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Autore: Regina_S14    29/10/2017    2 recensioni
Velocemente si alzò e andò verso la sua scrivania dove, freneticamente, iniziò a cercare quella pagina.
Sì, la pagina del libro che raffigurava lei e Robin mentre si baciavano davanti alla locanda.
Lei e il suo Vero Amore...
Un gemito strozzato le uscì dalla bocca quando la trovò.
All'uomo si era sostituita una figura più snella e con lunghi capelli.
Biondi.
E sulla pagina era comparsa una scritta.
''Consapevolezza.''
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La prima pagina della nostra storia.
 

Con il gelo nella mente
sto correndo verso te
siamo nella stessa sorte
che tagliente ci cambiera'
aspettiamo solo un segno
un destino, un'eternita'
e dimmi come posso fare
per raggiungerti adesso
(Gocce di memoria, Giorgia.)

 

 

Emma quella sera non riusciva a dormire.
Il pensiero andava completamente a quello che era successo il giorno stesso, a quando aveva permesso che Crudelia, Ursula e Malefica entrassero in città, a come lei e Regina fossero riuscite a sconfiggere insieme quel dannato mostro...
...a come Regina mi ha guardata.
Sì, perché Regina aveva voluto fare di testa sua rischiando la vita.
Ma cavolo, per lo sguardo e quel sorriso Emma avrebbe rischiato la propria vita anche mille volte.
Era come se fosse scattato qualcosa, qualcosa di già esistente, ma non ben funzionante.
E nella mente continuava a rivivere quel momento, non dando tregua al materasso che continuava a cigolare ad ogni suo movimento.
Servirebbe un letto nuovo.
Il suo pensiero vagò nuovamente immaginando come dovesse essere il letto di Regina.
Sicuramente migliore del suo e già immaginava la donna avvolta il lenzuoli di stoffa preziosa.
Stop Emma.
Non doveva lasciare troppo spazio alla sua fantasia.

 

Ma se Emma immaginava Regina addormentata beatamente nella sua lussuosa casa, sarebbe rimasta delusa dallo scoprire come in realtà stavano le cose.
Gli occhi di Regina erano spalancati nel buio e il suo corpo completamente abbandonato sul materasso come se non avesse vita.
Perché aveva guardato Emma in quel modo?
Le sembrava di tradire Robin, non che lei provasse qualcosa per lo sceriffo, quello era più che certo, ma si sentiva in colpa per l'uomo che diceva di aver amato.
Al diavolo.
Si alzò a sedere e afferrò la vestaglia.
A piedi scalzi scese al piano di sotto, aveva bisogno di una tisana o di un drink perché in quel momento era certa che neanche l'incantesimo del sonno le avrebbe fatto effetto.
Optò per il drink, dopotutto Henry non era in casa.
Era da Emma.
La mano le tremò lievemente mentre si versava da bere ma subito si illuminò.
Ma certo! Non riesco a dormire per via delle tre che sono entrate in città quest'oggi.
Fu come se si fosse liberata di un peso, era riuscita a trovare una spiegazione logica che non prevedesse una ragazza con lunghi capelli biondi.
Totalmente rilassata si sedette sul divano godendosi il drink, quando all'improvviso il telefono vibrò.
Un messaggio.
Emma.
Regina sentì improvvisamente una morsa allo stomaco.

 

Emma aveva preso il telefono quasi di impulso.
Non riesco a dormire.
Premette invio e guardò il messaggio più volte cercandosi di convincere di non aver fatto una cosa stupida, ma più passavano i minuti e più Emma si tormentava.
Molto probabilmente Regina già dormiva e avrebbe letto il messaggio l'indomani per poi prenderla in giro per tutta la giornata.
Ma all'improvviso sentì il suono di una notifica e trattenne il fiato.
Neanche io, Swan. Ti devo ricordare che abbiamo fatto entrare tre streghe in città?
Regina.

Emma rimase quasi delusa dal messaggio, ma trovò come sempre adorabile che Regina si firmasse ogni volta che scriveva.
Non sapendo che scrivere lasciò il telefono sul letto e si sdraiò nuovamente.
Forse aveva ragione, forse l'insonnia era solo per le tre streghe.


Regina fissò il telefono in attesa di una risposta.
Dopo dieci minuti capì che Emma non le avrebbe risposto e scocciata si alzò dal divano per farsi un altro bicchiere.
Ragazzina arrogante.
Il fatto che Emma avesse letto il suo messaggio senza degnarla di una parola la faceva bollire di rabbia e quasi furiosa si risedette per digitare un nuovo messaggio.
Noto con piacere che si è addormentata, Miss Swan.
A quanto pare i suoi problemi di insonnia non erano così gravi.
Regina.

E, fissando il fuoco del camino, bevve un altro sorso dal suo bicchiere.


Emma stava ancora cercando di prendere sonno quando il telefono suonò nuovamente.
Fu tentata di non guardare, non avrebbe retto messaggi di Hook alle tre di notte.
Ma, alla fine, cedendo alla tentazione lesse con sorpresa ciò che le aveva scritto Regina Mills e dovette fare un grande sforzo per trattenersi dal ridere.
E fu con il sorriso sulle labbra che le rispose a tono.
Non dormo ancora signorina Mills. Ma non credevo che la turbasse essere ignorata da una ragazzina.
Quando premette invio si rese conto che stava giocando a un gioco pericoloso.
Perché con Regina non si può far altro che perdere.
Ma Emma adorava provocarla.


