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Autore: ballerina 89    22/02/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA

Lo sapevo! Lo sapevo che la felicità non sarebbe potuta durare in eterno. Ma dico io perché mi sono lasciata coinvolgere così... un pirata è pur sempre un pirata, avrei dovuto immaginarmelo e invece no, mi sono lasciata sedurre come se niente fosse per poi ritrovarmi così: umiliata per la millesima volta nella mia vita. Ormai credevo non sarebbe più stato possibile ma a quanto pare sbagliavo. Devo andare via... è l’unica soluzione per evitare di fare una strage e per quanto possa essere arrabbiata e schifata in questo momento so che non sarebbe una cosa giusta radere l’intera città al suolo! Apro la valigia e senza il ben che minimo ordine iniziò a riempirla con tutte le mie cose. Finito con la mia ne preparo un’altra con tutto l’occorrente per le mie bambine. Porto tutto al maggiolino giallo dopodiché salgo in camera delle bambine per prenderle:
- Mamma... - mi disse assonnata Leila
- Amore mio alzati ok? Dobbiamo andare.
- Dove? -  aprì gli occhietti e vide il mio sguardo. Si mise subito a sedere e posò entrambe le sue manine sul mio viso - Mamma hai pianto? - domandò preoccupata.
- Amore avanti corri a togliere questo pigiamino che siamo in ritardo. - cercai di ignorare la sua domanda ma una lacrima sfuggì al mio controllo facendola preoccupare ancora di più. Era la prima volta che non riuscivo a trattenere le mie emozioni davanti a loro. 
- Mammina perché stai piangendo? Che è successo? - continuò a dirmi - Non devi piangere io ti voglio bene lo sai vero? Ci sono io con te - Perfetto... chi delle due era la mamma adesso?
- Amore la mamma sta bene ma dobbiamo andare!
- Dove?
- In un bel posto amore. Corri va!
Le stavo mentendo spudoratamente e non riuscivo a capacitarmi di averlo fatto... non stavamo andando in nessun bel posto... non sapevo neanche io a dire la verità dove saremmo andate ma di sicuro dovevo uscire da questa casa. Presi Chloe , che a differenza di sua sorella non fece domande dopodiché le misi entrambe in macchina. Stavo per mettere in moto quando la voce di mia madre mi fermò:
- Dove vai così mattiniera? - mi girai per guardarla sperando di riuscire ad inventare una balla migliore di quella che avevo appena detto a Leila ma non appena i miei occhi incrociarono i suoi mi tradii e scoppiai a piangere come una bambina. - Emma amore che ti succede? - non riuscivo a parlare tanto stavo piangendo e non riuscivo ad essere lucida. Davanti a me scorrevano solamente quelle orribili immagini che avevo avuto la sfortuna di vedere questa mattina all’alba. - Vieni dai...ti porto in casa, non puoi andare da nessuna parte in queste condizioni.
- No, non viglio entrare in quella casa... non più...
- È successo qualcosa con... - si trattenne a dire il suo nome poiché entrambe le bambine stavano assistendo a quella scena. - Emm perché non venite a casa mia? Ho preparato cioccolata calda per un esercito, non riuscirò mai a finirli da sola.
- Si nonnaaaa!
- Ti toccolata!
- Andiamo allora! Guido io...
- Mamma non è necessario, davvero!
- Non sei in condizioni per guidare e poi dovunque tu stia andando penso che possa aspettare. - mi sorrise - Cedimi il posto coraggio.
***
Una volta arrivate al loft e distribuito cioccolata calda alle bambine, mia madre le fece distrarre con un nuovo cartone animato dopodiché torno in soggiorno da me.
- Allora, ora che le bambine non possono sentirci dimmi: Per cosa avete litigato questa volta?
- Non abbiamo litigato!
- Qualcosa deve pur essere successa per farti stare in questo modo.
