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Autore: ballerina 89    03/01/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA

- Emma tutto ok? Sento mia madre dirmi improvvisamente...
- Emm... si certo, perché?
- Sei strana... assente oserei dire.
- No no figurati, mi sono giusto distratta un attimo. Cosa stavi dicendo?
- Stavamo discutendo gli ultimi dettagli. -  disse tutta euforica prendendo la sua lista - Allora: la torta? L’avete ordinata?
- Si.
- Il catering a Granny?
- Si
- Chi si occupa della musica e dell’animazione? - La guardai perplessa e lei lo capì - Perché mi guardi in questo modo?
- Davvero mamma? L'animazione?  E'la festa di una bambina di un anno, non ti sembra di esagerare? Che vuoi che ne sappia Chloè di intrattenimenti e musica. Il suo massimo del divertimento sarà quello di spalmarsi la torta sul viso.
- È la sua festa! Tutto deve essere speciale.
- A che scopo? Neanche lo ricorderà! Io credo che una cena tra pochi intimi sia più che sufficiente per festeggiare l'avvenimento. Pensaci... per Leila abbiamo organizzato una festa cittadina quasi è Lei neanche se la ricorda. Pensi che per Chloe le cose possano essere differenti?
- Mettiamo anche il caso che non se la ricorderà... perché non fargliela ugualmente? È una bambina, si divertirà. - non sono assolutamente convinta ma a lei sembra non importare - Su avanti... continuiamo:la lista regali?
- Questo proprio no! Non dirò di certo alle persone cosa regalare a mia figlia - la vedo sbuffare rassegnata. È difficile gestire mia madre, sopratutto quando si mette in testa una cosa. Non sono dell’umore di organizzare una festa perché non lo riesce a capire? Si ok, Chloè è mia figlia e merita una festa per il suo compleanno ma stavo pensando ad una piccola cenetta tra di noi non una festa nazionale.
- Ho capito! - la sento dire in modo da riportarmi alla realtà - Ci penserò io! Farò tutto io tu non dovrai preoccuparti di nulla.
- Ma dai mamma... non ti sarai mica offesa?
- No tesoro, però voglio regalare una festa di compleanno con i fiocchi a mia nipote. Lasciamelo fare.
- Come vuoi! 
- Ma-ma! - Mi sento chiamare.  Mi giro e trovo chloè arrampicata nel suo box che mi fissa mentre con una mano tiene si mette in  bocca uno dei suoi giocattoli
- Amore della mamma! - la prendo in braccio.
- Ma-ma gande io!
- Si amore, sei grande ormai! Tra due giorni spegnerai la tua prima candelina! - ma quanto può essere dolce?
- Gande ome eia!
- Si sì! - Le dico sorridendo. È proprio una signorinella ormai, pestifera come pochi questo è da dire ma è pur sempre il mio amore. Se non fosse per lei, Leila e Henry che mi danno forza, in questo momento sarei una donna persa.
- Ma ma! - mi riporta alla realtà. - Ma ma ninne! - Mentre me lo dice noto che si sta stropicciando gli occhietti.
- Andiamo a metterci il pigiamo signorinella ok? Saluta la nonna che andiamo su!
- tao! - Le dice e mia madre come al solito si commuove
- Buonanotte amore di nonna! Fai bei sogni.
Accompagno Chloè di sopra, la preparo per la notte e la metto a letto. Aspetto che si addormenti dopodiché passo a controllare anche l’altra peste di casa. Pensavo stesse giocando ma sembra essere crollata presto anche lei. Le rimbocco le coperte dopodichè scendo nuovamente al piano di sotto dove mia madre mi sta ancora aspettando. Non mi da neanche il tempo di entrare in cucina che inizia il suo interrogatorio
- Sei strana si può sapere che sta succedendo?
- Niente mamma perché?
- Perché non è da te comportarti in questo modo! Sei assente, sembra che non interessarti nulla e come se non bastasse hai saltato le ultime cene di famiglia... è evidente che c’è qualcosa che non quadra!
- Ma ti pare? Non siamo venuti  semplicemente perché  ho preso l’influenza e successivamente l’hanno presa le bambine. Tutto qua.
- Mmm e che mi dici sul fatto che non vuoi organizzare questa festa?
- Non ho detto questo... volevo solamente fare una cosa ristretta,  ma visto che ci tieni tanto ok! Faremo una festa di paese!
- Mmm non sei convincente per niente...
- Davvero mamma è tutto ok. Stai tranquilla.
- Lo spero... ma sappi che per qualsiasi cosa io ci sono sempre.
- Lo so mamma grazie - mi abbraccia e io ricambio. Vorrei davvero fare due chiacchiere con lei ma so anche che per il momento è meglio tenere tutto per me.
- Ora ti lascio... è tardi!  Tuo padre con tuo fratello mi staranno aspettando. Salutami killian ok? - annuisco - A proposito: dov'è?
- E' al porto! Doveva finire di sistemare la Jolly! Sarà qui a momenti! - mento spudoratamente e mi sento immediatamente in colpa per averlo fatto. Non ho la più pallida idea di dove sia in realtà killian e se proprio vogliamo essere sinceri neanche mi interessa saperlo. Non mi faceva arrabbiare così dai tempi che ci odiavamo. Vedo mia madre lanciarmi un’occhiata furtiva e uscire di casa.  Sistemo la cucina, porto un paio di coperte e un cuscino in salotto per quel disgraziato dopodiché vado in camera e mi metto a dormire. Anche questa giornata è ufficialmente terminata. 
***

Il mattino seguente da Granny's (POV REGINA)

