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Autore: BloodyMeii    04/01/2018    1 recensioni
[Cenerentola]
Vi siete mai chiesti come sarebbe la storia di Cenerentola ai giorni nostri ?Beh io si quindi eccovi una storia alternativa a quella originale Disney.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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A volte la vita può giocare brutti scherzi, come essere diversa in un mondo formato da gente tutta uguale, specialmente le ragazze: tutte snob, precisine e soprattutto viziate proprio come le principesse nelle favole. Ella sapeva che nonostante provasse ad integrarsi tutti la respingevano per la sua diversità e anche per la sua classe sociale. Ella proveniva da una famiglia molto povera, infatti quest’ultima era riuscita a frequentare uno dei migliori collage d’America grazie ad una borsa di studio, però appena varcata la soglia di quella prestigiosa scuola capì che quello non era il posto adatto a lei e più andava avanti e più se ne rendeva conto. Riuscì nei mesi successivi a farsi notare come studentessa prendendo i voti più alti, facendo rosicare i ragazzi che nonostante pagassero fior di quattrini non ricevevano quelle valutazioni tanto alte. Si può pensare che le sue disavventure siano finite qui ma non è così perché c’erano due ragazze Anastasia e Genoveffa che l’avevano presa di mira, si divertivano a chiamarla “Cenerella” a causa dei suoi abiti sporchi di cenere perché lavorava come “donna” delle pulizie verso una famiglia e molte volte si ritrovava a pulire il caminetto. Ella nonostante tutto continuò la sua vita tra alti e bassi senza mai scoraggiarsi, fino al giorno del ballo della scuola, un evento che tutte le ragazze aspettavano con ansia anche la giovane Ella perché per una sera voleva essere come quelle ragazze che odiava tanto ma che infondo invidiava un po’. Però sapeva anche che non ci sarebbe potuta andare, non aveva le possibilità economiche per comprarsi un vestito degno per quella serata speciale. Tre giorni prima però si ritrovò sopra il letto un bellissimo vestito celeste, gli ricordava molto i vestiti che si leggevano nelle fiabe, non sapeva da dove provenisse ne di chi fosse ma due iniziali le fecero intuire subito il proprietario, “E.R” Edith Ruth era il nome di sua madre. Grazie a quel vestito aveva la possibilità di andare al ballo e ne fu felice tanto da urlare di gioia, pensò anche che non le importava se ci fossero state Anastasia e Genoveffa perché quella sera era solo per lei. Così alla fine arrivò il fatidico giorno, Ella cominciò a prepararsi, si lasciò i grandi boccoli d’orati sciolti e si mise addosso il suo fermaglio porta fortuna, era a forma di folgore ed era un regalo del suo defunto padre, la portava tutti i giorni dandole coraggio quando ne aveva bisogno. Ad accompagnarla era stata sua madre con il suo vecchio furgoncino, Ella sapeva che sua madre era molto entusiasta per la sua decisione infatti cercò di dargli dei consigli su come fare colpo sui maschi, consigli che secondo la ragazza erano inutili perché sapeva già che non gli avrebbe mai sfruttati a causa della sua “nomea” di nerd però non voleva distruggere l’entusiasmo di sua madre così fece finta di ascoltarli. Scese dal furgoncino facendo attenzione a non sporcare o rovinare il vestito e si diresse verso le porte che la dividevano dalla sua meta ma poco prima andò a sbattere contro qualcuno che per sua sfortuna era il capitano della squadra di football con dei suoi amici. L’unica cosa che poteva fare in quel momento era scusarsi ma a quanto pareva quello scimmione solo muscoli non voleva proprio saperne anzi cominciò ad avvicinarsi alla ragazza in modo minaccioso e proprio quando tutto sembrava finito uno dei ragazzi li presenti fermò il capitano, così Ella prese la palla al balzo ed entrò nell’edificio davanti a lei senza notare lo sguardo che gli aveva rivolto il suo “salvatore”. Appena entrata rimase subito a bocca aperta per la bellezza di quella grande sala piena di postazioni bar dove si poteva prendere ciò che volevi, piena di festoni di ogni genere, piena anche di postazioni da DJ e soprattutto piena di gente. Ella incominciò ad avviarsi verso il centro, si guardava intorno spaesata, per lei era tutto così nuovo e strano. Stava molto attenta a dove metteva i piedi perché aveva rischiato di cadere diverse volte a causa del vestito ed a causa delle persone che spingevano. Arrivata ad un tavolo le sue gambe la portarono subito a sedersi su una sedia, dopotutto lei non era abituata a portare i tacchi per così tanto infatti i suoi piedi le stavano chiedendo pietà. Passò svariati minuti da sola a contemplare la bellezza della festa quando ad un certo punto sentì una mano sopra la spalla ed una voce che gli sussurrò:
-cosa ci fa una ragazza tutta sola nella sera del ballo ?-
