La storia di una donna -se posso ancora chiamarmi così- come me non è una di quelle storie che si possano raccontare ai nipoti, la sera, davanti al braciere acceso.
Ma tu, figlio mio, non hai colpe per una madre scellerata che ha voluto mescolare il suo sangue con quello di un essere demoniaco; e nonostante questo sappi che ti ho amato, e ti amo, più di ogni altra creatura in questo mondo. Spero soltanto che, se mai vorrai leggere queste mie parole, avrai l'animo abbastanza calmo da comprendere che ti ho amato, e continuerò ad amarti anche dopo essermene andata.
Con infinito affetto,
tua madre.