- Si ok ma ancora non riesco a capire... se avevamo appuntamento alle dieci con Emma perché mi hai fatto venire adesso?
- Ho bisogno di parlarti proprio di Emma. Ti ricordi quando ti ho detto che sospettavo ci fosse qualcosa che non andava? Beh avevo ragione a quanto pare.
Eccola che ricomincia... è più di una settimana che va avanti questa storia. E' vero, Emma non si è presentata a due delle nostre rimpatriate ma con due figlie piccole la vedo anche fattibile come cosa, sua madre a quanto pare no. - E sentiamo cos'è che hai scoperto?
- Ancora nulla ma ti sembra normale che non voglia festeggiare il compleanno di Chloe?
Mmm questo non è da lei - Ha detto proprio così? - le domando sapendo che è solita  ad ingigantire le cose
- Ha detto che preferisce fare una cosa ristretta... tze... ti sembra una cosa normale?
- C’è differenza tra non voler festeggiar e fare una cosa ristretta. Possibile che tu debba sempre allarmarti?
- Ti dico che c’è qualcosa che non va! Conosco mia figlia.
- E io ti dico che sei esagerata! - il ronzio della vibrazione del mio cellulare mise fine a quell'infantile battibecco. Prendo il telefono e controllo chi mi ha scritto - E' tua figlia - le dico per poi leggete ad alta voce il suo sms:

" Sono in ritardo lo so! Piccolo inconveniente... Cominciate pure senza di me, appena posso vi raggiungo!"
- Vedi?
- Cosa Snow? Cosa! Ha fatto tardi e allora? Ci possono essere mille spiegazioni per un ritardo tra cui quella che ha fatto le ore piccole stanotte con il suo "focoso" maritino!
- Quello poco ma sicuro! - Commentò ridendo anche lei - Però non sto comunque tranquilla... - sospiro - dai, non perdiamoci in chiacchiere... abbiamo una festa da organizzare!
Passò un'oretta all’incirca, avevamo messo a punto più o meno l'intera festa ma di Emma neanche l’ombra ancora. Ecco  che il mio telefono inizia nuovamente a vibrare . Una chiamata questa volta, il mittente è sempre lo stesso. Rispondo:
- Allora? Si può sapere che stai facendo di così importante? - non ottengo subito risposta ma quando la voce dall’altro capo del telefono si fece sentire rimasi perplessa.
- Zia... 
- Leila? - chiedo
- Zia.... - ripete. Mi accorgo subito dalla voce che c’è qualcosa che non va: sta piangedo
- Amore mio che succede?
- Ho paura.... mamma e papà stanno gridando tanto... si dicono parole brutte!
Ma stiamo scherzando?  - Tu dove sei cucciola? 
- Mi sono nascosta in bagno, ho trovato il tuo numero con la magia... non volevo usarla ma non so leggere, non sapevo come trovarti... ho tanta paura!
- Piccolina mia, stai tranquilla non sta succedendo nulla.
- Invece sì! Papà sta gridando alla mamma! Io...io non voglio. - Non riesco a credere alle mie orecchie - Zia mi vieni a prendere? Non voglio stare qui da sola.
Mi prendo un attimo per pensare...  non è carino piombare in casa altrui sopratutto se sai che c'è qualche battibecco in corso però come posso lasciare una bimba cosi piccola... anzi due, da sole?-Facciamo così: mentre io ti raggiungo perchè tu non esci dal bagno e vai dalla sorellina?
- Va bene - mi dice singhiozzando. - Sto andando adesso. - Povera stellina mia ma che avranno da litigarsi  quei due? Riesco a sentire le loro voci in lontananza anche attraverso il telefono, lo credo bene che Leila sia spaventata. - Fatto! Sono nella cameretta di Chloè
- Brava! Gioca un po con la sorellina, io arrivo subito.
- Non puoi venire con la magia? - mi chiede innocentemente.
- No tesoro, non è corretto entrare in casa altrui senza annunciarsi.
- Fai presto però.
- Sarò lì tra qualche minuto. - Riaggancio e guardo snow
- Era Leila? - mi chiede perplessa
- Si! A quanto pare avevi ragione te. Emma e Killian stanno litigando di brutto e la piccola si è spaventata.
- Stanno litigando... con le bambine in casa? Ma sono matti?
- Non lo so ma ho intenzione di andare a casa loro, prendere le bambine per portarle via da lì, dopodiché tornerò li e parlerò con quei due. - Faccio per alzarmi ma vedo Snow imitare il mio gesto e seguirmi.  La guardò interrogativa
- Vengo con te!
- E' fuori discussione!  Ho bisogno che tu tenga le bambine mentre io parlerò con loro. Aspettami qui, faccio in un minuto.
Mi metto in macchina e raggiungo l’abitazione di Emma e Killian... incredibile, non riesco a comprendere cosa dicono ma posso sentire le loro voci anche da qui. Spero proprio abbiano una motivazione valida per comportarsi in questo modo.
***

