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Autore: Neko    24/01/2018    1 recensioni
Diversi mesi erano passati da quella notte in cui Emma aveva dovuto scontrarsi con Gideon e quasi ci aveva rimesso la vita affinché l’oscurità non vincesse, ma nonostante tutto, sentiva come se la previsione della sua morte fosse ancora lì, in attesa di compiersi.
Genere: Avventura, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 27

Gold era sparito.

Quella notizia congelò l’intero locale. In altre occasioni Storybrooke sarebbe stata contenta nello scoprire che il signore oscuro se ne fosse andato, ma in quella circostanza, non potevano che temere il peggio.

Tutti guardarono Emma, era la salvatrice e si aspettavano che lei sapesse cosa fare. La donna sospirò e uscì dal locale di fretta, venendo inseguita dai suoi familiari.

“Emma, aspetta! Dove stai andando?” chiese Killian.

La donna scosse la testa “Da nessuna parte. Volevo solo che tutti la smettessero di fissarmi, come se dovessi subito risolvere la situazione. Salvatrice o meno, non so sempre cosa fare e non ho la più pallida idea di dove mettermi a cercare Gold, se gli incantesimi di localizzazione di Belle non hanno funzionato, allora…!”

“Tranquilla mamma, non sei da sola, ti aiuteremo noi!” disse Henry cercando di rassicurare la madre.

“Grazie ragazzino! Qualcuno ha qualche idea?” chiese Emma “Perchè sinceramente non si dove sbattere la testa. L’unico modo per trovarlo e stato camuffato proprio da Gold!” disse, facendo riferimento al fatto che non era più in grado di percepire il pugnale del signore oscuro di quel tempo.

“Non può essere andato lontano. Non può attraversare i portali, quindi anche quell’essere è bloccato in questa cittadina!” disse Regina.

“Ma se così fosse, gli incantesimi di localizzazione avrebbero funzionato!” disse Belle, cullando Gideon che aveva preso a piagnucolare.

“E se usassimo quella pozione per poteri affini che hai usato per trovare Aladdin? In fondo anche il nonno è stato un salvatore, anche se per poco!” disse Henry.

Emma guardò Regina e le domandò se potesse funzionare e non ricevette una risposta che la rassicurava sull’esito della riuscita, era tutto un forse. Decisero di provare. Si recarono così alla cripta di Regina, dove la donna mise insieme gli ingredienti per la pozione che Emma avrebbe dovuto bere. Qualcosa pero andò storto in quanto la salvatrice non sentì la stessa sensazione che aveva provato quando cercava Aladdin. Si sentiva normale come se invece di una pozione, avesse bevuto semplice acqua.

“Il coccodrillo è stato un salvatore per pochissimo tempo prima che la fata nera cambiasse il suo fato. Forse non era sufficiente, ma Emma e il coccodrillo hanno qualcos’altro in comune, il potere oscuro!” disse Killian.

“Stai optando per una pozione di localizzazione basata sui poteri oscuri, piuttosto che quelli del salvatore?” chiese Regina.

“Potrebbe funzionare?” chiese Belle speranzosa.

“Potrebbe funzionare tanto quanto l’altro!” disse Regina per quanto ne sapesse “In più non possiamo imbottire Emma di pozioni!”

“Aspettate!” disse Emma. Il suo volto era preoccupato e cercò di riordinare le idee prima di affermare quanto le era venuto in mente.

“Sappiamo che anche quell’essere non può lasciate Storybrooke, ma c’è un luogo che può raggiungere senza uscire dai confini!” disse Emma.

“Quale sarebbe questo luogo mamma?” chiese Henry.

“La cripta del signore oscuro!”

Quella rivelazione lasciò tuttI sorpresi.

“La cripta del signore oscuro si trova nella foresta incantata!” disse Regina.

“In realtà la cripta del signore oscuro, si trova dove il signore oscuro si stabilisce, è parte fondamentale del suo essere. Se cambia regno, il portale della cripta si trasferisce con lui. Nella foresta incantata si trova il portale originale da dove prende vita il nuovo signore oscuro. In quanto originario di quel regno, il potere oscuro tende a tornare nella foresta incantata quando si impossessa di qualcun altro. Quando ero la signora oscura accedevo spesso alla cripta e non dovevo andare nella foresta incantata. Era una sorta di casa, con tanti oggetti potenti collezionati negli anni dai signori oscuri, se Tremotino è ancora a Storybrooke, scommetto che lo possiamo trovare lì. È l’unico posto che mi viene in mente che non può essere rintracciato!” disse Emma convinta di quanto affermasse.

