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Autore: TheHeartIsALonelyHunter    20/03/2018    3 recensioni
Helena si lascia ammirare nell’ombra.
Gli sguardi dei ragazzi, ad Hogwarts, si posano sulla sua figura snella, i loro occhi indugiano sulla pelle diafana con la stupefatta assuefazione di un credente di fronte al proprio idolo.
Ma nessuno l’ha mai guardata come Salazar la guarda.
[Ottava classificata al contest "All together contest-Freya special edition"]
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corvonero, Cosetta Corvonero, Helena Corvonero, Salazar Serpeverde, Serpeverde
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
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Titolo: Bella di notte

Pacchetto scelto: 2 

Coppia: Helena CorvoneroSalazar Serpeverde, accenni Corinna CorvoneroSalazar Serpeverde

Generi: Introspettivo, Dark

Rating: Giallo

Avvertimenti: Missing moment, What if?

Note: Il titolo prende ispirazione dal nome di una pianta che di notte emana la sua fragranza: i fiori si aprono all'imbrunire e si richiudono alla mattina. Ho pensato che ben si adattasse alla natura di Helena, che di nascosto e nel buio trama e si prende ciò che sua madre non ha potuto avere. Ma devo ammettere che come sempre i titoli sono il mio punto debole e dunque non sono sicura colga al cento per cento il senso della storia XD Ad ogni modo, la storia è ambientata principalmente al presente, a parte qualche riferimento ad avvenimenti passati e al futuro. Ci sono varie ripetizioni che valgono come licenze poetiche, e anche l'apertura di molte frasi con l' "E" l'ho preso come una licenza poetica. Ho mantenuto il nome "Corinna" perché così era stata chiamata dall'autrice del pacchetto.

 

Helena si lascia carezzare nel buio.
Le mani di lui non sono più un fantasma fumoso, le sue carezze non sono più un viscido spettro che può far sparire, se lo desidera.
Ed Helena ne gode.
La mia bimba adorata…
Helena si lascia toccare nell’oscurità.
Salazar è un amante bramoso e sbrigativo, Salazar sembra voler raggiungere ogni parte del suo corpo per apporvi un sigillo e stabilire il proprio dominio.
Salazar è una piaga disgustosa che infetta il suo corpo niveo.
Ed Helena lo lascia fare.
La mia dolce bambina…
Helena si lascia ammirare nell’ombra.
Gli sguardi dei ragazzi, ad Hogwarts, si posano sulla sua figura snella, i loro occhi indugiano sulla pelle diafana con la stupefatta assuefazione di un credente di fronte al proprio idolo.
Ma nessuno l’ha mai guardata come Salazar la guarda.
 

È bastato poco, per accendere in lei la scintilla e permettere al fuoco di quella fantasia di alimentarsi giorno per giorno del suo stesso essere.
Un’occhiata indiscreta durante l’ennesima, noiosa cerimonia d’apertura, una sorta di presentimento, nella forma di un brivido freddo che l’aveva attraversata da parte a parte, e infine la malaugurata idea di ricambiare lo sguardo dello straniero ammiratore.
Quando i suoi occhi s’erano incatenati a quelli di Salazar Serpeverde, Helena aveva capito, con un gelido tremito di piacere, cosa volesse dire essere desiderata.

 

Corinna incede nella luce.
Non c’è ragazzo, ad Hogwarts, che non ammiri la sua intelligenza, non c’è ragazzo i cui occhi non si illuminino della luce della deferenza, sentendo nominare l’illustre cognome.
Corinna regna inconsapevolmente nelle coscienze di ogni aspirante mago.
Ed Helena la odia, per questo.
La mia piccola bambina…
Corinna sfiorisce nell’ombra.
Già da tempo la neve s’è poggiata sulle piume di corvo della Fondatrice, già da tempo le rose sono appassite sulle sue guance.
Ogni nuovo giorno vissuto lascia il segno sulla pelle una volta di velluto, ogni alba ruba un po’ di luce dai suoi occhi imperiosi.
E la chioma di Helena è ancora folta e corvina, gli occhi di cristallo sono vivi e vispi, le guance rosee risaltano contro il candore della pelle soffice.
Helena possiede la bellezza celeste di una creatura maledetta.
La mia bimba innocente…
Corinna l’ha amato nel buio.
Tenta di rubargli un’occhiata quando gli altri non l’osservano –o così crede–, cerca i suoi occhi nei corridoi senza pudicizia alcuna, lo guarda con l’ardore con cui Salazar guarda lei.
Elemosina sguardi e di sguardi s’accontenta, trasformando cibo assai scarso in manna celeste nella sua triste rassegnazione.
Che Corinna prenda pure le briciole: Helena agguanta per sé la pagnotta.
 

Helena si lascia carezzare, Helena si lascia toccare, Helena si lascia ammirare.
Helena lascia che le mani di Salazar scorrazzino sulla sua pelle nuda, lascia che strappi morso a morso la veste di vergine –troppo stretta, è diventata troppo stretta–, lascia che nel silenzio della notte sussurri quegli appellativi blasfemi (mia bambina, bambina adorata, dolce bambina…).
E lascerà che lei veda, la mattina successiva, lascerà che noti ogni striatura di nero sul suo corpo non più candido.
Corinna aveva ottenuto tutto nella luce.
Helena prende l’amore della sua vita nel buio.
 

Helena si prende tutto nel buio.

  
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