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Autore: Mei91    24/02/2018    3 recensioni
Finalmente Sasuke ritorna a casa dopo dodici anni e lo fa nel giorno del suo compleanno. Sakura, sua moglie è decisa a fargli un bel regalo, ma L'Uchiha come la prenderà?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boruto Uzumaki, Itachi, Sarada Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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UN COMPLEANNO TURBOLENTO

Anche quella sera, Sakura Haruno o meglio Uchiha, aveva fatto tardi. Essere la primaria dell’ospedale di Konoha le costava parecchio, specialmente in quel periodo.

Sasuke, suo marito, aveva fatto ritorno al villaggio. Finalmente, dopo dodici anni d’assenza, aveva concluso il suo viaggio/missione e poteva tornare a casa, poteva tornare e godersi la sua famiglia ovvero: lei, e Sarada, loro figlia.

A causa di quella missione, Sasuke si era perso la crescita di Sarada, e i suoi progressi in campo medico, ma non gliene faceva una colpa, era un ninja leggendario, anzi il ninja più potente della polizia di Konoha e secondo solo all’Hokage e suo, loro migliore amico: Naruto Uzumaki.

Ecco,  quella non era una serata in cui lei aveva messo in conto di fare tardi con l’ospedale, eppure era successo e mai come in quel momento la innervosiva non essere a casa a godersi la sua famiglia a ridere, scherzare, cucinare e parlare del più e del meno e tutto per colpa di quell’idiota di Rock Lee che con i suoi stupidi e inutili allenamenti si era sfracellato una gamba ed era toccato a lei curarlo solo perché tutto il personale medico dell’ospedale era, per come dire, in ferie o impegnato con qualche paziente decisamente più urgente di Rock Lee. Mai come in quel giorno Sakura aveva provato un sentimento di odio così profondo nei confronti di un amico e per di più bisognoso, ma Rock Lee aveva scelto il giorno e il momento meno adatto per metterle i bastoni tra le ruote.

Quel giorno, Il 23 Luglio, suo marito aveva fatto ritorno, e solo per quello era un giorno importate, un giorno da festeggiare, ma quello era anche il giorno del suo compleanno e quella sera lei avrebbe voluto preparare al suo compagno la più bella festa di compleanno a cui lui avesse mai partecipato.

Infatti, tredici anni prima, Sakura aveva chiesto a Naruto di recuperare il corpo di un certo ninja e poi chiesto a Tsunade di aiutarla a metterlo in ibernazione fino al momento in cui non fosse stata in grado di imparare una tecnica per riportarlo davvero in vita.

 Quel Ninja era Itachi Uchiha.

Dopo tredici anni di studi, esperimenti, sudori, e fatiche, era riuscita a trovare una tecnica proibita, guarda casa appartenente proprio al suo Clan, in grado di riportare davvero in vita i morti. In quegli anni di studi aveva anche scoperto che in passato, qualche generazione prima che lei nascesse, a Konoha il Clan Haruno era molto stimato. Era, infatti, un Clan fatto di ninja medici dalle enormi potenzialità e dalle grandi abilità, ma che con il passare del tempo, gli Haruno si erano estinti. L’ultimo rimasto in vita era stato suo padre, che però non aveva il chakra adatto per diventare un ninja medico, e così il sapere e le tecniche ninja del suo Clan erano andate perdute per sempre.

Fino a quel momento.

Sakura, infatti, aveva scoperto che avendo un corpo morto e non in decomposizione, con l’ausilio delle cellule di Hashirama, e con un ninja medico esperto in grado di comporre i sigilli della tecnica e con un chakra abbastanza potente e resistente, si poteva portare in vita i morti.

In quel momento, alla scoperta di ciò, Sakura si era data del genio per la pensata che anni prima aveva avuto, quella, ovvero di chiedere a Naruto di recuperare il corpo appena morto, di Itachi e di portarlo a Konoha sotto copertura e, infine, di convincere la sua maestra a ibernarlo fino a quel momento, fino al momento. Non sapeva come, ma Sakura aveva creduto sin da piccola, che lei avrebbe potuto fare qualcosa per Itachi, e di conseguenza per suo marito, all’epoca Traditore, Sasuke.

Cosi, appena aveva ricevuto il falco di Sasuke che le annunciava che a breve sarebbe tornato a casa, si era chiusa nel laboratorio dove c’era il corpo di Itachi, con il rotolo con la tecnica proibita del Clan Haruno, per giorni, tanto che persino sua figlia aveva creduto che fosse partita per una missione. In effetti la sua era una vera e propria missione: voleva fare il regalo più bello a suo marito: suo fratello.

Aveva da poco lasciato la stanza dove era stato ricoverato Rock Lee e si era diretta al suo studio per raccogliere le sue cose e tornasse a casa.