“Ok, ma come facciamo a andare in questa cripta? Dove si trova il portale?” chiese Belle.

“In realtà Belle, speravo che ce lo dicessi tu. Tecnicamente a Storybrooke dovrebbero esserci due portali funzionanti. Quello che utilizza Tremotino e quella che usa quell’essere!” disse Emma.

Belle alzò le spalle e disse “Io non sapevo niente di questa storia Emma!”

“Mamma, sei stata anche tu una signora oscura. Potrebbe funzionare il tuo? Infondo hai ancora qualche potere!”.

Emma guardò il figlio e si fece pensierosa. Si, poteva essere un’opzione, ma recarsi in un posto del genere poteva essere altamente pericoloso, ma allo stesso tempo anche lasciare che Tremotino venisse ucciso, era rischioso.

Belle chiese a Regina di tenergli un attimo Gideon, poi fronteggiando Emma, la supplicò di portarla al portale. Avrebbe fatto di tutto pur di salvare il marito. La salvatrice la guardò e sospirò “D’accordo, ma ci andrò da sola. È pericoloso e non voglio che nessuno rischi più di quanto deva!”

Henry abbassò il capo e chiese “Mamma, se è per quello che hai detto io…ho esagerato. So che svolgi solo il tuo compito, ma non devi andare da sola. Potremmo aiutarti e…”

“No, Henry. La cripta del signore oscuro è un luogo pericoloso. Non posso permettere che accada qualcosa a qualcuno di voi!” disse facendo un gesto con la mano per richiamare la magia, ma un secondo prima che potesse scomparire, Belle si aggrappò a lei e venne teletrasportata con la salvatrice, lasciando  Regine, Henry e Killian confusi sul da farsi.

Emma si materializzò a casa sua e rimase sorpresa di vedere Belle.

“Che diavolo pensi di fare?” la rimproverò.

Tremotino è mio marito e voglio aiutarlo. Ti prego!” disse Belle, sperando di convincere la donna.

“Belle, capisco quello che provi, ma…” cominciò, ma l’interpellata la interruppe dicendo “Allora sai che non mi fermerò davanti al tuo no. Io verrò con te, che tu lo voglia o meno!”

Emma sospirò. Non poteva negarle questo suo desiderio, ma sperava vivamente che non le accadesse niente di spiacevole, o avrebbe dovuto vedersela con il signore oscuro, ammesso che fosse ancora vivo. La salvatrice aprì la porta che conduceva nella stessa ala, dove quando era la signora oscura teneva Excalibur.

Belle si guardò intorno, ma non riuscì a vedere niente che sembrasse il portale del signore oscuro.

Belle si guardò in giro sebbene fosse ancora identificabile come la stanza sotterranea dove Emma teneva la spada, vi erano un sacco di cianfrusaglie e più che la tana della signora oscura, sembrava un ripostiglio.

“So cosa stai pensando, ma era uno spreco non utilizzare questo spazio dato che c’era. Poi volevo nascondere un po’ quello che sono stata. Non vado fiera del mio periodo come signora oscura e credo di doverti ancora delle scuse!”

Belle sorrise “Mio figlio ti voleva uccidere, direi che possiamo definirci pari!”

“La porta della cripta è li sotto! “ disse Emma, spostando la roccia dove era incastonata la leggendaria spada, con la magia. L’aveva nascosta in quanto saperla lì le metteva i brividi. Avere un collegamento diretto con la cripta del signore oscuro, non era qualcosa che ti permetteva di dormire sonni tranquilli. Sperava fosse bloccata e ad un tratto si rese conto che probabilmente non era sparita proprio per quella goccia di potere che le era rimasto.

“Serve la chiave per aprirla!” disse Belle vedendo la serratura sulla porta circolare a terra. Emma l’aveva tenuta nascosta dentro a una parete, in modo tale che nessuno mai la potesse trovare, solo lei grazie alla magia.

