Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: k_Gio_    14/02/2018    6 recensioni
Raccolta di ff sui CaptainSwan. Dal fluff all'angst. Insomma, quello che l'ispirazione mi porta ve le metto per iscritto :D, nel bene e nel male.
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                
                                                                            
Risultati immagini per san valentino hot chocolate


Si aggirava tra le corsie in modo del tutto casuale, alla cieca sperava di trovare quello che si era appuntato all'ultimo momento sulla lista della spesa. Come avrebbe fatto ad arrivare a casa tutto intero e senza perdersi qualcosa per strada era ancora un'incognita...e probabilmente non ci sarebbe riuscito se sua figlia avesse continuato a muoversi come un'anguilla tra le sue braccia.
Il suo incedere a fortuna attirava gli sguardi compassionevoli della gente che lo incrociava. Era talmente confuso in quello che stava facendo che nemmeno se ne rendeva conto di ciò che gli accadeva intorno.
Versi indecifrabili e acuti gli perforavano un timpano mentre l'altro cercava di ascoltare i pensieri che la mente cercava di elaborare. Era la prima volta che usciva a fare la spesa con sua figlia e probabilmente sarebbe stata anche l'ultima.
Finalmente , dopo aver fatto il giro del supermercato almeno cinque volte, si era trovato davanti a quel vasto scaffale che ospitava i più svariati tipi di latte in polvere e omogeneizzati di ogni tipo. Gli venne la nausea. E lui che pensava di essere riuscito nell'impresa.
Aggiustò sua figlia su un fianco prima che rovinasse a terra e cercò di ricordare quale marca gli portasse la sua vicina quando andava a fare la spesa per loro. Non ricordava niente, era tutto troppo caotico nella sua testa. Si sarebbe messo a piangere per la frustrazione, sì lo avrebbe fatto. La bambina che intanto gli tirava l'orecchio e i capelli a cui riusciva ad arrivare.

Voleva prendere quello che alla sua bambina piaceva e non sperare che andasse bene quel salto nel buio.
Senza preavviso sua figlia iniziò ad emettere gridolini e ad agitarsi verso qualcosa al suo fianco, qualcosa che ancora non lo aveva raggiunto nel suo campo visivo.
«Alice mi farai diventare sordo prima del tempo di questo passo. Stai buona per favore» la implorò. Si voltò alla sua destra, scoprendo così cosa aveva destato l'attenzione di sua figlia.
Una giovane donna, con una fluente chioma dorata in giacca rossa di pelle e jeans, si era fermata davanti allo stesso scaffale con un bambino in braccio anche lei.
La donna si voltò verso Alice e le sorrise. Il cuore di Killian perse un battito. Ci avrebbe provato spudoratamente in altre circostanze, ma anche con Alice al seguito d'altronde era risaputo che bambini e cani sono ottimi aiutanti per rimorchiare. Ma era troppo stanco mentalmente per provarci.
Al contrario di sua figlia, il bambino della donna riposava tranquillo con la testa appoggiata sulla spalla. Glielo invidiò. Sua figlia non lo faceva dormire per due ore di fila.
«Non sai cosa scegliere?» lo riportò alla realtà la donna che dopo una breve occhiata lo ebbe squadrato dalla testa ai piedi.
«Non so proprio da che parte iniziare» confessò con un mezzo sorriso appurando che non era riuscito ancora a capire cosa fare.
«Immagino, è già difficile in generale figuriamoci per un uomo» lo prese in giro lei.
«Probabilmente è vero» convenne. Se non riusciva nemmeno a controbattere per una frecciatina di prima categoria, era evidente che sua figlia lo avrebbe fatto morire single.
Intanto la donna aveva puntato ciò che le serviva e stava per andarsene ma poi venne mossa a compassione.
«Prendi questo, al mio piace.» e gli mise nella mano libera una scatola di latte in polvere.
«Grazie» disse mentre guardava la confezione, almeno sapeva che era commestibile. Alice intanto si dimenava allungandosi quanto poteva per raggiungere i capelli biondi della sconosciuta.
«Ci pensa già il mio Henry a strapparmeli piccolina» le sorrise sfiorandole la guancia paffuta «strappa quelli del tuo papà». Si scambiarono un fugace sguardo.
«Scappo prima che si svegli» e fece un cenno al bimbo che dormiva profondamente.
La guardò andare via, la bocca semi aperta. Alice iniziò a piangere sempre più forte. Scappò anche lui dal supermercato dopo aver preso altre due cose senza sapere bene di cosa si trattasse.


