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Autore: Vera_D_Winters    03/11/2017    1 recensioni
Nei prossimi tre giorni posterò tre capitoli in questo spazio, una storia parzialmente AU su onepiece a tema con questa notte speciale appena trascorsa.
La storia nasce da una role eseguita nel gdr su facebook in cui ruolo, il gdr One Piece cafè
- La locanda addobbata per la notte di Halloween diviene al calare del sole la terra degli incubi. Un maleficio si abbatte su coloro che ne hanno varcato la soglia per partecipare alla festa, e il terrore dilaga d'improvviso.
Alcuni degli avventori infatti vengono trasformati nei peggiori mostri, usciti da leggende narrate intorno a fuochi notturni: Bloody Mary, lo Slenderman, Edward Mordrake, sono solo alcuni dei nomi di questi incubi divenuti cupa realtà.
Attenzione però: il maleficio dura solo fino al sorgere del sole.
Chi sopravvivrà fino ad allora? -
Come sempre spero vi piaccia, lasciatemi una recensione se vi va
Genere: Avventura, Horror, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro Personaggio, ASL, Mugiwara, Nefertari Bibi, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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𝔏𝔦𝔤𝔥𝔱 𝔲𝔭 𝔱𝔥𝔢 𝔑𝔦𝔤𝔥𝔱,
𝔖𝔱𝔞𝔯𝔡𝔲𝔰𝔱!

Era Sabo a fare l'andatura, ma fu Zoro a notare il lampo che squarciò il buio della notte, lampo che sembrava comparso dal nulla, dato che il cielo era terso e privo di nubi temporalesche.
Un secondo getto di luce squarciò la tenebra, e questa volta anche il rivoluzionario lo vide.
"Quella deve essere Nami!"
Asserì lo spadaccino, mentre entrambi deviavano dal loro percorso in linea retta per correre verso il punto in cui la scia di luce si era abbattuta .La navigatrice aveva ingaggiato uno scontro oppure cercava solo di attirare l'attenzione per essere aiutata? La seconda ipotesi sembrava molto più probabile, in primo luogo perchè la giovane non era una guerriera e se poteva evitare le battaglie lo faceva sempre più che volentieri, e secondariamente, lei sapeva che colpire i mostri significava far del male al corpo che li stava ospitando e non avrebbe mai deliberatamente colpito i suoi amici.
"Andiamo Nami... andiamo..."
"Starà bene, vedrai. La vostra navigatrice è una tosta e sa il fatto suo."
La rassicurazione di Sabo venne accompagnata da un terzo lampo di luce, questa volto seguito da un tuono.
"Siamo vicini!"
Esclamò Zoro accelerando e balzando su un tetto per fare prima, evitando vicoli e vicoletti che potevano fuorviarli. Il rivoluzionario comunque gli fu subito alle costole, era agile forse più dello spadaccino e sicuramente più veloce.
Quanto raggiunsero la giovane, questa era effettivamente ed inaspettatamente impegnata in un combattimento, e tuttavia il suo avversario non sembrava momentaneamente... bè, presente sul luogo dello scontro. I due ragazzi rimasero basiti, tanto che la loro corsa si arrestò di colpo.
"Ma..."
Facendo roteare il suo bastone blu, Nami lanciava scariche elettriche ad una testa di zucca senza corpo che scompariva ed appariva in vari punti della piazzetta, urtando il sistema nervoso della navigatrice che sembrava sull'orlo di una crisi di nervi. La zucca non seguiva uno schema preciso, semplicemente si spostava come una pallina da flipper impazzita, arrivando addirittura a sbucare davanti al volto della giovane, prima di sparire nuovamente in una risata divertita, evidentemente atta a prenderla in giro e a farla infuriare ancora di più.
"Grrrrrrr, ti odio maledetto, fermati!"
Sbraitò inviperita la ragazza, tanto intenta ad arrabbiarsi da non essersi accorta dell'arrivo dei suoi amici.
"Ann... quel mostro è Ann..."
Mormorò Sabo correndo subito in avanti per frapporsi tra la navigatrice e lo spirito zucca salterino, nel normale ed incondizionato riflesso di proteggere la persona a lui più cara. Ma come poteva proteggere qualcuno che in quel momento nemmeno c'era? Ann non era davvero lì con loro.
Alle spalle del rivoluzionario però, proprio mentre questi si gettava nel pericolo, comparve una seconda figura scura, materializzatasi da uno stormo di pipistrelli che scomparvero non appena lo spirito ebbe terminato di prendere forma.
A quegli esseri evidentemente piaceva il nero, perchè anche questo oltre ad essere alto quasi due metri era completamente vestito di scuro, stretto in un impermeabile che esaltava la sua possente figura.
Pochi attimi ci vollero prima che il biondo registrasse l'accaduto, poi venne scaraventato nel peggiore dei suoi incubi e non potè fare altro che cadere in ginocchio, mentre la sua mente veniva intrappolata da se stessa.