- Credimi, non vorresti saperlo! - abbassai lo sguardo
- Amore, succede a tutte le coppie di litigare. Non penserai mica che io e tuo padre andiamo sempre d’amore e d’accordo.  Anche noi abbiamo i nostri alti e bassi.
- Non sono alti e bassi... io pensavo che andasse tutto a gonfie vele tra di noi invece mi sbagliavo...
- Ti va di raccontarmi cosa è successo? Sono sicura che ti aiuterebbe parlare un po'.
Ci pensai su ma poi decisi di raccontare amento a lei tutta la verità. Chi meglio di una madre avrebbe potuto cercare di darmi un po’ di forza?
- Ok...allora...
***
Mi svegliai all’alba cosa di per se già molto strana e dopo aver tentanto inutilmente di provare a dormire abbandonai l’idea. Con il viso ancora girato verso la porta della nostra stanza allungai la mano dietro di me per sfiorare la pelle di killian ma trovai solo il gelo dall’altra parte del letto. Mi girai lentamente dato lo stato di dormiveglia e costatai che lui non c’era. Il letto dalla sua parte era completamente intatto cosa che mi fece capire che non aveva affatto dormito qui. Mi alzai per andare a prendere il mio cellulare per chiamarlo ma proprio accanto ad esso trovai un bigliettino con la sua calligrafia:
"Amore mio buongiorno... se starai leggendo questo bigliettino è perché ancora non sono rientrato a casa. Dopo che sei andata a dormire mi ha chiamato spugna per un’emergenza al porto... nulla di così eclatante non preoccuparti: le cime della nave si sono staccate con il temporale. Esco per dargli una mano. In base allora che faremo deciderò se tornare a casa e svegliarti per ... (va beh hai capito), oppure rimanere lì e tornare per la colazione. Ti amo amore mio.
Ps. sono stato poco esplicito perché Leila ha imparato a leggere e non vorrei mai che leggesse certe cose. A tra poco    killian
 
Non è tornato per svegliarmi e di conseguenza questo significa che la situazione si è portata per le lunghe. Pensai di preparare la colazione ma poi un’idea ben migliore balenò alla mia mente. Decisi di andare a trovarlo. Avrei preso la colazione da Granny e avremmo mangiato a bordo della Jolly godendoci l'alba. Mi aveva promesso un risveglio amoroso? Avevo tutta l’intenzione di averne uno. Prima di andare via andai in camera di Henry dicendogli di dare un’occhiata alle sue sorelline e di portarle da Granny nel caso non fossi tornata prima che lui andasse a scuola. Presi la mia inseparabile giacca dopodiché mi diressi dalla cara nonnina e successivamene al porto. Vedevo la gente guardarmi in modo strano ma non ne capivo il motivo... lo capii qualche metro più in là quando dal ponte della Jolly Rogers lo vidi: Il mio adorato maritino era intento a baciare una donna che sicuramente non ero io. Sentii una forte fitta al petto e mi sentii mancare la terra sotto i piedi ma cercai ugualmente di restare lucida. Non è possibile, pensai, killian non mi tradirebbe mai, sono io il suo vero amore e invece eccolo lì a poggiare le sue labbra e le sue mani sul corpo di quella sgualdrina. Mi avvicinai di qualche metro a passo sostenuto decisa a prenderli a sberle: prima lui e poi lei ma quando la donna in questione si voltò nella direzione dove ero io ebbi una doccia gelata. La donna in questione la conoscevo e non potevo pensare che proprio lei potesse farmi questo affronto. Non so di preciso cosa mi successe, forse la vergogna di essere vista in giro, forse la rabbia, la delusione... non so... so solo che mi ritrovai a correre verso la macchina per poi tornare immediatamente a casa. 
***
- Ecco! Questo è quello che è successo... - dissi riprendendo a piangere. Mia madre mi fissava a bocca aperta per lo stupore. La conosco ormai... credo di averla lasciata quasi senza parole. 
