L'ultimo viaggio

Sei appena morto.
Lottando contro quel maledetto chewing gum un po' troppo cresciuto che pensavi, testardamente, di riuscire a battere da solo.
Finito così all'altro mondo, ti trovi quindi al palazzo di Re Enma.
Un luogo a te familiare, essendoci già stato in passato.
Una volta arrivato il tuo turno allo smistamento delle anime, ti ritrovi dinanzi alla Massima Autorità dell'Aldilà in persona, in attesa di conoscere il tuo destino.

-Bene- comincia il Giudice delle anime una volta trovato, sulla sua scrivania ingombra di oggetti, il libro che descrive tutte le tue malefatte,
-Vedo che nel corso della tua vita ti sei macchiato di diversi peccati, a cominciare dalle diverse stragi perpetrate su chissà quanti pianeti...-
-TSK!- è la tua risposta.
Non sei in vena di convenevoli.
A braccia conserte, pieno di orgoglio, fissi Re Enma dritto negli occhi con aria strafottente, senza lasciare trasparire minimamente i sentimenti che provi.

Nel silenzio più assoluto, il Giudice finisce di esaminare l'intera tua vita.
Sai già cosa sta leggendo, non c'è certo bisogno di un indovino, per cui pensi di sapere cosa ti attende, dato che ci sei pure già passato.
Ed infatti lo senti dapprima sospirare sconsolato.
Per poi mostrarti, attraverso lo schermo presente al suo tavolo, strumento da lui utilizzato per controllare l'intero Aldilà, i peccati che ti condanneranno...

Anno 761
Pianeta sconosciuto

-Ho sentito una cosa molto interessante sulle sfere del drago...- dici al tuo compagno di scorribande e distruzioni, Nappa.

L'eliminazione degli abitanti del pianeta in cui vi trovate è stata facile e veloce: seminare morte e distruzione ovunque è la vostra specialità.
Mentre il pelatone sfogava i propri istinti con qualche poverina, ti sei divertito a giocare con le tue sfortunate vittime.
Le lasciavi dapprima fuggire, per poi stanarle ed ucciderle in una sorta di macabro nascondino.
Il tuo maggiore divertimento, prima di finirli, era colpirli in punti non vitali, giusto per torturarli ed allietarti con le loro urla e le loro suppliche.
Una volta stanco di sentire quelli che chiami piagnistei, infliggevi alle tue prede il colpo di grazia.
Terminato il lavoro e ripuliti del sangue bluastro degli alieni, vi siete rifocillati, cibandovi dei loro succulenti cadaveri.

-Con esse potremmo esaudire qualsiasi desiderio.- ripeti incredulo ciò che hai appena appreso, essendo molto più interessato ad esso che alla morte di Radish.
Poco dopo ti alzi di scatto.
-Va bene, andiamo!-
-Faremo resuscitare Radish, vero?- chiede ingenuamente il colosso al tuo fianco.
-Stai scherzando?- rispondi,
-Non abbiamo bisogno di intralci! Una volta che avremo sterminato gli abitanti di quello stupido sasso ed ottenuto quelle sfere, sfrutteremo i poteri delle stesse e chiederemo la vita eterna, così ci divertiremo a combattere per sempre!-

-Non capisco cosa ci sia di così interessante in tutto questo!- affermi spavaldo.
-Forse, caro principe, hai dimenticato che Radish si fidava di te, pensando che tu ed il tuo compagno, una volta ottenute le sfere del drago, l'avreste riportato in vita...- replica il Giudice,
-Quando tu hai invece tradito questa sua fiducia!- ti accusa.
-Come se a qualcuno potesse interessare qualcosa di quello stupido fallito...- sbotti irritato, mentre lo schermo si riaccende.

Anno 762
Pianeta Terra

-Vegeta... aiutami... ti prego, aiutami...- ti supplica il pelatone, esanime ai tuoi piedi.

Tu e Nappa siete giunti sulla Terra per trovare le sfere del drago.
E, ovviamente, punire quel traditore di Kakaroth, il quale aveva appena steso quel fesso del tuo compagno con appena un paio di colpi.

Allunghi il tuo braccio verso di lui, in un apparente gesto di aiuto.
-Grazie, amico...- ansima il colosso, ignaro delle tue vere intenzioni.
-Tsk... amico?- rispondi, afferrando la sua mano, e stringendo con una forza tale da sentire le ossa di Nappa scricchiolare; poco dopo lo lanci con violenza verso il cielo -VIAAAAA!-

-Che cosa significa, Vegeta?- grida il tuo compagno d'armi,
-VEGETAAAA!-
-Non so cosa farmene di un perdente- sbraiti in risposta.
-Non dovevi fallire!- continui, aumentando nel mentre la tua aura, per poi urlare -SPARISCI!-
Polverizzandolo senza alcuna pietà.
Vedi la sua pelle bruciare a causa del tuo attacco, inesorabilmente investito in pieno; riesci persino a vedere il preciso istante in cui il colosso, alla fine, implode su se stesso.
Ti lecchi compiaciuto le labbra, fiero del gesto appena compiuto, il quale ha inorridito i presenti, godendo di quei fuochi d'artificio che un tempo erano il tuo compagno di avventure.

