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Autore: ballerina 89    22/01/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV KILLIAN 

- Come scusa? -  Chiesi pietrificato.
- Mi dispiace killian avrei voluto darti una notizia migliore.
- E ora che si fa?
- Verificheremo in questi giorni se l'amnesia è temporanea o permanente.
- No, non è possibile.  Deve esserci un errore.
- Purtroppo non c'è nessun errore mi dispiace. - si limitò a dirmi Whale. 
- Deve esserci! Altrimenti questo significherebbe che non si ricorda di Leila, di Chloe... di me!
- Si è svegliata accanto alla vostra bambina e non l’ha riconosciuta. La bambina l’ha chiamata "mamma" ma lei ha chiesto gentilmente e senza spaventarla di allontanarla perchè non era sua figlia. La bambina non ha capito molto ma ho preferito portarla via.
- Grazie Whale. -  Rispose Snow partecipando alla conversazione - Quindi... cosa ricorda esattamente? 
- Ricorda di aver fatto a pezzi un drago per salvare Henry che era stato avvelenato da Regina e ricorda di aver scoperto, dopo ventotto anni, chi siano esattamente i suoi genitori. Le ho spiegato che ha avuto un vuoto di memoria e che nella sua vita ormai ci sono tante altre persone ma sembrerebbe non accettare la cosa.
- E' comprensibile dopotutto...
- Posso vederla? -  Chiedo interrompendo i due
- Killian - Snow mi mette una mano sulla spalla -  Non si ricorda di te al momento. Forse è meglio se vada io. Non mi accetterà ancora come sua madre ma prima di scoprire questo piccolo dettaglio eravamo migliori amiche.
- Credo che Snow abbia raggione - disse il medico da strapazzo - Vieni, ti faccio strada.

POV SNOW

- Emma è permesso?  C’è una persona che vorrebbe farti visita. Posso farla entrare?
- Whale... dimmi la verità! È una persona che ricordo o una di cui non so neanche l’esistenza? - chiese debolmente facendomi stringere il cuore. Povero amore mio.
- Penso che tu la conosca bene.
- Allora falla entrare. - whale uscì facendomi segno di accomodarmi
- Emma! -  dissi. Era ancora allungata su quel letto e ricoperta di tubi ma amento era sveglia e cosciente
- Mary margaret,Ciao!  - Mary Margaret? Da quanto tempo qualcuno non mi chiama più così? È una strana sensazione sentirsi chiamare per nome e non "mamma",  ma so la situazione e mi conviene accettarlo per poterla aiutare.
- Ho parlato con whale. Mi ha spiegatoin grandi linee  la tua situazione... vuoi parlare di qualcosa in particolare?
- Mi fa ancora strano pensare chi sei in realtà... ma se è vero che è passato tanto tempo dalla rottura del sortilegio avrei una domanda da farti: ho mai superato questa odiosa fase dell’abbandono?
- Si! Sei felice adesso, felice come non lo sei mai stata. Siamo una famiglia: io te tuo padre il tuo fratellino...
- Ho un fratello?- chiese scettica
- Si, sì chiama Neal!
- Neal! - saltò a quel nome -  Perché lo avete chiamato così?
- In onore del papà di Henry che ci ha salvato da una sconfitta certa - continua a guardarmi con gli occhi fuori dalle orbite - Ah già, tu non ricordi cosa è successo.
- Conosci Neal? Come ha fatto ad entrare nelle vostre vite quel poco di... 
- Emma alt! Ti stai agitando e non ti fa bene. Con neal è tutto ok, lo hai perdonato.
- Quindi... - sembrava volesse dire qualcosa ma era evidente che non trovava il coraggio. Avrà anche perso la memoria ma è pur sempre mia figlia, so riconoscere le sue insicurezze.
- Che c'è? Puoi dirmi tutto lo sai? 
- Beh... Whale mi ha accennato che ho un marito... E lui per caso? - ecco! come dirle adesso che Neal è morto?
