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Autore: CluClu    31/01/2018    2 recensioni
Rory viene rapito dagli Angeli Piangenti e portato in un'altra epoca, e poco dopo ad Amy accade lo stesso. Siamo nella New York del 1940. Lei si risveglia all'interno di un cimitero, ma Rory non è lì con lei. Dovrà cercarlo in una città e un tempo che non le appartengono.
[Post 7x05 di Doctor Who.]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Amy Pond, River Song, Rory Williams
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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7 cap rewind

[Scritto da Claudia Piazza, Valentina Onufrio e Sofia Zaccaria.]

14

Febbraio 1943.
Nei mesi a seguire Amy sentirà ancor di più la lontananza di Rory, ma a colmare il vuoto sono le lettere che si mandano, seppur i tempi di consegna siano lunghi.
Inoltre, la visita di River e il libro che dovrà pubblicare la fanno sentire ancora più vicina alla figlia e al suo amico signore del tempo.
Uno di questi giorni, insieme alle lettere scritte dal marito, Amy riceve l’invito a un matrimonio.
«Chi si sposa?» dice ad alta voce dentro la casa vuota.
Apre la busta e legge:
Thomas Kristopher Wilkinson II e Lily Haward sono lieti di annunciare le loro nozze.»
Con il sorriso tra le labbra ricorda la cameriera bruna del matrimonio di Alicia, all’interesse che aveva Thomas per quella ragazza.
«Ce l’hai fatta, finalmente!» esclama.
Ora che sa che anche il suo amico è felice, non le resta che rispondere alle lettere del marito.
Si siede sul suo scrittoio, guarda per un momento tutte le lettere che Rory le ha mandato da quando è partito e, infine, inizia a scrivere.
«Caro Rory, spero ti siano arrivate le mie lettere in cui ti parlavo di River. L’inverno, ormai, sta per finire e il mio secondo libro è quasi completo. Credo che lo intitolerò Summer Falls, del resto era proprio estate quando lo iniziai a scrivere, poco tempo dopo la tua partenza. Sai, continuo a vederti nei miei sogni, vestito con l’armatura da centurione romano.»
Ride pensando a quei momenti.
«Non riesco a togliermi dalla mente la tua espressione, avevi proprio una faccia da stupido!» continua a ridere, poi torna seria.
«Rory, spero che tu stia bene, mi manchi tanto, ma so che tornerai, ho fiducia in te, in noi. Non ricordo se te l’ho mai detto: Sei l'uomo più bello che abbia mai incontrato, Rory Williams. Ricordatelo sempre.
Ti amo.
Tua Amy.»