- Tesoro sei... sei  sicura di quello che hai visto? Sono accuse pesanti queste.
- Più che sicura. Quel cogl..... - presi un respiro per evitare di dire parole poco consone in quanto in casa c'erano dei minori che avrebbero potuto ascoltare - Quel demente ha buttato all’aria la nostra famiglia.
- Sa che lo hai visto?
- No e non ho intenzione di dirglielo! Sono venuta qui solamente perché mi hai incontrata.  Ho deciso di lasciare la citta.
- Hai deciso cosaaaaaaaaa????? Emma non puoi farlo! Ti ricordi come è andata a finire l’ultima volta? Le bimbe stanno bene qui a Storybrooke, non puoi allontanarle di nuovo.
- Si che posso.
- Ragiona! E con il papà che faranno?
- Non lo vedranno semplice. Meglio crescere lontani da certa gente. - constatai con disprezzo. 
- Emma per quanto io ti voglia bene e possa darti ragione devo dirti che ora stai esagerando. Leila e Chloe hanno bisogno del loro papà.
- Io sono cresciuta benissimo senza un padre. 
- Eri una ladruncola. Per non parlare che eri infelice. 
- Quello è perchè  non avevo neanche una madre! Loro ce l'hanno, non devono preoccuparsi. 
- Emma...
- No, non mi interessa! Sono figlie mie e decido io della loro vita. Le rivedrà quando il suo avvocato mi chiamerà. Ora scusami ma dobbiamo andare! - feci per alzarmi in modo tale da poter andare a prendere le bambine. 
- Puoi per una volta non ragionare d'istino? - continuò imperterrita - Ok non vuoi vederlo e sono d’accordo con te ma non devi scappare.  
- Non ho altra scelta. Non posso tornare a casa mia. 
- Potete restare qui. Sai che mi fa piacere. 
- Mamma, siamo in tre e  con Henry che ogni tanto ci raggiunge quattro. Non ci staremmo mai tutti insieme in un loft.
- È una soluzione temporanea amore.  Leila ha scuola,  non puoi fargliela saltare così senza un modivo valito.  Devi prima capire cosa fare poi se sarà il caso la iscriversi da un’altra parte. Ora devi solo stare calma... non sei affatto lucida.
Aveva ragione, ma come essere lucidi in una situazione del genere? Come mantenere la calma quando l’uomo della tua vita, o quello che pensavi fosse l’uomo della tua vita,  ti tradisce? Le lacrime sul mio viso continuano a scendere senza controllo. Dico di essere solo arrabbiata ma chi vogliamo prendere in giro; sono triste, devastata... io lo amo cavolo ma come al solito non vengo ricambiata. E' la storia della mia vita. Dovrei esserci abituata e invece no. Pensavo forse diverso questa volta, che lui fosse diverso... ma mi sbagliavo.
- Mammina ancora piangi? - La vocina triste di Leila mi riporta alla realtà
- Amore mio non è nulla è solo una giornata un po’ triste. Sto già molto meglio, non preoccuparti per me! Torna a giocare. - tento di rassicurarla. 
- Sei sicura? - annuisco - Va bene! - torna nell'altra stanza. 
- Hai due vambine che sono un'amore!
- Lo so... - dico orgogliosa per poi ripensare a lui. - l’unica cosa buona che ha fatto quell' imbecille....
***

POV KILLIAN.

Il mio telefono iniziò a squillare incessantemente: una... due...  tre chiamate. Ci metto un po’ a trovare quel congegno elettronico ma alla fine riesco a trovarlo e rispondo. E' mia figlia Leila.
- Papy devi correre! La mamma sta piangendo ma non so perché? E' triste - disse tutta agitata preoccupata per la sua manma. Che caspiterina era successo ora?
- Amore di papà calmati... puoi passarmi la mamma? - chiesi non facendomi prendere dal panico. 
- Non sa che ti ho chiamato... e se si arrabbia? Non vuole che uso il telefono senza permesso.
