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Autore: Fating    12/11/2017    1 recensioni
È da un po' di tempo che Steve e Bucky hanno adottato Stacy, una bambina di 8 anni rimasta orfana che i due hanno incontrato in una missione. Ma la vita di famiglia sembra andare molto bene ma Bucky non ne è così tanto sicuro.
Genere: Angst, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, James 'Bucky' Barnes, Steve Rogers
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Papà Steve, perché papà Bucky ha urlato?"chiede Stacy a Steve. Era proprio per colpa di episodi come questi che non volevo assolutamente adottarla. Ricordo ancora il giorno in cui Steve, dopo ormai due anni che stavamo insieme, se ne tornò a casa con questa bambina, dicendo che aveva bisogno di un posto sicuro dove stare poiché doveva assolutamente nascondersi dall’organizzazione criminale che ha ucciso i suoi genitori.
Nonostante sono migliorato e ricordo abbastanza della mia vita passata, gli risposi di no,poiché non sono pronto ad avere un'altra vita a cui potrei fare del male; ho già paura di ferire Steve ogni giorno, se dovessi ferire una bambina innocente non me lo perdonerei mai.
Eppure Steve ha insistito così tanto che alla fine l’abbiamo adottata. Sta con noi da quasi un anno ed ha piano piano conquistato il mio cuore; non sopporterei l'idea che lei se ne andasse in un'altra famiglia, ma non sopporterei nemmeno che le facessi del male. Di solito quando faccio un incubo perdo il controllo ma non succede da molto tempo e questa cosa, invece di rassicurarmi, mi spaventa ancora di più. Mi sembra di essere una bomba ad orologeria pronta ad esplodere in qualsiasi momento.
" Vedi Stacy, papà Bucky ha avuto un incubo" le dice Steve con dolcezza.
" Ma pensavo che solo i bambini potessero averli" dice lei con ingenuità. Se non fossi così terrorizzato dall'incubo appena fatto, starei sorridendo. É per questo che non voglio che debba mai venire a contatto con la mia parte peggiore, lei é troppo buona e innocente per ciò che già le é successo e per ciò che le potrebbe succedere a causa mia.
" Vedi piccolina a volte ai grandi succedono cose brutte e quando succedono posso avere gli incubi. É come quando vedi un film horror e la notte te lo sogni". Il paragone di Steve sembra stupido ma in realtà é molto accurato: rivivere la mia vita é come essere in un orribile film : scene delle guerra, tutti i miei omicidi e i trattamenti dell'HYDRA si alternano tormentandomi all'infinito, proprio come le scene di un film dell'orrore.
Aspetto che Stacy chieda cosa mi sia successo ma non lo fa. Poi sento bussare alla mia porta che viene aperta: mi aspettavo Steve, invece é Stacy ad entrare nella mia camera. Appena la vedo non riesco a trattenermi e scoppio a piangere. Sento le sue braccine esili cingermi e la respingo subito.
"Non ti avvicinare. Sono un mostro" continuo a ripeterle finché non sento altre braccia cingermi stavolta più forti e muscolose, di sicuro è Steve. L'amore della mia vita mi abbraccia talmente forte che ho paura che possa stritolarmi. Forse ha solo paura che possa scappare e non posso biasimarlo.
Continuo a piangere mentre sia Steve che Stacy continuano a stringermi forte.  So che dovrei calmarmi, che dovrei essere forte davanti alle mia bambina ( adoro chiamarla così anche se la conosco da poco) e davanti al mio Steve che ne ha passate davvero troppe a causa mia.
Dopo un tempo che a me è sembrata un'eternità riesco a calmarmi un po', per poi perdermi nei miei pensieri : li sento che stanno ritornando più forti e più invasivi. Eppure appena sento la voce della piccola Stacy, tutto si ferma.
"Papà Steve, papà Bucky ha detto che è un mostro ma non capisco, lui non è blu, non ha gli occhi rossi e le zanne affilate, come può essere un mostro?" domanda sussurrando innocentemente lei.
"Non lo so Stacy ma si sbaglia di certo. Forse glielo dovresti dire." Le suggerisce Steve sempre sussurrando.
Sento Stacy avvicinarsi e toccarmi una spalla, decido così di ricompormi e di fare un leggero sorriso.
