Ringrazio anche solo chi legge.
Una solida amicizia
“Gne
gne gne. Gne gne
gne. Obelix fai quello, Obelix fai quello, Obelix non puoi
bere la pozione
perché sei caduto nel calderone da piccolo” si
lamentò Obelix.
Asterix piegò di lato il
capo, le alette del suo elmetto di
metallo.
“Sei arrabbiato davvero,
Obelix?” chiese, le sue iridi
azzurre erano liquide.
“Bah. No. Ho solo fame,
voglio un po’ di cinghiale e qualche
‘pazzo’ romano da picchiare” rispose
Obelix, appoggiandosi la mano sul ventre
rigonfio.
< Non potrei mai arrabbiarmi
con lui. Assomiglia così
tanto a Idefix, piccolo, cocciuto, coraggioso e, nonostante sembri
tenero,
sconfigge i prepotenti > pensò.
[100].