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Autore: ballerina 89    17/02/2018    2 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA.

È sera... ho  messo da poco entrambe le bambine a letto e adesso mi ritrovo seduta sul divano di casa a fare zapping alla tv. Non sto cercando un canale in particolare, sto semplicemente spingendo pulsanti a caso per distrarre la mia mente. Tra qualche ora sarà mezzanotte e questo significa che un nuovo giorno sta per arrivare. Non ci sarebbe nulla di strano se fosse un giorno come tutti gli altri ma quello di domani non sarà un giorno qualunque; sarà l’anniversario di un evento orribile e per quanto la situazione ormai si sia più che risolta non riesco ancora a vivere la giornata che sta per arrivare con la spensieratezza con cui vivo tutti i giorni.
- Ecco dov'eri finita... pensavo fossi scappata! - sento Killian sussurrarmi all’orecchio mentre si avvicina e mi abbraccia.
- Scappata?!?! - chiedo cadendo dalle nuvole
- Beh si... hai detto che mi avresti raggiunto in camera una volta aver fatto addormentare le bambine. Leila e Chloe dormono da un pezzo ormai ma tu sei qui invece che di sopra con me.
- Scusami hai ragione è solo che avevo bisogno di distrarmi un secondo.
- Non ti basto io come distrazione?  - mi chiese mordicchiando il lobo del mio orecchio e facendo vibrare tutto il mio corpo.
- Certo che mi basti tu amore! - risposi sorridendo.  Non volevo assolutamente che si preoccupasse per me ma a quanto pare il sorriso che gli avevo appena regalato celava dietro di se tante altre cose. 
- Alt! Guardami - disse diventando improvvisamente serio - Cosa c’è che non va? 
- No! Non c’è nulla che non va, tranquillo. 
- Ti si legge in faccia che qualcosa non quadra! Lo sai che puoi dirmi tutto vero?
- Certo che lo so e se avessi qualche problema te ne parlerei di sicuro ma non c'è nulla di cui parlare... solo cattivi pensieri. Non preoccuparti inutilmente ok?
- Vuoi parlarmene?
- No... sono già andati via vedendoti! - lo bacio
- Mmh... molto bene e cosa ne diresti di farli scomparire del tutto questi cattivi pensieri? - mi indicò la camera da letto con aria maliziosa.
- Direi che ti amo!
Senza aggiungere altro mi lasciai prendere per mano e insieme a Killian raggiunsi la nostra camera da letto dove pensai che avrei lasciato i miei pensieri ma invece mi sbagliavo... la mia mente, nonostante le dolci attenzioni del mio focoso maritino,  ritornava sempre lì.
- Scusa Killian ma... non me la sento! - è la prima volta che lo rifiuto da quando stiamo insieme. La sua faccia divenne improvvisamente seria - Non arrabbiartrti ok? - dico preoccupata
- Arrabbiarmi? E perchè mai? Sono solamente preoccupato per te amore... mi dici cosa ti turba?
- Non è nulla tranquillo.
- Non sembrerebbe che sia nulla... 
- Killian guardami: Sto bene!  Davvero.
- Mmh Ok... farò finta di crederti...
***
"Voglio morire da eroe... è questo l’uomo che voglio che tu ricordi! " - queste parole ritornano nella mente come un fulmine a ciel sereno e non posso far altro che sentirmi male ogni volta. E' colpa mia... è tutta colpa mia se l’ho messo in pericolo... è colpa mia se ha rischiato di non avere il suo lieto fine... è colpa mia se è morto. È vero adesso è qui con me e tutto si è risolto ma non posso far a meno di pensare al fatto che l’ho messo in pericolo. Avevo le mie buone motivazioni, volevo salvarlo, ma purtroppo quel gesto lo ha invece portato ad un passo dalla morte eterna. Non so cosa farei sinceramente se tornassi indietro. Forse rifarei la stessa cosa... forse no. So solamente che è inutile anche il solo pensarci ma non ci posso fare niente:  mi sento terribilmente in colpa. Mi alzo dal letto e vado giù in cucina a bere un bicchiere d’acqua, non riesco proprio a stare a letto stasera. Vago per la cucina, per il salone, provo a leggere un libro ma niente... non riesco a distrarmi. Decido di andare di sopra a controllare le bambine ma una volta assicurata che stiano entrambe dormendo  mi convinco  a tornare a letto con la speranza di riuscire a dormire almeno un po tra un brutto pensiero e un altro. Killian è lì, nel nostro letto che dorme beato ignaro di tutto quello che mi sta passando per la mente. Non voglio che sappia. Farebbe di tutto per convincermi che non c’entro nulla in tutto quello che è successo ma sappiamo tutti che non è cosi. Mi stendo dalla mia parte del letto e mi metto ad osservarlo: sono davvero fortunata ad aver trovato un uomo come lui.
