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Autore: littlegiulyy    06/02/2018    1 recensioni
(Ambientata durante il sesto anno)
-"Lo sapevamo tutti Dap che Pansy non avrebbe potuto aspettarlo per sempre"-
Guardo il mio ragazzo piuttosto perplessa da questa affermazione, chi si sarebbe mai aspettato che sarebbe andata a finire così?
-"Blaise, non avrei puntato neanche un centesimo su Nott..."-
-"Daphne apri gli occhi, Pansy è cambiata, è cresciuta! E Draco non se n'è neanche accorto, tipico di Malfoy, qualsiasi cosa non riguardi direttamente lui non è degno di entrare nella sua testa"- sputa fuori con rabbia.
Lo guardo sorpresa, da quando parla così del suo migliore amico?
Improvvisamente mi rendo conto di non poter più fingere e di doverlo dire a qualcuno.
-"Blaise, ascoltami, Draco è in pericolo"-
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Pansy Parkinson, Theodore Nott | Coppie: Draco/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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Ciao a tutti! E' un po' di tempo che ho in mente di scrivere qualcosa su questa coppia di cui si è sempre parlato molto poco.
Questo primo capitolo è un capitolo di introduzione, nella quale cerco di evidenziare il tipo di rapporto che c'è tra ogni personaggio, dal prossimo capitolo inzierà ad esserci più azione sicuramente!
Fatemi sapere che ne pensate. Buona lettura :)

