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Autore: inzaghina    24/12/2017    9 recensioni
E' quasi Natale ed Hermione si ritrova a riflettere sul suo settimo anno a scuola, su quale sia casa sua e sulla relazione con Ron. Una gita ad Hogsmeade porterà alla Caposcuola una sorpresa gradita, una buona dose di risate e di spirito natalizio, ma soprattutto la consapevolezza su quale sia, davvero, la sua casa.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
- Questa storia fa parte della serie 'Ritorno ad Hogwarts'
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“Ho imparato che casa non è un luogo,
ma un sentimento.”
Cecelia Ahern, Scrivimi ancora.
 
 
 
 
La sala comune di Grifondoro era caotica come ci si aspettava che fosse il venerdì sera prima di una visita ad Hogsmeade. Gli studenti più grandi si stavano organizzando per la giornata di svago, mentre i più giovani ascoltavano incantati i racconti riguardanti Mielandia, Zonko ed i Tre Manici di Scopa. 
Hermione Granger era seduta su uno dei divanetti più vicini al fuoco, con il suo gatto in grembo ed una lettera nella mano destra. La sua mano accarezzava distrattamente il pelo rosso di Grattastinchi, mentre rileggeva le parole scritte in quella calligrafia piccola e vagamente inclinata a destra che ben conosceva.
 
Purtroppo sarò di pattuglia a Diagon Alley questo sabato. Ho provato a chiedere un cambio turno, ma nessuno è stato disposto a concedermelo. 
Ci vediamo il 22 al Binario 9 e 3/4. Non mancherò per nulla al mondo!

Hermione aveva sempre saputo che c'era la possibilità concreta che lui non fosse ad Hogsmeade per ognuno dei weekend in cui gli studenti avrebbero avuto la possibilità di svagarsi nella cittadina, ma ci aveva sperato. Si spinse una ciocca ribelle dietro l'orecchio, ricalcando con l'indice destro la firma e le parole che la precedevano.
 
Mi manchi tantissimo e non vedo l'ora di riabbracciarti. Ti amo.
 
Vedere quelle semplici parole scritte nero su bianco le rendeva in qualche modo più vere e le facevano sentire la sua mancanza ancor di più. Inconsciamente sentì il suo cuore accelerare i battiti all'idea di rivederlo dopo quasi due mesi. La sensazione di avere uno stormo di farfalle nello stomaco si fece più accentuata al pensiero di riabbracciarlo, inspirare il suo profumo e sentire nuovamente quelle parole sussurrate all'orecchio. In quasi sette mesi di relazione, Hermione Granger aveva scoperto che Ronald Weasley sapeva essere molto romantico, nei modi e nei momenti più inaspettati.  
Quella lettera ne era un esempio. Se lo figurava mentre la scriveva seduto alla scrivania della sua stanza così disordinata, per cui sua madre lo aveva rimproverato migliaia di volte. Immaginava che potesse esserci anche Harry nei dintorni che soffocava una risatina alla vista del rossore che tingeva le punte delle orecchie dell’amico, mentre scriveva quelle parole così semplici, ma al tempo stesso così romantiche e sentite. Parole che andavano dritte al cuore della studentessa riccia affondata nel comodo divano rosso un po' sfondato. Parole che lei stessa non vedeva l’ora di poter dire. In fondo al 22 dicembre mancavano solo quattro giorni. Non si sarebbe trasformata in una quelle oche lagnose che metteva il muso se non riusciva a vedere il fidanzato ad Hogsmeade. Soprattutto perché il suo fidanzato era un Auror impegnato a rendere il mondo un posto migliore.
 
