Serie TV > I Cesaroni
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Autore: Felpato__    29/01/2018    0 recensioni
Marco a Roma, Eva e Marta a Parigi. In questo modo era iniziata la quinta stagione de I Cesaroni, con il ritorno di Eva sul finire di stagione che avrebbe poi dato fine a una delle storie d'amore televisivo più amate dagli italiani negli ultimi anni. Ho dunque deciso di ripartire proprio dal ritorno di Eva per tentare di dare un finale differente a questa coppia che tanto ci ha appassionato e fatto sognare. Spero vi piaccia. Grazie e buona lettura. Ogni recensione è benaccetta.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlotta Alberti, Eva Cudicini, Marco Cesaroni, Maya, Maya Smith, Quasi tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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SILENZIOSA POSSIBILITÀ

1.Ritorni

Nel momento in cui aprì la porta tutto cambiò. Ogni certezza, ogni convinzione, ogni sicurezza che aveva con un attimo svanirono, e la sua testa fu inondata di dubbi e confusione. Lei era lì, bella come mai prima, e lui, a quella bellezza, proprio non sapeva resistere. I suoi capelli castani scendevano sulle spalle, facendo da cornice ad un sorriso mozzafiato, i suoi occhi verdi splendevano di una luce brillantissima, e il suo sorriso, beh, il suo sorriso era senz’altro la cosa più bella che avesse mai visto. Eva era lì, e Marco non ci stava già capendo più nulla. La prima cosa che gli venne in mente fu di prendere Marta, che non vedeva da molto tempo e che aveva una gran voglia di stringere forte a sé, anche perché era l’unico modo plausibile per spezzare il ghiaccio. Eva entrò, e per uno strano scherzo del destino la prima persona che vide dentro casa Cesaroni era una, per lei, estranea: Maya. I loro sguardi si incrociarono e ci fu un attimo di gelo, prima che Eva, avanzando, le porse la mano. “Tu devi essere Maya” disse, “sono molto felice di conoscerti”. “Il piacere è tutto mio” rispose la principessa. Entrambe mentivano, e lo sapevano benissimo, ma per il momento andava bene così.

Fortunatamente in cucina c’erano Giulio, Lucia, Ezio e Stefania, che non appena sentirono le voci di Eva e Marta si precipitarono a salutarle, sciogliendo la tensione che si stava creando. Lucia per poco svenne dalla felicità nel rivedere sua figlia e sua nipote, ed anche Giulio era felicissimo. Del resto le due erano andate via già da parecchio tempo e non erano più tornate; i due nonni erano dunque entusiasti di rivedere quella nipotina che si erano goduti così poco. “Ma cosa ci fate qui?” esclamò piena di gioia Lucia. “È una lunga storia” rispose, non altrettanto sorridente, Eva. “Ci spiegherai più avanti” disse così Giulio, “ora entrate dai, che vogliamo sapere tutto di te, e soprattutto della nostra nipotina preferita”. “Anche perché è l’unica” disse Ezio con il suo fare scherzoso; “noi vi lasciamo, che avrete senz’altro molto da raccontarvi” aggiunse Stefania, e così i coniugi Masetti andarono via. Tutti risero, ed Eva si chiuse la porta alle spalle, entrando per l’ennesima volta in quella casa che tanto le era mancata.

Nel frattempo Marco, dopo aver lasciato Marta, era rimasto praticamente immobile, come dopo uno shock – cosa che effettivamente era stata per lui – e Maya se ne accorse. “Beh potevi almeno dire qualcosa, sei stato tutto il tempo in silenzio” disse la ragazza. “Ha…Hai ragione scusami, è che proprio non me l’aspettavo”, rispose balbettando Marco. “MARCOO, volete venire sì o no?!” fortunatamente, per la seconda volta, furono i grandi a smorzare la tensione, e così i due fidanzati si avviarono in cucina, dove Eva stava dialogando con i suoi genitori.

“Ma tutti gli altri? Dove sono Rudi e Alice? E Mimmo? E dov’è Cesare? Con la nonna ci siamo già sentiti per telefono. Non vedo l’ora di rivederli tutti” stava chiedendo a Giulio. “Calma Eva” rispose l’oste sorridendo, “i ragazzi sono a scuola e Cesare è in bottiglieria, dopo li vedrai tutti. Anzi scappo anche io in bottiglieria che sennò mi fratello m’ammazza. Ci vediamo dopo” e così Giulio andò via. Nel frattempo un’ancora incredula Lucia incalzava Eva chiedendole per quanto si sarebbe fermata. “Non lo so mamma, poco comunque. Sono qui perché il mio giornale di Parigi sta per aprire una sede a Roma e mi hanno mandato a dare un’occhiata, essendo di casa. Pochi giorni e poi torno subito in Francia”. “Ma quindi tornerai a Roma quando apriranno la sede?” chiese una felicissima Lucia, che già si era immaginata di riavere sua figlia in casa tutti i giorni. “No mamma, non tornerò” rispose la figlia, spezzando sul nascere tutte le sue fantasticherie “assumeranno nuovi giornalisti di qui, mi hanno già detto che mi lasceranno a Parigi”.

Queste ultime parole avevano suscitato una serie di reazioni in tutti i presenti in cucina. Lucia chiaramente ci rimase male, ma era felice per la carriera che sua figlia stava intraprendendo. Maya invece, che già si era preoccupata e che, ovviamente, vedeva Eva come una possibile minaccia, fece un piccolo sorriso. Ma la reazione più strana fu quella di Marco, perché non appena Eva pronunciò la parola Parigi, un’espressione triste si posò sul suo volto. Per sviare, e per non farsi vedere da Maya, usò la più vecchia delle scuse. “Scusate, vado un attimo in bagno” e salì di corsa le scale.

Sorrisi finti e una tensione che si tagliava con il coltello aleggiavano in cucina, tristezza e forza nel trattenere una lacrima vibravano in bagno. Queste le reazioni che il ritorno di Eva aveva suscitato in casa Cesaroni, ma lei sapeva benissimo che questo era soltanto l’inizio. Doveva soltanto trovare il coraggio di dirlo.    
   
 
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