***

POV KILLIAN 

Eravamo sul divano a guardare un film... o meglio:  eravamo sul divano a far "finta" di guardare un film. Io non ero assolutamente interessato al programma che c’era in TV. L’unico interesse vero e proprio lo avevo stretto tra le braccia. Per lei la cosa non era da meno e lo capivo dal modo in cui reagiva ai miei baci.
- Papy mio! - si intromise ad un certo punto Chloe arrivando a piedini scalzi con già il suo pigiamino infilato. Emma le aveva già preparare per la notte ma loro ancora non ne volevano sapere di fare la nanna perciò le abbiamo lasciate giocare ancora un altro po con la speranza che si stancassero ma ho capito una cosa da quando sono un genitore: i bambini non si stancano. Mai!  - Mamy batta! No bacini a papà! - Sale con gran fatica sul divano e si mette tra di noi in modo tale da dividerci. Mia figlia è molto gelosa di me. Non vuole che presti attenzioni ad altre donne che non siano lei. Nessuna eccezione neanche per sua madre.
- Amore mio! Papà vuole bene alla mamma! È giusto che dia qualche bacino anche a lei non trovi? - provai a dirle ma di tutta risposta mi guardò inclinando la testa e togliendo il ciuccio dalla bocca rispose con un secco " no"
- Signorina - intervenne Emma - Si è fatto davvero molto tardi dovresti essere a nanna già da un pezzo. Vogliamo andare?
- No, dopo tu tanti bacini a papà! - le rispose incrociando le braccia
- Stai tranquilla,  verrò con te e tua sorella quindi papà starà lontano dai miei bacini ok?
-Ok allora! - disse felice per poi farsi  prendere in braccio - Tao papà ti boglio bene!
- Anche io te ne voglio amore mio! Sia a te che a tua sorella.
- Ti raggiungo appena si addormentano. - Mi disse Emma con un leggero movimento di labbra per non farsi sentire da quella piccola peste
- Perfetto amore! - risposi con il suo stesso tono -  Ti aspetto in camera - e alzai un sopracciglio per farle capire le mie vere intenzioni. Sorrise e si allontanò con entrambe le bambine. 
Passo più di un’ora da quando si era allontanata ma di Emma ancora neanche l’ombra.  Possibile che stia ancora cercando di far addormentare le bambine? Solitamente non ci mette così tanto. Mi avvio per il corridoio e controllo entrambe le camerette: le bambine dormono beatamente ma Emma non c'è in nessuna delle due stanze. "Magari sarà in bagno" pensai ma neanche li c’era.  Non sapendo cosa fare scesi giù in cucina e la trovai lì: seduta sul divano che faceva distrattamente zapping. Provai a dissuaderla da quello stato pensieroso e inizialmente pensai di esserci riuscito. Riuscii a portarla nella nostra camera ma appena cercai un approccio più ravvicinato lei mi rifiutò. Strano, molto strano... deve esserle successo qualcosa per essere così tesa, è assente ma sembrerebbe non volerlo far vedere. Mi dispiace e mi ferisce sapere che non vuole confidarsi ma non posso andare contro le sue volontà.... a malincuore accettai il suo silenzio e cercai di dormire. Ci misi un po’ a prendere sonno: la sentivo girarsi in continuazione e sbuffare... ero tentato di accendere la luce e provare a parlarle ma sapevo che sarebbe stato inutile, avremmo finito  per litigare se avessi insistito.
 La sentii alzarsi... cercai di restare sveglio per capire se avesse bisogno di qualcosa ma la stanchezza fu  più forte di me e Morfeo mi trascinò con se nel suo mondo.

***

POV EMMA

Sono a terra stesa su lui, sul suo corpo. Piango... piango come una disperata e urlo. Gli sto urlando di tornare da me ma lui sembra non volerne sapere.
- Amore mio ti prego non farmi questo! Apri gli occhi!!!! - dico strattonando il suo corpo inerme. Non mi rendo conto di quanto tempo ho passato in quella scomoda posizione cercando un minimo segno di vita in lui so solo che in lontananza c’è un suono una sirena!
- Finalmente! Amore hai sentito?  Sono arrivati i soccorsi! Gli dico - Andrà tutto bene! - ma chi volevo prendere in giro... ormai non c’era più nulla da fare e quell'ambulanza è  lì non per curarlo ma per portare via il suo corpo. Non l'ho capito inizialmente considerato il mio stato di shock ma piano piano cominciai ad intuire qualcosa: era davvero tutto era finito. Sento qualcuno afferrarmi per il braccio come a volermi far alzare:
- Emma amore... vieni con me!  - è la voce di mia madre.
