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Autore: Ghillyam    14/02/2018    4 recensioni
[Annalise/Eve | Eve's POV]
Eri convinta di essertela fatta passare quando, durante la tua ultima visita a Filadelfia, le hai annunciato che ti saresti trasferita a San Francisco, ma a quanto pare hai finito per ingannarti ancora una volta.
Forse lo pensavi sul serio in quel momento, che finalmente il tuo amore per lei si fosse esaurito, o più probabilmente cercavi solo di convincertene ripetendolo ad alta voce.
[Storia partecipante all'Iniziativa "Red as your lips" indetta dal gruppo facebook LongLiveToTheFemslash]
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Annalise Keating
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Staring at the ceiling in the dark
Same old empty feeling in your heart
‘Cause love comes slow and it goes so fast
 
Well you see her when you fall asleep
But never to touch and never to keep
‘Cause you loved her too much and you dived too deep
 
 
Just… let her go
 

Ed è di nuovo quel cartoncino rosso – dall’improbabile forma a cuore e con un ridicolo putto svestito raffigurato in alto a destra – che ti trovi davanti.
La penna è stretta tra le tue mani e la busta, con tanto di francobollo e indirizzo, è già pronta sulla scrivania. Eppure le parole faticano ancora ad uscire.
Non dovrebbe essere troppo difficile, è da più di vent’anni che porti avanti questa tradizione, ma per qualche ragione questa volta sembra essere diversa dalle altre.
Forse perché sei fidanzata.
 
«C’è una persona.» parole tue. Ma Vanessa non è più solo una persona, è la persona di cui ti sei innamorata ed è la stessa che ti aspetta a casa tutte le sere e che ti prepara la colazione la mattina, anche quando sei in ritardo e rischi di scombussolare il programma giornaliero pure a lei.
 
È per questo che non riesci a spiegarti come mai anche quest’anno tu abbia comprato il biglietto che non hai mai mancato di spedire ad Annalise per ogni singolo San Valentino da quando vi siete conosciute, non importa quali fossero i vostri rapporti.
Eri convinta di essertela fatta passare quando, durante la tua ultima visita a Filadelfia, le hai annunciato che ti saresti trasferita a San Francisco, ma a quanto pare hai finito per ingannarti ancora una volta.
Forse lo pensavi sul serio in quel momento, che finalmente il tuo amore per lei si fosse esaurito, o più probabilmente cercavi solo di convincertene ripetendolo ad alta voce.
 
Del resto, è il suo viso che vedi non appena chiudi gli occhi: i capelli mossi, la pelle scura, le labbra carnose.
Non sei una psicologa, ma sei convinta che qualcuno avrebbe da ridire sul fatto che Vanessa sia l’esatto opposto di Annalise. Solo un nuovo modo  per allontanarti un altro passo da lei. Da quanto te la porti dietro? Sembra un secolo, e i momenti felici appaiono come una piccola macchia su una mappa molto più grande. Eppure la ami ancora.
 
Come è possibile?
 
Ti sei arrovellata per troppo tempo nel tentativo di trovare una risposta tanto che ormai non ti sforzi nemmeno più di farlo. Accettarlo, però, rimane estremamente difficile.
 
Hai sempre saputo dei sentimenti diversi che provavate l’una per l’altra, ma ancora non riesci a capacitartene.
Non dubiti che ti abbia amata – l’hai letto nei suoi occhi – e quello che avete avuto ti ha riempito così tanto che ancora non sei grado di liberartene. Peccato che per Annalise non sia mai stato abbastanza.
Prima Sam, poi Nate… c’è sempre stato qualcuno che contasse più di te, e speravi di essere riuscita a trovare anche tu quella persona. Ora, sembra fin troppo chiaro che non è così.
 
La penna trema leggermente quando cominci a scrivere e una piccola sbavatura chiude il Cara Annalise di apertura. Sai già che sarà un biglietto completamente diverso dagli altri e di sicuro non qualcosa che ci si aspetterebbe di ricevere a San Valentino.
Ma sei sicura che lei capirà.
 
Ti ha lasciata andare e questa volta non è stato per egoismo, ma perché davvero vuole che tu viva la vita che meriti e senza che i fantasmi del passato continuino a perseguitarti.
Solo quest’ultima, piccola cosa e poi sarai libera. Tutte e due voi lo sarete.
 
Cara Annalise,
buon San Valentino!
Mi starai già giudicando, ne sono sicura, ma sai che ne ho bisogno. Mi hai detto di partire, l’ho fatto; mi hai detto di essere felice, lo sono.
Voglio che anche per te sia lo stesso, credimi, lo desidero con tutto il cuore. Questo sarà l’ultimo augurio, lo sappiamo entrambe, e come tale voglio che una cosa sia chiara: non smetterò mai di amarti e so che in fondo al tuo cuore anche per te è lo stesso perciò promettimi che non sprecherai l’occasione che ci siamo date e vivrai al massimo delle tue forze – e se questo comprenderà anche Nate e i suoi bicipiti allora non potrei esserne più contenta.
Sei una delle cose più belle che mi siano mai capitate, ma ormai è tempo di lasciarti andare; la nave col tuo nome sta lasciando questo porto.
Concedimi di dirlo un’ultima volta… Ti amo.
Tua, Eve
 
*
 
La cassetta della posta si chiude e un sospiro di sollievo lascia le tue labbra.
Per un attimo ti sembra di sentire un vuoto farsi strada nel tuo petto, ma ti basta poco per renderti conto che è sollievo quello che provi ed è la libertà di aver fatto finalmente i conti con te stessa.
 
Il telefono squilla: è Vanessa.
Ti ha inviato un suo selfie in un negozio di fiori, gli stessi che probabilmente troverai sul tuo comodino il quattordici febbraio.
Un sorriso spontaneo ti illumina il viso e non appena giri l’angolo è la pasticceria verso cui punti. Vanessa ama il cioccolato.
 
 

NdA: avrei voluto approdare in questo fandom con qualcosa di più fluff, di più dolce, di più Annalise ed Eve; insomma un po’ più di tutto.
Queste due donne mi hanno conquistata subito e io continuo a shipparle come una disperata, ma del resto dovrei avere imparato che le mie ship sono destinate a naufragare.
Comunque, ringrazio il gruppo LongLiveToTheFemslash perché era da tempo che desideravo scrivere una fic ispirata alla canzone Let her go di Passenger – che è quella citata all’inizio – e quindi perché non prendere la palla al balzo?
Spero che la OS più breve del mondo vi sia piaciuta e che non vi abbia fatto deprimere troppo. Baci!
   
 
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