi frenava eri tu. Tu con il tuo coraggio, con la tua passione nel fare tutto, con la tua intelligenza e il tuo innato talento nel farmi arrabbiare. Io non sono così, e non mi vergogno ad ammetterlo. Io sono un grande codardo, uno stronzo la maggior parte delle volte. Io non avrei mai fatto la maggior parte delle cose che hai fatto tu e sicuramente non avrei scoperto tutto quello che hai scoperto tu leggendo semplicemente dei libri. Non prendere le mie parole come un segno di invidia perché non lo sono, credimi. Io ti amo, così come sei, e anche se spesso mi fai arrabbiare con i tuoi gesti incoscienti, non ti cambiarei mai. Tu mi hai reso quello che sono adesso, mi hai reso l'uomo che volevo essere. Hai saputo guardare oltre la maschera che portavo giorno e notte e sei riuscita a vedere Draco, mi hai... liberato. Non so cosa sarebbe successo sennò. - si interruppe voltandosi e venendo verso di me. Avevo gli occhi lucidi ma per ora non volevo piangere. Mi prese le mani e mi alzai in piedi guardandolo negli occhi. - Ti amo da morire Hermione e non so immaginare la mia vita senza di te, oppure, più semplicemente, non voglio immaginarla. Sei la mia vita, il mio mondo... e ti amo. Non mi stancherò mai di dirtelo. Voglio essere legato a te in tutti i modi umanamente possibili e... so che tecnicamente non ci sarebbe bisogno ma... voglio farlo lo stesso. Perciò... - lentamente mi lasciò le mani e si abbassò inginocchiandosi a miei piedi. Portai le mani alla bocca cercando di trattenere le lacrime. Portò una mano dietro alla schiena e da non so dove tirò fuori una scatolino di velluto blu scuro, e la aprì rivelando un meraviglioso anello. - Hermione Jean Granger vuoi sposarmi? - 
Non dovetti neanche pensarci. Annuì vigorosamente prima di riuscire a pronunciare una parola. - Sì! Sì, sì, sì. - risposi continuando ad annuire. Lui si alzò e mi abbracciò un attimo dopo, sollevandomi da terra mentre le lacrime mi scendevano copiose dalle guance. Mi lasciò andare solo per potermi infilare l'anello. Era molto semplice, con un diamante bianco al centro e due smeraldi ai lati. Semplice e bellissimo. Alzai lo sguardo incontrando il suo e senza esitare mi tuffai sulle sue labbra. 


Poche ore dopo uscimmo dalla nostra stanza, completamente vestiti ma non con le divise della scuola. Quel giorno saremmo andati dai nostri genitori per parlargli della nostra decisione. In sala comune, come previsto,  trovammo Ginny e Blaise ad aspettarci per andare a colazione. 
- Ciao! Perché non indossate le divise? - chiese immediatamente Ginny avvicinandosi. 
- Perché oggi andiamo a parlare con i nostri genitori. - risposi sorridendo e lanciando uno sguardo complice con Draco. 
- A proposito? - fece Blaise confuso quanto la mia migliore amica. Lasciai la mano di Draco e mostrai l'anello ad entrambi. Bastò quello come risposta. Ginny sgranò gli occhi prima di buttarsi letteralmente su di me, stritolandomi in un abbraccio. Con la coda dell'occhio vidi Blaise e Draco abbracciarsi a loro volta. Una volta staccati ci scambiammo, io abbracciai Blaise e Ginny Draco. 
- Cavolo ragazzi! Siamo felicissimi per voi! - esclamò la rossa con un enorme sorriso. Mi strinsi di nuovo al mio ragazzo e ci scambiammo un lieve bacio prima di prestare la nostra attenzione a loro. 
- Vogliamo sposarci prima... della guerra però. - disse lui  esitando lievemente sulla parola "guerra". Sentirla, però, non mi dava più fastidio. Cioè era strano ma oramai mi ero abituata a quella situazione ed avevo accettato che ci sarebbe stata. 
- Certo. - sussurrarono loro annuendo. - Bé allora vi lasciamo andare e auguri! - disse Blaise facendosi da parte insieme alla mia amica. Li salutammo ed uscimmo dalla sala, abbracciati, diretti all'ufficio del preside. Camminammo in silenzio ma più che felici.
Bussammo alla porta del suo ufficio e la sua voce ci invitò subito ad entrare. Notai con piacere che la stanza era vuota se non per lui. Silente ci guardò stupito, probabilmente non si aspettava una nostra visita. 
- Buongiorno ragazzi. Cosa posso fare per voi? - chiese lui senza alzarsi dalla sua sedia. 
- Dobbiamo andare a parlare con i nostri genitori. - disse senza troppi giri di parole Draco. 
- Va bene, buone notizie spero. - 
- Buonissime! Noi... abbiamo deciso di sposarci. - risposi con un enorme sorriso che passò immediatamente all'uomo che sorrise a sua volta. 
- Ma è meraviglioso! - disse alzandosi finalmente in piedi e venendo verso di noi. Abbracciò prima Draco e poi me, con lo stesso calore che può avere e trasmettere un nonno con i suoi nipoti. - E quando è la data? - 
- Non la sappiano ancora ma vogliamo sposarci prima della guerra. - dissi tutto d'un fiato, quasi avendo paura della sua reazione. Lui annuì lievemente mantenendo il sorriso grande e radioso, seminascosto dalla barba. 
- Va bene, allora potete andare e auguri. - disse indicando la porta. 
- Grazie. - parlammo all'unisono ed insieme andammo poi verso la porta. Appena usciti dall'ufficio andammo in un'aula ancora vuota ed utilizzando la metropolvere raggiungemmo la mia casa. Atterrammo nel mio soggiorno, vuoto. Il sole illuminava completamente la stanza, ma non ci prestai molta attenzione uscendo ed andando diretta alla sala da pranzo dove ero sicura avrei trovato i miei genitori. 


