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Autore: EragonForever    26/02/2018    5 recensioni
Una nuova Guerra Sacra è alle porte e il risveglio di Hades deve essere evitato prima che accada l'irreparabile.
Pyras, una giovane guerriera appena investita a Cavaliere di Phoenix si ritroverà ben presto in questa nuova situazione. Custode di un immenso potere a lei sconosciuto, assieme ai suoi fedeli compagni dovrà combattere per evitare in tutti i modi il risveglio del Signore degli Inferi.
Affronterà un viaggio incredibile alla scoperta di se stessa tra tante e emozionanti avventure.
Riuscirà Pyras a compiere il suo destino di Cavaliere di Athena? Lo scoprirete in questa nuova fanfiction tutta su Saint Seiya.
Preparatevi, la leggenda sta per iniziare.
Vi auguro buona lettura e spero con il cuore che vi piaccia!
****
Piccola premessa, il personaggio di Saori Kido non si basa su quello della serie originale, ma è una nuova Atena, perché visto che tra i personaggi non c'era Atena come singolo personaggio ho messo per l'appunto Saori Kido che di per se è comunque Atena, solo di una nuova generazione cosi come tutti i personaggi eccetto Hades.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hades, Nuovo Personaggio, Saori Kido
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Cavalieri di Athena

 Era l'alba nella magnifica città di Atene e il sole stava sorgendo all'orizzonte colorando il cielo con le sue sfumature rosate, per poi illuminare poco a poco il paesaggio circostante con la sua natura incontaminata. Atene, situata in una regione dell’Ellade normalmente conosciuta col nome di Attica, era situata a ridosso del mare e all’interno di un territorio dalla conformazione prevalentemente rocciosa. Le aride colline perennemente colpite dal sole erano solo occasionalmente punteggiate di verde dalle coltivazioni d’olivo e dai vigneti, oltre che da innumerevoli piantagioni di limoni e aranci, mentre per il resto l’ambiente era composto quasi totalmente da lande ingiallite dal sole e rupi rocciose a strapiombo sul mare. Un paesaggio decisamente esotico e il cui odore salmastro si mischiava a quello deciso della sabbia portata dal vento e dei limoni in fiore.

La città si presentava con case in muratura ben disposte con i tetti a terrazza e non mancava di nulla. Al centro vi era la piazza del mercato con una magnifica fontana, dove su un piedistallo stava la statua della dea Athena, protettrice della città. Attorno alla piazza stavano le varie botteghe come il panettiere, il fabbro, il ciabattino, lo scultore, il fruttivendolo e così via. Ma il vero vanto della città era il porto: si trattava di un’immensa struttura sulla quale potevano rimanere ancorate oltre trecento navi da guerra, oltre che ovviamente tutti i vari mercantili provenienti da ogni angolo della regione. Atene dopotutto era una potenza prevalentemente navale e, osservando la schiera di navi da commercio presenti nel porto, era chiaro quanto fosse importante la sua posizione per l’economia del posto.

Quella mattina c'era grande fermento poichè quel giorno ci sarebbe stata l'investitura dei nuovi Cavalieri. Tutte le reclute erano molto eccitate e si stavano dirigendo all'arena … o almeno quasi tutte. Al Tempio del Leone la figura di Hector nella sua lucente armatura dorata e con la folta chioma color dell'oro, guardava con le sue limpide iridi celesti la scala che portava al suo tempio, con l'aria alquanto impaziente. Stava aspettando battendo irritato il piede per terra la sua giovane allieva assieme ad Asterius, migliore amico sia suo che di quest’ultima.

“Ah … dannazione, si può sapere dov'è Pyras? Eppure ieri le avevo detto di essere puntuale.”, esordì il Cavaliere di Leo, alquanto seccato.

“Conoscendola molto probabilmente sarà ancora a letto a ronfare come se non avesse un domani.”, rispose l'altro, sghignazzando appena.

A quelle parole Leo sospirò, alzando gli occhi al cielo esasperato.

“Mh … chissà perché non mi sorprende, corri subito a chiamarla prima che inizi la cerimonia.”, ordinò.

Asterius non se lo fece ripetere due volte, quindi corse a tutta velocità a casa dell'amica.

