Prologo

Esistono vari tipi di creature: umani, animali ed altre cancellate dalla memoria degli uomini. Vengono nominate spesso ma vengono ritenute frutto della fantasia di chi le crea perché sono passati troppi anni, secoli, millenni, da quando l’umanità condivideva la propria esistenza con esse in modo consapevole.
Per secoli abbiamo convissuto apertamente, poi le abbiamo temute, le abbiamo ritenute un pericolo, dopo le abbiamo combattute e infine le abbiamo dimenticate.
L’uomo è fatto così: teme tutto ciò che non si spiega, che è più grande e diverso da lui, tenta di combatterlo e se alla fine riesce ad ottenere ciò che vuole dimentica.
Dimentica perché si è dimostrato superiore ad esso.
Ma dimenticare non sempre vuol dire debellare.
Puoi scordare un fatto o di avere un problema ma non vuol dire che esso sia scomparso per sempre o che non sia mai accaduto.
Alcune di queste “creature” esistono ancora, si sono mischiate tra noi e non ce ne siamo mai accorti per quanto ci siano simili.
Le uniche diversità stanno nelle loro capacità che sono di gran lunga differenti dalle nostre, un tempo le abbiamo conosciute ma poi cancellate dalla nostra memoria.
Un giorno, però, le riscopriremo, le conosceremo nuovamente, ci scontreremo di nuovo con queste creature diventate leggende, le ameremo o disprezzeremo.
Arriverà il giorno in cui tutti dovranno decidere se schierarci dalla parte del bene o del male, dalla parte dell’indifferenza o dell’azione, entrare a far parte delle schiere di chi vuole far rinascere l’armonia passata o di chi vuole far tornare l’oblio.
Io lo so perché questa è la mia storia.
Una fra tante, ma non per questo meno preziosa.
E voi? Cosa scegliereste? L’una o l’altra parte?