- Per noi va più che bene. - disse Narcissa con un sorriso. Appena avevamo trovato i miei genitori avevamo chiamato anche i genitori di Draco e gli avevamo detto le nostre intenzioni. 
- Infatti. Siamo molto felici per voi, in fondo volete solo anticipare di qualche mese. - disse mia madre dando man forte alla donna. - Non è decisamente la... situazione più confortevole ma capisco il perché della vostra decisione. - 
- Grazie mamma. - sussurrai con un sorriso. 
- Organizzeremo tutto noi, voi avete cose ben più importanti da fare. - continuò sicura lei. 
- Va bene. - sussurrò Draco annuendo. Non mi importava di chi avrebbe organizzato la cerimonia, volevo solo sposarlo. 
- Tesoro, posso parlarti un secondo? - mi chiese papà alzandosi in piedi. Annuì lievemente e mi anzai seguendolo fuori dalla stanza. 
- Qualche problema? - chiesi in allarme. 
- No, assolutamente nessun problema. Volevo solo sapere come va. - disse con un minuscolo sorriso. 
- Ehm... a scuola? Tutto bene. - risposi confusa da quella domanda. 
- No, io intendevo con Jonathan. L'ultima volta che ci siamo sentiti non eri esattamente felice della sua presenza e Silente ci ha riferito che avete avuto un brutto scontro durante un allenamento. - 
- È vero, ma adesso va un po' meglio. In realtà da quella volta non ci siamo più parlati. - ammisi senza la minima forma di rammarico nella voce. 
- So che non mi ascolterai ed il tempo in cui eri costretta a farlo è finito da un po' ma sono pur sempre tuo padre, anzi vostro padre e devo dirtelo. Capisco che a causa sua tu sia stata molto male, anche noi siamo stati male a causa della sua decisione, ma rimane tuo fratello. Non pensi che... dovresti dargli una seconda possibilità? - 
- No. - risposi senza esitare. - Non voglio ed hai ragione, non puoi costringermi. Sono stata troppo male ed almeno ora come ora non ce la faccio a perdonarlo. Se voi l'avete fatto bene, io non dirò niente, ma non potete costringere anche me a farlo. - 
- E noi non ti costringeremo, promesso. - disse con un minuscolo sorriso lui. Sorrisi ed annuì anch'io prima di abbracciarlo. - E per questa cosa del matrimonio... - 
- Non sei d'accordo?! Ti prego, papà! Noi... - dissi velocemente staccandomi per poterlo guardare ma lui mi bloccò a metà frase. 
- Fammi parlare, piccola peste! Sono più che d'accordo e sono felicissimo della vostra decisione. Solo... hai pensato a tutto, vero? Cioè ci hai riflettuto attentamente prima di rispondere? - 
- Certo papà, ma non ce n'è stato neanche bisogno. Lo amo da morire e l'unica cosa che voglio è passare il resto della mia vita con lui. - 
- Lo so. Lo vedo, anzi lo vediamo tutti. - disse con un sorriso abbracciandomi nuovamente. 
Rientrammo in soggiorno un secondo dopo e dopo poco io e Draco ce ne andammo diretti di nuovo a scuola. 
- Cosa vi siete detti? - mi chiese mentre stavamo camminando verso il camino. 
- Io e papà? Niente di che. Mi ha solo chiesto come vanno le cose con Jonathan ed abbiamo parlato un po' del matrimonio. - 
- E... di Jonathan cosa vi siete detti? - chiese incerto fermandosi e facendo fermare così anche me per potermi guardare negli occhi. 
- Noi... mi ha chiesto come andava con lui. Ed io ho risposto che non ci parliamo dallo scontro. - dissi abbassando lo sguardo. Sentì le sue dita andare sotto il mento e tirarmi su la testa prima di baciarmi dolcemente sulle labbra. Dopo quel bacio breve riprendemmo a camminare mentre il mio cervello, che finora era stato invaso solo da pensieri negativi e scenari di guerra, adesso veniva illuminato ed alleggerito da un nuovo pensiero ben più bello dei precedenti. Le mie nozze con Draco. 
Non so se avrei rimpianto di non aver organizzato io il matrimonio ma adesso non mi importava. L'importante era sposarlo e l'avrei fatto, personalmente non vedevo l'ora! 


Ed eccoci di nuovo. Dunque... come avevo già detto questa capitolo è davvero corto ma devo ammettere che mi piace. Qualcuno si ricorda della dichiarazione di Hermione quando tornano ad Hogwarts dopo la cattura di Draco? In caso, vi avevo promessa anche una dichiarazione di quest'ultimo e quindi eccola qui! Che ne dite? Io sono abbastanza soddisfatta. 
Detto questo ciao e ci vediamo al prossimo capitolo. 

 

   
 
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