Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: _thantophobia    07/02/2018    1 recensioni
[TenxRose | Missing moment? | Introspettivo, Malinconico | OOC per paranoie]
-Mi spaventa.-
Rose non capisce, forse sorpresa di vedere il Dottore così… indifeso? -Cosa?-
-Quello che vedo quando chiudo gli occhi. Mi spaventa.- quando finalmente si decide a guardarla, Rose potrebbe giurare di averli visti.
Potrebbe giurare di aver visto tutti i mostri del suo passato, riflessi in quei grandi occhi scuri.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Rose Tyler
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stay

[until I fall asleep]

 

 

 

 

 

 

 

 

«L’Inferno non è al centro della Terra.

È qui, in questa stanza.»

 

 

 

 

 

 

Ci sono notti – si può definire il concetto di “notte”, nello spazio? Bah, cosa strana l’Universo – in cui il Dottore sarebbe capace di addormentarsi ovunque, anche in piedi o di pancia sul pavimento di metallo della sala comandi.

Altre notti, invece, semplicemente non vuole dormire. Rose l’aveva già notato, prima che il suo Dottore diventasse più giovane e decidesse di sostituire la giacca di pelle con un completo gessato a righe e le Converse, ma solo ora ci fa davvero caso.

-…perché ho come l’impressione che tu dorma troppo poco?- lo mormora così, senza un vero interesse, un giorno in cui nessuno dei due sa dove andare perché non hanno voglia di guai e preferiscono la tranquillità del Vortice alle corse a perdifiato, seduta svogliatamente sui gradini della scala che porta da-qualche-parte-nel-TARDIS mentre lo osserva armeggiare con i comandi sulla console nel tentativo di farla funzionare.

“Perché un conto è sbagliare di qualche giorno,- aveva detto il Dottore, fissando torvo la matrice del TARDIS. -un conto è sbagliare di un secolo!”

-Non ho sonno.- le risponde senza neanche guardarla, tirando l’ennesima martellata a quella povera console. -I Signori del Tempo non hanno bisogno di dormire quanto gli esseri umani. A meno che non siano malati o appena rigenerati, in quel caso… -

-Dottore. Hai certe occhiaie che le vedrebbe pure un cieco.- ed è davvero così: nemmeno gli occhiali e tantomeno la distanza che li separa riescono a nascondere un poco i profondi cerchi intorno ai suoi occhi scuri e il pallore del viso.

All’improvviso, il Dottore si immobilizza, le mani strette intorno a una leva sulla console del TARDIS mentre il martello viene poggiato lentamene da parte: tiene la testa bassa, piegata verso il petto, come per nascondersi, e Rose pensa di aver combinato un pasticcio.

Scatta in piedi, preoccupata e pronta a scusarsi, ma lui solleva di nuovo la testa e riprende da dove si era interrotto. -Dottore?- sembra la stia ignorando. –Dottore?-

Sta fissando il monitor senza davvero vederlo e la sa voce trema, la stretta si comandi del TARDIS che indica chiaramente lo sforzo di trattenersi. -Mi spaventa.-

Rose non capisce, forse sorpresa di vedere il Dottore così… indifeso? -Cosa?-

-Quello che vedo quando chiudo gli occhi. Mi spaventa.- quando finalmente si decide a guardarla, Rose potrebbe giurare di averli visti.

Potrebbe giurare di aver visto tutti i mostri del suo passato, riflessi in quei grandi occhi scuri.

 

 

*

 

 

I mostri del suo passato non l’hanno mai abbandonato.

Pensava – sperava – che prima o poi lo avrebbero lasciato in pace, a vagare senza meta come un Ulisse sempre in cerca della sua Itaca che pare sfuggirgli tra le dita… E invece, eccoli ancora lì, a ricordargli che non è nient’altro che un assassino – che è un codardo, un vigliacco che si era arreso ancora prima di combattere ed era scappato. E potrà anche correre veloce come la luce, ma le urla di tutti quei bambini che bruciano lo seguiranno ovunque e non gli lasceranno scampo.

“Perché la colpa è tua. Tua. S o l o  t u a.”