Le molle del divano cigolarono sotto il peso di qualcuno che ci si era seduto sopra senza troppe cerimonie. Hermione non ebbe bisogno di voltarsi per capire di chi si trattasse, il profumo di vaniglia ed il sospiro soddisfatto erano indizi più che sufficienti a farle capire che Ginevra Weasley era di ritorno.
“Tutto bene agli allenamenti?”
Ginny sbuffò, scartando rumorosamente una Cioccorana “faceva un gran freddo! Ma poi non ci alleneremo fino a Gennaio quindi toccava…”
“E Demelza?”
“Ha raggiunto Ben nella torre di Corvonero.”
“Ma il coprifuoco sta per scattare!”
Ginny inarcò un sopracciglio ridacchiando “non essere noiosa, Herm… lei e Ben si vedono così poco ultimamente. Io e te dovremmo capirla bene, non credi?”
L’amica sbuffò, scuotendo la testa “hai ragione… è solo che Ron mi ha scritto che domani non ci sarà e, beh… avevo tanta voglia di vederlo, ecco tutto”
“Vi vedrete il 22”
“Lo so, ma non domani…”
“Potrai stare con Harry e me”
“Non ho intenzione di farvi da ruota di scorta!”
Ginny inclinò la testa, dubbiosa “che vai blaterando?”
“É  un modo di dire babbano. Non vorrei essere di troppo...”
“Non essere sciocca! Tu non saresti mai di troppo!”
“Ti ricordo che l’ultima volta avete rischiato di far venire un ictus alla preside McGranitt con tutto lo sbaciucchiamento mentre eravamo ai Tre manici di scopa…”
“Buffo che tu te ne sia accorta visto che eri impegnata a cercare di tastare le tonsille di mio fratello con la lingua” ridacchiò Ginny, mentre le guance di Hermione diventavano rosso fuoco.
“E comunque saranno cinquant’anni che la preside frequenta adolescenti in balia degli ormoni impazziti, dubito che sia rimasta scandalizzata proprio da noi due.”
Hermione si ritrovò a ridere di cuore “come farei senza di te?”
“Non dovrai mai scoprirlo!” ribatté la rossa, facendole l’occhiolino e passandole una Cioccorana.
 