1 Settembre

Mi guardo allo specchio un’ultima volta, fai un bel respiro Pansy.
Fisso i jeans ricamati che ho deciso di indossare, ho decisamente fatto un bell’acquisto quel giorno in quel centro commerciale babbano.
In fatto di vestiti non si può dire niente, sono davvero geniali.
Sistemo la maglietta togliendo qualche piega e non posso non guardare un’altra volta i tatuaggi sulle mie braccia.
Ridacchio pensando alle facce che faranno Dap e Blaise quando li vedranno, probabilmente sconvolte quasi quanto quella di mia madre e mio padre quando sono tornata a casa dal Brasile.
Che esagerati tutti quanti, sono solo una scritta e un disegnino quasi nascosto.
“Signorina Parkinson mi dispiace disturbarla ma è ora di andare” la voce di Egard, il mio elfo, mi riporta alla realtà.
Guardo l’orologio, sono le 9.30, devo sbrigarmi se non voglio perdere il treno!
“Grazie Egard, arrivo subito” butto dentro la borsa le ultime cose e buttando un’ultima occhiata alla mia stanza chiudo la porta alle mie spalle dirigendomi al piano inferiore.
Scendo la scale velocemente, saluto i miei genitori tra lacrime di mia madre, come ogni anno, e raccomandazioni di mio padre, come ogni anno.
Gli ultimi abbracci e parole e nel giro di pochi minuti mi smaterializzo in stazione; non sopporto i saluti lunghi. Ogni anno la stessa storia, mia madre ne fa una tragedia ed io non sopporto i saluti!
Mi guardo attorno, pieno di gente che corre qua e là come sempre.
Sorrido incamminandomi verso il binario 9 e ¾  trascinando il mio baule pieno zeppo di roba, eccomi qui, sta per iniziare il sesto anno.
Se ripenso a tutte le cose che sono successe in questi cinque anni quasi non mi sembra reale, è successo di tutto e il tempo è passato quasi fin troppo velocemente oserei dire...a volte mi piacerebbe tornare indietro nel tempo,e sicuramente se Daphne mi sentisse adesso penserebbe che io sia impazzita; rifare tutti quegli esami e compiti? Mai.
Rido da sola senza rendermene conto, la gente penserà che io sia pazza.
O forse lo sono sul serio...
Attraverso il muro senza pensarci due volte ed eccolo qui. Davanti a me, ancora una volta, l’Hogwarts express fischia pronto per partire.
Guardo l’orologio e… com’è possibile?! Sono le 10.45 dannazione!
Mi guardo attorno e mi rendo conto di essere l'unica a non essere ancora salita sul treno. Famiglie intere salutano tutti sotto i finestrini mentre corro verso la carrozza dei serpeverde e, non appena appoggio entrambi i piedi sul treno, le porte si chiudono alle mie spalle.
Sospiro sconsolata, sempre a me succedono queste cose, partiamo bene…
“Ehi Pan! Puntuale come sempre!” alzo lo sguardo e... “Blaise!!!!!” gli salto addosso circondando il suo collo con le mie braccia
"Come stai? Mamma mia quanto tempo, dov’è Dap?”lo guardo meglio, lo vedo proprio bene, ha un sorriso raggiante.
“Tutto bene grazie, la mia ragazza non ho idea di dove sia finita” ridacchia ricambiando l’abbraccio “suppongo sia già andata a sedersi. Ti trovo da dio tesoro, sei bellissima! Vieni andiamo, raggiungiamo gli altri”
Il mio stomaco fa un balzo non appena realizzo che tra pochi minuti rivedrò Draco…
Improvvisamente Blaise si ferma e si volta guardandomi attentamente, come se avesse capito tutto. E non mi stupirei se fosse così.
“Tutto bene Pan?”
“Perchè non dovrebbe, si certo” rispondo poco convinta spostando lo sguardo altrove.
Sono una bugiarda nata, come tutti i serpeverde, possibile che non riesca a mentire quando si tratta di lui?
“Da quanto non senti Draco?”
“Da un po’” sposto lo sguardo nei suoi occhi e capisco che mi sta chiedendo delle spiegazioni. Sospiro rassegnata “non lo sento da quando siamo tornati a casa per l’estate Blaise. Dopo quello che è successo a suo padre alla fine dell’anno abbiamo discusso e mi ha detto che non avrebbe più avuto tempo per me e che quindi sarebbe stato meglio chiudere quello che c’era tra noi”
“e cosa c’era tra voi?”
“Non ne ho idea Blaise… non ne ho idea...lo sai che la cosa non è mai stata chiarita, o meglio, non ha mai voluto chiarirla
“Ha bisogno di noi adesso Pan, adesso più che mai. Ma sai che è orgoglioso e non ce lo chiederà mai”