Ella sussultò nel vedere il proprietario della voce, il ragazzo che l’aveva salvata prima si parò davanti guardandola negli occhi con uno sguardo penetrante che solo pochi hanno.
-e cosa ci fa un ragazzo tutto solo nella sera del ballo ?- lo ribeccò di rimando
-comunque io mi chiamo Ella-
il ragazzo gli porse la mano per invitarla a ballare
-so esattamente chi sei Ella Ruth- lo disse attirando la ragazza a se
Ella si stupì subito di quel gesto ma si stupì ancora di più del fatto che la conoscesse.
-però c’è una cosa che reputo ingiusta- una piccola risata riecheggiò in quel piccolo mondo che si erano creati. anche il ragazzo rise di rimando, sapeva che lei voleva sapere il suo nome
-sentiamo giovane donzella cosa la tormenta ?- anche lui cominciò a scherzare capendo il gioco di lei
-tu sai chi sono io ma io non so chi tu sia giovane cavaliere-
voleva rimanere al gioco, non si divertiva così tanto da molto tempo e poi quel ragazzo la incuriosiva
-mi chiamo David, David Blue-
i loro occhi si incrociarono per un secondo ed entrambi sentirono il loro cuore battere all’impazzata così David decise di prendere la situazione in mano portando entrambi al centro della pista per ballare. I due ragazzi passarono tutta la sera a ballare, ridere, scherzare ma soprattutto a conoscersi sotto gli occhi di Anastasia e Genoveffa verdi di invidia. Entrambi si sentivano bene insieme. Ad un certo punto della sera uscirono nel parcheggio mano nella mano e si sedettero su una panchina.
-sai mi sono sempre chiesto perché porti ogni giorno quella molletta sopra la testa-
era sempre stato curioso di sapere il perché e forse quella sera tale sentimento sarebbe stato placato una volta per tutte. Ella prese l’oggetto in questione e lo mise nelle mani del ragazzo
-questo è un regalo di mio padre prima che lasciasse me e mia madre da sole-
il suo sguardo mentre parlava non era triste anzi si poteva dire che era sognante. David si stupì nel vederlo, quella ragazza era veramente forte e fuori dal comune, ogni cosa che faceva la distingueva dalle oche che conosceva lui. David preso da un momento di eccitazione cominciò ad avvicinarsi alla ragazza stupendo quest’ultima poi le loro labbra si unirono in un bacio che entrambi bramavano tanto. Le emozioni circolavano nelle vene di entrambi senza mai fermarsi, in quel momento non stavano sentendo niente intorno come se fossero stati chiusi dentro una campana di vetro, era sensazione nuova per entrambi che portò ad un altro bacio e poi ad un altro ancora. Si staccarono alla fine a causa di un clacson che suonava nella loro direzione, voltarono lo sguardo all’unisono e notarono il furgoncino della mamma di Ella, quest’ultima per l’imbarazzo scattò subito in piedi
-è mia mamma, scusami devo proprio andare-
corse via senza neanche accorgersi che aveva lasciato la sua amata molletta nelle mani di David ancora seduto sulla panchina con un’espressione molto confusa. Nei giorni successivi Ella non riusciva a concentrarsi come voleva, era sempre con la testa fra le nuvole e si comportava in modo strano, anche sua madre aveva notato lo strano comportamento e le continuava a chiedere a cosa fosse dovuto ma Ella rispondeva in modo molto vago perché non voleva che sua madre sapesse che lei pensava sempre e solo a David. Durante la sera del ballo lei aveva capito che lui non frequentava il suo stesso collage quindi non poteva neanche incontrarlo per caso. Però un giorno, circa un mese dopo la famosa sera, all’uscita da scuola una voce la fece destare dai suoi pensieri
-come va giovane donzella ?-
da quanto stava aspettando quel momento ?non lo sapeva neanche lei ormai. Appena i loro sguardi si incrociarono il mondo intorno a loro si fermo e ogni dubbio che pervase entrambi scomparve definitivamente.
-perché sei qui Blue ?-
non poteva fare altro, le sue gambe non le permettevano nessun movimento. Lui fu’ il primo a muoversi portando la sua fronte contro quella di lei
-dovevo ridarti la tua amatissima molletta e poi dovevo fare questo-
e finalmente ci fu’ nuovamente il divorarsi delle loro labbra in un bacio che sapeva di amore ma non di quello stupido che solo due ragazzini possono provare ma sapeva di amore quello vero che si prova solo quando sai che hai appena trovato la persona della tua vita ed è così che si sentivano entrambi in quel momento: felici.


Angolo simpatico:
Hola piccoli e grandi lettori devo dirvi che questa storia è una prova per vedere se questo genere piace oppure no quindi vi consiglierei di scrivermi una piccola recensione per dirmi cosa ne pensate e soprattutto se ne vorreste altre di questo genere. Vorrei anche dirvi che ho in serbo per il 2018 molti lavori che mi stanno piacendo molto quindi vi consigli di restare attivi.
 
   
 
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