- Non fa nulla amore... passamela un secondino per favore. 
- Va bene... -sento i suoi passettini veloci e poi una vocetta dire: "mamy è papy al telefono". La sua risposta fu  quella di ringraziarla e dirle di tornare a giocare. Attendevo paziente in linea ma la risposta da mia moglie non arrivò. Era caduta la linea. Provai a richiamare subito ma non rispose ne la prima ne la seconda volta. Provai una terza ma parti direttamente la segreteria. Qualcosa non quadrava. Senza perdere tempo mi precipitai a casa ma non trovai nessuno. Ad accogliermi c'era solo roba sparsa in ogni dove: vestiti buttati a terra, sul letto... giochi sparsi ovunque, il bagno sottosopra... che fosse entrato qualche vandalo? Che le abbiano fatto qualcosa? Continuavo a contattare Emma ma il telefono era perennemente spento. E se fosse nei guai? E le bambine dov'erano? Non so se per istinto o per cosa ma mi recai in men che non si dica a casa dei suoi genitori. Ad aprirmi fu Snow che non appena mi vide sbiancò.
- Ti prego dimmi che Emma è qui! - le dissi prima ancora che riuscisse a dirmi anche solo ciao. 
- Killian... - il suo sguardo non mi disse nulla di buono ma non riuscì a terminare la frase che mia figlia chloe passò da sotto le sue gambe e mi raggiunse per abbracciarmi.
- Tao papy!
- Ciao amore di papà! - le dico prendendola in braccio e dandole un bacino. -  La mamma è dentro vero?
- Ti! - mi sorrise.
- Chloè amore di nonna torna di la a giocare con Leila ok? - le disse dolcemente strappandomela dalle braccia e poggiandola a terra
- Snow ma...  - perchè quella reazione così strana? - Che diavolo sta succedendo e sopratutto... dov' è Emma?
- Killian non dovresti essere qui! Non dopo quello che hai fatto non trovi?
La situazione si complica - Che ho fatto? - ripeto le sue parole - Ma chi, io? Non mi sembra di aver fatto nulla a dire la verità. 
- E allora perchè sei qui? 
- Perchè mi ha chiamato Leila dicendo che sua madre stava piangendo. 
- Appunto... non ti vergogni?
- E per quale motivo scusa? Senti Snow non farmi stranire e fammi parlare con Emma - dissi scostandola per passare ed entrare in casa. La vidi accasciata sul divano in condizioni pietose. Che diavolo le era successo?
- Amore mio che succede! - chiesi cercando di avvicinarmi a lei ma mi bloccai di colpo in quanto il suo sguardo mi fulminó in un nano secondo. I suoi occhi, poco prima tristi, erano indemoniati e mi guardavano in un modo che non avevano mai fatto prima, neanche quando ci odiavamo.
- Esci immediatamente da questa casa! Non sei il benvenuto
- Emma...mah... - non  capivo. 
- HOOK! Te lo sto dicendo con le buone: non portarmi ha mandarti via con la forza perché lo sai che mi basta uno schiocchino di dita per farlo!
- Ma si può sapere che ho fatto?
- Lo sai benissimo! Sparisci!
- No che non lo so e no, non me ne andrò fin quando non mi dirai che cosa sta succedendo!
- Vai a casa della tua amichetta e fatti rinfrescare la memoria da lei! Ah e visto che ci sei dille anche di non farsi più vedere in giro! - con un gesto della mano mi catapultò fuori casa. Ero scioccato da tale reazione ma non mi arresi, mi misi a sedere davanti la porta del loft aspettando o semplicemente sperando che uscisse anche solo per prendere una boccata d’aria. Era arrabbiata con me questo lo avevo capito ma non ne capivo il motivo. Amichetta??? Di che diavolo stava parlando?. Vidi David rincasare dal lavoro qualche ora dopo e  raccontai a lui gli avvenimenti della mattina. Entrò in casa in casa per avere qualche spiegazione in più. A lui di sicuro gliele avrebbero date. Uscì poco dopo. Pensavo per rassicurarmi e invece no:  mi prese per il bavero della giacca, mi mise contro il muro e mi diete un destro in pieno volto dicendomi di essere un lurido porco e che non mi dovevo assolutamente permettere di tradire sua figlia con un’altra donna.