***
 
Il mattino seguente, dopo colazione, Hermione s’incamminò con Ginny, Neville e Luna lasciandosi alle spalle la sala grande con i suoi 12 maestosi abeti decorati. Ad Hermione sembrava incredibile che quella sarebbe stata l’ultima volta che li avrebbe visti. Hogwarts era stata la sua casa per sette anni e, una volta preso il diploma, sarebbe tornata qui solo in visita. La scuola le sarebbe mancata immensamente.
Il gruppetto aveva raggiunto Gazza che si guardò bene dal chiedere loro di esibire il permesso, si trattava pur sempre di eroi della battaglia di Hogwarts.
“Harry mi ha detto che verrà ai cancelli.”
“Mi farà piacere rivederlo, papà vuole che gli chieda se ha incontrato qualche nargillo durante l’addestramento, pare che ce ne sia una colonia in Accademia…”
Neville soffocò una risatina, mentre le altre due ragazze sorridevano educatamente a Luna.
“Sono sicura che sarà impaziente di parlarne con te” la rassicurò Ginny, infilandosi i guanti.
Hermione strinse la sciarpa rossa ed oro al collo, osservando i giardini della scuola ricoperti di neve.
 “Voi dove volete andare per prima cosa? Io devo ultimare gli acquisti natalizi” disse Neville, emettendo piccoli sbuffi di vapore.
“Dovresti fare come me, Nev! Io mi sono convertita allo shopping via gufo!” esclamò Ginny, facendogli l’occhiolino.
“Diciamo che sta diventando una specie di dipendenza la tua” la rimbeccò Hermione.
“Hey, non è colpa mia se ho una famiglia numerosa! Dovrei passare l’intera giornata a fare acquisti oggi…”
“Invece che sbaciucchiarti con il salvatore del mondo magico” l’interruppe Hermione ridendo.
“Questa è solo invidia perché il mio fratellino non sarà qui” Ginny le fece la linguaccia.
“Hey, guardate… c’è Harry!” le interruppe Neville, indicando uno dei soggetti del discorso delle due amiche.
“Ma con chi sta parlando?” chiese Luna con il suo solito tono sognante.
“Non saprei” ribatté Ginny, cercando di mettere a fuoco l’altra persona. Chiunque fosse, era appoggiato ad un masso e dava loro le spalle, aveva un berretto blu scuro di lana che Ginny trovava familiare, ma che non sapeva ben collocare in quel momento.
Ogni suo pensiero al riguardo terminò bruscamente quando Harry la vide e le fece un sorriso radioso.
La rossa gli corse incontro, dimenticandosi di chiunque ci fosse al fianco del fidanzato.
“Quanto mi sei mancata!” esclamò il Bambino Sopravvissuto.
Ginny decise di non perdere tempo a rispondergli, limitandosi a chiudere la distanza che li separava, posando la propria bocca su quella di Harry. Le labbra dei due innamorati s’incontrarono in un bacio impetuoso, la lingua di Harry combatté con quella di Ginny per il predominio, prima di insinuarsi nella bocca della giovane provocandole un gemito di piacere. La ragazza attirò il fidanzato a sé, facendo aderire i loro corpi l’uno contro l’altro, sentendo il battito dei loro due cuori andare in perfetta sincronia.
“Mi sei mancato anche tu” gli sussurrò appagata, dopo che si furono staccati, quando la necessità di ossigeno si era fatta pressante.
Ginny si girò per cercare Hermione, pronta a chiederle scusa per il bacio esageratamente sdolcinato che lei ed Harry si erano appena scambiati, ma si ritrovò a spalancare la bocca sbalordita.
La sua amica era infatti completamente avviluppata a suo fratello, impegnata in un bacio che aveva poco da invidiare a quello che si erano appena scambiati lei ed Harry.
Quando la riccia si era accorta che accanto ad Harry c’era Ron, aveva imitato Ginny, correndogli incontro. Il rosso l’aveva sollevata, riducendo la loro differenza di altezza, e lei si era aggrappata al suo collo, inalando il suo profumo di pulito, di menta ed un odore che era difficile da spiegare; un mix del suo dopobarba e della sua pelle. Il medesimo odore che sentiva ogni qualvolta annusava l’Amortentia.
“Che ci fai qui?” gli aveva sussurrato all'orecchio.
“Non ce la facevo ad aspettare fino al 22” aveva ribattuto sorridendole, prima di reclamare le sue labbra per un bacio atteso per sette lunghe settimane. Hermione non si era fatta pregare, socchiudendo la propria bocca per accogliere la lingua calda di Ron, sospirando di piacere e sentendo le farfalle esplodere nello stomaco.
“Ma non doveva essere di pattuglia a Diagon Alley?” chiese Ginny, incrociando le braccia, appoggiandosi al petto di Harry.
Lui l’accolse tra le braccia, posandole un bacio sulla fronte “si aggirava per l’Accademia con un’espressione talmente afflitta che ieri sera gli hanno offerto un cambio turno.”
“Hey, io non avevo l’espressione afflitta!” esclamò piccato Ron, interrompendo il lungo bacio, senza lasciare la presa su Hermione.
“Eri assolutamente patetico, amico.”
“Facile a dirsi per te, nessuno si rifiuta mai di darti un cambio turno per farti incontrare con Ginny...”
Harry fece spallucce.
“L’importante è che tu sia qui” sussurrò Hermione, provocandogli i brividi lungo la schiena e facendolo arrossire.