"Papà Bucky, tu non sei un mostro. I mostri sono brutti e cattivi, sono pelosi e hanno le zanne. Tu hai solo un braccio di metallo ma a me piace, mi hai preso il capitano orsetto con quel braccio. Un debole sorriso compare sul mio volto ricordando di quella volta che, usando il mio braccio di metallo al gioco dei tirapugni, riuscii a far vincere un orsetto a Stacy.
" E poi tu e papà Steve siete sei cavalieri e i cavalieri combattono i mostri."
"Hai proprio ragione Stacy, papà Bucky è proprio un cavaliere, il mio cavaliere." dice Steve con orgoglio per poi prendere il mio viso tra le sue mani e baciarmi. Questo bacio mi ripara completamente, facendomi dimenticare per un momento tutto il dolore e la paura che stavo provando. Nonostante Stacy sia cresciuta con una mamma e un papà, non le sembra per niente strano vedere i suoi due papà baciarsi.
“Tu non sei il Soldato d’Inverno, okay? Il Soldato d’Inverno era una macchina nelle mani dell’HYDRA, tu sei James Buchanan Barnes, il mio uomo, l’amore della mia vita e la persona più forte che io conosca. Hai fatto dei progressi enormi e ho voluto adottare Stacy  perché ero sicuro che non le avresti mai fatto del male. Io ho fiducia in te.” dice Steve sussurrando e io non posso far a meno di stringerlo più forte e di abbracciarlo.
“E poi anche perché lei ti adorava, vero Stacy?” dice Steve ad alta voce richiamando l’attenzione della mia piccolina.
“Si !” esclama lei tutta contenta.
“Vuoi raccontare a papà cosa mi hai detto quando ti ho detto che io e papà ti avremmo portato a vivere con noi?” chiede lui con dolcezza.
“Ho detto che avevo il poster di Capitan America nella mia cameretta e non vedevo l’ora di incontrare il suo famoso Bucky” dice Stacy un po’ imbarazzata.
“Grazie Stacy, è un pensiero bellissimo” le dico non riuscendo a trattenere un sorriso.
“Stacy che ne dici di andare a prendere i tuoi arnesi da cucina e di fare dei buonissimi biscotti?” lei chiede Steve con dolcezza e la nostra piccola si avvia tutta contenta nella sua cameretta. Appena Stacy esce dalla camera, Steve mi bacia con foga per poi stringermi in un abbraccio.
“Mi dispiace tanto Steve” sussurro io contro il suo collo.
“Hey, non devi scusarti. Non hai avuto una crisi da tantissimo tempo, è normale che a volte ritornino ma io sono fiero di te.” dice accarezzandomi.
“Come fiero di me?” replico incredulo e confuso.
“È da un sacco di tempo che non le avevi e non hai perso il controllo, sei migliorato e stai combattendo come un vero sergente. È anche per questo che sei il mio uomo.” non riesco a trattenere una risata all’ultimo commento e Steve sorride con me.
“Beh in realtà sei il mio uomo anche perché sei un figo della madonna, oltre che una delle persone più dolci di questo mondo e un asso a letto.”
“Stever Rogers, da quando sei diventato così scurrile.” lo rimprovero io divertito.
“Diciamo che neanche lei signor James era tanto casto ai suoi tempi” replica lui con un ghigno.
“Papà, io sono pronta.” urla Stacy dalla cucina.
“Te la senti di venire a vedere come facciamo i biscotti o preferisci restare ancora un po’ qui?” chiede Steve con apprensione.
“Dammi solo un attimo e sarò da voi” gli dico mentre lui si avvia verso la cucina.
Faccio dei respiri profondi mentre anche io mi avvio verso la cucina. Mi fermo davanti la porta e osservo la scena : la piccola Stacy è già sporca di farina e sta cercando di sporcare anche Steve che la prende in braccio e la tormenta con il solletico. Non posso fare a meno di sorridere e pensare a quanto quei due siano importanti per me.
Sono la cosa più importante della mia vita e né i ricordi né il Soldato d’Inverno mi impediranno di godermi questi momenti con loro. Ce la posso fare, Bucky Barnes ce la può fare.
 
  
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