Tra gelosie, macchie e baci



 
 
La punta della piuma bianca rimescolava lentamente la boccetta di inchiostro, creando una danza ipnotica nella quale Linda si perdeva volentieri. Non aveva smesso un istante di sospirare e fissare il materiale che aveva davanti, cercando disperatamente la forza di volontà per smettere di perdere tempo prezioso a fare la fanciulla affranta e mettersi di buona lena a tracciare la rotta per il viaggio. Si fissò per un istante la mano e facendosi coraggio tolse la piuma dalla boccetta, tolse l’inchiostro in eccesso e iniziò a disegnare la prima linea.
La maggior parte degli studenti dell’Accademia Barbanera odiava tracciare le rotte, consideravano una perdita di tempo stare seduti a “scarabocchiare” invece di navigare nell’ignoto ma non Linda, lei amava quei momenti di calma e riflessione e aveva sempre ricevuto grandi complimenti per le sue linee pulite e precise; per questo guardò con sorpresa la chiazza che si stava formando davanti ai suoi occhi, la mappa aveva appena perso la posizione delle isole dei Bula Bula.
Che peccato.
La ragazza si girò per fulminare il colpevole di quel disastro e il povero Milo alzò d’istinto le mani davanti a se cercando di difendersi e scusarsi, qualsiasi cosa avesse fatto. Passarono alcuni istanti in cui i due si limitarono a fissarsi senza parlare poi, sbuffando, Linda tornò alla mappa cercando di rimediare all’irrimediabile macchia.
Milo la fissò ancora per qualche istante prima di passare in rassegna la cabina dell’Aurora, i primi giorni a bordo del veliero la ragazza aveva mostrato quasi timore ad entrarvi (quasi, insomma si trattava pur sempre di Linda) ma ormai si muoveva a suo agio, quasi lei e Milo l’avessero condivisa da sempre.*
Con un sospiro tornò a guardare la figura seduta alla sua scrivania che tentava di tamponare una mappa e si fece coraggio

-Non le ho dato nessun incoraggiamento.
-Eh?- rispose Linda guardandolo di sfuggita non aspettandosi che parlasse dopo tutto quel silenzio
-Luba- continuò lui imperterrito –Non le ho dato nessun motivo per credere che fossi interessato a lei, lo sai.
-Non ti ho chiesto nulla
-Volevo dirtelo comunque, non voglio che tu inizi ad immaginare chissà cosa- precisò il ragazzo incrociando le braccia al petto senza smettere di fissarla.
-Va bene, ora che me lo hai detto cosa è cambiato esattamente?
-Che lo sai.
-Contento tu.

I due rimasero nuovamente in silenzio poi il ragazzo si avvicinò alla scrivania per osservare meglio la cartina

-Tracci la rotta?
-Ci stavo provando, ma mi hai distratta e ho rovinato la mappa.
-Si, hai fatto un bel disastro- scherzò lui ma Linda si alzò di scatto abbandonando la piuma sul tavolo per andarsene
-Fai da solo allora, tanto presto ci vivrai lì- sbuffò la ragazza raggiungendo in fretta la porta per andarsene, ma Milo fu più veloce e la prese per il polso facendola fermare talmente di scatto che il cappello quasi le cadde
-Non ho alcuna intenzione di viverci, né di andarci!
-Ah si? Scusami sai, ma da come hai reagito prima non sembrava proprio!
-E come avrei reagito? Non mi hanno neanche fatto parlare!
-Esattamente! Non ti fai mai problemi a parlare ma sei rimasto muto come un pesce.
-Hanno deciso tutto loro, neanche il direttore è riuscito a farsi ascoltare!
-Oh, povero Calamaretto.- rispose sarcastica la ragazza strattonando il polso e cercando nuovamente di guadagnare la porta ma, con uno scatto, Milo le bloccò la via di fuga e la intrappolò fra le sue braccia senza darle il tempo di reagire calando le labbra sulle sue.
Linda rimase alcuni istanti senza muoversi, troppo spiazzata per fare qualcosa ma alla fine chiuse gli occhi e tuffò le mani tra i capelli del ragazzo facendogli cadere cappello e bandana. Milo non si lamentò.
Stringendola tra le braccia tanto da far aderire i loro petti insinuò la lingua nel bacio ed intraprese una lotta con la gemella che finì per togliere ad entrambi il fiato, costringendoli a staccarsi per riprendere aria. 

Si fissarono per alcuni istanti con i visi tesi, nessuno dei due aveva immaginato un primo bacio simile: arrabbiato, pieno di risentimento ed esasperazione. Ma anche amore.
Milo gemette quando, tirandogli leggermente i capelli, Linda lo baciò con la stessa urgenza di poco prima e accantonò il “problema Luba” per quel momento, aveva altro su cui concentrarsi; Linda, al contrario, aveva già in mente il piano perfetto.
 
 
 
*Non so se sono riuscita a spiegarmi, non voglio dire che dormono insieme ma che entrambi usano la cabina del Capitano (di Milo, visto che siamo sull’Aurora) come “ufficio”.
 
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Salve a tutti voi che ancora ricordate Mostri e Pirati!
Non so bene da dove iniziare quindi partiamo dalle precisazioni: come ho già detto Linda e Milo non dormono insieme, dividono semplicemente “l’ufficio” (per ora almeno). Per questo dico che lei inizialmente aveva un po’ di timore ad entrare, perché è il Capitano ad usufruirne ed essendo sull’Aurora lei teoricamente non ne avrebbe diritto.
Questo è il modo in cui, secondo me, hanno reagito dietro le quinte i nostri Capitani quando Luba voleva sposare Milo. Spero di non far sembrare Linda una bipolare.
Ho dovuto riportare il “Calamaretto” di Luba perché mi ha fatta ridere tantissimo e volevo ricordarlo.
Vi devo chiedere scusa per quanto riguarda la piuma, non ricordo se nel cartone facciano vedere con cosa scrivono quindi mi sono sentita di dar libero accesso a questa piccola fantasia.
Non so bene che altro dire se non che ho amato Linda e Milo sin da piccola e che, finalmente, riuscire a scrivere le mie fantasie è fantastico.
Spero vi piaccia, anche se non credo in molti frequentino questo fandom.

A presto

Kunoichi_chan009
 
p.s. Il cartone è uscito nel 2007 (ho appena controllato) quindi non ho messo un “allerta spoiler”, nel caso qualcuno non abbia mai visto l’episodio in questione (credo siano davvero in pochi) chiedo scusa, ma in teoria dopo 6 mesi dall’uscita di qualcosa non si può più parlare di spoiler perciò…