Emh...No... Neal in realtà... lascia stare, la memoria sono sicura tornerà presto, non serve raccontarti tutto ora non trovi? Ti verrebbe solamente un gran mal di testa.
- Ho già mal di testa!
- Allora forse sarà il caso che ti lasci riposare.
- No! Voglio sapere qualcosa di più della mia vita, qualcosa di recente. Henry ad esempio. Come sta il mio bambino?
- Beh bambino... ha sedici anni ormai. - sorrido - Ed è alle prese con la sua prima fidanzatina. Tu e Regina avete fatto un ottimo lavoro su di lui.
- Chi ha ottenuto la custodia alla fine? Io o quella vipera?
- Avete entrambe la custodia di henry e ironia della sorte: siete amiche. Tutte le incomprensioni di un tempo non ci sono più! Finalmente regna la pace.
- Penso di essere sotto effetto di qualche droga perchè è tutto così irreale.
- Sei sotto morfina in effetti, ma è tutto vero quello che ti sto dicendo.
- Continua a raccontare.
- Cosa dirti... Hai un marito meraviglioso che ti ama e si farebbe in quattro per te e poi beh...
- Posso entrare? - vedo affacciarsi alla porta della stanza mio marito affiancato da Killian
- David ciaooo! - disse Emma -  E tu sei?  No lasciami indovinare: da quell'uncino e dal modo di vestire tu devi essere un pirata. Capitan Uncino suppongo.
- Anche killian jones potrebbe andar bene ma si, sono capitan uncino.
- Wow e chi saresti, il miglior amico di mio padre? - ironizzo
- Tuo marito a dir la verità.
- Si certo come no e chi ci ha sposato? Campanellino? - a quelle parole si fermò di colpo
- Emma!-  Le dissi. - Tutto ok?
- Si... si tutto ok!  sembrava un dejavoo. Davvero lui  è...
- Si è tuo marito!
- Dopo aver visto un drago deduco che non sia impossibile come cosa.
- Ti ho portato una foto -  le dice mostrandogliene una proprio del loro matrimonio -  Ti ricorda nulla?
- Mi dispiace... ma no. Magari facendone vedere altre...
- Aspetta! - Lo vedo tirar fuori dal portafoglio una foto tessera - Questa è una pazzia che ti è venuta in mente di fare. In cinque in un gabbiotto per fototessere. Riconosci qualcuno?
- Riconosco me, Henry? è lui? È cresciuto così?
- Brava stai andando alla grande... poi?
- Beh ci sei tu... non mi ricordo di te ma riesco a riconoscerti e poi.... e poi basta. Tre su cinque è un buon punteggio no?
- Avresti potuto far di meglio. Questa nanerottola ad esempio: l’hai vista appena ti sei svegliata.
- La bambina che piangeva dici? Mmm... non la ricordo bene, ero confusa. Chi è?
Vedo Killian cercare di trattenersi. E' sull'orlo di piangere e posso capirlo, la donna che ama ha dimenticato quasi tutta la sua famiglia. 
- È la nostra nanerottola: Nostra figlia.
- Abbiamo una bambina?
- Ne abbiamo due in realtà! Lei è l’altra.
- No, io non ho due figlie. Mi state mentendo. Mi ricorderei di avere due bambine come mi ricordo di Henry. - Si stava agitando
- Emma tesoro!  - provo a dirle ma lei mi interrompe
- No! Mi state mentendo tutti!!!  Avrò anche perso la memoria ma non sono scema, mi state raccontando una marea di stupidaggini. Tu non sei mio marito! Non ho sue bambine e... - venne colpita da un attacco di panico che fortunatamente venne preso in tempo da whale che le diede una fiala di non so cosa e la fece addormentare.
- E menomale che vi avevo detto di non sovraccaricarla! -  ci rimproverò
- Stava bene fino a due secondi fa!
- Perchè era sotto effetto di medicinali che guardacaso sono spariti proprio ora. Lasciatela dormire ora, appena si sveglierà provate a riparlarle ma senza troppre pressioni. 
- Segiuremo il tuo consiglio Whale.