Due giorni dopo si ritrovava punto e a capo, era più fresco del solito così dovette imbacuccare per bene la sua piccola principessina riducendola ad un fagotto incapace di muoversi troppo. E lei ci stava bene. I grandi occhioni azzurri osservavano ciò che la circondava e ogni volta che quelle due iridi si specchiavano nelle sue, Alice emetteva gridolini e sorrisoni gengivali. Amava quella bambina. Sperava di essere abbastanza per lei.
Coperti fino al naso si precipitarono dentro al supermercato, non era proprio il luogo più caldo del mondo ma meglio dell'esterno sicuramente.
Stavolta non si perse e raggiunse il reparto che gli serviva senza troppi impedimenti. E ritrovò la donna bionda dell'ultima volta.
«Sembrerebbe che sia il destino a farci incontrare» le disse arrivandole alle spalle.
Lei non si scompose sorridendo furba « O magari sei solo uno stalker che mi pedina»
«E mi porterei una bambina al seguito?»
«Per rendere la parte più attendibile, certo.» risero entrambi.
«Il latte è stato apprezzato, Alice ci teneva a ringraziarti» scherzò.
«Ne sono contenta.» e si avvicinò per dare un buffetto alla piccola.
Killian notò che quel giorno aveva un cappotto nero pesante e degli stivali alti che le mettevano in evidenza le gambe snelle.
L'aveva vista due volte e quelle due volte gli erano bastate per mandarlo in confusione ogni volta che pensava a lei. Di cui non sapeva nemmeno il nome.
«Penso sia il momento giusto per presentarsi, Killian Jones»
«Emma Swan» le diede la mano che lui prontamente strinse.
«Immagino tu vada a festeggiare San Valentino» disse con nonchalance sondando il terreno. Quando Alice si addormentava e prima di crollare lui stesso, si era domandato chi fosse quella donna. Sicuramente aveva già qualcuno ma nessuno poteva impedire che potesse nascere un'amicizia...perlomeno avrebbe avuto qualcuno a cui rivolgersi quando non sapeva dove sbattere la testa con sua figlia. Forse si sarebbe dovuto sentire in colpa per quei pensieri da opportunista. Probabilmente avrebbe dovuto.
«Che?» si rialzò lei dopo aver messo delle pappetta dentro al carrello.
Lui la indicò, era decisamente più in tiro dell'ultima volta.
Lei scosse la testa quasi divertita.
«Il mio San Valentino prevede andare a prendere Henry da mia madre e starmene sotto le coperte a bere della cioccolata calda» guardò nel carrello «Se mi ricordo di prenderla»
Fu felice, non ne aveva motivo ma lo fu. Forse aveva qualche possibilità...una volta che il suo aspetto non fosse stato così deprimente come era.
Si buttò «Se ti va potremmo andare a prendere della cioccolata calda al locale qui dietro. Se ti va».
La vide guardarlo imbambolata, ovviamente non si era aspettata un attacco diretto come quello.
«Ma se ci siamo visti mezza volta»
«Con oggi è una volta completa» le ammiccò. «E poi sei simpatica ad Alice, non vede l'ora di strapparti i capelli, vero?» e la bimba emise qualche versetto incomprensibile,iniziò a fare le bolle con la saliva.
«Certo, non contarci, bambolina.»
«Quindi è un sì?»
«Non hai nien'altro da fare? Nemmeno mi conosci»
«Hai trovato il latte giusto, Alice è un tipo complicato. A me basta questo»
La vide pensarci e guardarsi intorno. Ci stava davvero pensando. Assurdo, magari non stava in condizioni tanto critiche come si immaginava.
«Devo prendere Henry, non posso lasciarlo ai miei» doveva essere una scusa?
«Lo prendi e porti anche lui. Mi sentirei svantaggiato con due femmine»
«Concordo» si morse il labbro inferiore.
«Va bene. Posticiperò la maratona su Netflix»
«Perfetto» era davvero contento, e sollevato. Già si sentiva solo di per sé in quel periodo, gli serviva stare in compagnia...anche se quella compagnia l'aveva appena conosciuta ed era dannatamente affascinante. Quegli occhi verdi avevano il potere di ipnotizzarlo.


Fecero come detto. Uscirono dal supermercato e Killian con Alice si diresse direttamente al locale in attesa di Emma ed Henry. Fino all'ultimo Killian pregò affinchè lei non gli desse buca. Ma così non fu. Arrivarono ed ordinarono, seduti al loro tavolino con i rispettivi bimbi sulle gambe inziarono a parlare. Emma aveva temuto che si sarebbe rivelata una mattinata sprecata e invece quell'uomo dai penetranti occchi azzurri la catturò.
A differenza di quanto si era aspettato lui, non parlarono minimamente di loro stessi. La loro conversazione si basò prevalentemente sui loro figli. Non perchè non sapevano di cos'altro parlare, ma perché semplicemente venne loro spontaneo. E risero e scherzarono come non facevano da tempo, con la complicità di quel rapporto che si ha con chi non si conosce bene e che non è vincolato dal pregiudizio. Erano liberi di parlare senza pensarci troppo.
Verso l'ora di pranzo si accorsero che si erano protratti fin troppo nel locale, ma non se ne erano minimamente accorti.
Si alzarono dandosi scherzosamente appuntamento alla prossima spesa.
Uscirono felici e più leggeri per quella sorpresa inaspettata che quel San Valentino gli aveva dato.
Non si sarebbero dichiarati amore eterno in quella giornata un po'grigia e con il freddo che pizzicava la pelle. Lo avrebbero fatto più in là. Dopo scambi di telefono, dopo inviti ad uscire al parco con i bambini, dopo chiaccherate al telefono su cosa andava bene fare in caso di varicella e altre malattie.
Ma lo avrebbero fatto.








______________________________________

E con questa cosa che dovrebbe essere una ff romantica (?!) vi auguro un buon fine San Valentino ahahahahaha
Se non si fosse capito sia Alice che Henry sono poco più che due tappetti piagnucolanti che non parlano nè camminano né altro xD
E niente, volevo farli conoscere per le corsie di un supermercato già da tempo e oggi ho ripreso una bozza che già avevo iniziato e toh, ecco a voi questa cosa. Nessuna pretesa ma solo una cosina nata così senza troppe cerimonie. E poi, suvvia, ma chi non ha mai desiderato conoscere la propria anima gemella mentre si fa spesa ahhahahahaha ditemi che non sono l'unica ahhahahaah 
E con questo, ci si sente in giro bella gente! 
Alla prossima!

Gio

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: k_Gio_