Nami urlò con tutte le sue forze alla comparsa dell'ennesima creatura da battere, ma nemmeno questo risvegliò il rivoluzionario crollato in una sorta di coma che lo aveva steso nel giro di un secondo. E non era finita.
Quando il mostro con l'impermeabile si voltò verso di lei, nella sua mente risuonarono improvvisamente le grida di Nojiko e il fragore dello sparo che si era portato via Bellmare per sempre, risvegliando dolorosi ricordi mai sopiti, e lacrime di sofferenza che cominciarono a solcarle il viso impallidito sotto il peso del passato.
In cerca d'aiuto si voltò verso lo spadaccino, ma anche lui aveva lo sguardo sbarrato di chi ha visto un fantasma: teneva gli occhi fissi in un punto davanti a sè, come se vedesse qualcosa di invisibile a chiunque altro, e con le labbra tremanti mimava una parola... o forse era un nome quello che stava boccheggiando? Nami non riusciva a capirlo da lontano...
Presto tuttavia non se ne sarebbe più dovuta preoccupare. Il buio scese definitivamente su di lei, e la fece crollare inesorabilmente a terra, scomposta e inquieta, anche lei bloccata come gli altri nei suoi sogni più oscuri.


"Boogeyman..."
Brontolò Jack infastidito, materializzandosi alle spalle del suo compagno, le mani scheletriche sui fianchi incavati e la bocca di zucca piegata all'ingiù, in una grottesca imitazione di un viso umano contrariato.
"Che c'è?"
Domandò l'altro con noncuranza, mentre sorpassava il primo corpo steso ai suoi piedi per poter proseguire con la sua scorpacciata di incubi.
"Mi stai rubando le anime."
Continuò il signore di Halloween stizzito.
"Eddie è stato già rispedito a casa, Slandy è stato bloccato... "
Si Jack O'lantern con il suo essere dispettoso e fastidioso dava soprannomi non graditi a tutti i mostri che come lui bazzicavano le terre oscure.
"E tu invece che aiutarmi a trovare l'anima da portare alla dannazione eterna con me mi intralci per ingozzarti dei brutti sogni!"
Ed era anche entrato in modalità zecca petulante.
"Puoi prenderti una di queste anime qualsiasi. Sono intrappolate, non opporranno resistenza, lo sai. Io rubo e mi nutro solo della parte riguardante i loro incubi, il resto è tutto tuo quindi non piagnucolare."
Lo sgrido' l'uomo nero, per nulla toccato da quel fare capriccioso. 
Ormai tutti avevano fatto l'abitudine ai modi di Jack, e lo sopportavano solo perchè sotto l'aria da bambino viziato si nascondeva l'unico essere capace di scagliare il maleficio della vigilia di ognissanti, che permetteva a tutti loro di camminare sul piano dei vivi. Se così non fosse stato, lo avrebbero già rinchiuso da un pezzo e buttato via la chiave pure.
"Si ma così mi togli il brivido della caccia!"
"E allora vai a cacciare."
Lo liquidò bellamente l'uomo nero, andando verso un agglomerato di casette per andare a disturbare qualche altre sonno ristoratore, trasformandolo in una tortura.
"Vorrei farlo... ma lei non me lo permette. Fa resistenza sin dall'inizio."
Questo attirò l'attenzione del compagno sovrannaturale, che tornò a voltarsi verso Jack mentre questi si stava chinando sul ragazzo biondo, caduto a terra per primo.
"Lei?"
"La mia ospite si. Lei sta resistendo, la sua fiamma mi ha impedito di spegnere del tutto la sua mente. E' solo una briciola la parte di lei che è rimasta vigile, ma è abbastanza da impedirmi di fare tutto ciò che voglio."
Le dita scheletriche della testa di zucca scivolarono tra le ciocche bionde, ma poi come se una forza invisibile lo stesse spingendo via, fu costretto ad alzarsi ed allontanarsi.
"Visto?"
L'irritazione era palese in quell'unica parola, e la cosa strappò una risata a Boogeyman.