Passò tutta la notte e metà mattina ma alla fine si svegliò. Ricordava la chiacchierata fatta il giorno prima e nonostante ancora sotto Shock non diede di matto  questa volta. Whale disse che se le analisi erano ok e non avrebbe avuto peggioramenti , in un paio di settimane l’avrebbe dimessa quindi occorreva organizzarsi su come renderle il ritorno a casa il meno stressante possibile. Chiedemmo direttamente a lei.
- Se quello che mi state dicendo è vero io non vivo più con te - disse guardandomi - ma insieme a lui,  Henry e quelle due bambine giusto?
- Esatto. Se non te la senti di tornare a casa tua però puoi stare da noi. In fondo consideri il loft casa tua. - Vedo che guarda killian
- ha ragione lei... alle bambine penserò io, tu devi pensare a rimetterti.
- Allora se per voi non è un problema faremo così!
- E un problema lo abbiamo risolto. Ora... - continuò killian - Lo so che ti chiedo troppo e capirei se mi dicessi di no ma ... ecco... te la sentiresti di incontrare le bambine? Vogliono vederti, piangono di continuo e mi chiedono sempre di te. Gli manchi.
- Questa è una bella domanda io non lo so se me la sento. Non saprei cosa fare, cosa dire... non ho alcun ricordo di loro. Nella mia mente ho solo un figlio,  Henry  - la  faccia di Killian parla da sola, è ferito e anche Emma sembra accorgersene - Senti, non ci rimanere male... non voglio essere menefreghista o cosa, sto solo esprimendo ciò che provo. Cosa posso dire a due bambine così piccole?  Loro si aspettano di vedere la loro mamma mente io non... anche se mi impegnassi io non la so fare la mamma! E' un gene che non è in me mi dispiace. 
- Non dirlo neanche per scherzo - killian si sedette sul letto facendola sobbalzare a quella vicinanza - O dio! Scusa non volevo. - Si alzò immediatamente. -  Ascoltami, non dovrai dirgli nulla. Faranno tutto loro lo so già. Tu devi solo tenrere a mente i loro nomi. La nanetta si chiama Chloe mentre la più grandicella Leila.
- Grandicella dici? Forse volevi dire una nanetta un po’ più alta! - sorride - Bei nomi comunque.
- Li ha scelti la loro splendida mamma. Posso farle entrare allora?
- Perchè sono già qui? - era in ansia per quella situazione. 
- Uno è ricoverata qui mentre l’altra è appena arrivata con Regina.
- Regina! Ci fidiamo davvero di lei?  
- Assolutamente si! 
- E' la piccolina che è ricoverata qui?-  killian annuisce - Come mai? Come sta?
- Chloè sta benone e tutto grazie a te. Allora, te la senti di far contente due marmocchie?
- Va bene! Vedo killian avvicinarsi alla porta e aprirla facendo entrare Regina che teneva in braccio chloe con un braccio mentre con l'altro teneva la manina di Leila
- Mamma mamma! - scattò leila arramicandosi sul letto - mamma mi sei mancata da morire! Stai bene?
- Adesso si! - Rispose
- Mamy sveia! - disse Chloe battendo le manine
- Si dice sveglia stupidina.
- Non iniziare Leila! - Le dice suo padre  richiamandola all’ordine - Allora, non dite niente alla mamma?
- Mamma stoiaaa!
- Chloè, amore di papà, mamma non può raccontarvi una storia adesso.
- Possiamo farlo noi? La racconteremo noi a lei! - intervenne Leila
- Si stoiaaaaaaaa!
- Che ne dici Emma?! Ti va di ascoltare una storia?
- Perché no! - Regina sistemò entrambe le bimbe accanto alla loro mamma dopodiché si mise a sedere su una poltrona li vicino
- Allora: c’era una volta una principessa.
- Una pimpipessa bellissima!
- Il suo nome era Emma.
- No! Pimpipessa si chiama mamma! - sbuffa la piccolina
- Ma il nome della mamma è Emma! - le spiega la piu grande
- No tuo nome è mamma! Velo mamma?