- Lasciami! Voglio stare con lui. - rispondo cercando di ribellarmi alla sua stretta.
- Tesoro Lasciali lavorare! - la sua voce è gentile... fin troppo gentile.
- Ti ho detto di no! Voglio restare qui con lui. - Cerco nuovamente di di l’iberarmi da quella spada presa ma improvvisamente mi sento afferrare anche per l’altro braccio , è mio padre questa volta e insieme riescono a togliermi da sopra il suo corpo.
- NOOO.... NOOOO... NOOOOOOOOOOOOO! - mi dimeno per raggiungerlo ma non ci riesco,la loro presa su di me è troppo salda. Rimango lì, ferma davanti a quell'oribbile scena senza poter far nulla. Vedo delle persone prenderlo da terra e metterlo su una barella. Afferrano un lenzuolo bianco e glielo poggiarono sopra. Sono  intenzionati a coprirgli il viso. Non posso lasciarglielo fare... non posso lasciarlo andare così.
- Aspettate vi prego! - si fermano all’istante alla mia supplica  e con la faccia di chi proba pena per te mi fissano  - Posso salutarlo...? Vi prego.. - li vedo chiedere conferma ai miei genitori e alla fine annuiscono e mi lasciano avvicinare. Gli afferro la mano e in quel preciso istante il mio cuore si spezza. La sua mano è fredda come non lo è mai stata. La stringo con forza ma non ricevo lo stesso trattamento le sue dita non si appoggiano alle mie
- Amore mio... - dico con voce flebile - Scusami... non volevo che finisse così. Apri gli occhi! Apri gli occhi per favore Killian. - sto piangendo senza controllo ormai e man mano che parlo le mie parole diventano urla. Sono distrutta, addolorata, arrabbiata... furiosa. Si sono furiosa perchè non sono l’unica responsabile di tutto ciò. - Ti chiedo scusa per tutto quello che ti ho fatto e conoscendoti tu mi perdonerai di sicuro ma c'è una cosa che voglio dirti Killian: da parte mia non avrai mai perdono. Io ti avrò anche condannato a morte ma tu ti ci sei condannato da solo già da prima. Ti avevo avvertito di non avvicinarti a me, che tutti quelli con cui ero stata erano morti ma tu non hai voluto darmi ascolto dicendomi che eri diverso, che eri bravo a sopravvivere. Io ti ho creduto killian... ho voluto crederti pensando avessi ragione e invece? Guarda come è finita! Tu steso di questa barella e io qui a morire di dolore per l’ennesima volta! Ti odio killian! TI ODIOOOOOOOOOO
- Emma amore...
- Mamma lasciami! Deve saperlo... deve sapere che lo od.... - sospiro - Lo amo! Lo amo mammaaaaa! Ti prego aiutami, deve esserci un modo per... - la sento abbracciarmi forte come a volermi dare forza ma niente, quello che sento è ancora più dolore perché so che non può farci nulla. Riesco a guardare il suo volto un’ultima volta prima che i paramedici lo coprono con il lenzuolo. Spingono la barella verso l’ambulanza e io continuo a tenere stretta la sua mano fini a quando i miei genitori mi trattengono ancora una volta allontanandomi definitivamente da lui. Le forze del mio corpo mi abbandonano improvvisamente facendomi accasciare a terra. In meno di un secondo sono già tutti accanto a me... non ci sono solo i miei ma anche Regina, Robin e Henry. Caspita Henry e li e sta assistendo a tutto questo schifo.
- Mamma! Mamma va tutto bene! - mi dice abbracciandomi ma è inutile neanche lui in questo momento riesce a tirarmi su di morale.
- Henry andiamo a casa. -  sento dire da regina. Evidentemente vuole tenerlo lontano da tutto questo... come biasimarla.
- Voglio restare con la mamma! Ha bisogno di me! Non possiamo lasciarla da sola!
- La mamma verrà con noi tranquillo. - come??! No, non se ne parla.  Cosa si sono messi in testa! Io voglio tornare a casa mia
- Regina, forse dovrebbe stare da noi non trovi ? - ecco ora si ci mette pure mia madre. 
- Avete un bambino piccolo... sarebbe meglio che non veda sua sorella così.
- Io rimango qui! - Riuscii a dire mentre le due cercavano di mettersi d’accordo
- Non dire assurdità, non puoi restare qui. 