 “ Questa il babbeo della giovinezza me la pagherà cara!” sbottò indignata quando un leggero bussare alla porta la fece voltare di scatto.

“Chi rompe adesso? Se è un'altra emergenza, non ci sono per nessuno! Per tutti i ninja è il compleanno di Sasuke!”

“Lo so! Lo conosci?” esclamò una voce e Sakura rabbrividì poi urlò.

“Waaa, ti sei svegliato! Siii, sei vivo! C’è l’ho fatta! Bentornato in vita Itachi San!” esordì euforica trattenendosi a mala pena dal saltare, ma evitando di rispondere alla sua domanda.

“La dottoressa Haruno? Ci conosciamo?”

“Certo che ci conosciamo! No, cioè, Itachi, sono io, Sakura!”

“Sakura?”

“Ehm, si, tempo fa ci siamo battuti…o meglio lo hai fatto per di più con Naruto ma…”

“Naruto? Ah, ora ricordo!”

Sakura annuì con vigore con gli occhi che brillavano. In quel preciso momento la porta del suo studio si spalancò per la seconda volta.

“Ehi, Sakura Chan, ma che fine hai fatto, sono ore che ti asp…Oh per tutti i ninja, Itachi! Per i Kami, Sakura, c’è l’ha fatta davvero? Lo hai riportato in vita?” esultò Naruto sventolando la sua veste d’hokage. Sakura ridacchiò e sollevò in su il pollice.

“Chi è il miglior ninja medico di tutti i tempi?”

Naruto scoppiò a ridere.

“Tu! Sei la migliore, Sakura Chan!”

“Non ci sto capendo nulla. Perché riportare in vita un nukenin, un traditore della foglia?” chiese dubbioso Itachi.

“Ma quale traditore, io direi eroe!” sbottò Naruto. Sakura rise di cuore e camminò a passo lento verso Itachi per poi mettergli una mano sulla spalla.

“Sappiamo quello che hai fatto per Konoha. Sappiamo quello che hai fatto per il mondo ninja.”

“Ah, capisco. Comunque avrò ancora la memoria annebbiata. Vi…vi ricordavo più piccoli!”

Sakura ridacchiò.

“Eh, eh, no direi che ricordi bene. Sono passati tredici anni dal nostro ultimo incontro!” spiegò cauta Sakura.

Itachi sgranò gli occhi.

“Ah, ti spiegheremo tutto, ora dobbiamo andare. Sai, Sakura c’è qualcuno a casa che è diventato insopportabile e tua figlia non è più in grado di trattenerlo. Insomma se non ci diamo una mossa, addio sorpresa!” esclamò Naruto mentre Sakura deglutì.

“E addio coccole.  Quando mio marito s’incavola diventa un pezzo di ghiaccio freddo e insensibile. Per carità, no! Andiamo!” esclamò Sakura deglutendo violentemente e prendendo a braccetto sia Itachi e Naruto.

“Sei sposata?”

“Lo siamo tutti, Itachi San!” esclamò Naruto per poi ridere “ E io sono diventato Hokaghe!”

Itachi si soffocò.

“Ehi, vedi di non ammazzarlo dopo tutta la fatica che ho fatto Naruto. Potevi dirglielo in modo più discreto!”

“Più discreto di così!”

“Ah, dimenticavo che tu sei e resterai per sempre un dobe!”

“Sakura, è l’Hokaghe!” sussurrò Itachi.

“E allora? È il mio migliore amico e il più grande dobe che abbia mai conosciuto!”

“Ehi, non scordarti il teme!” sbottò Naruto

“Ok, si, secondo solo al teme!”

“Chi è il teme?” chiese Itachi mentre usciva dal ospedale al braccetto dell’Hokage e della primaria dell’ospedale.

Naruto e Sakura si guardarono negli occhi e sorrisero.

“Lo capirai molto presto!”

Itachi annuì, poi curioso chiese “Con chi siete sposati?”

“Hinata Hyuuga!” esordì euforico Naruto. Sakura ridacchiò.

“Io non te lo dico!”

Itachi inarcò un sopracciglio mentre Naruto rise di cuore, poi esordi “Eccoci qua! Arrivati!” esordì l’Uzumaki. Itachi sbiancò.

“Villa Uchiha?”

“Forza, mettiti dietro di me!” esclamò Sakura aprendo la porta di casa.

“Mamma, aiuto! Papà è diventato insopportabile! Il polo nord in confronto a lui è più caldo!”

“Immagino Sarada. Che fine hanno fatto Boruto e Himawari?” chiese Sakura mettendo una mano sulla testa della figlia.

“Mamma?” sussurrò Itachi e Naruto annuì.