POV KILLIAN

Niente da fare, quando mia moglie si mette una cosa in testa non c'è ragione che tenga. Pensavo fosse cambiata, pensavo di essere finalmente riuscito ad abbattere i suoi muri ed invece? Rieccoci nuovamente da punto a capo.
- Tu ti sei mangiata il cervello mi sa! -  Le dico ormai esasperato cercando di spronarla - Ma ti senti quando parli?
- Io si... ma tu? Sei te quello che ha dato di matto mica io! Io ho solamente espresso il mio parere.
- Non puoi semplicemente  esprimere "il tuo parere" senza che io non dica la mia. Sopratutto se la cosa riguarda anche me! Non posso ancora pensare che tu abbia davvero detto quello che ho sentito. Ti conviene cambiare idea...
- O cosa? - mi interrompe
- Emma ma per la miseria... hai almeno capito di cosa stiamo parlando? Io credo proprio di no. Stai trattando questo argomento con la stessa facilità e superficialità con cui si sceglie che film vedere al cinema.  
- Ok cambio atteggiamento allora...  Hai provato solo per un secondo a metterti nei miei panni? 
- Ancora? Ti ho già detto quello che penso è non ho intenzione di cambiare idea!
- Fai come ti pare!  - la vedo allontanarsi e borbottare nel mentre qualcosa sicuramente riferito a me.
- Scusa, scusa, scusaaaaaa... potresti ripetere?
- Certo! Ho detto testuali parole: Ma che razza di uomo ho sposato?
- Pureeee???
-  Il killian ke conosco mi avrebbe capita è supportata.
- Ci sono dei limiti a tutto però.
- Bene! L’importante è saperlo.
Veniamo interrotti dal suono del campanello. Vedo Emma indossare uno dei suoi migliori sorrisi e andare ad aprire. E' Regina.  
- Non c’era bisogno di venire fino qua, ti ho scritto che avrei ritardato. Ti è arrivato il mio messaggio vero?
- Se vengo chiamata per un’emergenza sono costretta a venire non trovi?
- L’hai chiamata? - mi dice arrabbiata
- Non ho chiamato proprio nessuno! - rispondo a tono
- La volete smettere di inveirvi contro??????? Mi ha chiamata Leila. L’avete spaventata... ma si può sapere che avete da urlare tanto?
- Sono affari che non ti riguardano! - le rispondo seccato.
- KILLIAN! 
- Mi riguardano dal momento in cui vengo chiamata da una bambina in lacrime spaventata perche i suoi genitori stanno urlando. 
- Grazie per essere passata Regina, è carino che tu ti sia preoccupata per Leila ma non c'è nulla di cui preoccuparsi. A  Leila pensiamo noi, puoi tornare a casa! - le dice Emma gentilmente ma Regina non sembra essersi convinta
- Facciamo così! Io prendo le bambine e le porto a fare colazione da Granny, voi due continuate pure ad urlarvi contro a vicenda ma quando avrete finito per favore venitevi a riprendere la prole. 
- Le bambine sono di sopra. - le dico per togliermela dalle scatole. Ho ben altri problemi a cui pensare in questo momento che stare a dare spiegazioni a Regina.
La vedo salire al piano di sopra per poi scendere qualche minuto dopo con le bambine. Leila sembra terrorizzata:  
- Amore di papà! - provo a dirle sorridendo
- Io non ci parlo con te! Stavi urlando alla mamma! - mi risponde tutta triste e con ancora  gli occhi lucidi.
- Piccolina - le disse Emma - Anche la mamma ha parlato a voce alta a papà.  - ha provato a spiegarle. 
- Ma lui è il nostro principe, non può alzare la voce!  I principi non lo fanno. - mi si spezzò il cuore. 
- Va con zia Regina adesso va bene?  e tranquilla...  è tutto ok!
- Ha ragione la mamma... Non è successo nulla, ci dispiace averti spaventato. - la vedo annuire leggermente. - Vai a fare una bella colazione ora, noi vi raggiungiamo subito. - Aiuto Regina a montare il seggiolino per Chloè dopodichè torno in casa a cercare di chiarire una volta per tutte questa spiacevole situazione con mia moglie.

POV REGINA

Una volta Raggiunta Snow al locale sistemo Chloè nel passeggino e ordino la colazione per le bambine. Ci sono volute due cioccolate calde per far calmare Leila mente per quanto riguarda la piccola di casa  Jones beh... non ha voluto neanche provare a bere un po di latte, non riesce a dormire ed è decisamente stranita.
- E insomma? Raccontami: stavano davvero litigando?
- Litigando? Mi sorprendo che siano ancora entrambi vivi. Da fuori si sentivano delle grida assurde.
- Stiamo parlando ancora di mia figlia e Uncino? - chiese sconvolta - Ma come è possibile? Che sarà mai successo? Dobb...
- Shhhh.... sta arrivando Emma! - la interrompo vedendo dalla vetrata il suo maggiolino giallo 
- Mamma mamma! -  le corre in contro Leila per poi saltarle in braccio non appena fece il suo ingresso.
- Amore mioooo!!!!! - le risponde dandole un sonoro bacio. 
- Papà? - chiede facendo scomparire il suo fantastico sorriso
- Papà è a casa, doveva sistemare delle cose in garage.
- Avete fatto pace?
- Certo tesoro! Non era nulla di grave... davvero.  Amore, fidati della mamma... è tutto risolto.
- GIDEONNNNNN!!!!!! -  disse la bimba a gran voce vedendo entrare il suo compagno di giochi preferito. 
- Ecco brava!  Perchè non vai a giocare un po' con lui? Belle posso lasciartela cinque minuti?
- Assolutamente si! Vieni piccola andiamo a sederci li. 
Una volta fatta allontanare Leila ecco che Emma si decide a raggiungerci al tavolo. La conosco come le mie tasche, sembra ancora un po' turbata
- Allora?
- Allora cosa? Tutto ok. Pensavo che lo avessi sentito quando l'ho detto a Leila.
- Avanti, non portarla tanto per le lunghe!  Ti si legge in faccia che non è tutto ok! Perché non ti sfoghi un po'? Di sucuro ti farà bene. - credo di essere riuscita a convincerla. 
- Vuoi che vada via? vuoi parlare da  sola con Regina? - le chiede sua madre lasciando sia lei che me a bocca aperta. Snow che si fa gli affari suoi? MMMH... no non è da lei...
- E perchè mai non dovresti restare! Tanto prima o poi lo verresti comunque a sapere...
- Cosa verrei a sapere?
Vedo Emma girarsi  ai tavoli alle sue spalle per controllare che sua figlia non ci stesse ascoltando.
- Beh così su due piedi non saprei proprio come dirvelo...
- Perchè non provi a farlo senza tanti giri di parole? 
- Ok... Io e killian ci stiamo lasciando! Stiamo seriamente pensando al divorzio. - decisamente non ci ha gitato in torno.
CHE COSAAAAAA!!!!!! - esclamai io facendo voltare l'intero locale mentre Snow si limitò a mettere una mano davanti alla bocca palesemente shockata da tale rivelazione.  
- Shhhh abbassate la voce!
- Non dirai sul serio? - disse sua madre
- Purtroppo sì...
- Lo sapevo! Un pirata è sempre un pirata. Scommetto che ha un'altra. - dissi io con fare ovvio
- No!
- Hai incontrato tu un altro uomo? - chiese a quel punto Snow ancora piu sconvolta
- Ma che dici? Ti pare? Siete entrambe fuori strada. Diciamo solo che è successa una cosa che ci ha fatto capire che non siamo fatti per stare insieme.
- E avete quindi deciso di buttate tutto quello che avete costruito in questi anni per  aria? Non so se mentre litigavate vi è passato di mente: ma avete due bambine insieme.
- Lo sappiamo..
- E allora  ragionate e non fate stronzate.
- È impossibile parlare con lui! 
- Siete due teste dure quando volete, avrete litigato sicuramente per una cavolta! 
- Pensala come vuoi mamma! -  si alza bruscamente  prende il passeggino con all'interno chloe e la vedo avvicinarsi verso al tavolo dove è seduta l'altra sua bambina
- No no no dove stai andando? - la blocco prima che potesse raggiungerla
- A casa!
- No!  Ora lasci le bambine a tua madre e vieni con me!  Dobbiamo fare quattro chiacchiere tra amiche.
- Ma...
- Niente ma! Andiamo
***