- Allora riportatemi a casa mia.
- Si e magari vuoi anche rimanere da sola. Non se ne parla Emma! Forza andiamo.
Provo a far valere la mia opinione ma l'unica cosa che ottengo è quella di essere trascinata a forza a casa di Regina. 
- La tua camera è di sopra accanto a quella di Henry. - senza dire una parola salgo al piano di sopra, chiudo la porta alle mie spalle e mi butto sul letto. sul letto non voglio ne vedere né sentire nessuno. Volglio solamente chiudere gli occhi e raggiungere Killian per sempre. 
***
Nonostante Le continue visite dei miei familiari per cercare di controllare che stesi bene e cercare di farmi mangiare riuscii ad isolarmi e non calcolarli. Ero disposta a raggiungerlo e nulla mi avrebbe fermato. Passarono così due giorni. Era mattina presto e in stanza entrò Regina. Solitamente il rituale era sempre lo stesso: entrava, mi dava uno sguardo, mi chiedeva se volessi mangiare qualcosa dopodichè nel più assoluto silenzio, dopo aver visto che non ero intenzionata a comunicare, usciva dalla stanza. Quella mattina però non fu così:
- So esattamente cosa stai cercando di fare ma posso darti l’assoluta certezza che non te lo permetteremo. - mi dice sedendosi sul letto proprio accanto a me. - So cosa stai passando, ci sono passata con Daniel e posso dirti con assoluta certezza che abbandonarti così non ti porterà da  lui... ti farai solamente del male. Emma, la vita non finisce con un amore ci sono altre cose importanti per cui vale la pena vivere e di la c’è n'è una molto importante: Henry. È preoccupatissimo per te sai??? -  "se non rispondi se ne andrà"  provai a ripetere nella mia mente ma mi sbagliavo... era ancora qui.  - Senti... so che non vuoi ascoltarmi e lo rispetto ma devo dirti una cosa importante! Per favore guardami poi ti prometto che ti lascerò in pace. - farei di tutto purché mi lasci in pace.  Non sopporto più nessuno in questo periodo. A malincuore decido di guardarla per sentire cosa ha da dirmi.
- Sono passati due giorni dalla sua... - si trattiene, sa che ricordarmelo mi farebbe stare ancora più male - Quello che voglio dirti è che... si insomma... oggi pomeriggio ci saranno i suoi funerali... non puoi mancare lo sai vero? Se te la senti ti posso accompagnare anche adesso a dargli un ultimo saluto prima del funerale... ti va di vestirti?
- Non mi va di fare nulla... non voglio andarci...
- A lui farebbe piacere se ci fossi! - odio quando mi parlano con quel tono gentile con cui si parla ad un bambino per consolarlo.
- A lui farebbe piacere avere al suo funerale la persona che lo ha ucciso? Io non penso.
- Non essere sciocca lo hai visto anche tu che quando lo hai trafitto la ferita che è apparsa non è stata quella che gli hai inflitto tu ma quella sul collo fatta da Excalibur mesi fa! Non è morto a causa tua. Si è sacrificato per noi e si sono sicura che ti vorrebbe al suo funerale. Vorrebbe accanto la persona che ama!
- Amava! - la correggo. Il mio Killian ormai non c'è più.
- Lui ti amerà per sempre! - nel sentire pronunciare quelle parole mi alzo di scatto e vado in bagno... non tanto per cambiarmi quanto per piangere.  Non voglio farmi vedere così ma ci sto mettendo troppo a calmarmi. Se esco dal bagno in pigiama capirà che ho avuto una crisi. L’unico modo per uscirne indenne da domande e preoccupazioni è vestirmi e andare a salutarlo.
Vido la faccia di mio figlio, di Robin e Regina tirare un sospiro di sollievo quando mi videro pronta ad uscire ma non appena varco la soglia della porta di casa Mills cambio immediatamente idea.  Questo freddo non fa altro che ricordarmi quella sera.  Mi blocco sul vialetto pietrificata... non credo di riuscire ad andare avanti ma Regina prontamente mi affianca e mi accompagna a lenti passi fino alla macchina. 
Arriviamo all’ospedale di Storybrooke ma questa volta non entriamo dall’entrata principale bensì da quella laterale.  Nella mia vita ho sempre sperato che sarei entrata da questa porta il piu tardi possibile eppure eccomi qui davanti a quella che è a tutti gli effetti la porta principale della camera mortuaria.  C’è già mezza storybrooke qui a fargli visita. Non faccio in tempo ad entrare nell'atrio che  tutti iniziano a fissarmi con compassione. Sono a disagio e non voglio assolutamente stare qui. Mi vengono tutti vicino per farmi le condoglianze e dirmi tante parole di incoraggiamento e l'unica cosa che voglio fare in questo momento è colpirli tutti con la mia magia. Sento qualcuno cingermi la vita e allontanarmi da quella folla impazzita. E' mio padre e mi sta portando nella stanza che hanno allestito per... non ce la faccio neanche a dirlo.