“E non sai chi è il papà di Sarada. Ne vedremo delle belle!” esordì euforico Naruto.

“Sono con zia Hinata di là in cucina a preparare la cena. Gli atteggiamenti di papà stavano esasperando quella santa della zia!”

“Che Hinata fosse santa lo sapevo già visto che sopporta ogni giorno Naruto, ma che addirittura è fuggita in cucina per evitare tuo padre, questo mi fa prevedere il peggio. È’ infuriato!” rabbrividì Sakura.

“Io un po’ lo capisco mamma. Papà ci teneva a passare questo giorni in famiglia dopo anni, e tu hai fatto tardi in ospedale!” esclamò Sarada mentre Sakura sollevava un pugno pronta a scatenare uno Shannaro. Naruto la raggiunse all’ istante.

“Calmati Sakura. Calmati. Sarada lo sai che non è colpa di tua madre, e dovrebbe saperlo anche tuo padre. Se ha un’emergenza lei non può sottrarsi!”

“Un emergenza un corno, Naruto! Vedi di fare qualcosa per quel cretino di Rock lee, perché se si presenta un'altra volta con un osso rotto in ospedale, io mi rifiuto categoricamente di curarlo!”

“Rock Lee? Ennesimo allenamento andato male?”

“Già. Se non sa fare il ninja, che faccia il calzolaio!”

Naruto, Sarada, e Sakura sospirarono.

“Il babbeo della giovinezza.”

“Gli farò una strigliata!”

“Ecco, bravo Hokage!” sbottò Sakura.

“Mamma, dai, vai da papà!” esclamò Sarada lanciando un occhiata alla figura sconosciuta alle spalle della madre.

“Chi è?”

La ninja medico si chinò sulla figlia e le sussurrò.

“Vuoi vedere tuo padre sbiancare e dare di matto e poi balbettare?”

“Papà che sbianca? Che da di matto? Che balbetta? Naaa!”

“Sta a vedere!” rise Sakura per poi rivolgersi a Itachi. “Vieni con me” Intanto Naruto, che era andato in cucina a chiamare la moglie e i figli, stava facendo ritorno per assistere alla scena.

“Tesoro sono a casa!” esclamò Sakura entrando in salotto seguita da Itachi che annaspò e sbiancò. Sakura ridacchiò osservando il cognato di sott’occhi.

“Tsk. Alla buon ora donna!” esclamò gelido Sasuke mentre continuava a fare zapping con la tv.

“Dai Sasuke, lo sai che non ho fatto tardi apposta. Comunque, ho un regalo per te!”

“Non voglio nessun regalo, Sakura!” sbottò Sasuke non guardandola nemmeno in faccia.

Sakura rise.

“Nemmeno tuo fratello?”

“Il dobe per mia sfortuna lo vedo ogni giorno!” sbottò Sasuke continuando a non guardarli.

“Ehi, Teme. Grazie per il fatto che mi consideri tuo fratello, ma tua moglie non stava parlando di me!” esclamò divertito Naruto.

“E di chi? Di Itachi per caso?” esclamò Sasuke voltandosi verso di loro e incrociando lo sguardo del fratello.

“Esattamente!” esordì Sakura.

“Ora capisco chi è il teme, e chi è tuo marito, Sakura Chan!” sussurrò Itachi a Sakura con un sorriso che lei ricambiò, poi si volse a salutare il fratello.

“Ciao fratellino!” lo salutò Itachi sollevando una mano.

Quello che successo dopo fu esilarante.

Sasuke sbiancò, poi fece un balzo sul divano e urlò.

“Un…un… fant…asma!” esclamò urlando e balbettando talmente spaventato da nascondersi tremante dietro il divano. Sia Sakura che Naruto, così come Hinata, Sarada, Boruto e Himawari lo guardavano a bocca spalancata e increduli. Solo Itachi era rimasto impassibile, quasi aspettandosi una reazione del genere.

Uno dei ninja più forti di Konoha, un ninja leggendario, il capo della polizia di Konoha, l’ex Traditore, aveva paura dei fantasmi.

“Non sei cambiato di una virgola. Eri e resti sempre un fifone che ha paura dei fantasmi! Buon compleanno, fratellino!” sbottò Itachi ridacchiando.

 

The end

Ciao ragazzi e ragazze, eccomi qua tornata dopo un bel periodo d’assenza. Questa storia, non so, potrà sembrarvi un po’ scontata, ma mi è balenata questa idea in testa e l’ho voluta scrivere.

Spero vi piaccia. Ringrazio chiunque commenterà questa storia anticipatamente.

Un grosso Kiss vostra Mei.

Ps. Come vedete non riesco a starvi lontana più di qualche mese. Mei

 

   
 
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