Prima mi guardai allo specchio: la faccia era segnata, gli occhi marchiati ma non dal trucco.
Niente trucco oggi.
Tenni i pugni sul lavandino e mi osservavo con riluttanza, come se non mi fossi mai conosciuta.
Niente lacrime.
Solo la bocca chiusa.
Nello stomaco ansia e fame facevan pugilato, non riuscivo a dire parole. Ho paura anima mia Non voglio fallire Non domani
Allungai la mano, tocco lo specchio, prima con le dita e poi col palmo.
- …Dammi la forza, come solo tu puoi… - il fiato appanna la superficie.
Il mio riflesso divenne il tuo, le nostre mani divise dal vetro
TOC TOC
- Chi è? – di soprassalto risposi
- La cena, signorina. – fece una giovane dall’altro capo dell’uscio.
Preparai il sorriso.