- Vuoi compagnia? - mi chiede gentilmente il mio papà ma gli rispondo con un no con la testa e senza ulteriori parole mi accontenta lasciandomi da sola con lui.
Non so dire con esattezza il tempo che io sia stata lì in quella stanza a fissarlo so solo che ad un certo punto mentre gli prendevo la mano un flashback dei nostri anni trascorsi insieme mi è apparso davanti facendomi rivivere quei meravigliosi ricordi. c'era tutto: il nostro primo incontro, la nostra prima avventura, neverland con il nostro primo bacio, il primo appuntamento, la nostra prima volta e poi camelot, Exalibur, l'oscurità che ci ha divorato entrambi e per finire la sua morte. Mi ritrovai un minuto dopo o quello che per me era un minuto fuori dalla stanza con mio padre che mi teneva stretta a se. Non compresi subito come fossi arrivata lì ma poi mi spiegarono che ho avuto un attacco di panico e sono stati costretti a tirarmi fuori per sedarmi. 
Sono ancora stesa tra le braccia di mio padre e alterno nomenti in cui sono sveglia ad altri in cui credo di essere addormentata... non so spiegarlo con esattezza, so solo che in questo momento di apparente coscienza c'è qualcuno che sta parlando di me: 
- Non può andare avanti così!
- Snow è normale che stia così! Come staresti se ti portassero via David!
-  Si ok ma sono tre giorni ormai che sta così...
- E starà così per tantissimo altro tempo... non possiamo far nulla per il suo dolore possiamo solo starle vicino e prenderci cura di lei.
- Non mangia, non beve... non è più lei.
- Smettete di parlare di me... - disco con voce debole - io... io non voglio stare bene, voglio raggiungerlo... voglio stare con lui ovunque esso sia!
- Non pensarle neanche queste cose! - mi dice mio padre stringendomi di più. - L’amore vince ogni cosa tesoro e noi ti amiamo... ti aiuteremo!
"L’amore vince ogni cosa", queste parole risuonarono nella mia mentre... e se... e se fosse vero amore tra di noi? Forse potrei ancora salvarlo. Si, devo tentare.   Non so davvero con quale forza riesco  a mettermi in piedi nonostante i sedativi,  mio padre che cerca di tenermi lì ma niente... sono  intenzionata a salvarlo e riesco a sfuggire alla sua presa. Si, posso farcela:  lo amo troppo e lui ama me. Il nostro è senza dubbio vero amore.
Raggiungo la stanza in cui lo hanno sistemato ma mi accorgo che ci sono delle persone accanto a lui: lo stavano per chiudere in quellorribile bara. Riesco a reggermi in piedi a quella vista solo perché so di poterlo salvare.
- Emma amore, non credo sia il caso che tu veda questa scena, andiamo di la ok? - cerca di dire mia madre che nel mentre è riuscita a raggiungermi.
- Non vedrò nessuna scena, posso ancora salvarlo - dico in lacrime
- No non puoi! Guardami - è seria e con gli occhi rossi dal pianto- Devi accettarlo bambina mia! Se ne è andato.
- NO! - Mi scosto bruscamente - E voi fermatevi! - mi avvicino a lui e sorrido... si! Sono appena riuscita a sorridere per la prima volta dopo tre giorni. I miei ormai credono che abbia perso il lume della ragione ma non sanno quello che stavo per fare.
- Scusami amore se non ci ho pensato prima! - lo accarezzo e quella sensazione fredda che emana il suo corpo non mi da più fastidio come prima perché so che è solamente momentanea. Tra poco il suo corpo tornerà ad essere caldo come lo è sempre stato. - Ti amo killian! - mi avvicino alle sue labbra e lo bacio... un bacio leggero, dolce ma pieno di sentimento. Mi stacco delicatamente dalle sue labbra e inizio a fissarlo per due, tre, quattro... cinque secondi... com' è possibile che non si sia ancora svegliato? Ritento, ma anche questa volta senza risultato...
- Emma...
- No mamma! Posso farcela, può funzionare... deve funzionare! - Provo un’ultima volta con lo stesso identico risultato... non si sveglia. In quel momento ho la piena consapevolezza che non lo avrei più riavuto indietro. Ho fallito, ho fallito miseramente.  Lacrime silenzione iniziano a scendere senza controllo dai miei occhi fino a lasciare spazio a delle urla disumane che chiedono a chiunque li vicino di aiutarlo.
