Ringrazio
anche solo chi legge.
Paperino
ha una grande fortuna nella sfortuna, a cui
spesso non pensa.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
Disney italiano.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa al Flu&Fluff a cura
di Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 650.
★
Prompt: 24.
A
si ammala sempre nel posto sbagliato al momento
sbagliato. Per fortuna c’è B.
Affetto
tra cugini
Paperino
strillò, cadde in avanti e rotolò lungo il
pendio, precipitò nel fiume e piume candide volarono
tutt’intorno. Si rialzò
tremante ed iniziò a saltellare, dimenò i pugni e
scalciò dimenando i piedi palmati,
dimenò la coda, sbraitava in un linguaggio incomprensibile.
Gastone
si affacciò, la terra franò dolcemente sotto
di lui e lo condusse morbidamente sul letto del fiume dove Paperino
venne
sbalzato da un’onda più alta. Gastone
allungò la mano, Paperino la scostò e si
rialzò in piedi di scatto, un pesce si dibatteva sulla sua
testa colpendolo con
la coda.
“Non
ci casco. Tu fingi di volermi aiutare solo perché
vuoi prendere il girasole bicefalo d’oro per Paperina prima
di te” sbraitò. Il
pesce balzò, gli schiaffeggiò il viso con la coda
e balzò nuovamente nel fiume,
l’acqua che schizzò inzuppò ancor di
più Paperino, che già gocciolava.
“Se
davvero esiste, non dovrò fare nulla. La fortuna
me lo metterà davanti, ma inizio a credere sia una leggenda.
Non lo abbiamo
ancora trovato” disse Gastone.
Paperino
socchiuse gli occhi, il suo viso divenne
bluastro ed iniziò a battere rumorosamente il petto,
abbassò la coda ed iniziò
ad ondeggiare.
Gastone
inarcò un sopracciglio, vide l’altro
strofinarsi le braccia sul petto, tremando e lo afferrò al
volo quando precipitò.
“Cugino?
Non mi dirai che ti senti male di nuovo?” gli
domandò.
“Sono
sfortunato…” biascicò Paperino,
perdendo i
sensi.
***
Paperino
mugolò e aprì un occhio, avvertì
qualcosa di
morbido sotto il cuscino e si alzò in piedi,
starnutì rumorosamente e la spinta
lo fece volare in alto. Sbatté contro il tetto, facendo
ondeggiare il
lampadario, continuò a starnutire ripetutamente, volando da
una parte all’altra
della stanza, andando a sbattere contro le pareti, facendo ondeggiare i
quadri
e si abbatté a terra, la finestra si staccò e gli
cadde in testa.
Il
viso di Paperino divenne rosso, il papero balzò in
piedi e cominciò a strillare, le forze gli vennero a mancare
e cadde a faccia
in giù, gemette sbattendo il becco.
Gastone
aprì la porta e sospirò, dalla finestra
entrò
una gazza ladra che lasciò cadere una grossa collana
d’oro e diamanti ai suoi
piedi.
Gastone
la mise in tasca.
<
Più tardi andrò a riscuotere il premio di chi
l’ha
persa > pensò. Avanzò di un paio di passi,
mentre l’uccello si dirigeva
fuori, prima di volare via dalla finestra lasciò cadere
delle feci sulla spalla
di Paperino che si lasciò andare a un borbottio indistinto.
“Alla
fine ho deciso di portarti a casa con me. Tanto
Paperina ci aveva dato per dispersi” disse Gastone.
Pulì il cugino con un
fazzolettino e con movimenti di classe sollevò il cugino,
appoggiandoselo sulla
spalla e lo condusse fino al letto. Lo aiutò a stendersi sul
letto e socchiuse
gli occhi, rimboccandogli le coperte.
“M-mi
hai… aiutato?” chiese Paperino, abbassando la
voce. Le sue guance si gonfiarono, le piume in disordine e
arrossì.
Gastone
mise una sedia vicino al letto e incrociò le
braccia al petto.
“Non
immaginavo ti ammalassi così spesso. Sempre nel posto
e nel momento sbagliati, hai proprio bisogno di qualcuno che ti guardi
le
spalle. Sei pieno di amici, hai perfino una ragazza e dei nipoti,
pensavo si
occupassero loro di te; mi sbagliavo, ero rimasto ai tempi in cui da
bambini
Nonna Papera ti teneva sempre d’occhio. Sai
all’epoca, t’invidiavo… pensavo che
la vera fortuna fosse avere sempre qualcuno al proprio fianco grazie
alla
propria simpatia” ammise.
Paperino
tirò su con il naso il muco che gli stava sul
becco.
“Io
ho amici preziosi e tu ne fai parte. Siete davvero
voi la mia fortuna, grazie per avermi aiutato” disse. La sua
voce gracchiante
divenne calda e da cantante, Gastone rabbrividì.
Deglutì
e, rosso in viso, si voltò.
“Bah.
Da oggi mi occuperò io di te. Vediamo chi la
spunterà tra la tua sfortuna e la mia fortuna”
borbottò.
Paperino
tentò di sorridergli, ma starnutì
rumorosamente.