- Facciamo così... - intervenne Killian - c’era una volta una principessa di nome mamma Emma... meglio?
- Ti!
- Ok, continuo!  Un giorno questa principessa mentre era in un altro mondo incontrò un pirata cattivo.
- Papà! Papà no cattivo, papà piata buono!
- Ma mi fai finire? - la rimproverò - Dicevo... Incontro questo pirata cattivo che piano piano grazie a lei divento un brav’uomo. Si sposarono e ebbero due figlie.
- Io e eia! Fine!
- Ma che bella storia bimbe! La più corta ma anche la più bella che abbia mai ascoltato. Grazie.
- Ti vogliamo bene mammina...
- Si, tato tato! -  la abbracciarono entrambe. Qualcuno sperò nella magia del vero amore ma non successe nulla. Le bambine dopo un milione di capricci, perché volevano restare con la mamma, andarono via lasciando me, killian e Emma  da soli. Mi sentivo di troppo ma non sapevo se Emma era ancora pronta a restare sola con killian.
- Snow potrei parlarle in privato? - ecco, come non detto. 
- Emma, tesoro... te la senti?
- Dopo aver conosciuto due ipotetiche figlie che sara mai un uomo! Tranquilla va!

POV KILLIAN

Restammo finalmente da soli.  I primi momenti furono un po’ imbarazzanti per entrambi: io non sapevo che dire senza farla andare di matto e lei non avendo più quella confidenza con me si sentiva impacciata. Iniziai a parlare di argomenti stupidi dopodiché presi coraggio e le chiesi una cosa importante
- Ascolta... lo so non mi conosci e molto probabilmente neanche ti piaccio più. Stavo pensando... che ne diresti se provassi a ricorteggiarti?
- Wow non perdi tempo!
- Ho impiegato più di sei anni in passato per ottenere il fatidico sì, spero di avere la strada un po’ più spianata questa volta. 
- Conoscendomi non sei esattamente il tipo per cui perderei la testa ma se è vero che sei mio marito beh... deduco che qualcosina sotto quella faccia da sbruffone ci sia. Non aspettarti nulla te lo anticipo sono una tosta - rise
- Ne ho avuto un assaggio negli anni tranquilla so co chi ho a che fare! - Rido anche io.
- Credo comunque che un uscita di tanto in tanto non mi farebbe male. 
- Bene!
- Bene!
***
Dopo una settimana abbondante  finalmente Emma fu dimessa. Come concordato si stabilì temporaneamente nel loft ma non passò  giorno che non andai a trovarla. Sia io che le bambine. Raccontai loro che la loro mamma doveva dare una mano alla nonna , una scusa ridicola ma per una bimba di un anno e una di cinque era più che sufficiente. La memoria non sembrava voler tornare, non funzionava nulla:  foto, racconti...niente. Nelle visite che seguirono whale ci disse che l'amnesia  era temporanea e che non dovevamo preoccuparci ma a me non sembrava così e ormai stavo per perdere completamente ogni speranze. Ero a casa, Chloe dormiva e Leila stava giocando nella sua cameretta... avevo in mano l’album fotografico del mio matrimonio e lo sfogliavo tristemente. Ogni foto una pugnalata al cuore. Perché? Perché deve succede sempre tutti a noi?Ne abbiamo passate di tutti i colori e abbiamo sempre superato tutto perché allora non riesco a vedere nulla di positivo in questa situazione? Non lo so... quel che so è che non posso starmene qui con le mani in mano ad autocommiserarmi. Devo provare a fare qualcosa. Lo devo ad Emma e alle nostre bambine. Vesto Leila, aspetto che chloe si svegli dopodiché raggiungiamo il loft sperando di farle una sorpresa gradita.
- Snow, scusa se non ti ho avvertito prima... ma ho bisogno di vederla. - dico non appena apre la porta.
- Nessun problema Killian, sei il benvenuto ci mancherebbe.
- Tao!
- Ciao nonna! La mamma ti sta ancora aiutando?
- Ei bellezze... certo che si, è di sopra, aspettate qui che vado a chiamarla.