"Tu sei il re di Halloween, il più potente tra di noi... e ti fai fermare da un'umana? AHAHAHAHAHAHAHAH LA RACCONTERO' PER SECOLI QUESTA!"
Una palla di fuoco venne lanciata all'indirizzo dell'uomo nero, che però si dissolse prima che questa potesse colpirlo.
Lo stormo di pipistrelli in cui si era trasformato volò via, e Jack rimase solo con il suo malumore e quel poco che rimaneva della coscienza di Ann.
"Stupida testarda pirata del diavolo."
Borbottò Jack picchiandosi da solo la testa di zucca.
Quella piccola rappresaglia fu però inutile, e il mostro sbuffando si sedette con il sedere tutto ossa sugli addominali del biondino ancora intrappolato nei suoi stessi incubi, incubi che il re delle zucche decise di sbirciare, giusto per passare il poco tempo che gli rimaneva sulla Terra quella notte.
Passò in rassegna le paura del giovane, poi si insinuò nella mente del tizio con le spade che era tanto deprimente da sognare una bambina morta chissà quanti anni prima, per terminare con la testolina arancione dell'unica donna presente, sbuffando per la milionesima volta alla vista di gente morta e bambine in lacrime.
"Ma che siete tutti sventurati in questo posto?"
Domandò al cielo con l'accento irlandese che spiccava più che mai, senza ovviamente ottenere risposta.
Oramai comunque, non aveva più importanza: l'alba cominciava timidamente a bussare alle porte del buio, e il suo tempo stava per terminare.
Proprio come era arrivato, Jack si mostrò davanti alla corvina, questa volta per congedarsi.
"Sei un osso duro."
Le disse il mostro, ed anche se erano di nuovo in una dimensione onirica e nulla accadeva davvero, Ann caricò il pugno e sferrò un diretto contro quella dura zucca arancione, le labbra a scoprire i denti candidi in quello che su un qualsiasi animale sarebbe stato un ringhio bellicoso.
"Lo sono."
Contro ogni aspettativa, Jack non se la prese a male, ma anzi scoppiò a ridere.
"Mi sarebbe piaciuto portare via la tua anima con me, ma la regola impone che io prenda un'anima diversa da quella del corpo che mi ospita perciò per questo anno ti sei salvata. A presto o a mai più rivederci amazzone dai capelli neri."
Ed ancora una volta, la comandante della seconda flotta dei pirati di Barbabianca, non ebbe modo di replicare in alcun modo, esattamente come era successo al tramonto, all'inizio di quella stramba avventura. Jack scomparve in un fruscio di vento e foglie secche, proprio com'era arrivato, e lei lentamente si svegliò, finalmente di nuovo in possesso del suo corpo.


L'alba che quella mattina colorò i tetti delle case in legno che si stagliavano sul mare, fu stranamente delicata e si soffermò su ognuno di loro.
Sfiorò l'indomita Ann, che non si era piegata nemmeno al re di Halloween; portò la luce nei cuori di Sabo, Zoro e Nami, che nei loro incubi avevano ritrovato antiche paure che avrebbero lasciato nuovi segni su di loro; sciolse la tenebra che si era impadronita del cuore di Thatch, riportando l'uomo nero al suo mondo; risvegliò il giovane Rufy dall'incantesimo dello Slanderman, costringendo Kidda e Bibi a dare spiegazioni al rumoroso ragazzino di gomma, ed infine accarezzò coloro che erano rimasti alla locanda ridestando Marco e Bonney, e permettendo ad un Law esausto che aveva vegliato su di loro fino alla fine, di poter finalmente chiudere gli occhi e riposare.
Quella notte di magia e terrore era finita, e come promesso proprio dal fautore del maleficio, tutto era tornato alla normalità con il sorgere del sole.
E si era proprio bella la luce quella mattina. 
Sembrava quasi stesse sorridendo anche lei...proprio come tutti loro.


- The End -

   
 
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