- No, non può finire così! Io lo amoooooo! KILLIAN PER FAVORE SVEGLIATI! TORNA DA MEEEEEEEEEEE! - sto rivivendo la sua morte per la seconda volta e questa non fu affatto più semplice da gestire. Le persone che erano con lui in stanza prima che entrassi riprendono in silenzio a lavorare mentre io  Inizio a imprecare come una matta contro di loro: - lasciatelo! Non toccatelo... se solo vi avvicinerete io.. - ero come impazzita.... indemoniata... avevo perso completamente il lume della ragione. Se non fosse per mio padre e Robin che mi si pararono davanti tenendomi stretta molto probabilmente avrei alzato le mani se non la magia su di loro. Non so precisamente chi, ma qualcuno  infischiandosi dei miei lamenti e delle mie suppliche diede l’ordine ai ragazzi di finire il loro lavoro e non poterti far altro ad assistere alla scena più brutta della mia vita.

***

POV KILLIAN

Mi svegliai in piena notte sentendola muoversi incessantemente e mi girai a guardarla. Si era sbarazzata di tutte le coperte e smaniava durante il sonno. Stava sudando come non avevo mai visto... aveva completamente i capelli bagnati.  "Che abbia la febbre?" Appoggio delicatamente la mano sulla sua fronte ma niente non scotta... mi fa tenerezza a vederla così cosa dovrei fare adesso: svegliarla? Mmm ci penso un po’ ma poi decido di lasciarla dormire ancora. In fondo se stesse avendo un incubo si sarebbe svegliata da sola no? Mi sdraio più vicino a lei, l'abbraccio e l’accarezzo cercando di placare i suoi movimenti. Sembra funzionare per circa una decina di secondi dopodiché riprende incessantemente a muoversi fino a quando di scatto si mette a sedere con gli occhi completamente sbarrati di terrore e urla!
- Emma! Emma amore! - cerco di dissuaderla da quello stato di puro panico - Amore guardami! - si volta immediatamente mi guarda e inizia a tastarmi tutto il corpo. La testa le braccia le gambe e per finire poggia le sue mani sul mio cuore. - Emma amore ti senti bene? - non mi risponde la vedo solo che inizia a piangere - Ei amore che c’è? - l’abbraccio e la Lascio sfogare.
- Papà che succede??? Ho sentito la mamma urlare? - dice Leila entrando di corsa nella nostra stanza con il suo inseparabile amico di peluches. Cerco di tenere il viso di Emma nascosto per non farle vedere in che condizioni è ridotta sua madre.
- Amore non preoccuparti non è nulla!
- Stavate litigando? - chiede preoccupata
- ma che vai pensando amore??? Assolutamente no. Ci stavamo facendo il solletico e ha urlato! - che scusa poco credibile killian complimenti - è tutto apposto tesoro torna a dormire.
- Non posso dormire con voi?
- No amore lo sai... ognuno nel suo lettino e il tuo ti sta aspettando mi sembra.
- Va bene! Notte.
- Notte amore mio.
Aspetto che i passi di mia figlia si facciamo piu lontani dopodichè torno a dedicarmi ad Emma:
- Qualsiasi cosa sia successa sono qui amore. - non ottenni risposta ne questa ne le successive volte che glielo domandai. Continuava a tenere entrambe le mani sul mio petto e non era intenzionata ad allontanarle.  Cosa diavolo le prendeva? Qualcuno bussò alla porta della nostra camera riportandomi alla realtà
- Leila amore è tutto ok, torna a nanna! - dissi sapendo già che fosse lei
- Sono Regina... posso entrare o non siete presentabili?
- Entra entra... - la vidi varcare la soglia - Come... come mai sei qui?
- Mi ha chiamato tua figlia e ho fatto due piu due.
- Hai fatto cosa? - chiesi perplesso e lei alzò gli occhi al cielo
- Lascia stare... stava dormendo prima di ridursi così? - mi chiede indicando Emma. annuisco - E scommetto che è stata strana, nervosa e assente durante tutta la giornata.
- Piu in serata che nella giornata ma si... Sai cos'ha?
- Credo proprio di saperlo. Non le succedeva da un bel po ormai e pensavo lo avesse risolto ma evidentemente non è così. 
- E dimmi: cosa le succede? Come posso aiutarla?
- Sono sicura che te lo dirà lei appena si riprenderà un secondino. Ormai non puo piu scappare. Sono venuta qui solo per vedere se vi serviva una mano con le bimbe ma se entrambe sono ancora a letto posso anche togliere il disturbo.