La vedo scendere qualche minuto dopo. E' bella come sempre. Mi guarda e mi rivolge un timido sorriso.
- Mamma mammmaaaaaaaaaa! - vedo leila correrlE  in contro seguita da sua sorella che ogni tre passi che tenta di fare cade a terra non abituata a correre.
- Ciao bambine! Come state? - disse loro senza particolare entusiasmo.
- Mamma sei arrabiata con noi? - Ti pare che la furbetta di casa non percepisse qualche cambiamento nei suoi modi di fare?
- No, certo che no!
-  e allora perchè....
- perche bambine non andate di la a vedere un bel cartone animato? Potete scegliere tra tutta la collezione di Neal e se farete le brave ve ne farò portare un altro a casa.
- Siiiiii! Vieni Chloè.
- Grazie Mary margaret! Non riesco ancora a capacitarmi di tutto questo.
- Tutto si sistemerà per il meglio. Vado a dare un'occhiata alle bambine così potete parlare in tutta tranquillita - dice rivolta a me e sua figlia per poi lasciarci soli.
- Allora.. - dico non sapendo bene cosa dire. - Come  stai? - domanda banale!
- Sto!  faccio fatica ad accettare la cosa. Non mi piace sapere che parte della mia vita, quella più bella in base ai vostri racconti, sia stata cancellata. Da una parte vorrei tralasciare il fatto dell'amnesia e riprndere in mano tutto ma so anche che non ci riuscirei. Non posso fingere di provare cose che non provo piu... - mi guarda negli occhi e capisce che mi ha ferito. Lo so, lo so, non è la mia vera Emma a parlare, ma sentire quelle parole dalla sua bocca vuoi o non vuoi mi creano un senso di tristezza infinita.Credo se ne sia accorta - Oh killian... non volevo  dire... ecco io... - prende fiato -  senti! Come faccio ad amare una persona che fino a qualche settimana fa non ho neanche mai incontrato? Cerca di capire anche me per favore...
Non so cosa mi sia preso in quel momento ma feci l'unica cosa che mi ero ripromesso di non fare se non con un lungo lavoro e preavviso 
- Vuoi uscire con me stasera?
- ... Come?
- Hai capito benissimo.
- Io...
-  Pensaci... quale modo migliore per conoscermi un po meglio? Potrai non amarmi più ma resto e resterò  sempre il padre delle tue figlie. Non vale la pena conoscere la persona che le sta tirando su? - non so come mi uscirono quelle parole di bocca ma lasciai al mio cuore e non al mio cervello prendere il sopravvento.
- E va bene. Dopotutto penso che una serata fuori non mi faccia poi così male ma... le bambine?
- Tua madre sono sicuro che sarà felicissima di dargli un'occhiata.
- Mia madre??? AH... ok Mary Margaret. Vado a chiederlo.

POV EMMA

Possibile che io abbia accettato l'invito di un ragazzo a me sconosciuto così su due piedi? Amnesia o no questa cosa mi lascia alquanto perplessa.Non è da me. Vado al piano di sopra e vedo la mia amica, non riesco ancora a capacitarmi che sia davvero mia madre, stesa sul letto mentre guarda un cartone animato insieme a quelle due bimbe che dicono di essere mie figlie. 
- Mamma sei venuta a vedere il cartone con noi? - dice la piu grande delle due 
- Emm... no.  A dire il vero sono venuta qui per chiedere una cosa a Mary..... - calma Emma,respira e dillo - ...Alla nonna! - mi rivolgo verso Mary Margaret - Non è che potresti gentilmente sorvegliare su di loro per un paio d'ore? Killian stava pensando di potarmi fuori a...
- SI si si assolutamente si! Vai a vestirti forza, che stai aspettando?  - è euforica.
- Dici che sia una buona idea?
- Assolutamente  si.  Fidati! esci e divertiti. 
- Non è che sono poi tanto sicura...
- Corri a prepararti e non dire cavolate! 
- E se...