-Come hai potuto vedere, avevi appena tradito ed eliminato un tuo stesso simile, e ne sei stato addirittura orgoglioso!- è l'accusa che ti viene rivolta in questa occasione.
-Nappa non era altro che un peso morto, non mi era più di alcuna utilità ormai!- replichi,
-Se l'è semplicemente meritato!-

Come se non bastasse il rivedere tutte le tue malefatte, hai addirittura la sensazione di venire sbeffeggiato.
-Vedo che i tradimenti sono il tuo forte, Vegeta...- ti viene detto con tono saccente e sarcastico.
Lo schermo di Re Enma parte nuovamente.
Questa volta, con il cielo verde di Namecc a fare da sfondo, viene mostrato il momento in cui, inaspettatamente, abbandonasti Son Goku durante la battaglia contro Ginew.

-Hai qualcosa da dire in tua difesa?- ti chiede Enma.
Non rispondi alla domanda.
Questo perché gli episodi appena menzionati non ti hanno minimamente toccato.
Allora credevi di essere nel giusto, considerando il contesto in cui sei cresciuto.
In un mondo in cui la forza è tutto, ti sei sempre detto, non hai mai esitato ad eliminare chi si dimostrava debole ai tuoi occhi.
Tali convinzioni, però, avevano iniziato a cambiare dopo esserti stabilito sul pianeta azzurro, anche se non lo ammetteresti mai, nemmeno a te stesso...

Non udendo da te alcuna risposta, il Giudice passa alla tua successiva colpa commessa.
Viene così mostrato il momento in cui, per permettere all'androide di ottenere il corpo perfetto, attaccasti Mirai Trunks a tradimento.

-Pur di appagare il tuo orgoglio, in quell'occasione, non ti facesti problemi nel colpire alle spalle il tuo stesso figlio venuto dal futuro!- è l'ennesima accusa che ti viene rivolta.
-E non dimentichiamo quando, non molti anni dopo, venisti posseduto da Babidy, facendo una strage al torneo Tenkaichi a cui stavate partecipando giusto ventiquattro ore fa... scommetto che la tua Bulma sarà stata veramente orgogliosa di te, quella volta!- continua,
-Ha sempre creduto in te; come ben sai, non ha mai smesso di farlo... E tu hai scelto davvero un bel modo per ricambiarla, Vegeta, lasciandoti deliberatamente possedere da una cavalletta troppo cresciuta; non avresti potuto fare di meglio, guarda!-

Il sentire tali parole, questa volta, è per te l'equivalente di un pugno allo stomaco.
"Ho commesso quelle azioni, è vero, ma poi ho deciso di sacrificarmi per la mia famiglia!" vorresti replicare, mentre con la mente ritorni a quella scena...

Anno 774
Pianeta Terra

-Trunks, non ti ho mai abbracciato da quando sei nato...- mormori a tuo figlio.

Già, Trunks: assieme al suo migliore amico, quella copia in miniatura del tuo rivale che è Goten, è appena accorso in tuo aiuto, dopo averti visto in difficoltà durante la battaglia contro Majin Bu.
I bambini sono pronti a combattere al tuo fianco, ma non hanno la benché minima idea di quello che farai da lì a breve...

-Lascia che io ti abbracci.- continui, mentre lo stringi a te per la prima volta in vita tua.
-Stammi bene, Trunks.- sono le ultime parole che gli rivolgi prima di colpirlo a tradimento, facendogli così perdere i sensi.

-Vegeta!- urla il piccolo Goten nel vedere la scena, sconvolto.
-Cos'hai fat- prova a protestare; come risposta, con un colpo ben mirato allo stomaco, stordisci anche lui.
Poco dopo affidi i due a Piccolo, ordinando a quest'ultimo di portarli in salvo, per poi riprendere a combattere contro il tuo avversario.

-Durante quest'ultima battaglia ti sei sacrificato nel tentativo di distruggere quel mostro rosa, questo è vero- ti viene detto -ma non possiamo ignorare tutto il resto della tua vita, fatta di stragi, e di come tu hai tradito la fiducia di tuo figlio, il quale avrebbe fatto di tutto per aiutarti!-
-Se non avessi agito in quel modo, Trunks sarebbe morto!- provi a difenderti.
-Silenzio!- sbraita Re Enma,
-Ormai ho visto abbastanza; la tua destinazione sarà l'Inferno- sentenzia poi -precisamente il girone dei traditori!-

Prima di venire condotto dai Guardiani verso il luogo a cui sei destinato, il Giudice delle anime ti spiega il perché della propria decisione.
-Nel corso della tua vita, ti sei più volte macchiato di tradimento verso i parenti: gli stessi Saiyan, considerati, in quanto appartenenti alla tua stessa razza, tuoi fratelli; il tuo stesso figlio, e per finire verso la donna che hai scelto come compagna- afferma -per questo motivo, la tua punizione sarà terribile, Vegeta.-
Una volta che Enma finisce di pronunciare tali parole, i Guardiani ti portano via.

Ti scortano al luogo prestabilito.
Ad accoglierti un nulla fatto di vento e ghiaccio.
Poco più in là una fossa.
La tua.
In questo luogo, sconterai la tua condanna.
Senza possibilità di redenzione.
Per l'eternità.

L'ultimo viaggio

FINE