Per capire bene cosa Emma Swan le avesse scritto, Regina dovette leggere più e più volte il messaggio.
Ma come si permette!
Fossero state nella Foresta Incantata non avrebbe esitato a torturarla come si vede.
Ma non sarebbero esistiti i cellulari.
Regina si complimentò da sola per la sua osservazione, ma sapeva che pur senza cellulare Emma avrebbe trovato comunque il modo di starle sempre intorno.
Troppo, intorno.
Mentre pensava a una risposta terribile, ma intelligente allo stesso tempo, il telefono si illuminò nuovamente.
Perché mi hai guardata in quel modo oggi?
A Regina sembrò che il mondo franasse sotto i piedi.
Non tanto per cosa l'altra avesse scritto, quanto per il fatto che i suoi pensieri avessero trovato una conferma.
Non sapeva spiegarlo, ma nel vedere uscire dalla macchina sana e salva quella ragazzina arrogante aveva provato una sensazione molto simile alla felicità.
Felicità perché erano rimaste vive?
Sì, sicuramente per quello.
E con quella convinzione rispose.

 

Eravamo entrambe vive dopo che quella cosa ci aveva attaccato.
Ero sollevata.
Regina.

Non era decisamente ciò che Emma aveva visto nello sguardo di Regina.
Una volta uscita di macchina gli occhi della donna l'avevano colpita con tale intensità da lasciarla quasi frastornata.
Sembrava le gridassero che era felice di quello che erano riuscite a fare, di averlo fatto insieme, e forse...
Emma scacciò quei pensieri e decise di rispondere.
Quindi tieni alla mia vita?


Regina fissò lo schermo per qualche minuto.
In un primo momento aveva pensato di risponderle in modo secco e deciso dicendole che teneva a lei in quanto madre biologica di Henry.
Ma avrebbe mentito.
Lei teneva ad Emma in un altro modo.
Quasi confusa dai suoi pensieri cercò di spiegarsi e rivisse tutto quello che lei ed Emma avevano passato insieme.
Le mancò il fiato.
Oh no.
Posò il bicchiere sul tavolino basso e si prese la testa tra le mani.
No.
Velocemente si alzò e andò verso la sua scrivania dove, freneticamente, iniziò a cercare quella pagina. Aveva una sensazione strana e sapeva di dover trovare quel maledetto foglio.
Sì, la pagina del libro che raffigurava lei e Robin mentre si baciavano davanti alla locanda.
Lei e il suo Vero Amore...
Un gemito strozzato le uscì dalla bocca quando la trovò.
All'uomo si era sostituita una figura più snella e con lunghi capelli.
Biondi.
E sulla pagina era comparsa una scritta.
Consapevolezza.
Devo parlare con Emma Swan.

 

Emma era sul punto di addormentarsi quando...
''Swan.''
Per poco non urlò.
''Regina?'' chiese impaurita prima di accendere la luce.
Le due si guardarono come se non si vedessero da secoli mentre i loro sguardi indugiavano sulle loro tenute da notte.
''Regina, cosa ci fai qua?'' insistette la bionda.
Era la prima volta che Regina faceva una cosa del genere con lei.
''Perché mi hai chiesto di quello sguardo?''
''Sei venuta qua per questo, Regina? Non volevo certo scomodarti alle 4 di notte.''
''Ho bisogno di sapere.''
Regina perentoria come sempre.
Impossibile dirle di no.
''Mi hai guardato come mi guardava Neal...quando stavamo insieme.''
Regina tremò e solo in quel momento Emma si accorse che teneva in mano un foglio.
''Che cos'è quello?''
''Nulla.''
La bionda si alzò e le andò davanti. In quel momento la sovrastava per altezza.
''Fammi vedere.''
Regina sospirò e le mostrò il foglio.
Emma fu travolta da un'ondata di sentimenti che mai avrebbe pensato di poter provare.


Regina continuò a fissare Emma per tutto il tempo.
Si sarebbe aspettata tutte le reazioni possibile, che avesse cominciato ad urlare, che l'avesse cacciata o che avesse chiamato Hook.
Non ci fu niente di tutto quello.
Ci fu solo un sorriso da parte della Salvatrice e il cuore di Regina si gonfiò di speranza.
Forse il suo lieto fine non era così lontano.
Forse era proprio davanti a lei, in canottiera e mutande.
Regina avvampò rendendosi conto di aver troppo indugiato su come la bionda fosse vestita.
O meglio, svestita.
''Siamo noi?''
Regina tornò alla realtà.
''Sì. Prima c'era Robin, ma ora...ed è apparsa questa scritta.''
''Cosa stavi facendo per farla apparire?''
Emma alzò gli occhi dalla pagina e la osservò.
''Stavo pensando...''
''A cosa?''
''A quello che abbiamo passato da quando ci siamo conosciute.''
A quello che provo per te.
''Ed è apparso questo.''
''Esatto.''
''Sembra quasi che questo sia il nostro lieto fine...''
''Sembra.''
Le due si guardarono, ancora, occhi scuri che si fondevano in occhi verdi, anime che sembravano conoscersi per la prima volta.
''Sembra quasi che ci sia qualcosa tra noi...''
''Forse c'è.'' sfuggì a Regina.
Emma diventò rossa ed abbassò gli occhi, ma Regina le posò un dito sotto il mento facendole rialzare lo sguardo.
''Non ti vergognare.''
''Non mi vergogno...è che io ho sempre provato qualcosa per te.''
''Sempre?''
''Sempre.''
''Ma io...''
Emma continuò a fissarla senza parlare.
''Forse sono stata solo cieca fino a questo momento...''
''Quindi?''
''Quindi mi apra gli occhi, Miss Swan.''
Regina la baciò, di scatto e subito capì che doveva essere così.
Era sempre stato così.
Solo che non aveva mai visto ciò che era stato sempre davanti ai suoi occhi.

Nota: ideata inizialmente come una oneshot, ho deciso di dividerla in due capitoli.
A presto il seguito.
Buon fine serata :) 

 
   
 
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