Mi ignora - Mentre tu ti cambi andrò a far due chiacchire con lui tanto le bimbe sono impegnate con il cartone e sembrano tranquille - corre al piano di sotto senza darmi diritto di replica. E va bene... uscirò con Killian. Faccio per lasciare la stanza e recarmi in bagno quando Leila, si... credo si chiami così - inizia improvvisamente a gridare:
- La signora dei cani! La signora dei cani! - piange disperata. In questi giorni Killian mi ha parlato dei suoi incubi e delle sue paure ma non mi è mai capitato di essere presente quando era nel pieno di una crisi. La cosa ancora piu strana però era che non sta dormendo... perchè grida così? Cosa ha scatenato questa reazione? Cosa devo fare adesso? Istintivamente i avvicino al  letto dove è seduta ma neanche il tempo di sedermi che mi stringe forte. - Mamma mamma la signora dei cani, la signora dei caniiiiiii!!!!!!! Ho paura!
- Leila, non c'è nessuno qui! Non devi aver paura di nulla. - provo a dirle
- E se ti farà nuovamente del male? - che va blaterando adesso...
- Ti riferisci all'incidente per caso? - annuisce - No so chi sia la signora dei cani, ma sono sicura di una cosa... ho avuto l'incidente perchè non funzionavano i freni dell'auto. Stai tranquilla
-E' stata lei invece... PERCHE' NON MI CREDETE? PERCHE' NON MI CREDE NESSUNOOOOOOOOO!!!!!
- Shhh calmati adesso ok? - cerco di essere il piu gentile possibile. Secondo quello che mi dicono tutti sono sua madre, ma a giudicare da come non riesco a calmarla devo essere davvero uno schifo di madre. Quale madre non sa consolare la sua bambina?
- La signora dei cani ti vuole fare del male mamma! Io l'ho visto e  non voglio.  
- Non succederà! Non mi succederà nulla.  Hai la mia parola. Ora ascigati le lacrime però va bene?
- Bau bau bau bau! - interviene  tutta sorridente Chloe vedendo i cartoni e a quel verso ecco che Leila riinizia:
- Nooooo!!!!! Eccollaaaaaa, è li guarda! Mammaaaaaa - mi giro e quello che vedo mi fa sorridere
- Leila è solo un cartone animato e quello li è un adorabile cagnolino. - sembra non calmarsi. - Ho un'idea... - dico improvvisamente - Perchè non lasciate stare il cartoone animato e mi aiutate a farmi bella? 
- Si mamy!!!!  - risponde la piccola
- Davvero possiamo? - continua l'altra
- Si. ma non voglio piu vedere lacrimoni.
- Ok! - finalmente un sorriso.
***
- Mamma sei bellissima!
- Ti bella mamy!
- Grazie bimbe...
- Mamy... Io venire co te! - mi dice la piccola tenendosi stretta alla mia  gamba
- Se viene lei vengo anche io! - protesta l'altra
- No tola io! Tu no!
- Non puoi fare sempre ciò che vuoi! Vengo anche io scema! - ci mancava solo che iniziassero a litigare
- Ei ei ei! - fortunatamente Intervenne la mia amica - Nessun minorenne uscirà di casa stasera. Adesso lasciamo mamma e papà uscire mentre noi andremo a cenare e poi...
- Tochiano nonno? - chiese Chloè
- E poi giocherete con nonno va bene! Vai Emma ti sta aspettando e... - rimase imbambolata a guardarmi - O MIO DIO O MIO DIO O MIO DIOOOOOOOOOO!!!! Non ci avevo fatto caso! Questo è.... - indica il mio vestito
- È cosa Mary?  Mi sta male?
- No no anzi... vai corri da Killian.
Salutai quelle due piccole pesti è scesi al piano di sotto. Killian era di spalle ma nonostante ciò riuscii ad osservare il suo look: era impeccabile.
- Eccomi! - dissi facendolo voltare.... l’espressione che gli si disegno sul volto fu esattamente quella della mia amica. Ti sei imbambolato? 
- Emm no no scusa! 