POV EMMA

Una volta lasciate le bimbe da Granny con mia madre io e Regina andammo a farci una camminata "forzata" per storybrooke. 
-  So che non vuoi parlarne ma tenerti le cose dentro non ti aiuterà lo sai vero?
- Parlarne lo renderebbe reale e poi c'è troppa gente qui...
Neanche a finire la frase che mi ritrovo, grazie al tocco di magia di Regina nel suo uffico. - Ecco ora siamo sole. Siediti e racconta.
- Da dove comincio.... 
- Partiamo da una domanda di fondamentale importanza... Dimmi la verità: E' risolvibile la questione?
- No,  penso proprio di no! Abbiamo due idee completamente contrastanti. Cioè... non proprio contrastanti... è solo che io penso di saperne qualcosa in più rispetto a lui su tutto quello che ci sta succedendo.
- Spiegati meglio. 
- Ti ricordi la tradizione delle bimbe giusto? Quella di passare una notte al mese a casa di zia Regina? - la vedo annuire  - Beh... L'ultima sera che siamo stati da soli e che ci hai tenuto le bambine è successa una cosa...
- Cioè fammi capire:  litigate da quella sera? Perchè mai non ci avete detto nulla!
- Non litighiamo da quella sera. Quel giorno è solamente successo il tutto, le litigate sono arrivate dopo.
- Che diamine è successo quella sera?
- Faccio prima a dirti il dopo, a quello ci arrivi da sola. - cerco di prendere un po' di tempo. Non sono pronta a rendere tutto questo reale. 
- Allora? Mi stai mettendo un'ansia assurda
- Ecco... Io...  ho un ritardo. Un ritardo abbastanza importante direi. - Ecco l'ho detto.
- Un ritardo su co... oooh! - la vedo sbiancare - Quel genere di ritardo! Emma sei...
- No... non... non lo so!  Spero di no ad essere sinceri.
- Non avrete mica litigato per questo?
- In un certo senso si...
- Senti Emma, non posso mica tirarti fuori le paole con le pinze: vuoi dirmi che succede?
- Succede che nel caso in cui fossi incinta io non so se voglio tenerlo! - dico tutto d'un fiato.
- Ah! - penso di averla spiazzata con quell'affermazione. - E lui non è d'accordo suppongo.
- Esatto.
- Hai fatto già il test?
- No ma ho preso appuntamento da whale. Dovrò presentarmi in clinica  tra tre giorni. Io e i test siamo due cose a parte e poi sarei comunque dovuta andare in clinica per altre cose, tanto vale fare check up completo
- Non sapete e già litigate...
- Io ho solamente espresso la mia idea, volevo renderlo partecipe delle mie paure, affrontare la cosa insieme e prendere la decisione giusta. Lui invece mi ha dato addosso e io per difesa l'ho ripagato con la stessa moneta.
- Oltre al ritardo e al tuo nervosismo evidente hai altri sintomi?
- Solo uno ma penso sia dovuto più allo stress che ad altro. Rimetto in continuazione e non ho voglia di mangiare nulla. 
- Scusa se vado sul personale ma voglio capire meglio: in caso che... va beh hai capito... vorresti abortire?
- No, non ci riuscirei!  Non l'ho fatto a 18 anni e non credo che riuscirei a farlo ora.
-  Quindi... - la vedo sospirare - Vorresti fare esattamente quello che hai fatto con Heny... - abbasso lo sguardo - Emma, non hai ancora imparato la lezione ? - mi chiede gentilmente.
- Parli esattamente come lui!
- Sarebbe pur sempre suo figlio. Ha diritto quanto te di decidere. Pensaci bene... Questa volta non ci sono sortileggi di mezzo, se prenderai questa decisione poi sarà per sempre. Non potrai tornare indietro come l'ultima volta. Ti conosco... non faresti mai una cosa del genere se non per un motivo serio. Cosa c'è che ti turba?
- Non sono pronta a ricominciare tutto da capo. Sono esaurita Regina! Ho due bambine piccole di cui una di appena un anno. Mi dici come faccio a gestire il terzo... anzi il quarto? L'ultima gravidanza è stata un disastro... pericoli a destra e a sinistra, ho rischiato di perdere il bambino più di una volta e come se non bastasse ho avuto la depressione post partum fino a qualche mesetto fa.  Non voglio rivivere le stesse situazioni. 
- Però potevate stare più attenti e che cavolo! Da Henry a Leila sono passati 14 anni e tutto è andato bene adesso sembra che voi due abbiate dimenticato come funzioni essere in intimità senza rischi. - non ha poi tutti i torti.
- Non è detto che io sia incinta!
- Ma non è detto che tu non lo sia però! - restiamo entrambe in silenzio fin quando lei non tornò a domandarmi: - Volete divorziare per questo?
- Capisci quanto è grave? Io non ho detto che non voglio il bambino punto e stop... ho semplicemente espersso una mia opinione in base agli eventi passati... lui non fa altro che attaccarmi! Mi insulta perchè voglio, come dice lui, buttare nostro figlio nella spazzatura. Non capisce che anche per me è difficile prendere questa decisione. Non vorrei farlo ma so  anche che ora come ora non sarei in grado di gestire un altro neonato. Se fosse successo tra qualche anno perchè no! Ma adesso... lui vede solo il suo.
- E tu vedi solo il tuo! Hai pensato che forse ti sei espressa male? Killian pende dalle tue labbra, se avesse capito che la tua affermazione aveva dietro mille domande e dubbi io non credo che ti avrebbe attaccata. 
- Penso di essere stata abbastanza chiara! Volevo confrontarmi con lui capire bene cosa fare ma lui sembra infischiarsene. Quello che dice lui è legge. Mi dispiace ma non lo accetto.
- Non lo so... la cosa mi sembra molto strana. Sopratutto da Killian. l'unica cosa che posso dirti ora è quella di aspettare i risultati. Se le analisi saranno positive mettetevi a tavolino e prendete insieme la decisione giusta, se sarà negativo invece beh... potrete ridere sopra sulla vostra testardagine. 
- Se i risultati fossero negativi le cose non cambierebbero. Sono volate parole pesanti... su certe cose è difficile passarci sopra. 
- Mmmm ok. Supponiamo che decidiate di divorziare: Chloe è ancora troppo piccola per capire quindi no problem, ma Leila? Cosa le direte? Come le spiegherete che mamma e papà non vivono più insieme?
- Non lo so... Per il momento fortunatamente non si è ancora accorta di nulla.
- Oltre la vostra sfuriata di questa mattina di cos'altro  dovrebbe accorgersi?
- Dalla prima discussione avuta sono cambiate delle cose tra me e lui. Non passiamo più tutto il nostro tempo insieme, anzi... ci limitiamo solamente a pranzare e qualche volta a cenare insieme. Lo facciamo  per le bambine più che altro...  per il resto è come essere ai due poli. Lui dorme sul divano e io in camera. Adesso ad esempio non so neanche dove sia. Abbiamo fatto un patto: quando uno dei due sta con le bambine deve informare l'altro su dove siano e con chi per il resto non vogliamo sapere nulla. Ognuno fa cio che vuole.
- Ma siete diventati scemi o cosa? Fate sul serio? Invece di parlare e risolvere prendere e mandate tutta la vostra famiglia a rotoli? Trovate un punto di incontro e che cavolo!  Non siate stupidì. Quelle bambine non meritano di crescere in due case diverse sballottare a destra e a sinistra. Se non vi interessa di voi stessi, cosa che non credo, pensate almeno a loro.
- Dipende da lui. Io ho provato più di una volta.- dico ormai con le lacrime agli occhi
- Dipende anche da te però...  Dai! andiamo di la o tua madre si preoccuperà.