 

Nel frattempo nella suddetta casa, in una camera piuttosto disordinata, Pyras dormiva placidamente nel suo letto, ignara del fatto che fosse in ritardo. La stanza di per sé era quella che si poteva definire di una ragazza adolescente, ovvero un luogo in cui non c'era nulla che fosse al suo posto. Effettivamente sembrava che un’orda di satiri fosse appena passata a far baldoria, tanto era il caos presente nella stanza. I vestiti erano sparpagliati ovunque, così come i libri sopra la scrivania accanto alla finestra o sotto il letto. L'armadio era sottosopra mentre in un angolo stava una tinozza per lavarsi. Si stava godendo il suo morbido cuscino quando all'improvviso la porta della stanza si spalancò senza troppe cerimonie e la figura di Asterius apparve affannata sulla porta.

“Sveglia bell'addormentata! Sai che giorno è oggi?!?”, esclamò, buttandola letteralmente giù dal letto.

La ragazza furiosa si alzò di scatto, guardandolo con sguardo di fuoco e ponderando seriamente l’idea di tirargli un bel calcio in mezzo ai gioielli.

“Ma sei scemo per caso?!? Ti pare il modo di svegliarmi questo?”, gridò, lanciandogli addosso il cuscino e colpendolo in pieno.

In risposta Asterius la guardò con sguardo serio.

“Beh si, visto che sei in ritardo.”

A quelle parole Pyras inarcò un sopracciglio.

“In ritardo per cosa?”, chiese, sbadigliando sonoramente.

Il giovane allora si schiaffò la fronte, esasperato.

“Come per cosa?!? La cerimonia di investitura ricordi?”, esclamò.

La ragazza in risposta si fece pensierosa, grattandosi appena dietro il capo prima di sbiancare di botto.

"Oh, per le mutande di Poseidone!”, all’esterno si sentì il mare rombare lievemente, ma non parve farci troppo caso, “Mi era passato di mente! Questa è la volta buona che Leo mi costringerà a diventare vegetariana a forza.”, realizzò, schizzando dietro il paravento e indossando in fretta e furia la sua divisa da recluta.

Quando poi fu pronta andò allo specchio, che le rimandò l'immagine di una giovane di circa 18anni dalla delicata carnagione ambrata, caldi occhi color cioccolato e una cascata di lucenti capelli corvini lunghi fino a metà schiena, mossi come onde delicate, tutti scompigliati che si legò in una coda di cavallo. Sotto la divisa si poteva indovinare un fisico atletico e ben allenato, oltre che slanciato. Dopo un po' però Asterius richiamò la sua attenzione.

“Se hai finito di rimirarti nello specchio ti ricordo che siamo in ritardo.”, esordì, guardandola con rimprovero.

Pyras allora annuì e poco dopo entrambi i due amici corsero a tutta velocità verso il Grande Tempio. Esso si trovava subito sopra l’Acropoli della città, su una collina, splendente come non mai con i suoi colonnati di candida muratura e imponente. Sul retro stava un piccolo giardino pensile colmo di ogni genere di albero in fiore con la statua di Athena, scolpita in oro massiccio. Sotto di esso si ergevano poi i 12 templi dei Cavalieri d'Oro, ognuno con i suoi tratti distintivi, e una lunga scalinata che portava al Santuario. Tutto il complesso era come una mistica visione. Persino Pyras e Asterius ne rimasero abbagliati, anche se non era di certo la prima volta che lo vedevano bisognava ammettere lasciava sempre a bocca aperta. Non appena arrivarono Leo guardò la sua giovane allieva piuttosto spazientito.

“Dì un po', ti sei per caso dimenticata che giorno è oggi? Eppure ieri te l'ho detto di essere puntuale.”, la rimproverò.

Pyras in risposta abbassò lo sguardo.

“Si … mi dispiace, non accadrà più …”, mormorò, mortificata.

“Lo spero sinceramente, visto e considerato che saresti tu a rimetterci l’armatura. E io la reputazione. Ora però andiamo, ci stanno aspettando.”

I due ragazzi annuirono per poi incamminarsi verso l'arena. Essa era un'enorme struttura in muratura e si trovava vicino al Grande Tempio. La sua grandezza era pressoché simile a quella del Colosseo, solo leggermente più piccola. Al suo interno si respirava un'atmosfera di festa, gli spalti erano già gremiti di spettatori in attesa della cerimonia. Il terreno era coperto da semplice sabbia giallastra, l’ideale per i combattimenti, mentre ai lati stavano dei porta armi e innumerevoli statue in marmo. Per l’occasione, gli spalti erano stati decorati col vessillo della città e di Athena stessa, raffigurante una civetta dorata in campo bianco, mentre dei bracieri illuminavano i lati dell’arena.