- Aspetta... devo preocuparmi?
- Credo proprio di no... Ci vediamo domani - e sparì in una nuvola di fumo.
- Perchè la tua amica deve essere così misteriosa è? - provo a dire cercando di farla ridere ma non funziona - Che ti succede amore mio? Parla con me ti prego... 
rimanemmo abbracciati per più di un'ora poi finalmente sentii la sua voce:
- Sei... sei vivo? - mi chiese
- Amore... cosa...
- Sei vivo? Sei davvero qui? - la sua mano sul mio petto continava ad essere insistente
- Certo amore che sono vivo! - le accarezzai il viso - Hai avuto un incubo? Hai sognato che fossi mor...
- Non dirlo! NO... per favore non dirlo!
- Ei guardami... non c'è bisogno di essere così spaventati... era solo un brutto sogno tesoro... niente di più.
- Non è vero... non... non era un sogno. Era la realtà. - che abbia avuto una nuova visione?
- Spiegati meglio amore.
- Oggi è... oggi... oggi è il giorno che io... - respirava troppo velocemente.
- Calmati tesoro... respira e spiegami tutto, ci sono io con te. 
- Oggi è il giorno in cui ti ho ucciso. Oggi è il giorno che mi hai lasciata sola... oggi è l'anniversario della tua morte e io l'ho rivisto... ho rivisto tutto. 
- Ooooh piccola mia - la stringo a me quando la vedo iniziare a singhiozzare - Non fare così, non è successo nulla, io sto bene adesso. - non sembrava calmarsi. - Ti aiuterebbe a stare un po' meglio raccontandomi il tuo sogno? 
- Non lo so... 
- Proviamo allora ok? Dimmi, come è cominciato?
- Forse faccio prima a mostrartelo... non credo di riuscire a raccontarti tutto... - si alza velocemente e corre nel capanno fuori casa. La seguo non capendo cosa voglia fare. La vedo rovistare tra gli scatoloni e finalmente tira fuori quello che cerca: un'acchiappasogni.
- L'ho usato su regina a Camelot per farmi mostrare la perdita del suo primo amore... ci serviva per ottenere una lacrima per poi liberare merlino. Forse posso rifare l'incantesimo su di me e farti vedere cosa ho sognato... che poi in realtà è quello che ho vissuto quando te ne sei andato.
- Te la senti? Non stavi un granchè bene appena ti sei svegliata e sinceramente non sembri stare bene neanche ora.
- Killian in tutto questo tempo c'è una cosa che ti ho sempre tenuta nascosta. - sbiancai, pensavo non ci fossero segreti fra di noi. -  Faccio questo incubo ogni anno. ogni volta che arriviamo in questo giorno dell'anno io so già che rivivrò queste emozioni. 
- Perchè non me ne.... 
- Shhh... prima dai uno sguardo a questo ok?
- Ok, ma di sopra... si gela qui e non possiamo permetterci di ammalarci. Tornammo nella nostra stanza e mi assicurai che la porta fosse ben chiusa. Volevo evitare che le bambine sentissero qualcosa. - Come funziona esattamente?
- Penserò al sogno che ho fatto e a quel periodo e in teoria dovrebbe materializzarsi il tutto dentro questo acchiappasogni.
- Sei pronta? - annuì - Allora mostrami tutto quello che vuoi. - la vedo prendere quell'oggetto magico tra le mani e guardarlo attentamente. All'iniziò non vidi nulla e pensai che l'incantesimo non stesse funzionando ma piano piano qualcosa iniziò ad apparire e in men che non si dica mi ritrovai catapultato in quella che era stata la vita di mia moglie nei giorni per lei piu bui. Il cuore mi si spezzò prima in due e poi in altri picolissimi frammenti... vederla in quella situazione mi ha devastato completamente e  non so se è perchè non riesco più a guardare il resto della sua storia o perchè la sto vedendo che sta facendo fatica a trattenersi, prendo quello stupido oggetto e glielo strappo dalle mani per poi lanciarlo a terra. La stringo a me con quanta più forza ho. 
- Shhhh... calmati tesoro è tutto ok... sono qui e non ho nessuna intenzione di andarmene di nuovo. 
- E' stato orribile...
- Ho visto. Non riesco neanche ad immaginare come sarebbe stato per me affrontare la tua perdita se i ruoli fossero stati opposti. 
- Tu... tu hai perso Milah...
