CREDEVO FOSSE AMORE … INVECE È UN’INTOSSICAZIONE!

In una grande cucina su un’isola non specificata della Rotta Maggiore, due cuochi erano pronti a sfidarsi a suon di ricette. Due pirati, due capitani determinati a portarsi a casa la vittoria. A sinistra Bartolomeo il Cannibale, capitano dei Pirati Barto Club, a destra la principessa serpente Boa Hancock, imperatrice delle Kuja e membro della Flotta dei sette.
Il premio? Rufy.
Il primo ambiva alla sua ammirazione, la seconda al suo amore.
“Ahahahah! Non hai alcuna speranza contro di me, principessa serpente!” la provocò Bartolomeo.
“Portami rispetto, insulso pirata! Io vincerò perché sono bellissima! – affermò mettendosi in posa – E perché cucinerò con tutto il mio amore” terminò agitandosi come una ragazzina alle prese col primo amore.
Il pirata non le prestò attenzione, anzi si mise le dita nel naso con indifferenza.
Al suono della campana, i due iniziarono a cucinare più cibo che potevano: i tavoli si riempivano velocemente di carne e di tante altre prelibatezze, ma soprattutto di carne.
I pirati si lanciavano continuamente sguardi infuocati per intimorire il nemico, ma entrambi erano ossi duri. A questo punto Bartolomeo pensò che forse una donna poteva essere più brava di lui in cucina, perciò doveva usare la testa per poter vincere. Decise di sabotare le pietanze di Hancock, se il cibo dell’imperatrice fosse stato immangiabile, lui avrebbe vinto. Così di nascosto prese un barattolo di pepe e alla prima occasione lo lanciò sulle pietanze di Hancock, che però se ne accorse.
“Come osi rovinare il cibo che cucino?!” si infuriò la donna.
“Scusa cara, ma questa è una guerra ahahah!” rispose trionfante.
Sulla fronte della piratessa comparve una vena pulsante.
“Se è così che vuoi giocare ti accontento!”
E detto questo lanciò a sua volta tonnellate di peperoncino sui piatti del pirata.
“Noooo! Il cibo per Rufy-sempai!” strillò allarmato con la lingua fuori dalla bocca.
Gliel’avrebbe fatta pagare! Si mise un dito nel naso e poi lanciò l’estratto sui piatti della nemica.
“Sei un uomo disgustoso! – esclamò inorridita – ora tocca a me, Mero Mero Mellow!”
Così facendo trasformò in pietra un gran numero di cosciotti di carne. Bartolomeo rispose rovesciando una secchiata d’acqua sul tavolo di lei. Hancock a quel punto decise di attaccare frontalmente il nemico e caricò un calcio, ma l’uomo usò i suoi poteri per creare una barriera.
“Ahahaha la mia difesa è impenetrabile!” dichiarò soddisfatto.
“Ma il tuo tavolo è senza difesa” rispose con un sorrisetto compiaciuto indicando ciò che stava accadendo poco distante da loro.
Salomè infatti stava facendo uno spuntino con il cibo ancora decente di Bartolomeo.
“Maledetto serpente, ti faccio arrosto!” lo minacciò cacciandolo via.
I due pirati intrapresero una dura lotta senza esclusione di colpi e scorrettezze, andarono avanti così finché la campana segnò lo scadere del tempo.
Era l’ora del verdetto. Rufy si mise ad assaggiare le pietanze, insomma, le trangugiò in un sol boccone. Bartolomeo e Hancock aspettavano il risultato con il cuore in gola.
“È strano … – iniziò Rufy – quando mangio i vostri piatti provo una strana sensazione” disse confuso.
“C-cosa intendi mio adorato?”
“Spiegati Rufy-sempai!” lo implorarono i due.
“Io … io sto sudando, ho brividi di freddo, sento le farfalle nello stomaco e il cuore mi batte forte …” rispose tutto tremante.
Bartolomeo rimase folgorato da tale affermazione, questo poteva solo significare che aveva conquistato la stima del suo idolo!
Hancock quasi svenne, alle sue orecchie quelle parole suonavano come una proposta di matrimonio. Il suo adorato la amava!
“Rufy-sempai!” pianse dalla gioia il cannibale.
“Mio sposo!” lo chiamò già con l’abito nuziale addosso, ma Rufy non si mosse di un millimetro e non li guardò.
Improvvisamente si mise ad urlare.
“STO MALE! Chiamate un dottore!” invocò cadendo a terra.
Chopper arrivò subito dopo e trovò il suo capitano in uno stato pietoso con la schiuma alla bocca e la faccia che cambiava velocemente colore in rosso, viola, blu e verde.
Fortunatamente Rufy aveva la pelle dura e si riprese velocemente. Bartolomeo e Hancock però erano disperati perché non solo non avevano vinto, ma avevano anche intossicato cappello di paglia.
“Ehi ragazzi – li chiamò improvvisamente – ho ancora fame!” li sorprese con un sorriso raggiante.
Come la fenice che risorge dalle sue ceneri, i due pirati si risollevarono e tornarono carichi ai fornelli.
“Questa volta vincerò!” affermò la principessa serpente.
“Non sia mai!” replicò Bartolomeo.
E così i due tornarono a duellare. Lo stomaco di Rufy avrebbe avuto ancora brutte sorprese …


NOTE DELL'AUTORE
Salveeee a tutti! <3 Vi auguro un buon San Valentino con questa simpatica storia! Due personaggi follemente innamorati che non riescono ad ottenere l'amore ricambiato direi che sono perfetti per questa festività ^^
Fan di Rufy non allarmatevi, Chopper ha detto che il nostro pirata preferito sta benone ;)
Chi avreste voluto che vincesse la sfida?
Ringrazio tutti coloro che leggeranno la storia e chi la inserirà tra le preferite e ricordate <3
A presto!
Monkey D Akiko <3