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Autore: Fandoms_Are_Life    06/01/2018    2 recensioni
Cato sa di non essere nella posizione di chiedere un trattamento di favore, sa di non meritarsi la misericordia di nessuno, sa di essersi comportato come un mostro nell’arena, facendo strage di innocenti solo per compiacere il suo distretto, eppure pronuncia lo stesso quelle due parole, col poco fiato che gli è rimasto: - Per favore.
{Cato!Centric ~ death!fiction ~ angst, introspettivo, triste}
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cato urla, urla più che può, mentre le belve gli dilaniano la carne, facendolo a pezzi, trasformandolo nei resti del guerriero che era un tempo.
Non vuole piangere – quante volte, nel Distretto 2, ha sentito dire che solo i deboli mostrano le loro emozioni? –, ma non può farne a meno, anche se a casa lo considereranno indegno di essere un tributo, un vincitore.
Sta morendo.
Sente i denti delle bestie affondare in ogni parte del corpo, strappando via, insieme alla carne, quell’inutile armatura che sta solo rendendo la faccenda più lunga e dolorosa.
Grida con quanto fiato ha in gola, in cerca di un aiuto che non arriverà, in cerca della speranza che lo sta abbandonando sempre più velocemente.
Volta il capo da una parte all’altra, con le guance bagnate di lacrime, e incontra gli occhi di tutti i lupi che lo stanno sbranando, famelici, assetati di sangue, proprio come lui, e non impiega molto a riconoscerli: l’ibrido dal pelo biondo morbidamente ondulato, gli occhi verdi e il collare col numero 1 ornato di gioielli è Glimmer; quello col manto rosso e le iridi ambrate è la ragazza del 5; il più piccolo, con la pelliccia scura e lucente, i grandi occhi marroni e un collare col numero 11 in paglia intrecciata è l’ultima ragazzina uccisa da Marvel; il molosso più grande di tutti non può essere che Thresh; l’unico lupo col collare numero 2, la pelliccia nera e le iridi verde-marroni è senza alcun dubbio Clove.
Gli si stringe il cuore nel riconoscerli tutti, quelli che ha ucciso e i suoi ex alleati. Si chiede se i ricordi di lui siano stati impiantati nel cervello di quelle bestie col solo scopo di vendicarsi del fatto che Cato sia ancora vivo mentre tutti loro no.
La tortura continua per ore e ore e ore. Nel cielo le stelle lasciano il posto al chiarore dell’alba, ma nemmeno allora il diciottenne smette di soffrire. Sa di essere ridotto a un mucchietto di carne sanguinolenta e, in fondo al cuore, è cosciente di meritarselo: perché lui si è offerto volontario per vincere, per uccidere, per la gloria, e non per salvare qualcuno dal patibolo, come lei.
E all’improvviso, quasi come se l’avesse evocata col solo pensiero, la vede sbucare dal nulla, la treccia sfatta, il viso smorto che si contorce in una smorfia d’orrore non appena lo individua, il tremore che la attanaglia. La sua salvezza.
Cato sa di non essere nella posizione di chiedere un trattamento di favore, sa di non meritarsi la misericordia di nessuno, sa di essersi comportato come un mostro nell’arena, facendo strage di innocenti solo per compiacere il suo distretto, eppure pronuncia lo stesso quelle due parole, col poco fiato che gli è rimasto: - Per favore.
Katniss Everdeen sembra intendere il suo volere. È con pietà che lo guarda mentre si accinge a dargli il colpo di grazia. È con ammirazione e gratitudine che lui la guarda, guarda quella ragazza che è riuscita ad arrivare alla fine di quel gioco al massacro senza permettere a niente e a nessuno di abbattere il suo spirito combattivo, e non può fare a meno di sentirsi onorato nell’essere la sua ultima vittima.
La freccia gli si conficca nel cranio, ma il dolore è quasi nullo rispetto a ciò che ha provato prima. Finalmente, si concede un sorriso, mentre la vita abbandona il suo corpo e l’oblio eterno lo inghiotte, garantendogli quella pace a lungo cercata ma mai trovata nell’esistenza terrena.
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo dell’autrice:
Salve a tutti! È bello tornare a fare capolino nel fandom di Hunger Games, di tanto in tanto. ;) Questa è una brevissima OS incentrata sulla morte del mio personaggio preferito dell’intera trilogia, Cato. Ho sempre trovato orribile il modo in cui è stato ucciso, e mi sono imposta di scrivere questa storia come se fosse una sorta di tributo nei suoi confronti, perché nessuno è veramente cattivo, men che meno un ragazzo plagiato dalla mentalità del distretto nel cui ha avuto la sfortuna di nascere. Gli accenni Catoniss ci sono per chi li vuole vedere (cioè me xD), ma spero di non aver calcato troppo la mano xP Ringrazio chi ha anche solo letto la fanfiction, e vi invito a lasciarmi il vostro parere sotto forma di recensione. ;)
Baci da Fandoms_Are_Life.

   
 
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