Giugno 1943.
L’estate è arrivata e Rory è via esattamente da un anno.
Amy è al lavoro, ha pubblicato il suo “Summer Falls” un libro multi capitoli per bambini, che con sua sorpresa ha ottenuto un grande successo. Ne tiene una copia sulla scrivania a casa e all’ufficio. Ne è fonte d’ispirazione e di incoraggiamento.
In redazione, tutti conoscono Amy e le chiedono notizie di Rory.
Malgrado questo le faccia sentire ancor di più la sua lontananza, percepisce l’interesse dei colleghi che le stanno vicino in questo momento difficile della sua vita.
Notando la distrazione di Amy di quel giorno, Thomas che porta la fede al dito da un paio di mesi, dà il permesso alla sua amica di andare via prima dal lavoro.
Amy annuisce, non può che accettare. Firma gli ultimi documenti, poi prende la sua borsa e va via dalla redazione.
Inizia a camminare per le strade di Manhattan, prende un caffè in un bar, guarda delle vetrine di alcuni negozi.
Seduta a un tavolino, nota una mamma con un bimbo in una carrozzella.
“E se adottassimo un bambino?” pensa Amy.
Chiama quindi un taxi per tornare a casa decisa a scrivere una lettera al marito in cui proporrà a Rory dell’adozione.
«Sono a casa.» dice una volta arrivata a casa, pur sapendo che non ci sarà nessuno a risponderle.
Dal salotto, però, proviene una voce maschile che Amy conosce molto bene.
«Amy!» si sente chiamare.
Amy lascia cadere le chiavi e la borsa per terra, corre nella direzione da cui proviene la voce.
Vede Rory, il suo Rory. Disteso sul divano con una gamba fasciata. Le muore il sorriso sulle labbra.
«Rory! Cosa ti è successo? Quando sei tornato? Chi ti ha portato qui?» sbraita isterica. Si siede accanto a lui, nota che Rory si è fatto crescere la barba.
«Amy, calmati. Va tutto bene, è solo una frattura.» le dice, mentre le accarezza il volto. Le mette i capelli rossi dietro un orecchio, i suoi occhi azzurri non si staccano da quelli verdi di lei.
«Non potevano tenermi lì, sarei stato solo d’intralcio per i miei colleghi medici.»
«I tuoi…» viene interrotta.
«Mi hanno promosso, sai? Insieme a noi infermieri c’era il dottor Adams con cui seguivo le visite al New York Infirmary, ero l’unico che poteva sostituirlo.»
«Dici seriamente? Sono fiera di te, Rory Williams!» urla Amy che si getta tra le braccia di Rory.
«Ha detto che quando tornerà dall’Africa verbalizzerà tutto, il resto è una formalità.» tossendo.
«Ti preparerò qualcosa di speciale per cena, vedrai.»
Rory sorride ad Amy, poi inizia a raccontargli la sua avventura in Africa. Lei lo aggiorna su tutte le novità.

Luglio 1945.
Sono passati due anni da quando Rory è tornato dall’Africa, ormai la sua gamba è guarita del tutto.
Lui è ufficialmente diventato medico e dopo il successo del libro di Amy, i Wilkinson hanno voluto promuoverla nuovamente.
Il compito di vicedirettrice è molto più impegnativo del lavoro che svolgeva precedentemente, ma Amy adora questo lavoro. Inoltre, nel tempo libero, oltre a prendersi cura del marito, Amy si dedica alla sua attività di scrittura.
Alcuni fogli stanno accanto la macchina da scrivere di Amy, nel primo foglio è possibile leggere “Il ladro di notte” di Amelia Williams.
È stato scritto per metà, in quanto Amy è stata costretta a metterlo da parte.
Ha deciso, insieme a Rory, di adottare un bambino. La procedura è lunga e richiede tempo perché chi vuole adottare un bambino deve dimostrare di essere all’altezza di questo compito importante.
“È necessario avere un posto sicuro ed accogliente in cui crescere il proprio figlio, la coppia deve essere unita e manifestare il loro legame amoroso che sarà punto fondamentale per l’assegnazione del bimbo” si ripete Amy. Queste parole le ha sentite talmente tante volte da non potersele mai più dimenticare.
Amy e Rory non sono da meno a tutte queste regole, ma prima di passare all’atto vero e proprio, i Williams devono incontrare più volte nell’arco dei mesi a seguire, l’agente che si occuperà di osservare la coppia.

