Hai l'obiettivo nel mirino, sei pronto a sparare, lo fissi negli occhi attraverso il mirino. Tentenni, non sei sicuro di ciò che fai. Fissi ancora i suoi occhi verdi. La mano agisce da sola, leva la sicura del fucile, il dito già freme sul grilletto. La fissi ancora negli occhi. Ti chiedi il perchè. Un ultimo sguardo a quel verde. Un boato lacera l'aria, un corpo cade a terra, la polvere si alza, macchiata di rosso. Guardi il cielo grigio sopra di te. Ritorni con lo sguardo su quegli occhi, sperando di rivedere quel verde, ciò che vedi è solo il risultato di ciò che hai fatto. Una chiazza rossa ricopre la ragazza, gli occhi chiusi, i capelli raccolti, le vesti imbrattate. Hai adempiuto al tuo dovere. Da lontano guardi il tuo lavoro eseguito alla perfezione. Da lontano, come un codardo. Una lacrima scende sul tuo viso, il fucile stretto tra le mani, un occhio chiuso l'altro guarda attraverso l'ottica. Per un attimo senti freddo, poi tutto passa, non ci pensi più, è passato. Ti alzi, metti il fucile a tracolla, ti giri e te ne vai. Come se nulla fosse, te ne vai, ormai è tutto passato. È solo un'altro lavoro concluso, è solo lavoro... niente di personale. Ripensi ai suoi occhi, ai suoi capelli raccolti, ai suoi occhiali… non ci pensi più, fa parte del passato. Un'ultima lacrima prima di salire sull'elicottero. Ti guardi indietro, e pensi - è tutto passato?-. War Diary.

Note: so che sembra un blocco di parole, un muro. Ma è uscito così e ho deciso di mantenerlo come è uscito, originale, al grezzo.
Ringrazio chiunque la legga e chi avrà il tempo di lasciare un commento o una critica costruttiva :)