- Se dici che sono  tua moglie come mai sei così sorpreso di vedermi vestita così? Non dovresti... che sò... essere abbituato?
- Si ma... vedi, questo è esattamente il vestito che hai indossato per il nostro primo appuntamento! - ah... viva le coincidenze insomma.
- Davvero? Io... io non ricordo ma se ti da problemi posso andare di sopra a cambiarmi.
- Non ci pensare neanche. Sei mozzafiato Swan!
Quelle parole risuonarono come un eco nella mia mente ma non gli dissi nulla. Mi limitai a ringraziarlo
- Vogliamo andare adesso? -mi chiese 
- Certamente! Prego, fammi strada.
***

POV KILLIAN

Ero agitato come lo si è ad un primo appuntamento. Non era di sicuro la prima volta che uscivo solo con lei ma da una parte era come se lo fosse. Davanti ai miei occhi c'era la stessa Emma con cui fino a qualche settimana fa condividevo una casa, un letto, una vita. Eppure sapevo che allo stesso tempo in realtà la ragazza che avevo davanti non era lei. Non ancora almeno. Non sapevo quando ci sarebbe voluto ma ero intenzionato a riaverla con me.
 Il viaggio in auto fu silenzioso e estremamente imbarazzante. La vedevo agitata e a mio malgrato non riuscivo a fare nulla per metterla a proprio agio. Avevo paura di combinare qualche casino dicendo qualcosa fuori luogo. Fortunatamente raggiungemmo il locale in pochi minuti.  Scesi per primo dalla macchina e andai ad aprirle la portiera lasciandola stupita da tale gesto.
- Sei sempre così romantico? - mi chiese sorridendo
- Solo nelle occasioni speciali! - mi limitai a risponderle con un grande sorriso. Le offrii il mio braccio e ci diriggemmo verso il locale. Una volta entrati il cameriere ci indicò il tavolo, presi la sedia e la spostai per farla sedere. La vidi sbiancare e improvvisamente si accasciò a terra.
- Emma! - dissi a voce sostenuta cercando di farla alzare - Emma stai bene?
- Killiannnnn!!!!! - esclamò improvvisamente con gli occhi spalancati
- Tutto bene? - non rispose. Aveva lo sguardo perso nel vuoto. Faceva quasi paura. La presi per le spalle e cominciai a scuoterla nella speranza di riportarla tra noi. - Oiiiii Emmmaaa!!!! Emma mi senti? - Vidi il suo sguardo posarsi finalmente sul mio - Ti senti bene?
- Emm... si si! Io credo di... no lascia stare, non importa.
- Te la senti di continuare la serata? Posso riportarti a casa se non te la senti.
- Sono un po confusa ma... credo di stare bene - era diversa da cinque minuti fa ma sembrava essersi ripresa del tutto. Mi assicurai che stesse davvero bene dopodichè iniziammo la nostra cena. Era silenziosa... sorridente ma silenziosa.
- A cosa stai pensando?
- Non so se dirtelo perchè ho paura che mi stia solo illudendo.
- Di cosa stai parlando? Devi dirmi qualcosa? Ho fatto qualcosa di male?
- No no... anzi. Penso solo chè il vestito sia perfetto,  il locale anche... le libagioni ci sono... manca solo la tua seconda mano e quel depravato di William Scart  e il vino sulla mia gonna per ricreare il nostro vero primo appuntamento. Credo... 
- Emma... tu... tu ricordi???? - sbarrai gli occhi e iniziai a ridere come un ebete. Mi alzai e andai da lei prima che mi rispondesse.
- Io ho visto il locale e ho avuto una sensazione di dejavu... poi quanho ho avuto il mancamento  ho visto delle cose ma non sapevo se erano solo immagini a caso o ricordi veri e propri.
- Fidati quello che mi hai detto adesso sul nostro vero appuntamento era un vero e proprio ricordo. Ricordi altro?
- Pian piano le cose si stanno facendo piu chiare... Credo.
- Proviamo: Il nostro primo bacio!
- Neverland
- La nostra prima avventura!