Non appena il gruppo arrivò nella zona riservata alle reclute Leo augurò loro buona fortuna per poi raggiungere gli altri Cavalieri d'Oro. Vista l’importanza del loro ruolo, essi possedevano uno spalto a parte, rialzato e protetto dai raggi cocenti del sole da un ampio tendone. Ognuno possedeva uno scranno personale, mentre nel mezzo svettava quello del Gran Sacerdote e, subito dietro e su una scalinata rialzata, quello dorato di Athena stessa. Rimasti soli vennero affiancati da Talia, una delle reclute più promettenti, che li guardò con sguardo critico.

“Era ora che arrivaste, si può sapere dove eravate finiti? Non siamo qui per un’esibizione circense, ma per diventare Cavalieri, sapete?”, domandò ironica, le braccia incrociate sotto il morbido seno e la lucente chioma color dell'ebano al vento.

Pyras allora si grattò la nuca con fare nervoso.

“Ecco … colpa mia, mi sono svegliata tardi …”, borbottò.

“E ti pareva …”, rispose l'altra, guardandola con le sue gelide iridi di un intenso acquamarina, suscitando il nervosismo della compagna.

La ragazza fece per rispondere quando Kyros si intromise.

“Andiamo ragazze, calmatevi adesso, non c'è bisogno di litigare per certe cose.”, esordì, nel tentativo di calmare le acque.

Loro fecero per replicare quando l'arena esplose in delirio, segno che Athena era arrivata. Con un gesto della mano zittì il pubblico per poi parlare.

“Che entrino le reclute!”, annunciò.

Subito allora fecero il loro ingresso i Cavalieri d'Oro, seguiti dalle reclute, per poi disporsi di fronte alla dea. I Dodici Custodi delle Case erano disposti in tre file da quattro e ognuno reggeva tra le mani lo stendardo della propria casa, mentre dietro di essi stavano le reclute.

“Molto bene, la cerimonia di investitura si svolgerà in questo modo, coloro che negli scontri si faranno valere di più verranno scelti come nuovi Cavalieri. Questo, ovviamente, significa che la vittoria non segnerà necessariamente il vostro successo: dovrete mostrare ciò che avete imparato nel vostro addestramento, assieme alla determinazione e al coraggio dei vostri cuori. Solo alla fine vi annunceremo chi è stato realmente degno di ottenere la propria armatura. In conclusione non posso che augurarvi buona fortuna.”, esordì per poi spalancare le braccia, “Che la cerimonia di investitura abbia inizio!”

Il pubblico esultò euforico all'entrata delle reclute selezionate e poco dopo ebbero inizio gli scontri per la contesa delle armature di Pegasus, che si trovava già al Santuario, e quelle di Phoenix, Dragone, Andromeda, Cigno, Unicorno e Lupo, fatte portare dai diversi luoghi di provenienza apposta per l'occasione. I combattimenti furono molto avvincenti e le reclute mostrarono le loro abilità e capacità. Anche se erano poco più che maggiorenni si poteva ben vedere come il loro addestramento le aveva formate, e il pubblico non poteva che essere entusiasta. Gli scontri durarono fino a pomeriggio inoltrato e non appena terminarono si riunirono nuovamente al cospetto di Athena, che, dopo aver preso un profondo respiro iniziò con l'annuncio.

“Vi devo fare le mie più sincere congratulazioni giovani guerrieri, ognuno di voi si è dimostrato capace e all'altezza delle proprie capacità, ma solo sette verranno selezionati come Cavalieri.”, spiegò.

Pyras a quelle parole si fece assai tesa, aveva aspettato quel momento da tutta una vita, impegnandosi con tutta se stessa per dare il meglio di se. Aveva sacrificato persino notti di sonno per giungere sin li, spendendo tempo e fatiche pur di raggiungere quel sogno che era parte di lei. Diventare Cavaliere significava raggiungere lo scopo per la quale era stata addestrata. Certo … a volte la sua costanza aveva dato parecchio a desiderare per via della pigrizia iniziale, poi man mano si era fatta più seria, ma anche meno irresponsabile. Però Leo non si era dato per vinto con la sua giovane allieva e questo per Pyras significava una sola cosa: non doveva deluderlo. Non appena le armature di Pegasus, Unicorno e Dragone furono consegnate ad Asterius, Kyros e Talia, iniziò a farsi i primi pensieri.

Sarò riuscita a dimostrare il mio valore? Insomma, se Ast e Kyo ce l'hanno fatta … perchè io non dovrei? pensò tra se e se, mentre le altre armature del Cigno, Andromeda e Lupo venivano consegnate ai legittimi proprietari.