- Tradite Emma?- chiesi sconvolto -  David ma ti ha dato di volta il cervello? Non ho mai tradito tua figlia!
- Sei stato beccato capitano mi dispiace!
ora capisco perchè era così sconvolta. Quello che non capisco è come possa aver dato retta a delle chiacchiere. Credevo avesse piena fiducia in me. - Emma crede davvero a questa storia? David lo sai che la gente parla senza pensare e lo sai anche tu che non mi permetterei mai di fare una cosa del genere. - mi guardava con aria di disprezzo - Perchè non vuoi credermi?
- Se fosse stato qualche paesano a parlare avrei sicuramente dubitato ma ti ha visto Emma con i suoi occhi e beh...  non credo proprio che mia figlia possa mentire su una cosa del genere. - Non potevo credere alle mie orecchie. Emma mi stata davvero accusando di averla tradita? Con quali prove poi... Tutto questo era davvero surreale.
- Che ci fare voi sui qui fuori? Le donne vi hanno cacciato? - disse ironicamente Regina arrivando al loft. Perfetto... sicuramente l'aveva chiamatata Emma per sfogarsi e immaginando la loro amicizia avrei messo la mano sul fuoco che avrebbe iniziato a prendermi a brutte parole anche lei nel giro di poco. 
- Non sarai venuta qui per darmi contro vero? - chiesi sulla difensiva
- Darti contro per cosa? - rispose lei cadendo dalle nuvole
- Smettetela tutti e due e non fate i bambini.  Emma vi ha visto entrambi quindi cortesemente risparmiatevi la farsa e andate via. - disse David
- Visti? Farsa? Ma che diavolo blateri David? Che succede? - chiese la ragazza
- No no aspetta aspetta! - Intervengo io - Sarebbe lei quella con cui avrei..... - rido - E' assurdo David!
- Scusate??? Mi dite di cosa state parlando? 
- A quanto pare io e te abbiamo una storia clandestina e Emma pare ci abbia beccato a scambiarci effusioni! - le spiego in parole povere
- Ma cosa...  no va beh! Tua moglie si droga te lo dico io! David davvero credi a questa storia?
- Vi ha visti mia figlia questa mattina presto!
- Ma se io ero a casa con Robin questa mattina...
- E Emma può confermarti benissimo che stamattina era con me! Siamo stati parte della notte insieme fino all’alba poi ha deciso di tornare dalle bambine e da Henry. - la faccia di mio suocero cambiò  improvvisamente.
- Eri con Emma stanotte?
- Si perché che c’è di strano?
- Aspettami un secondo qui fuori... torno subito!
***

POV EMMA

Quando entrò mio padre in casa dicendomi che aveva qualcosa da dirmi pensai di fosse fatto raggirate ma poi guardai il suo sguardo: era spiazzato. Mi chiese di uscire un secondino fuori perchè dovevo assolutamente ascoltare una cosa ma quando uscii me li ritrovai entrambi davanti:
- Hai due secondi! - Dico guardando killian e evitando Regina
- Emma, stanotte eri in barca con me e ci sei stata fino a questa mattina come è possibile che tu mi abbia visto con lei? Per non parlare del fatto che ha appena detto a tuo padre che è stara tutta la mattinata con Robin. 
- Con che faccia tosta vieni a dirmi queste stupidaggini è? Lo sai benissimo che ero a casa stanotte. Non ero di sicuro io quella che ti ha scaldato il letto.
- Emma puoi chiedere anche a Robin... davvero!