POV REGINA

Dopo averla fatta sfogare e preso atto della situazione torniamo al locale. Appena varchiamo la soglia ecco che Snow si alza in piedi e corre in direzione di sua figlia. 
- Allora? Tutto ok? - chiese preoccupata dato l'aspetto della ragazza
- Si sì, va  tutto meravigliosamente bene! - rispose poco convinta -  Ora però è tardi, dobbiamo andare!  Avevo promesso a Leila di portarla al parco. Ci vediamo domani ok? 
- Se ti serve un aiutino per qualcisai cosa non esitare a chiederlo. - annuisce, recupera la sua troupe e se ne va. Rimaniamo io e Snow... non so se è il caso di informarla. Spetterebbe a Emma questo compito ma vista la situazione non credo sia molto lucida al riguardo. L'ultima cosa che le serve adesso sono i consigli smielati di sua madre.
- Allora? Le hai parlato? Quanto è grave?
- Te lo dirò ma non deve uscire da qui. Non so se Emma vuole farlo sapere quindi per il momento fai finta che io non ti abbia detto nulla ok? - annuisce - La situazione è abbastanza grave. Potrebbe essere incinta e...
- Di nuovo? Ma... ma ha partorito appena un anno fa!
- Non è sicuro... dice che è stato un incidente ma comunque è ancora tutto da accertare. Quello che ho capito però, ed è anche il motivo per cui sono ai ferri corti, è che lei non è sicura di volerlo tenere. Ha paura di dover affrontare tutto quello che già ha passato fino a qualche mese fa.  Lo ha detto a Killian sperando in un suo appoggio...
- E killian ha dato di matto!
- Esattamente. Non se la stanno passando proprio bene come pensavamo direi!
- Dobbiamo stargli vicino.


Il mattino seguente. POV KILLIAN.