“Si lo so… adesso è meglio andare… si staranno chiedendo dove siamo finiti” cerco di chiudere il discorso il prima possibile defilandomi velocemente.
Non ne voglio parlare e lui grazie a dio l’ha capito.
E’ vero, Draco avrà bisogno di noi quest’anno… ma non avrà mai il coraggio di dirlo...
"Ehi Parkinson tutto bene? Ti vedo un po' giù" mi volto riconoscedo immediatamente a chi appartiene questa voce.
Lo guardo sconvolta, con quale coraggio osa mettere piede nella carrozza di Serpeverde?
"Fossi in te sparirei all'istante Potter" rispondo gelida cercando di non tradire alcuna emozione di rabbia.
"Sono una persona libera, sto dove mi pare"risponde guardandomi con aria di sfida.
Forse non ha proprio capito con chi ha a che fare! Faccio un passo in avanti bloccandolo tra il muro e la punta della mia bacchetta "forse non mi sono spiegata, sparisci da questo posto Potter se non vuoi che succeda qualcosa a te e ai tuoi stupidi amichetti"
Ci guardiamo per un attimo negli occhi, e così com'è comparso finalmente scompare.
Tiro un sospiro di sollievo e metto via la bacchetta.
Mi volto accorgendomi improvvisamente che Blaise ha assistito a tutta la scena.
Non dice una parola, si limita a voltarsi e dirigersi verso la porta.
Questa situazione non è un bene per nessuno, quest'anno tra Serpeverde e Griffondoro non ci saranno esclusioni di colpi.
Lo seguo fino alla porta e trattengo il fiato quando la apre, mi guarda un’ultima volta prima di dirigersi verso un tavolino.
Il mio cuore fa un balzo non appena riconosco quei capelli biondi che non potrebbero non essere riconosciuti.
Mi faccio forza, quest’anno l’avevo giurato a me stessa sarebbe cambiato tutto.
Prendo un bel respiro ed entro stampandomi un sorriso in faccia.
“Pan! Tesoro sei stupenda” un uragano biondo mi travolge prima che io possa raggiungere il tavolo di Blaise e Draco.
Sorrido stringendo la mia migliore amica “Ciao Dap, sono proprio felice di vederti”
“anche io tesoro non sai quanto! Allora come va? Com’era il Brasile?”
“bellissimo” ridacchio imbarazzata “davvero stupendo”
“dai vieni sediamoci” mi fa l’occhiolino prendendo in un attimo posto affianco al suo ragazzo.
Guardo sconsolata l’unico posto rimasto libero, quello affianco a Draco, quello che ho sempre occupato io da tre anni a questa parte.
Mi avvicino lentamente e non appena raggiungo il tavolo il suo sguardo si poggia su di me.
Analizza la mia figura attentamente, dall'alto al basso come ogni volta che ci rivediamo dopo tanto tempo. 
Ci guardiamo per un attimo in silenzio, prima che io prenda posto vicino a lui evitando la sua analisi. Mi infastidisce.
Inutile dire che i questo momento preferirei sprofondare 20 metri sotto terra.
“Ciao Pan, tutto bene?”mi chiede avvicinandosi lentamente prima di darmi un bacio leggero sulla guancia.
Guardo i suoi occhi grigi, delle occhiaie violacee circondano gli occhi e segnano il suo viso. E’ dimagrito, non che ne avesse bisogno, è sempre stato uno stecchino.
“tutto bene, e tu Draco? Come stai?”
Ridacchia abbassando lo sguardo sulle sue mani appoggiate al tavolino “sopravvivo Pansy, sopravvivo”
Lo guardo per un attimo senza saper che dire, ma alla fine mi faccio coraggio fregandomene del fatto che tutti possano sentire “mi dispiace per tuo padre Draco, Potter e i suoi amichetti questa volta hanno davvero esagerato”
Un fuoco si accende nei suoi occhi “lo sfregiato, la mezzosangue, il poveraccio e tutta la loro compagnia di sfigati la pagheranno cara, parola mia”
“Ad Hogwarts i griffondoro non si toccano Draco, lo sai” dice Blaise guardandolo comprensivo.
“Hogwarts non sarà più un posto sicuro per loro Blaise. Ho grandi progetti” sospira compiaciuto.
Ci guardiamo tutti sospettosi, senza capire cosa intenda.
“Di che cosa stai parlando?” si intromette Daphne dando libero sfogo ai pensieri che nessuno ha osato esternare.
Lo guardo per un attimo e noto una luce diversa nei suoi occhi, involontariamente abbasso lo sguardo sul suo braccio sinistro… che sia… no impossibile. Ha solo 16 anni, il signore oscuro cosa se ne farebbe di un ragazzino.
“Con mio padre in carcere alcuni suoi doveri spetta a me compierli, mettiamola così...”conclude ridendo.