- Zitta tu! Non ti ho interpellata
- Andiamo non fare la ragazzina, lo sai anche tu che non è il mio tipo Hook e poi pensi davvero che andrei contro la madre di mio figlio sapendo che poi potresti portarmelo via per sempre? Andiamo!
- Puoi giurarci che succederà e per quanto riguarda te - dissi a Killian -  la situazione non è affatto differente. Scordati di vedere Leila e Chloe. Mi fate schifo! - cercai di tornare dentro casa ma lui mi trattenne per un braccio con quanta più forza avesse in corpo  impedendomi di proseguire. Mi girai a guardarlo con disprezzo e lui subito lasciò la mano per paura di farmi male. Purtroppo per lui di male me ne aveva già fatto abbastanza questa mattina. 
- Non puoi portarmele via o impedirmi di vederle! Sono anche figlie mie. -disse arrabbiato per quella mia decisione. 
- Posso eccome invece! Mandami a scrivere dal tuo avvocato se le cose non ti stanno bene e allora potremmo riparlarne. -  Per evitare di essere bloccata nuovamente decisi di usare la magia per tornare in casa... ero arrabbiata e non sarebbe stato il loro finto alibi a farmi cambiare idea.
***

POV KILLIAN

È passata una settimana da quel maledetto giorno e la situazione non è cambiata di una virgola. Non vedo Emma da otto giorni ormai e la cosa mi fa male ma quello che mi distrugge di più è il non vedere  le mie bambine. Voglio essere presente nella loro vita ma come posso farlo se la loro madre me lo impesice?  Sembro uno stocker in questi giorni... la mattina presto mi reco nella scuola elementare di Leila e da lontano la osservo mentre entra. Qualche volta l’ho vista anche giocare nel cortile durante la recretazione e la tentazione di avvicinarmi è stata tanta. Ho resistito e sono rimasto in disparte... Non posso rischiare di fare qualche passo falso, potrei perdere ogni change di riaverle con me. Per quanto riguarda Chloè invece non la vedo da quel giorno che sua nonna me la strappò dalle braccia... mi manca proprio tanto la mia piccolina. Passo le mie giornate sulla jolly come ai vecchi tempi, rientrare in casa ora come ora mi farebbe solo male. 
Ho incontrato Regina qualche giorno fa, di tutti i miei famigliare è l’unica che ancora mi crede. Abbiamo cercato tramite gli acchiappa sogni di rivivere i miei ricordi di quella sera e come ho già precedentemente detto anche loro confermano la presenza di Emma sulla mia nave. Regina ha provato a chiedere a Emma di fare lo stesso con i suoi ricordi ma le ha praticamente chiuso la porta in faccia. Mi desto dai miei pensieri quando sento il mio cellulare vibrare... un messaggio: Snow:
"Sarà meglio per te che non sia stata una tua idea. Vediamoci tra cinque minuti da Granny. Se lei è con te portala." - Sbuffai al solo pensiero che mi credeva insieme a Regina ma decisi comunque di andare all’incontro. Era già lì quando arrivai e la sua faccia era tra l’arrabbiato e il preoccupato. Di sicuro c'erano delle novità.
- Sei da solo! - constatò - Ti avevo detto di portarla!
- Io e Regina non siamo amanti e non era come me nel momento in cui mi hai mandato il messaggio! Snow per favore... non iniziare anche tu!
- Non parlavo di Regina ma di Chloe!
- Chloe??? - che centrava adesso la mia bambina e sopratutto se Emma non mi fa neanche avvicinare a lei come è possibile che stia con me. O mio Dio! deve essere successo qualcosa - Dov'è mia figlia Snow! - chiese ad alta voce preoccupato per la risposta.
- Ah... io un’idea ce l’ho e infatti sono venuta fino a qui per riprendermela . State davvero uscendo dagli schemi ma non pensavo arrivaste a tanto. Killian preparati perché se Emma non ha chiamato avvocati fino ad ora con quest’ultimo evento credo che la cosa sarà inevitabile.