Appena la prese in mano però, Belle noto qualcosa di strano in Emma. La vide fermarsi e cominciare a respirare con affanno, mentre non staccava gli occhi dalla chiave. Belle la chiamò più volte senza risultato, solo quando le toccò la spalla ritornò in sé stessa.

“Cosa ti è successo?” chiese la donna preoccupata.

“io...Belle, voglio che mi prometta che non dirai a Killian che avevo ancora la chiave. Sa della cripta, ma è convinto che la chiave sia andata perduta e voglio che rimanga così!”

Belle la guardò confusa “Perché tenergli nascosta una cosa del genere?”

“Perché questa chiave ha un potere oscuro, che riesce a soggiogare le menti delle persone che hanno avuto o hanno tutt’ora un animo oscuro. Induce le persone ad aprire la cripta e una persona con intenzioni cattive, se entrasse in possesso anche solo di un oggetto la dentro, potrebbe diventare pericoloso!”

“Temi che Killian possa cedere a questo impulso?” chiese Belle preoccupata.

Emma annuì. “Killian quando è diventato il signore oscuro ha ceduto subito alla sua parte oscura, quindi questa chiave in mano sua o di Regina potrebbe diventare pericolosa. Anche io non sono immune, essendo stata la signora oscura. Hai visto prima la reazione che ho avuto. Il potere oscuro è affascinante e più lo si usa, più si sente il bisogno di utilizzarlo ancora. È una droga!”

“Ma tu adesso la stai tenendo in mano e riesci a resistere!” disse Belle.

“La mia teoria è che i miei poteri o il fatto che i miei mi hanno liberato dall’oscurità ancora prima di nascere, mi aiuta un po’. Ma se tu non fossi stata qui, chissà. Non sfiderei troppo la sorte. Sei pronta?” chiese avvicinando la chiave alla serratura e aprirla con un click, prima che magicamente il coperchio che la teneva chiusa si aprisse.

Emma e Belle vi entrarono cautamente. La cripta era qualcosa di architettonicamente affascinante e si sviluppava su diversi piani. Ovunque si girassero vi erano oggetti magici alcuni dei quali, grazie ai suoi studi, Belle conosceva e temeva.

Emma sapeva come muoversi all’interno di quel luogo e  presto giunsero in una zona dove vi era un muro spoglio, se non per delle catene che pendevano. Era li che si trovava Tremotino.

Belle ed Emma rimasero nascoste dietro a una colonna, nonostante il desiderio della prima di correre del marito. Egli era a petto nudo e ferito, mentre quell’essere si divertiva a scrivere con il pugnale sulla carne dell’uomo.

“Perché non mi uccidi e basta?” chiese Gold con voce tremante a causa del dolore.

“Non ti preoccupare, lo farò, ma te l’ho detto, voglio delle informazioni. I salvatori sono sempre stati una spina nel fianco. Ho passato secoli a coltivare la mia vendetta verso di loro e li ho studiati per quel poco che mi era concesso di studiare dalla mia prigionia, grazie al potere del signore oscuro. E molti dei salvatori che di sono susseguiti negli anni, non avevano niente di speciale, se paragonati a quello che è riuscito ad avere la meglio su di me e questa salvatrice sembrava la peggiore. So che ogni salvatore ha un potere dormiente e ho cercato di spaventarla per indebolirla ancora di più e se all’inizio ha funzionato, qualcosa è cambiato. Diventa più potente ogni volta che la incontro e voglio sapere il perché? E tu me lo dirai!” disse prendendo a tagliare nuovamente la carne dell’uomo.

“io…non…lo…so!”

“chissà perché non ti credo! “ disse il cattivo pronto a torturarlo di nuovo.

“Basta, ti prego! Hai vinto! Te lo dirò…te lo dirò!” disse Gold tra gli ansimi “è incinta!”

L’essere incappucciato indietreggiò incredulo “Nessun salvatore è mai sopravvissuto tanto a lungo da avere figli. Sono tutti morti o hanno rinunciato prima ai loro poteri!”

Emma sussulto a quella rivelazione.

“Ecco…perché ti sembra che Emma sia sempre più forte ogni volta che la incontri. Lei è già di per sé il salvatore più potente che ci sia mai stato, escludendo proprio quello che ti ha imprigionato. Hanno qualcosa in comune. Qualcosa che io non avrei avuto se fossi stato il salvatore! “

L’essere incappucciato strinse il pugnale con forza e disse “Sono stati generati dal vero amore!”