Come passa il tempo... mi sembra ieri che Emma sia venuta da me, nella nostra camera con in mano quel pezzo di plastica bianco. Ricordo ancora le sue parole: "operazione fratellino per Leila ufficialmente conclusa". Non ho mai creduto possibile che il mio cuore fosse in grado di provare così tanto amore per così tante persone eppure sembrerebbe così. Un anno... un anno fa sono diventato papà per la seconda volta. Credevo di non piangere... "sono già padre" ricordo di aver pensato eppure appena è stata messa tra le mie braccia non ho potuto far a meno di emozionarmi davanti a tanta meraviglia. L'ho amata dal primo istante che ho saputo della sua esistenza, le ho parlato ancor prima che nascesse, adoravo passare le notti con la mano poggiata sul ventre di Emma mentre la nostra piccolina mi riempiva di calci. Anche con Leila è stato così e ora sapere che forse c'è un altro piccolo in arrivo che molto probabilmente non conoscerò mai mi crea una sensazione di angoscia assurda. Non so se sia già qui con noi ma io penso di amarlo/a già. Ogni sera prima di addormentarmi mille domande mi passano nella mente: maschietto o femminuccia? capelli biondi o mori? Occhi? Cerco in qualche modo di associagli un viso ma poi le parole di mia moglie tornano a farsi sentire come coltellate. " Abbiamo un problema! Ho un ritardo" seguite da " Non penso di volerlo". Come può soloamente pensare una cosa del genere? Non lo so... so solo che la situazione tra di noi peggiora di giorno in giorno e la cosa mi preoccupa molto. Siamo passati dal litigare ogni singolo minuto ad ignorarci per ore. Abbiamo addirittura stabilito un calendario per vedere le bambine. Stiamo entrambi sbagliando lo so, ma una cosa è certa: se continueremo di questo passo il nostro matrimonio fallirà e per quanto in questo momento io sia arrabbiato con lei è una cosa che vorrei assolutamente evitare. Sento dei rumori... dei passi... E' Emma... Ha attraversato il salotto per andare in cucina. Mi alzo da quell'odioso divano e la raggiungo... voglio parlarle, ho bisogno di chiarire con lei. 
- Buongiorno tesoro! Hai dormito bene? - provo a dirle
- Giorno! - risponde freddamente
- Se ti do fastidio posso tornare dopo per la colazione...
- Rimani,è anche casa tua!
Ora o mai più. - Ci... ci sono novità per qella cosa? 
- Nessuna! 
sospiro... - Siamo davvero arrivati a questo punto?
- Non mi va di discuterne ancora. - la vedo che comincia ad alterarsi
- Emma senti...
- HOOK!!! Non è il momento! - Mi ha davvero chiamato hook? Non lo faceva da anni ormai se non per scherzare... -  Mettiti in faccia il più bel sorriso che hai e andiamo a svegliare nostra figlia.
Senza aggiungere altro andiamo al piano di sopra e raggiungiamo la cameretta di Chloè. Emma mi fa segno di svegliarla. 
- Chloe... amore di papà è ora di svegliarsi! -  la mia cucciolina apre subito i suoi ochhietti - Tantissimi auguri tesoro!
- Copleanno? - domandò raggiante
- Si tesoro mio! E' il tuo conpleanno.
- Gande io!
- Sei la grande cucciola di Papà!
- Ei, piccola festeggiata! Andiamo a vestirci? ci sta aspettando la nonna. Andremo a pranzo da lei  e poi stasera ci sarà la tua festa. -le disse Emma prendendola in braccio.
- Vado a svegliare Leila intanto ok? - Non mi risponde. Prende i vestitini di Chloè dall'armadio e si reca in bagno con lei.
Una volta vestite le bambine saliamo in macchina e ci incamminiamo verso il Loft dei Charming. Ci vogliono in media dieci minuti per arrivare ma quelli di oggi non sembrano essere minuti. In macchina regna il silenzio più totale... Neanche la chiacchierona di casa,Leila, proferisce parola.  Credo che dentro di se abbia capito che qualcosa non va...
***
- Eccovi finalmente, vi stavamo aspettando! - Ci accoglie Snow non appena arriviamo - Leila... non mi saluti? 
- Ciao... - disse tristemente.
- Che ha? - chiede, ma Emma si limita ad alzare le spalle - Andiamo bene... Chloeeee!  Eccola la nostra bella festeggiata. Ma lo sai che oggi riceverai tanti regali?
- Egali egaliiiiiii!!!! - disse battendo le manine.
- Mamma, ti dispiace  tenerla un secondo?
- Certo dove...dove vai?
- Devo prendere aria!Scusate -  uscì di corsa lasciandomi con entrambi i suoceri che mi scrutano.
- Killian... ma che sta succedendo!
- Tu figlia è impazzita ecco che succede!
- Sicuro sia solo colpa sua?
- È lei fidatevi. Vostra figlia sta mandando tutto a puttane!
- TANE! - ripete mia figlia tutta felice.
- Noooo! Chloe no! Non si dice! E' una brutta parola.  KILLIAN! Modera le parole, lo sai che ripete tutto ciò che dite. - mi rimprovera Snow
- Ciao a tutti!
- Regina eccoti...
- Scusate sono in ritardo lo so... Ciao piccolina! - si fionda su Chloe per fargli gli auguri e coccolarla - Ah... Quasi dimenticavo. C'è August di sotto... sta parlando con Emma.
- Ecco perchè è scesa! Ora mi sente!
- Fermo lì, lasciala respirare.
- Respirare? Forse è incinta e in quel caso non vuole tenere nostro figlio. Vi sembra normale come cosa? A me no!
- Appunto! Lo sappiamo tutti che  non è da lei .... evidentemente c'è qualcosa che l'affligge non trovi? Non potresti essere un po' più comprendibile? - mi disse Regina 
- Deve parlarne con me se l'affligge qualcosa non fare di testa sua o ascoltare quel damerino che le sbava dietro.
- Non cominciare a fare il geloso, avete problemi ben più grandi da risolvere. Sappiamo che è uscita dalla depressione post partum solo da qualche mese... forse l'ipotesi di una nuova gravidanza la sta mandando in crisi non pensi? Non credo le pensi sul serio quelle cose... Killian, tu riesci a leggerla come un libro aperto, possibile che non riesci ad aiutarla?
- Ho provato a parlare un milione di volte... non vuole saperne di ascoltarmi.
- Lei sembra sostenere il contratio... 
- Avete finito di parlare di me? - ci dice entrando
- Emma...
- No no no Killian! I patti erano chiari: ognuno per la sua strada! Lo hai detto tu no? - nei suoi occhi vedevo delusione... 
- Si è vero l'ho detto, ma volevo solamente farti reagire.
- Sto reagendo infatti! - smette di guardarmi e va dritta da Chloè - Vieni amore di mamma! - la prende in braccio -  Ti faccio mangiare, ti faccio fare il riposino e poi andiamo a festeggiare il tuo compleanno da nonna Granny, sei contenta?
- Totta!
- Si, ci sarà anche la torta! - la vedo prendere la pappa di Chloe e spaire al piano di sopra. 
- Avete visto? Non ci vuole neanche provare a chiarire.
- È ferita, ha bisogno di tempo. 
- Di cosa dovrebbe essere ferita sentiamo? - comincio ad alterarmi - Ha iniziato lei questa guerra.
- Tu non ti sei risparmiato però!
- Sarà ma almeno con il senno di poi ci sto provando a rimediare... lei? Ve lo dico io, lei non sta facendo nulla.  se il nostro matrimonio finirà non sarà di certo a causa mia. Ci vediamo da Granny! - sbatto la porta alle mie spalle e vado via
***