- Sempre Neverland... no no aspetta! La pianta di fagioli e... Cora? Si chiamava così? La mamma di Regina insomma.
- Esatto! Concentrati ora: Il nostro matrimonio.
- Questa è facile! E' stato il 23 Aprile sulla nostra adorata nave! - Pugnalata al cuore, errore colossale. Ci avevo sperato e invece... una parte di lei era ancora assente. La più importante forse. - Non fare così scemo! - scoppiò a ridere - 7 maggio e sul terrazzo piu alto di storybrooke! 
- Non sono scherzi da fare! - tirai un sospiro di sollievo. - Ultima domanda, la domanda piu importante di tutte:
- Leila e Chloè ti rispondo direttamente!
- Non era questa la domanda. Volevo chiederti...  Sei davvero tu?
- Sono davvero io! - non persi altrp tempo e la baciai. un bacio che durò a lungo. Non mi importò neanche delle persone che cominciarono ad osservarci. Lei era tornata da me e non c'èra altro che potesse importarmi di più in qurel momento.
- Mi dispiace per non essere rimasta a casa nostra in queste settimane... mi dispiace di non averti trattato come avrei dovuto... mi dispiace essermi comportata così con le...
- Ei ei ei! Shhhhh... no problem tesoto. Sono feicissimo che tu ora sia qui. Non immagini neanche come è stato vivere senza di te per queste settimane. Non farmi mai piu uno scherzo del genere.
- Promesso capitano. - mi bacio lei questa volta e sentii dei fischi e degli applausi di accalmazione da parte dei presenti in sala.
- Direi che sia il caso di smettere di dare spettacolo non trovi?
- lo so... ma mi sono mancate troppo le tue labbra.
- E' una cosa a cui si potrà porre rimedio dopocena non trovi? - dico malizioso. 
- Assolutamente. 
Con quella promessa riuscimmo a staccarci e a tornare a tavola. la vedo con una mano massaggiarsi la tempia
- Che c'è ti senti poco bene? forse è il caso che ti porti da whale  per evitare ricadute... non vorrei che...
- Shhh... sto bene e non ho bisogno di medici. Non riperderò la memoria stai tranquillo. Non lo permetterò. Dai, raccontami qualcosa di queste settimane
- Sono state orrende ti basti sareper questo.
- Questo lo avevo capito... intendevo dire raccontami qualcosa delle mie bambine. Mi sento una stupida per averle appena considerate in questi giorni.
- Tranquilla non si sono accorte di nulla. Chloè è piccolina e quindi sapevo che non avrebbe fatto caso ai cambiamenti, con Leila invece  nella sgfortuna siamo stati fortunati. Ha capito poco di cosa ti stava succedendo perchè non ha fatto altro che avere incubi e attacchi di panico per colpa dei suoi maestri irresponsabili - eccola che riinizia a guardare nel vuoto. O no no no!  ti prego dimmi che non sta perdendo la meotia di nuovo:
- Emma - provo a chiamarla - Emma.... EMMAAAA!
- Killian! Penso di aver capito cosa sta succedendo a Leila e cosa sta cercando di dirci. Prima a casa ha avito una crisi. Non ricordando molte cose della mia vita non ho dato molto peso alla cosa ma ora che ricordo tutto... come ho fatto a non capire cosa mi stesse dicendo.
- Non capisco Emma... che stai dicendo? Penso che tu sia ancora un po' confusa...
-Non sono confusa!  Leila sta avendo delle visioni.  Ha visto l'incidente e ha cercato in tutti i modi di farmelo capire. Ora sta cercando di dirmi che sono ancora in pericolo. 
- Come in pericolo? - chiesi non capendo ancora cosa stesse dicendo. 
- Si sono in pericolo  e so anche chi c'è a capo di tutto cio!
- Chi?
- Crudelia!
 
Note dell'autore: 
lo so, sono in ritardo e per giunta non sono riuscita a concludere la storia perchè troppo lunga. Prometto che al prossimo capitolo la concluderò! Abbiate fede. Alla prossimaaaaaa
  
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