“Esatto! Ed scommetto che tu non sei uno dei tanti stolti che pensa che l’amore sia debolezza! L’amore è la potenza più grande che ci sia al mondo e l’amore di un genitore verso il proprio figlio è…” non terminò la frase che quell’essere urlò “sta zitto! Non devi rammentarmelo!”. Prese a fare avanti e indietro e disse “Avrei dovuto capirlo prima. Quello scudo che la protegge. Sono stato un vero idiota a non arrivarci prima. Ma troverò un modo per annientarla. Vedr…” prima che potesse terminare la frase l’uomo si sentì colpire alla spalle da una forte magia che cogliendolo di sorpresa lo mandò a sbattere contro il muro.

“Emma?” disse Gold sorpreso di trovarla in quel luogo “come fai a…”

“Non mi sembra il momento adatto per parlare ora!” disse la salvatrice cercando di liberarlo dalla sua prigionia, ma l’essere oscuro le si lanciò contro facendola cadere a terra e la sovrastò con il suo corpo. Il nemico la guardò dall’alto verso il basso e con un ghigno, che Emma poteva solo sentire e non vedere, disse “Bene, bene. Guarda chi abbiamo qui! Sei sempre piena di sorprese. Vediamo se il tuo amore verso il tuo mostriciattolo ti protegge anche da attacchi più diretti!” disse l’essere incappucciato portandole le mani al collo, dato che per quanti sforzi facesse non riusciva a liberarsi da un uomo che era tre volte più grosso di lei.

Prese a stringere e il nemico stava già per gioire, ma una forte energia di luce lo scagliò indietro con forza.

 Emma di tirò su e lanciò la sua magia contro il nemico, che provvide a contrattaccare.

“Belle, libera Gold! “ urlò Emma alla donna che sotto suo ordine era rimasta nascosta.

“Belle, è pericoloso, cosa ci fai qui?” chiese preoccupato Tremotino vedendola.

“Non ti avrei mai lasciato nelle grinfie di quel mostro!” disse mentre armeggiava con le catene che tenevano prigioniero il marito.

“è inutile Belle, sono catene incantate, non puoi aprirle. Vai via di qui prima che sia tardi. Pensa a nostro figlio!”

Ma Belle non sembrava ascoltarlo, piuttosto aveva preso a studiare la serratura della catena.

“Emma, dammi la chiave della cripta!”

La salvatrice fu sorpresa a quella richiesta, ma ne comprese il motivo. Tutto in quella cripta si apriva con la stessa chiave, proprio per un fatto di sicurezza. Se mai qualcuno di buono avrebbe voluto qualcosa da quella cripta, doveva tenere in mano quella chiave con alte possibilità che trasformasse il suo cuore e il male vincesse.

“Belle non posso…” urlò Emma cercando ancora di contrastare il nemico.

 “So quello che mi hai detto sulla chiave, ma…fidati di me!”

“Belle no!” disse Tremotino supplicandola, ma la donna non vedeva ragioni.

Emma cominciò a indietreggiare mente cercava di afferrare la chiave per consegnarla a Belle. Riuscire a contrastare il nemico con una mano sola era complicato e lei si trovava quasi con le spalle contro il muro. Riuscì a lanciargliela, dopodiché mettendo più energia, si concentrò verso il suo avversario.

Belle appena afferrò la chiave, la lasciò cadere per la brutta sensazione che aveva avuto. Prese a respirare pesantemente e cominciò a dubitare di sé stessa. Emma non scherzava quando parlava del potere oscuro di quell’oggetto, ma era anche l’unico modo per salvare l’uomo che amava. Si fece coraggio e la prese nuovamente. Cercava di rimanere concentrata su Tremotino mentre sentiva la testa annebbiarsi.

Appena il signore oscuro fu libero, afferrò Belle per le spalle e tolse di mano la chiave, facendola tornare in sé stessa, ma quello che accadde dopo lo sorprese. Sentì un forte dolore alla spalle e l’aria venirgli strappata dai polmoni. Si girò lentamente per vedere dietro di sé l’essere incappucciato che rideva. Era stato pugnalato al cuore.

 

  
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