- Per quanto io l'abbia amata non potrà mai reggere il paragone con te. Tu sei il mio vero amore, lei è stata invece un grande amore, la cosa è differente. Se con la sua morte sono diventato un essere spregevole con la tua molto probabilmente mi sarei ucciso. Non sarei riuscito a gestirlo e non penso lo gestirò mai. - Piange... continua a piangere senza sosta. - E' tutto finito Emma davvero. Guardami - i nostri sguardi si incrociano - Io non me ne andrò mai più te lo prometto. Neanche se con il passare del tempo ti dovessi stufare di me io non me ne andrò... sarò la tua ombra.
- Ti amo Killian! - sembra stare un pochino meglio. - Perchè non mi hai mai parlato di questa cosa? Perchè non mi hai mai raccontato che lo rivivi ad ogni anno che passa?
- Non volevo che ti preoccupassi per me. Ho sempre cercato di stare attenta a non fartelo scoprire: ho organizzato cene tra amiche che poi guardacaso finivano sempre all'alba, ho detto di dover lavorare di notte quando in realtà questo non era assolutamente vero, sono arrivata addirittura a trovare il pretesto per litigare con te in modo che uno dei due dormisse sul divano. Tutto pur di non farti preoccupare per questa cosa. Ho chiesto aiuto a Regina per liberarmi di questo vero e proprio incubo ma nonostante io abbia ingurgitato numerose pozioni questo sogno/visone continua a perseguitarmi. Non credo che  me ne libererò mai.
- Ora che so la verità posso aiutarti ad affrontarlo.
- E come... non c' è riuscita la magia!
- Ho qualcosa più potente della magia... io e te insieme abbiamo qualcosa di più potente: il vero amore e i suoi frutti. Dimmi: ti sei mai riaddormentata dopo questi incubi?
- In  questi anni solo due volte è capitato e entrambe le volte l'incubo si è ripresentato.
- Bene... oggi non sarà così... oggi sarà il giorno in cui romperemo la tradizione.
- E come? I ricordi non si cancellano così...
-  Te l'ho già detto come: con il vero amore. Aspettami qui. - mi allontanai e tornai poco dopo con la piccola Chloe tra le braccia.
- Che cosa stai...
- Shhh... tieni prendila. - la misi tra le sue braccia dopodichè andai a prendere anche l'altra e la portai in camera da letto
- Papy perchè mi hai svegliato?- disse assonnata
- Infatti Killian... perchè....
- Stiamo per fare una magia! - dissi io
- Davvero papà? E come? - mi rispose tutta euforica
- Dormendo qui tutti insieme...
- In quattro in un letto? Mi sembra più un miracolo che una magia... - rispose Emma finalmente sorridendo
- E quale sarebbe la magia papà?
- Noi siamo la magia! Noi siamo una cosa sola divisa in più corpi, insieme siamo invincibili e nessuno, sottolineo nessuno, potrà mai dividerci.
- Neanche l'essere più cattivo papà?
- No amore mio ne lui ne nessunaltro.... neanche la morte in persona. Fin quando dentro i nostri cuori ci sarà il sentimento verso l'altra persona allora nessuno ci sconfiggerà. Ora a nanna però... devo dimostrare alla mamma questa nuova teoria. 
- Okkkkkk... notte mamma, notte papà! - disse la nostra piccola peste mettendosi sotto le coperte accanto alla sorellina che invece non si era minimamente svegliata.
- Grazie Killian... grazie per tutto. - Mi baciò
- Mi ringrazierai domani quando saremo "da soli" se questo trucco di magia funzionerà! Buonanotte mio cigno
- Buonanotte capitano.

POV EMMA

E niente... cos dire... l'indomani mi alzai alle dieci del mattino, fresca, riposata e con accanto la mia spelndida famiglia. Killian aveva ragione... Il vero amore vince ogni cosa. Amo quell'uomo e non smetterò mai di farlo. 
 
Note dell'autore:
Salve ragazzi eccomi qui. E' si la morte di Uncino è stata uno shock per tutti quanti nella quinta stagione ma secondo me non hanno fatto vedere molto, siamo passati dalla scena della morte ad Emma che ha deciso di seguirlo nell'oltretomba. Cosa c'è stato nel mezzo?  Sappiamo che al ritorno dagl'inferi Emma è andata a piangere sulla sua tomba quindi di conseguenza prima di partire ci sarà stato anche un ipotetico funerale. Cosa dire dei sentimenti che ha provato Emma in quel momento? Per me è rimasto un grande buco così ho ben pensato di scrivere qualcosa proprio su questo argomento. Sperando che questa one shot, anche se triste, vi sia piaciuta vi saluto e ci vediamo al prossimo aggiornamento :)
  
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