“It's 4 in the morning

I'm gazing the sky with

Millions of stars

A moment before the Dawn

The endless Universe fills me all”

Timo si alzò dal letto, cercando di non svegliare Jari, il bassista. Erano le 4 della mattina, ma all’orizzonte si intravedeva già il tenue bagliore che precede solitamente l’alba. Ancora un paio d’ore, e poi sarebbero ripartiti, direzione Buenos Aires, dove era prevista la successiva tappa del loro tour. 

Andò alla finestra. Il cielo di Vancouver era stellato. L’aria non era la stessa di Lappajärvi, la sua città natale, e il panorama non era certo quello della tundra finlandese. 

Odiava quelle città così luminose e caotiche. Come potevano vivere in maniera così frenetica i cittadini del posto?

In Finlandia aveva una modestissima casetta in mezzo al verde, nelle vicinanze dell’omonimo lago. Ognuno viveva tranquillo, senza la frenesia che vedeva nei pochi passanti che persistevano nel girovagare nella città canadese.

Era via da casa da diversi mesi ormai. Il tour per il nuovo album l’aveva portato in giro per mezzo mondo, dalla Finlandia al Sud Africa, da Pechino a Los Angeles. 

La visione della notte riempita di puntini bianchi lo rasserenava, ma non lo faceva sentire veramente bene.

Gli mancava l’aria finlandese.

Gli mancava il calore di casa.

E gli mancava Silja, la sua compagna. 

"Where are you now?

Alone just like me and Venus in the Morning."

A migliaia di chilometri di distanza, Silja si era svegliata di soprassalto. Aveva avuto l’ennesimo incubo.

Con la mano, toccò il posto accanto a lei nel letto, e sentì freddo. Lo stesso dannato freddo che sentiva da mesi, da quando Timo era partito per la tournée di “Destiny”.

Tolse le coperte dal suo corpo, fregandosene del freddo. Andò alla finestra. 

Nel cielo, nessuna stella.

Solo Venere.

Dove sei, Timo?

Toccò la finestra, e sentì ancora più freddo.

Mi sento così. Come Venere di mattina.

"Forget the future don't live the past

Live for today because life goes too fast"

- Timo, non puoi continuare così. - .

Jari si era svegliato. Timo cercò di ignorarlo, ma il bassista si era avvicinato a lui.

- Lo so che Silja ti manca, ma non puoi farci nulla. Fa parte delle cose negative dell’essere musicista, stare lontano dai nostri cari. Credi che non senta la mancanza di Helinä? Non pensare al futuro, e non vivere ricordando i giorni passati. Ora siamo qui. Abbiamo una tournée da finire, e una famiglia più grande a cui pensare. - .

Timo scosse la testa.

- Hai ragione, fratello. - Si limitò a dire il cantante degli Stratovarius.

- Dai, torna a dormire. Non ci resta molto tempo prima della sveglia. - Invitò Jari.

Timo si voltò un’ultima volta verso la finestra.

Le stelle stavano svanendo.

Solo Venere resisteva, luminosa come sempre, poche ore prima dell’alba.

Alone just like me and Venus in the Morning