“E infine per l'armatura di Phoenix … Pyras, alzati e vieni. D’ora in avanti l’Armatura di Phoenix, fonte di luce e coraggio, sarà la tua compagna e tu la sua sola e unica custode.”, concluse Athena, chiamandola.

La giovane spalancò gli occhi, incredula.

“Ce … ce l'ho fatta …”, mormorò, facendosi quindi avanti, ricevendo così la propria armatura, che indossò con orgoglio.

Poco dopo la dea riprese.

“Mio popolo, è con sommo piacere che proclamo Asterius, Kyros, Talia, Constantine, Calipso, Zenais e Pyras nuovi Cavalieri di Bronzo!”

A quelle parole l'arena acclamò i sette ragazzi con entusiasmo. Alla fine ognuno di loro era riuscito a raggiungere il tanto agognato obbiettivo. Il cammino era stato lungo e difficile da quando avevano messo piede al Grande Tempio che erano solo dei bambini, ma dopo tanti sacrifici ognuno di loro aveva portato a termine il proprio addestramento, e quelle armature ne erano l'esatta prova. A cerimonia finita andarono a festeggiare per celebrare il lieto evento, chi con il suo maestro, chi in compagnia. Pyras, Asterius e Kyros erano amici d'infanzia e compagni di addestramento e il loro legame si era formato poco a poco fino a diventare inseparabili per cui decisero di rimanere assieme.

“Sapete, ancora stento a crederci di essere riuscita ad ottenere l'Armatura Phoenix, mi sembra un sogno!”, esclamò Pyras, entusiasta.

“Beh, tra noi tre chi altro avrebbe potuto ottenerla? Sei sempre stata la più focosa del gruppo dopotutto. E Phoenix è il potere del fuoco fatto persona.”, replicò Pegasus, le iridi color tramonto che sprizzavano vitalità e i capelli castani leggermente al vento.

“Oh … suvvia Ast, anche tu e Kyros non siete mai stati da meno in quanto a forza.”, fece lei di rimando.

“Beh, non ha tutti i torti in fondo sai?”, replicò l'Unicorno, passandosi una mano sulla sua chioma caramellata e gli occhi smeraldini scintillanti di sfida.

“E con questo che vorresti insinuare? Che i tuoi calci sono più potenti dei miei pugni?”, ribatté Pegasus, piuttosto irritato e osservandolo cinico.

Kyros a quelle parole si grattò la chioma color caramello con fare nervoso.

“Beh ecco … in parte quello, perché ovviamente è vero che i miei calci sono mille volte meglio, e in parte che ha ragione su entrambi … altrimenti perchè avremmo ottenuto le armature?”

“Giusto, hai ragione Kyo.”

“Su questo concordo appieno.”, esordì la voce di Leo, che li aveva raggiunti, “Comunque sono venuto per farvi le mie congratulazioni, ve lo siete meritato.”

Pyras allora gli saltò al collo, euforica. Non c'erano parole migliori che il suo maestro potesse dire e per lei renderlo orgoglioso era qualcosa di molto significativo, poichè a lui doveva tutto. L'aveva praticamente cresciuta come una figlia e amata come tale, e ottenere l'armatura di Phoenix era stato merito anche della sua fiducia. Hector per lei si era dimostrato un ottimo maestro, gentile e comprensivo ma anche severo quando serviva oltre che molto paziente e degno di rispetto. Leo quindi ricambiò la stretta della sua giovane allieva, il suo cosmo era qualcosa di caldo e accogliente, un rifugio sicuro dove trovare riparo, splendente come quello di mille soli. Dopotutto c'era un motivo se era uno dei Cavalieri d'Oro più forti. Dopo qualche secondo sciolsero la stretta e il gruppo si diresse verso il Tempio del Leone per festeggiare.

 

Intanto al Santuario Athena era sulla terrazza, gli occhi turchesi che guardavano l'orizzonte con fare assorto, vestita del suo lungo abito bianco e con i capelli viola al vento e lo scettro dorato in mano. Si poteva sentire l'armonia che il suo cosmo emanava, puro come un diamante, tale da far trasparire una pace e una tranquillità quasi surreali. Essa, dopotutto, era si la Dea della Guerra, ma era anche e soprattutto la custode del creato in tutto il suo splendore … suo era il compito di mantenere l’equilibrio del mondo e proteggere l’umanità, un incarico si onorevole ma anche incredibilmente gravoso. Eppure, il suo cosmo era sempre una ventata d’aria fresca per i suoi sottoposti, così immenso da oscurare il cielo eppure altrettanto solare e gentile.