POV SNOW

Che altro poteva succedere in questa giornata se non l'ingresso a sorpresa di Leila durante l'uscita di scena di suo padre? 
- Papà! - fu quella parola detta con tanta tristezza  a gelarmi il sangue. Non mi ero accorta fosse entrata. Quanto avrà sentito di tutta quella assurda discussione?
- Piccolina tranquilla, papà torna subito! - provo a dirle ma lei non sembra credermi.
- Non è vero! Non tornerà! Ha litigato con la mamma. Loro non si vogliono più bene. -  scoppia a piangere e prima che possi fare qualcosa per aiutarla ecco che si precipita ad aprire la porta del loft per uscire.
- Leilaaaaaaa!!! - la chiamo a gran voce affacciandomi sul pianerottolo.  Ha preso la direzione delle scale. Mi affretto a raggiungerla ma da lontano vedo Killian, che è ancora li , fermarla. Tiro un sospiro di sollievo e mi faccio da parte. Chi può calmarla se non uno dei suoi genitori? Mi accingo a tornare dentro ma mi blocco sul posto quando sento pronunciare da mia nipote la frase più brutta che un genitore possa sentirsi dire. Involontariamente mi ritrovo ad origliare la loro conversazione. 
- Papà, perchè te ne stai andando? Non ci vuoi più bene?
- Ma che ti viene in mente tesoro! - le dice lui portandosi alla sua altezza.
-  Ho setitio tutto! tu e la mamma non andate più d'accordo. Non volete più essere sposati. Io non voglio che succeda questo. 
- Non pensarci ok? Ti prometto che si risolverà tutto! 
- Non te ne andrai di casa?
- No
- Neanche la mamma andrà via?
- Neanche lei, staremo tutti e quattro insieme. Siamo una famiglia e lo saremo per sempre.
- Però voi avete detto...
- Leila, quando un adulto si arrabbia può capitare che dica cose che non pensa. Io e la mamma risolveremo tutte le nostre inomprensioni, te lo prometto! Ora asciugati le lacrime! E' il compleanno di Chloè, è un giorno di festa, non si deve piangere. 
- Ti voglio bene papà!
- Ti voglio bene anche io principessa!
Sembrerebbe essersi calmata, mi asciugo il viso dalle lacrime versate a causa dei loro discorsi e torno dentro. 
***

POV EMMA

Mi ero ripromessa che sarebbe stata una giornata di pace e invece siamo riusciti a litigare anche il giorno del compleanno di nostra figlia. Come si può andare avanti così? Se fino a un paio di giorni fa volevo solamente fare un piccolo ricevimento per la festa di questa piccolina ora l'unica cosa che avrei voglia di fare  è infilarmi sotto le coperte e chiudere gli occhi per non pensare. Non posso farlo però, sono una mamma e la felicità dei miei figli viene prima della mia. Tze.. belle parole dette da una che fino a questa mattina pensava mandare suo figlio in adozione. uff... meglio tenere la mente occupata e non pensare. Guardo l'orologgio e mi accorgo che sono già le sei. Preparo Chloè per la festa dopodichè vado a chiamare Leila per vestire anche lei. Non la trovo in nessuna delle stanze al piano di sopra. Strano... pensavo stesse riposando. Scendo al piano di sotto. 
- Chloe è pronta, dov'è Leila? - chiedo ai miei e a Regina
- E' Con Killian!
- Dove? Devo vestirla.
- Non lo so, credo siano andati a farsi una passeggiata. 
- Come scusa? E chi chi vi ha detto che potevate mandarla con lui? - lo so, è fuori luogo, ma sono tropo arrabbiata ancora
- E dai Emma, non esagerare adesso.  E' suo padre. 
- Abbiamo un programma stabilito. Voglio che venga rispettato. La fiducia si basa anche su queste cose. 
- Tra tutti e due non saprei chi è più ragazzino. 
- E' lui che si è voluto allontanare, è lui che ha detto che era meglio vedere le bambine separati per non fargli vivere il clima di disagio. E' lui che ha scritto quel dannato calendario. Anche se la ritenevo una cosa stupida ho accettato le sue richieste... adesso esigo che le rispetti anche lui. 
- Non ti agitare, Leila è qui! - vedo Killian entrare con la mia bambina. Ha sentito la nostra discussione e ha avuto paura, l'ho rassicurata dicendole che tutto andrà bene!
- È vero mamma? Vi volete ancora bene? - mi chiede lei con i suoi occhioni da cucciola 
- Certo che ce ne vogliamo... ci vorremo bene per sempre. - le dico. Non voglio vederla soffrire. 
- Me lo prometti?
- Certo tesoro che te lo prometto! Siamo i vostri genitori, ci vorremo sempre bene.
- Non vorrei iterrompere questa bella conversazione madre figlia ma ti conviene vestire questa signorina in fretta.  Granny ci aspetta e gli invitatai stanno per arrivare.

Alla festa (POV KILLIAN)

