Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Fuuma    04/03/2018    4 recensioni
Nel petto di Hans non c'è cuore, ma un'arida palude.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hans
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Character: Hans;
Pairing: //
Rating: PG
Genre: Introspettivo;
Words: 406

Warning: pre-movie;
Disclaimers: I personaggi (in questo caso Hans) appartiene alla Disney e a chi di diritto.

 

Hans non possiede cuore. È principe, è ricco, è bello e carismatico, non ha bisogno di qualcosa di così banale come un muscolo che batte per far circolare il sangue.

Hans non possiede nemmeno sangue – ma se lo possedesse sarebbe blu e nobile.

Nel petto, tra le vene, c’è invece uno stagno inaridito da cui si sollevano secche canne di bambù, una palude di fanghiglia in cui quel poco di buono che gli è rimasto (sentimenti che ancora si ostinano a sopravvivere, nonostante li abbia banditi da anni e fatti rinchiudere nelle stesse segrete in cui ha gettato il proprio cuore) affonda e, ormai in trappola, affoga.

Indossa guanti bianchi, perché nessuno possa vedere le mani sporche di tutto il sudiciume che si porta dentro. Perfino quando sorride a corte o quando danza con l’ultimo degli scarti di uno dei suoi fratelli maggiori (con l’ennesima insignificante briciola che gli hanno lasciato per accontentare sua madre nelle sue richieste di non farlo sentire escluso), riesce a sentirsi addosso il tanfo d’acqua stagnante che trasuda dalla pelle e gocciola tra le ossa.

È ridicolo come, finora, nessun altro se ne sia mai accorto. Se solo fossero più attenti, più svegli, meno insulsi, avrebbero notato le impronte melmose che i suoi stivali puliti lasciano quando abbandona (per noia) una conversazione, o quando si allontana (per rabbia) da una stanza o quando, invece, rimane fermo al proprio posto (per orgoglio) a ingoiare rospi grandi quanto le teste vuote dei suoi fratelli.

Hans respira ossigeno e butta fuori spore dei funghi velenosi che gli sono cresciuti tra le viscere e hanno trovato terreno fertile in uno stomaco che non è più in grado di digerire le umiliazioni subite e in un cervello che macina piani di vendetta.

Hans non possiede un cuore. Sua madre – lui lo ha realizzato per la prima volta al compimento dei suoi dieci anni e già allora era più intelligente dei suoi fratelli – lo ha fatto nascere per essere l’antagonista della sua stessa storia, il principe malvagio di una favola, che rinchiuderà la bella principessa in una torre o in una bara di cristallo. Ma, di quei cattivi di cui si legge tra libri per bambini, lui sarà meglio, sarà più furbo, sarà più meticoloso. Lui sarà cattivo ed eroe, una mano tesa e una spada nel cuore.

«Sono il Principe Hans, delle Isole del sud.»

«Principessa Anna di Arendelle.»

«Principessa?»

Oh, my Lady.




È la seconda volta che scrivo di Hans in solo e pre-movie ed entrambe le volte l'ispirazione mi è venuta con il COW-T. Coincidenze? Io non credo. Nah, è che - ormai si sarà capito - Hans è il mio personaggio preferito anche se rimane il mezzo assassino fallito (però il suo era un bel piano considerato che l'ha pure cambiato in corsa) finito a raccoglier letame nelle stalle delle Isole del Sud.

Per quanto riguarda il finale, credo sia ovvio, ma nel dubbio lo spiego: è preso papale-papale dal primo incontro tra Hans e Anna, anche l'ultimo "my Lady" preso dalla versione inglese (non ho visto quella italiana) e rimasto volutamente fuori dal discorso diretto a concludere la fic.

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Scritta per la 6° Settimana del Cow-t8 @lande di fandom

Prompt: Missione 2 - Palude

   
 
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