In quell'attimo però il sole si adombrò, diventando nero, mentre un'inquietante sensazione di morte impregnava l'aria. Athena spalancò gli occhi, indietreggiando di qualche passo e lasciando cadere a terra lo scettro, incredula mentre un presentimento incredibilmente cupo e minaccioso le invadeva l’animo. Il tonfo attirò Aries, che accorse con fare preoccupato.

“Tutto bene divina Athena?”

La donna allora lo guardò con gli occhi velati di preoccupazione.

“Presto, raduna tutti i Cavalieri all'arena immediatamente.”, ordinò.

“Vado subito … ma posso sapere il motivo?”

“Hades … Hades si è risvegliato.”

 

Intanto al Tempio del Leone erano intenti a festeggiare l'investitura parlando del più e del meno quando la porta si spalancò, mostrando la figura ansimante di Cancer.

“Perdonate il disturbo ragazzi, come sapete odio interrompere le feste, specialmente quando c’è del buon alcool che gira, ma la divina Athena ha radunato tutti all'arena. Deve fare un annuncio importante.”, esordì.

I quattro allora annuirono, lanciandosi solamente un’occhiata preoccupata prima di seguire il Cavaliere fino all'arena, dove si stavano già radunando tutti gli altri. Quando essa fu gremita, Athena rifece la sua comparsa, volgendo uno sguardo serio ai presenti. Al suo fianco stava Saggitter con la sua lucente armatura dorata e le grandi ali che sembravano avvolgere il mondo come uno scudo, i capelli castani leggermente al vento con la consueta fascia rossa attorno alla fronte e il fedele arco in mano. I minuti che seguirono furono tesi, finchè la dea, dopo un profondo respiro non parlò.

“Miei Cavalieri, vi ho radunati per farvi un annuncio assai sconcertante.”, esordì per poi fare una pausa e riprendere poco dopo “Prima al Santuario il sole si è oscurato e ho percepito il cosmo di Hades … non si sa ancora chi sia, ma deve essere trovato prima del suo risveglio e prima che venga trovato dai suoi seguaci … altrimenti sarà la fine. Per noi, come per tutta l’umanità.”

Nel sentire quella rivelazione tutti i presenti spalancarono gli occhi, increduli.

“Ne è proprio sicura divina Athena?”, chiese Acquarius, incerto.

“Si, lo sono … nessuno emana una tale aura di morte e questo significa che molto presto inizierà una nuova Guerra Sacra, ma prima di allora sarà meglio trovarlo al più presto, quindi conto su di voi miei Cavalieri … poichè se si dovesse risvegliare … l'intera umanità sarà in pericolo”, rispose, per poi sciogliere la riunione.

Pyras aveva ancora gli occhi spalancati, così come i suoi amici. Erano appena diventati Cavalieri dopo tanti sacrifici e anche se avevano passato gran parte della loro esistenza a prepararsi appositamente per situazioni come quelle esservi catapultati dentro con così poco preavviso non poteva sconcertarli. Improvvisamente, si resero conto che per quanto avessero potuto immaginare non sarebbero mai stati all’altezza di una Guerra Sacra: avevano sognato gli onori e la gloria della nomina a Cavalieri, ma essere Cavalieri significava anche e soprattutto mettere continuamente a repentaglio la propria vita per il prossimo.

Quindi, che lo volessero o meno, se desideravano realmente evitare decine di morti dovevano trovare il Signore della Morte prima che fosse troppo tardi per evitare la catastrofe.

 


 

Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP! Ebbene si, eccomi qua di nuovo con una nuovissima fanfiction tutta su Saint Seiya, uno dei miei anime preferiti! Si … ne avevo fatta una in precedenza ma se devo essere sincera era venuta abbastanza mediocre … e questo mi ha spinto a ritentare nuovamente in questo ambito! Allora, ecco a voi il primo capitolo dove la nostra giovane Pyras, neo Cavaliere di Phoenix, assieme ai suoi amici si ritrova in una probabile Guerra Sacra … riusciranno i nostri giovani Cavalieri ad impedire il risveglio di Hades? Lo scoprirete nei prossimi capitoli! Ringrazio calorosamente TotalEclipseOfTheHeart, Franky93 e reign_00evil per le loro recensioni!

Saluti la vostra EragonForever! (Capitolo revisionato)

   
 
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