“Avevo troppa voglia di rivederti” ammise, mentre le orecchie gli andavano a fuoco.
“Sono contenta che tu abbia avuto il cambio turno” sorrise lei, posando nuovamente le sue labbra su quelle del ragazzo.
Dopo averli osservati per circa un minuto, Harry si schiarì la gola rumorosamente “mi auguro che tu non abbia elemosinato un cambio turno per giorni solo per startene qui fuori dai cancelli a pomiciare…” borbottò, osservando i suoi due migliori amici interrompere il bacio “io ho voglia di una Burrobirra fresca! Visto che in tutta Diagon Alley non ce n’è buona come ai Tre manici di scopa!”
Ginny scoppiò in una risata, l’espressione di suo fratello era troppo comica e le guance di Hermione erano ormai in fiamme.
“Ricordami perché ti sopporto?” borbottò il rosso, contrariato.
“Perché sono il tuo migliore amico e sconfiggere insieme a me il mago più oscuro di tutti i tempi ha cementato ancora di più il nostro rapporto…”
Hermione scosse la testa, ridendo con Ginny.
“Possiamo ancora raggiungere Neville e Luna” disse la piccola Weasley, indicando i due che camminavano qualche metro avanti a loro.
“Buona idea” le disse Harry, dandole un bacio sul naso e posandole un braccio sulla spalla.
“Per la cronaca non sono stato io l’unico ad elemosinare un cambio turno” rispose infine Ron, prendendo la mano di Hermione nella sua.
Ginny si voltò ad osservare il fratello “ah no?” chiese, inarcando un sopracciglio.
L’altro scosse la testa “pare che qualcuno non sappia proprio stare senza di te…”
“Buono a sapersi, visto che vale lo stesso anche per me” dichiarò la rossa sorridendo al fidanzato e stampandogli un bacio sulla bocca.
Harry le sorrise, prima di avvicinarsi al suo orecchio per sussurrarle quanto la amasse.
Ron attirò Hermione a sé, abbracciandola “contenta della sorpresa?”
“Non puoi immaginare quanto!” lei gli sorrise “ti amo, Ronald”
Lui arrossì. Anche dopo mesi di relazione, dichiarazioni come queste lo facevano sentire come su una nuvola, in un mondo parallelo in cui c’erano solo loro due. Il suo cuore aveva iniziato a galoppare senza sosta, lo sentiva rimbombare nelle orecchie, così come sentiva le punte delle orecchie arrossarsi.
“Ti amo tanto anche io, Hermione” le sorrise, baciandola di nuovo.
Hermione ricambiò il bacio, rendendosi conto che era tra le sue braccia che si sentiva davvero a casa. Qualsiasi posto sarebbe andato bene, bastava solo che ci fosse anche lui.
“Hey! Vi date una mossa?!” esclamò Harry.
I due si affrettarono a raggiungere gli amici.
“Nev qui ha bisogno di consigli per il regalo di Natale per Hannah” aggiunse Ginny, facendo boccheggiare l’amico.
“Ma che dici?!” sussurrò lui.
“Lo hai appena detto” gli fece notare Luna.
Neville si grattò la testa, in evidente imbarazzo.
“Siamo d’accordo di vederci al pub più tardi e vorrei tanto darle qualcosa per Natale” balbettò infine.
“Basta che non ti fai consigliare da questi due!” ridacchiò Ginny, indicando Harry e Ron.
“E perché?!” le chiese il fratello.
“Se vuole conquistare Hannah è meglio se lo aiutiamo noi” rispose la sorella, prendendo Neville sotto braccio.
“Andiamo dai! Dobbiamo muoverci o non riusciremo a trovare il regalo perfetto.”
“Sapevi che mia sorella era così dispotica quando ti ci sei fidanzato?!”
Harry annuì ridendo “è proprio una delle sue qualità che preferisco.”
Ron scrollò le spalle e s’incamminò con l’amico, osservando le tre ragazze trascinare Neville in paese; i capelli di Hermione ballonzolavano, ipnotizzandolo, mentre la ragazza camminava.
“Non è forse il caratterino di Hermione uno dei motivi che ti ha fatto innamorare di lei?!” chiese il moro.
Ron annuì, ripensando alle numerose litigate che aveva avuto anche in pubblico con la sua migliore amica, ora fidanzata.
“Preferivo litigare con lei che passare il tempo con chiunque altra...”
Harry sorrise “sono davvero felice per voi due, sai?”
“Grazie” rispose, osservandole entrare nel negozio di vestiti del paesino scozzese.
“Sono davvero felice anche io per te e mia sorella” aggiunse poi.
“Si prospetta il Natale migliore della mia vita” commentò Harry, aprendo la porta del negozio.
Ron sorrise “vale lo stesso anche per me” ribatté, chiudendosi la porta alle spalle.
 
 
Angolo dell’autrice:
Ci tenevo tanto a scrivere una storiella natalizia, ma la mia long al momento è in piena primavera… così sono tornata ai miei primi ed originali amori: Ron&Hermione, con un aggiunta di Harry&Ginny che davvero non guasta mai!
Spero davvero che la storia vi sia piaciuta, è semplice e molto fluff osa, molto in linea con il periodo natalizio direi.
Auguro con tutto il cuore a tutti i miei lettori un felice Natale e corro a sfornare i biscotti prima di prepararmi al Cenone!
Attendo fiduciosa le recensioni, sperando che la storia vi sia piaciuta.
Ancora auguri!
Francy
   
 
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