- Io non riesco a capire... - ero agitato - Snow parla!!!!! Che diamine è successo a mia figlia? - la mia voce deve esserle sembrata davvero impanicata perché la vidi calmarsi nei miei confronti.
- Tu... tu non lo sai?
- Sarei qui se lo sapessi? Spiegati cavolo e poi dimmi: Emma dov'è? Non poteva venire lei a parlarmi?
- Emma è andata a prendere Leila prima da scuola per evitare che succeda lo stesso di chloe.
- Che diamine è successo a mia figlia.
- Emma stamattina doveva rientrare a lavoro e non essendoci nessuno a casa per potersi prendere cura di chloe ha deciso di iscriverla al nido. Sono andata a riprendere la bambina un’ora fa e la ragazza che lavora lì mi ha detto che l’ha ripresa la zia e che Emma lo sapeva. Anzi...  la ragazza sostiene che sia stata Emma questa mattina verso le dieci ad anadare a scuola per comunicare la cosa. Ho chiamato Emma e mi ha assicurato di non essersi mossa dalla staIone.
- Perché Regina avrebbe dovuto prendere chloe?!?! Non ha senso!
- Io pensavo per portarla da te visto i vostri rapporti ma se non ne sai nulla allora non me lo spiego neanche io. 
- Allora... te lo dirò per l’ultima volta: io non ho una relazione con Regina e non ho mai tradito Emma. Regina non è mai salita sulla mia nave senza la presenza di Emma o qualcuno di voi. Le cose quindi sono due o mia moglie è impazzita e vede e fa cose insensate che poi neanche ricorda, ma la vedo impossibile, o abbiamo un nuovo problema.
- Mi sembri sincero ma mia figlia non è pazza posso assicurartelo. Qualcosa ha visto! Per favore chiama Regina e falla venire qui.

POV REGINA

Killian mi chiamò dicendo di affrettarmi a raggiungerlo da granny. Non aggiunse altro ma la sua voce non era affatto tranquilla. Dato il periodo che stava passando decisi di raggiungerlo subito, magari aveva bisogno di sfogarsi un po. Lasciai Ronald con Robin e mi recai alla locanda. Avrei dovuto immaginarmelo che non era da solo... Snow era con lui.
- Allora? Tutta questa urgenza? - Chiesi . Fu killian a rispondermi:
- Sei stato un essere spregevole per migliori di anni e non hai mai avuto problemi a dire le cose come stavano giusto?
- Ancora??? Ancora che credono alla storia della nostra relazione? - dissi esasperata. Era un incubo. 
- Aspetta! La situazione è più complicata e spero vivamente che non sia così. Hai preso Chloe dal nido e l’hai portata con te?
- Chloè va al nido? No... certo che no! Perchè avrei dovuto prenderla. -  Dissi senza pensare al vero senso di quella domanda
- Ti hanno vista andare a riprenderla su ordine di Emma che per giunta nega di averlo fatto.
- E ha ragione! Non mi ha chiamata. Dubito lo avrebbe fatto visto i trascorsi. - solo in quel momento capii cosa mi stessero dicendo - E quindi... Chloe con chi è adesso???? - domandai preoccupata. La risposta arrivò come una doccia gelata
- Non lo sappiamo!
 
Note dell'autore: Stranamente sono in anticipo o meglio... c'è una spiegazione se sono in anticipo: questo fine settimana sarò fuori città quindi sarebbe stato impossibile per me pubblicare l'aggiornamento. Mi sono chiesta: meglio attendere la prossima settimana per aggiornare o dividere il capitolo e aggiornare sia questa che la prossima? Come avrete potuto capire ho scelto la seconda opzione. Sperando che la cosa vi faccia piacere e che il capitolo sia di vostro gradimento vi auguro un buon fine settimane e ci sentiamo al prossimo aggiornamento. 
  
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