Febbraio 1946.
Amy e Rory aspettano con impazienza che l’agente delle adozioni arrivi per un altro dei loro incontri.
Oramai sono mesi che i due hanno iniziato a sognare di avere un bimbo tutto loro.
Bussano alla porta.
«Spero ci porti buone notizie.» dice Amy al marito.
«Andrà bene, l’ultima volta ci aveva detto che non sarebbero mancati molti incontri.» la rincuora Rory.
Amy in camera da letto si osserva allo specchio che c’è di fronte al letto: indossa un vestitino semplice stretto in vita da un cinturino, con le maniche lunghe e la gonna a pieghe.
Scende le scale seguita da Rory, anche lui è vestito bene: indossa un completo in grigio con sotto una camicia abbottonata stretta fino al collo e delle bretelle. Inoltre, da quando è diventato medico ha iniziato a portare degli occhiali da vista dalla montatura sottile e nera.
Amy apre la porta.
«Buona sera, Amy.» dice la donna alla porta.
«Prego, si accomodi, Giuliet.» dice gentilmente Amy.
«Salve, Rory.»
I tre si siedono in salotto dove Amy ha preparato un vassoio con il thè e dei biscotti.
Giuliet è una donna dal volto simpatico, è piccolina di statura, ha i capelli castano scuro legati a formare uno chignon, anche gli occhi sono scuri ed è vestita in modo elegante e professionale.
Amy e Rory parlano con Giuliet da ore, ma dopo tanta attesa i Williams firmano tutti i documenti per adottare un bimbo di 1 anno.
Nelle settimane successive Rory ed Amy si recano nell’ufficio di Giuliet, per concludere la parte burocratica dell’adozione, poi insieme si recano nella casa famiglia dove il bimbo attende i suoi nuovi genitori.
«Non resta che decidere il nome del bambino.» dice Giuliet.
Amy tiene in braccio la piccola creatura dai capelli rossicci e dagli occhioni azzurri, lei e Rory lo guardano.
«Anthony Brian Williams.» annunciano insieme.

Dicembre 1949.
Si avvicina la vigilia di capodanno e Anthony nel mese di Gennaio compirà 5 anni.
Ogni sera prima di andare a dormire Amy racconta al figlio una delle avventure fantastiche che ha vissuto insieme al Dottore e al marito, attraverso il tempo e lo spazio.
È desiderio del piccolo Williams viaggiare e vedere il mondo e quale scusa migliore, se non quella di andare a visitare alcuni dei posti incantevoli che il continente americano offre?
Amy e Rory, quindi, decidono si festeggiare il compleanno del figlio con un viaggio in Florida e a Washington.
Anthony è affascinato dai posti che visita insieme ai suoi genitori. Ripete sempre che da grande vorrà viaggiare proprio come “l’amico stropicciato” della sua mamma.
Finite le vacanze Rory torna alla sua vita in ospedale, Anthony riprende l’asilo. Amy, che aveva lasciato il suo libro "il ladro di notte" a metà perché era troppo occupata dal crescere il figlio, si divide tra la stesura del libro e il lavoro di vicedirettrice nel giornale dei Wilkinson.
Anche Alicia ha avuto un bambino.
Thomas, che si è sposato nel periodo in cui Rory era in Africa, adesso abita con Lily in una modesta villetta lontano dal caos di Manhattan.
 

Marzo 1973.
È il 1973, Amy ha 58 anni e non ha di certo dimenticato la richiesta di River. Ha conservato i fogli che compongono il libro della figlia in uno dei cassetti del suo scrittoio.
Il libro, il cui titolo è “Melody Malone: un’investigatrice privata nella New York antica” contiene una pagina iniziale in cui è scritta la divisione dei dodici capitoli tutti con un nome ben preciso e stabilito.
Un ultimo capitolo riporta la voce “Postfazione”.
Amy incuriosita sfoglia le pagine, arrivata al capitolo della postfazione, nota che quella è l’ultima pagina. È vuota, riporta solo il titolo in alto, mentre in basso si accorge che River ha scritto il suo nome.
Amy pensa inizialmente che ci sia un errore di battitura, alza lo sguardo dalla lettura.
«No, River non avrebbe mai sbagliato a scrivere.» dice tra sè e sé.
«Credo che abbia lasciato questo spazio per me.» dice ancora ad alta voce.
Amy mette un foglio bianco nella sua macchina da scrivere e inizia a pigiare i tasti.