°°

Il treno si ferma e subito Draco solleva la sua testa dalle mie gambe.
Come ci siamo finiti in questa posizione poi non lo so, ma sono fiera di me.
Forte e distaccata, continuo a ripetermelo.
Sospiro sollevata non appena mi alzo dal mio posto, ricevendo un’occhiata strana dai miei migliori amici. Che hanno adesso?
Si dirigono verso l’uscita ed io dietro di loro.
Mi volto per vedere se Draco è con noi, ma noto che è ancora seduto.
Lo guardo sorpresa che sia ancora seduto “tu vai avanti, io vi raggiungo. Ci vediamo in sala grande a cena”.
Non rispondo neanche, esco dalla carrozza raggiungendo gli altri.

°°

Appoggio una mano sulla pancia, dio ho mangiato troppo.
“Era tanto che non mangiavo così Pan, Hogwarts mi fa ingrassare” ride Dap mentre scendiamo le scale per tornare in sala comune.
“Hai proprio ragione, non riesco neanche a camminare. Per smaltire tutto quello che ho mangiato dovrei come minimo salire e scendere le scale della torre di astronomia circa dieci volte” scoppiamo a ridere immaginando la scena. Probabilmente implorerei pietà dopo il primo piano di scale.
“Hai visto Tiger e Goyle come mangiavano? Quei due non cambieranno mai, prima o poi uno dei due esploderà, ne sono certa. Magari colpendo qualche Griffondoro” ride di gusto “sarebbe fantastico”
“Senti Dap ma tu… non hai notato degli sguardi strani tra la Granger e il poveraccio?”
“Oddio si! Anche tu? Pensi ci sia qualcosa?”
“Non lo so… ma la cosa mi puzza!Strano però, avrei puntato tutto sulla Granger e lo sfregiato”
Varchiamo al soglia della sala comune e troviamo tutti i ragazzi sui divani che si fumano un sigaro. I ragazzini del primo anno ci guardano terrorizzati mentre parlano sui dei divanetti un po’ più in là. Rido gustandomi la scena.
“Ehi state facendo una festa senza di noi?” chiede Dap sedendosi sul diavno occupando l’ultimo posto libero rimasto.
“scusate ragazze, ma eravate troppo impegnate a mangiare la torta al cioccolato che avete fatto sparire in due minuti. Per un momento ho avuto paura che poteste mangiare anche me” risponde Theo scatenando le risate collettive.
“Tranquillo Nott, non ci avvicineremmo a te neanche se tu fossi l’ultimo ragazzo sulla faccia della terra” rispondo acida facendogli l’occhiolino.
Che Theo fosse un bel ragazzo era risaputo, ma l’acidità non è mai troppa.
Per un attimo guardo Draco seduto sulla poltrona; se fosse stato l’anno scorso mi sarei seduta sulle sue gambe. Raccogliendo tutto il mio coraggio mi dirigo verso il poggiolo del divano, affianco a Nott, e sistemandomi lì sopra accavallo le gambe.
Le cose devono cambiare.
“Wow Pansy, il Brasile ti ha fatto bene” commenta Nott guardando le mie gambe lasciate scoperte dalla gonna forse un po’ troppo corta.
Rido al suo commento non muovendomi neanche di un millimetro “grazie lo so” rispondo guardando soddisfatta la mia migliore amica ed evitando appositamente uno sguardo gelido che so essersi spostato su di me. Lo sento, ma non ci faccio caso.
Improvvisamente un ragazzino del primo anno, molto titubante, si avvicina a noi imbarazzato. Lo guardiamo tutti insieme curiosi.
“Pansy, Draco, il signor Piton vorrebbe parlarvi nel suo studio dato che siete stati i prefetti dell’anno scorso” balbetta tenendo lo sguardo fisso sul pavimento.
“grazie puoi andare” risponde gelido Draco alzandosi dalla poltrona prima che io possa dire una parola.
Il ragazzino non se lo fa dire due volte, scappa via scomparendo in men che non si dica.
Mi alzo dal divano sistemandomi la gonna.
Per un attimo vedo lo sguardo di Theo fisso sulle mie gambe.
Sorrido compiaciuta, un po’ di attenzioni non fanno mai male a nessuno, specialmente se provengono da uno dei ragazzi più belli di Hogwarts.
Non ci penso due volte, mi incammino verso le scale per raggiungere l’ufficio di Piton.
Ok, sarà la prima volta dopo mesi che staremo da soli, ma devo stare calma.
Faccio un bel respiro iniziando a salire le scale.
Camminiamo uno affianco all’altro, in silenzio, imboccando subito il corridoio che porta all’ufficio di Piton.
Se ripenso a tutto quello che è successo l’anno scorso…
E poi quando ha scoperto di suo padre…me la ricordo come se fosse ieri quella notte, come sempre avevamo dormito insieme e la mattina un gufo dalla madre lo aveva avvisato di tutto. Non penso di aver mai visto Draco agitato o confuso, ma quella mattina era davvero fuori di sè.
“Pansy...” la sua voce mi riporta alla realtà.
Lo guardo senza dire niente, non ce n’è bisogno.
Il mio stomaco si blocca per un attimo realizzando il particolare tono della sua voce, tono che non promette niente di buono. Troppo sincero per provenire da Draco Malfoy.
Ci blocchiamo in mezzo al corridoio continuando a guardarci, improvvisamente le sue dita sottili circondano una mia ciocca di capelli spostandola dal mio collo.
Si avvicina a me pericolosamente ed io inizio a sentire caldo, troppo caldo.
Cosa vuole fare?
Trattengo il respiro quando le sue mani afferrano i miei fianchi per poi circondare tutto il mio corpo affondando la testa nell’incavo del mio collo.

Mi sta abbracciando.
Ci stiamo abbracciando.

Mi ci vuole qualche secondo per realizzare quello che sta accadendo, uno dei rari momenti di dolcezza di Draco che posso dire di aver visto solo due volte in tutta la mia vita. Ricambio l’abbraccio stringendolo a me.
“Dio quanto mi è mancato il tuo profumo” sussurra al mio orecchio.
Il mio cuore perde un battito.
Le sue labbra scivolano sul mio collo lasciando un bacio.
Rimango immobile senza saper che fare, mi manca il fiato.

Questo non lo avevo previsto.

“Dì a Piton che non stavo tanto bene quindi sono rimasto in camera, scusami” improvvisamente scioglie il nostro abbraccio scomparendo nel giro di pochi secondi, lasciandomi da sola con le mie mille domande.

 

 

 

 

 

  
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