- Possiamo parlare un secondo? - dico all'orecchio di mia moglie facendola sussultare. 
- Non è ne il momento ne il luogo adatto, stiamo festeggiando il compleanno di tua figlia se te ne fossi dimenticato. 
- Concedimi solo due minuti.... per favore. Ti prometto che poi ti lascerò in pace. 
Si allontana senza darmi una risposta, la vedo parlare con Regina e Snow e poi tornare. - Solamente due minuti... non posso lasciare il controllo della festa a mia madre.Potremmo ritrovarci a fare una parada con Chloe in spalla. 
Sorrido e prendendole la mano la conduco fuori, sul retro del locale. 
- Sentiamo... cosa c'è di così importante che non può aspettare? 
- Forse non ho avuto l'approccio giusto quel giorno... posso provare ad averlo adesso però... Mi faresti capire cortesemente il motivo esatto per cui non vorresti tenere questo bambino?
- Non c'è niente da dire. Non più almeno!  Era un falso allarme.
- Non...
- No, non sono incinta.
Se da una parte il mio cuore sembra essersi rotto alla scoperta di questa cosa dall'altra sono sollevato. Adesso le cose forse possono tornare alla normalità - E' tutto ok quindi?
- Tutto ok? No che non lo è!  Ti sembriamo due che sono ok?
- No è che... senti, posso esserci rimasto male? Sei entrata in stanza dicendomi che c'era il rischio che fossi nuovamnete incinta. Non mi hai dato neanche il tempo di elaborare che mi hai detto di non volerlo tenere. Non hai aggiunto altro. Per quanto possa leggerti bene non so sempre cosa passa nella tua testa. 
- In tutti questi giorni, hai mai provato anche solo per  mezzo secondo a metterti nei miei panni? Hai la vaga idea di cosa ho passato mentre aspettavo Chloe? E il dopo? Amo quella bambina più della mia stessa vita e non tornerei mai indietro ma ho passato anche dei momenti terribili. Pensare di doverli rivivere così in breve tempo per me è stato uno shock. Che poi diciamocelo... era davvero troppo presto.
- Ti sarei stato accanto, lo sai,  avremmo affrontato tutto insieme come sempre. Ce l'avremmo fatta anche questa volta. 
- Sei sempre troppo positivo
- Può darsi, ma Volevi davvero  rivivere il trauma di un abbandono? Lo sai cosa vuol dire, ci sei passata con Henry per non parlare che tu stessa sai cosa vuol dire essere abbandonati. Te lo saresti mai perdonato?  - il suo sguardo improvvisamente cambia, passa dall'arrabbiato al senso di colpa. - Rispondimi per favore.
- Forse no. - fa una pausa e vedo i suoi occhi riempirsi di lacrime. Noto con piacere che sono ancora in grado di buttare a terra le sue inutili difese. - l'ho sempre detto che sono una mamma orribile. - le lacrime ormai erano fuori controllo.  Lo sapevo...  erano solo parole buttate al vento, era la paura a farla parlare. 
- Vieni qui... -  la stringo forte a me - E' la prima volta che prendi atto di quello che stavi per fare vero?  - annuisce. - Va tutto bene, può succedere di perdere il controllo, sei umana anche tu. Guardami! Non sei una mamma orribile. Le ragazze ti amano. Henry ti ama e questo bambino se fosse stato già tra noi ti avrebbe amato incondizionatamente a prescindere da tutto. Sei ancora provata per  il periodo passato dopo la nascita di chloe. 
- Ho detto delle cose orribili
-  Perchè io no? Di tutto questo gran polverone gran parte della colpa è anche la mia... avrei dovuto capire le tue paure e provare ad aiutarti,  no darti contro e basta. La prossima volta...
- Non avremo una prossima volta, tre figli sono più che sufficienti!
Sorrido - Concordo... ma se dovesse capitare con maggior calma cercheremo insieme una soluzione consona per far crescere al meglio la nostra famiglia.
- Scusa se ho reagito male, scusa se ti ho trattato da schifo. Mi sono comportata come una bambina. 
- Siamo due bambinoni quando ci mettiamo. Scusami anche tu se ho visto solo il mio e  non ho cercato di vedere oltre. Ti amo Emma, non ho assolutamente intenzione di  mandare il nostro matrimonio all'aria per un'incomprensione.
- Ti amo anche io. 
 Finalmente dopo giorni e giorni di soli litigii  riuniamo nuovamente le nostre labbra in un bacio. 
- Rientriamo dai! -  dissi prendendola per mano
- Aspetta
- Che c'è?
- Sarà meglio strappare il calendario con il programma di custuodia delle bimbe. Faceva un po' schifo come idea, ammettilo!
- Scema! Andiamo forza!
- Aspetta!
- Che altro c'è! - dico ridendo
- Comunque... non credo che alla fine sarei riuscita a mandarlo via... il bambino dico. 
- Lo so... penso di averlo sempre saputo. Ma dovevi comunque  arrivarci da sola. Forza! Quella peste di Chloe reclama la sua torta.
- Andiamo...

POV SNOW

E' ormai più di mezz'ora che si sono allontanati, se tra dieci minuti non varcheranno nuovamente quella soglia li andrò a chiamare personalmente. Vedo Leila giocare con i suoi amichetti e Chloe ballicchiare insieme ad altri bimbi della sua età non posso far a meno di sperare che la situazione per i loro genitori si risolva, non si meritano tutto questo. 
- Sono tornati! - mi fa notare David indicando la porta. 
- Mmh dalle facce la situazione non sembrerebbe essere cambiata. 
All'improvviso si spensero le luci e fece il suo trionfale ingresso la torta. Tutti appladirono e cantarono la canzoncina alla piccola festeggiata che con l'aiuto di Henry e Leila spense la sua prima candelina. Vennero scattate le foto di rito lasciando come ultima foto quella più importante
- E ora tocca ai genitori con i due fratelli. - disse Regina. 
- Mamma, è un problema se non faccio la foto con voi? L'ho fatta prima da solo con il piccolo mostriciattolo tanto.
- Che devi fare di così importante? - mi intromisi io vedendo che scalpitava
- Violet deve tornare a casa e siamo oltre il suo coprifuoco.
- E che state aspettando allora, andate.
- grazie nonna!!!!! Grazie Mammeeee!
- Mamma mamma la fotoooooo! - leila iniziò a strattonare sua madre per portarla alla torta, si misero in posa. Killian prese in braccio Leila mentra Emma Chloè
- Sorridete.
Mentre le bimbe ridevano felici i due sposini si scambiarono uno sguardo e immediatamente dopo un bacio che venne immortalato nella foto di famiglia. ci fu un grande applauso, era una scena bellissima. Guardo mio marito e dico:
- Tutto bene quel che finisce bene!

 
Note dell'autore:
Buon 2018 ragazziiiiii!!!!! Ecco a voi il primo aggiornamento del nuovo anno! Come ho già detto molte volte la personalità dei personaggi non sempre rispecchia quella della serie Tv ma ci tengo a precisare che è una cosa che faccio di proposito. Spero che il capitolo sia stato di vostro gradimento. Un abbraccio e alla prossima.
  
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