-Non è colpa mia! Volevo solo che tutto finisse…!-

Sono una voce lontana – “Dottore, per favore calmati, non capisco un accidente di quello che dici. Perché il TARDIS non lo traduce?” -  e due mani gentili sui suoi polsi a fargli capire che sta urlando e si sta dimenando come un ossesso: si immobilizza, paralizzato completamente, con gli occhi appannati dalle lacrime cerca di capire cosa lo stia tenendo fermo e dove si trovi in questo momento. È la sala comandi, non si è mosso di un solo passo da lì, si è soltanto seduto per terra per riposarsi un attimo e alla fine si era addormentato. Solo un attimo ma era bastato per fargliele sentire ancora, le urla di quei 2,47 miliardi di bambini, e fa male. Troppo male.

-Dottore.- Rose è inginocchiata vicino a lui e lo guarda preoccupata, ma il tono nella sua voce è gentile, quasi materno. -Dottore, era solo un incubo. Va tutto bene.-

Vorrebbe dirle che no, non va tutto bene, perché Gallifrey brucia ogni volta che chiude gli occhi e fa male e gli scoppia la testa e vorrebbe solo piangere.

Caccia indietro le lacrime come può e si piega un poco, fino ad appoggiare la fronte sul suo petto; Rose lo abbraccia senza esitare e lo culla dolcemente.

-Vuoi restare da solo?- mormora appena, senza smettere di cullarlo e di attorcigliarsi i suoi capelli tra le dita, il Dottore si chiede come possa pensare che voglia essere lasciato solo.

Scuote piano la testa, senza muoversi di nemmeno un millimetro. La voce raschia contro la gola, quando si decide a parlare. -Resta.-

“Resta finché non mi riaddormento. Resta anche dopo. Resta.”

Rose annuisce e lo stringe un po’ di più – e lui si aggrappa a lei come un naufrago a una scialuppa e forse la stringe troppo forte, ma Rose non si lamenta e gliene è profondamene grato. Non ha idea, quell’ingenua ragazza umana, di quanto sia confortante quell’abbraccio e di quanto ne avesse bisogno.

 -Non te ne andare, mai.- mormora ancora, piano, usando dopo tantissimo tempo la lingua dei Signori del Tempo. Si è dimenticato l’ultima volta che l’ha usata spontaneamente. - Non voglio restare da solo.-

Rose ridacchia, forse per scaricare la preoccupazione, ma non smette di stringerlo a sé. –Non ho capito niente di quello che hai detto, Dottore. È la seconda volta che il TARDIS non traduce quello che dici.-

Lui scuote ancora la testa. –Lascia stare, non ha importanza.-

“Semplicemente, resta.” – e questa sono degli arabeschi sulla sua schiena che hanno un significato solo per lui e Rose ridacchia e si agita piano perché le fa il solletico, ma non lo lascia andare, mai.

-Ti ho promesso che sarei stata con te per sempre.- sussurra trai suoi capelli, come se avesse capito i suoi tormenti. –E ho intenzione di mantenere la promessa.-

Alla fine, il Dottore ci crede davvero.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

D.P.P.: Deliri Post Partum

La mia prima fic del 2018, wo oooh.

Sì, sono arrivata anche qui.

Sì, mi espando come neanche le pandemie che precedono le apocalissi zombie.

Sì, ne avreste fatto volentieri a meno.

No, non ho scusanti.

Ehm.

Salve, sono Maki. Non mangiatemi, sono vecchia, stoppacciosa e tutta ossa.

Non chiedetemi da dove arrivi questa, hum, cosa perché non me lo ricordo: avevo buttato giù una scaletta eoni or sono, quando avevo iniziato a vedere la serie ormai quasi dieci anni fa [mannaggia, shippo TenRose da quando avevo dieci anni e neanche lo sapevo, come ero innocente] e me ne ero completamente scordata. Ieri, rimettendo a posto il cassetto della scrivania, salta fuori questo foglietto di quaderno con la scrittura della me bambina e dopo essermi ripresa dalla commozione ho detto “perché no?” ed eccomi qui. Se ve lo state chiedendo, sì: ho scritto di notte, in barba alle ore di sonno perse e alla sveglia che suona alle cinque del mattino.

Spero possiate perdonarmi, non fatemi troppo male.

 

Pace, amore e Rock&Roll!

Maki

 

 

Ah, dimenticavo: se la Cosa di Cui Sopra vi ha trasmesso qualcosa, che sia amore, odio, tristezza, angoscia, sollazzo o l’arteriosclerosi galoppante come il mio prof di Diritto&Economia, fatemelo sapere. Vi regalo un biscotto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: _thantophobia