Aprile 1989.
Gli anni passano in fretta, Amy ha pubblicato altri due libri; sulla libreria di casa Williams si vedono i testi scritti che portano il nome di Amelia Williams.
Anthony si è sposato e si è trasferito a Londra con la sua famiglia; sul muro del salotto di Amy e Rory vediamo, infatti, la foto del matrimonio del giovane Williams e accanto diverse foto in cui Anthony è poggiato a un aereo. Nello studio di Amy ci sono alcune cartoline del figlio che mostrano i luoghi diversi che ha visitato.
Anthony ha, infatti, realizzato il sogno di poter girare il mondo diventando pilota di aerei, ma non ha mai conosciuto il famoso Dottore di cui la madre gli narrava quando era piccolo.
Amy è in pensione e si prende cura di Rory che da tempo è malato e non esercita più la professione di medico.

A causa di frequenti dolori addominali, Rory si è sottoposto a delle visite mediche.
Inizialmente tutto sembra riportare a dei normali attacchi di gastrite.
Ma la perdita continua di peso lo fanno dubitare delle sue condizioni di salute.
Durante una delle visite viene finalmente trovata la causa di questo suo mal essere.
Il medico dichiara che le sue condizioni sono tutt’altro che buone. A Rory viene diagnosticato un tumore al fegato, il quale, purtroppo, ha un alto tasso di mortalità data la difficoltà di essere identificato. Per questo motivo, i medici lo hanno definito “tumore silenzioso”.
Amy guarda le cartelle mediche del marito, osserva i medicinali vicino al letto e suo marito dormire.
A lei non le resta che occuparsi di lui, al quale non rimangono che alcuni anni di vita.
Amy si china e gli accarezza i capelli con un sorriso triste sul volto.

Ottobre 1997.
È il giorno del funerale di Rory. Amy ha 82 anni la stessa età del marito defunto.
È un giorno fresco d’autunno e la funzione religiosa si svolge all’aperto nel cimitero in cui Amy è arrivata molti anni prima.
La funzione è seguita da diverse persone. Amy è circondata da persone che le vogliono bene.
Anthony è lì con la moglie, ci sono anche coloro che un tempo erano i suoi colleghi di lavoro: Thomas, Alicia e Tobey, anziani anche loro.
E poi un gruppo di giovani medici che si presentano ad Amy come gli ex specializzandi di Rory.
Finita la funzione, Amy resta da sola contemplando la tomba del marito, nella cui lapide è stato scritto “Nel ricordo devoto, Rory Arthur Williams, età 82”.
Amy guarda il cielo, sospira. Ricorda il momento in cui per la prima volta aprii gli occhi in quel cimitero, distesa, con gli occhi bagnati di lacrime.
È rimasto con lui fino alla fine.
Poi un pensiero la riporta al suo amico stropicciato e alla post fazione che lei gli ha dedicato:
«Ciao, vecchio amico.
Ed eccoci qui, tu e io, all'ultima pagina. Quando leggerai queste parole, io e Rory ce ne saremo andati da un pezzo, quindi sappi che siamo vissuti bene e siamo stati molto felici.
E soprattutto, sappi che ti ameremo sempre.
A volte mi preoccupo per te, però credo che quando ce ne saremo andati, non tornerai più qui, e potresti essere solo, cosa che non dovrebbe mai succedere.
Non stare da solo, Dottore.
E fa' un'altra cosa per me: c'è una bambina che aspetta in un giardino. Aspetterà un bel po', quindi avrà bisogno di un bel po' di speranza.
Va' da lei. Raccontale una storia, raccontale che se sarà paziente, arriveranno giorni che non dimenticherà mai. Raccontale che andrà per mare e combatterà pirati, che si innamorerà di un uomo, che aspetterà 2000 anni per tenerla al sicuro. Raccontale che darà speranza al più grande pittore mai vissuto e che salverà una balena nello spazio.
Raccontale che questa è la storia di Amelia Pond.
E che così finisce.»
Amy alza il volto al cielo e sorride tristemente. 

-fine-

  
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