Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: Ori_Hime    22/03/2018    3 recensioni
Luna, coperte, sorriso, ricordo, solitudine e abbraccio: ecco le parole chiave che hanno dato vita a questa storia con protagonista la dolce coppia composta da Anna e Kristoff!
Dedicata a Manto che da domani si potrà chiamare dottoressa: per farmi perdonare per non poter essere alla tua proclamazione... questa è la storia che ti avevo promesso con i tuoi spunti!
Spero possa piacere a te e a tutti gli altri lettori!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anna, Kristoff
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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A Manto,
musa ispiratrice di questa storia al quale è dedicata:
nonostante ti conosca solo da un anno sei diventata una delle persone a me più vicine, anche se siamo divise da chilometri, che mi sa comprendere e confortare, che mi vuole bene così come sono, con le mie paranoie e la mia dolcezza: questa storia è per te! Spero possa farti sciogliere come quando ne abbiamo parlato assieme, se non di più! Te la meriti e non solo perché domani sarai dottoressa, ma per tutto quello che fai per me ogni giorno! Ti voglio bene!!!! Mi dispiace non poter essere accanto a te per congratularmi di persona domani, spero di poter rimediare con questa storia! Buona lettura!
Tua,
 Ori_Hime

 

L'equinozio di primavera

 

Era l'equinozio di primavera e Elsa per festeggiare aveva organizzato un ballo in onore della nuova stagione, aperto a tutti gli abitanti di Arendelle. Grandi e piccini si divertivano a ritmo di musica tra le sale del palazzo e lungo la piazza ancora innevata, ma la vera magia di quella festa era la regina, che a mezzanotte precisa aveva alzato le braccia facendo sparire la neve, dando la possibilità ai fiori di sbocciare poco a poco. Era un vero incanto assistere a quella scena e Anna ancora si sorprendeva delle enormi capacità della sorella e di come, grazie a lei, aveva imparato anche a controllare i suoi poteri.

-È bellissimo, non è vero?- disse sottovoce in modo che solo Kristoff potesse sentirla. Lui la stava tenendo stretta tra le sue braccia, mentre ammiravano la magia di Elsa dissolversi nell'aria: i cristalli di ghiaccio si alzavano formando particolari forme e appena toccavano il cielo evaporavano.

-Hai ragione, ma sai qual è il vero spettacolo?- rispose lui allentando la presa perché potesse vederla in viso. Anna scosse la testa: cosa poteva volere di più? Era un giorno di festa ed era con il suo fidanzato, era tutto perfetto! -Sei tu!- le rivelò con una punta di imbarazzo nella voce. Anna sorrise a quella sua ennesima dichiarazione di amore, non si stancava mai di sentirsi dire quanto era importante per lui, ogni volta era speciale come la prima.

-Dici che potremmo continuare la serata solo io e te, lontani da tutti?- propose allora. Non avevano avuto molta privacy durante le danze perché essere la principessa comportava anche dei doveri da assolvere, come accogliere gli invitati, assicurarsi che ci fosse da mangiare e bere per tutti al buffet, aiutare la regina. Con Kristoff aveva ballato un paio di valzer e qualche danza popolare con tutti gli abitanti del regno, ma non si erano nemmeno scambiati qualche parola da soli.

Il giovane annuì alla proposta della sua ragazza e la prese per mano portandola verso casa sua, dove prese delle coperte. Era una serata troppo bella per chiudersi già in casa perciò si stesero sul prato ad ammirare le stelle, coprendosi e scaldandosi a vicenda stringendosi. Il cielo era limpido, gli astri erano ben visibili e ad illuminare i loro volti c'era solo la luna così grande e splendente come non l'avevano mai vista. Rimasero incantati a lungo ad ammirarla in silenzio.

-Ti ricordi come ci siamo conosciuti? Era una notte come questa e venivo anche allora da una festa...- iniziò a raccontare Anna ricordando quella notte gelida. -Eccome se me lo ricordo! Pensavo di avere a che fare con una principessa viziata... - scherzò lui tirandole una guancia come si fa con i bambini. Anna fece la finta offesa e gli prese le mani che continuavano ad agitarsi su di lei, così gli allargò le braccia e si mise in mezzo, così che potesse abbracciarla. -Solo in seguito capii che se così veramente fosse stato avresti mandato qualcun altro a salvare tua sorella e non ti saresti mai mossa dal tuo caldo castello... E sopratutto capii che per me sei la principessa, non di Arendelle, ma del mio cuore.- la strinse al suo petto e in quel momento per lui la luce non era più generata più dalla luna, unica testimone delle loro coccole, ma dagli occhi della sua amata che si avvicinavano sempre più ai suoi.

La giovane lo baciò, all'inizio dolcemente, intervallando i baci per ammirare gli occhi innamorati di Kristoff, capaci da soli di farla sciogliere come neve al sole; poi sempre più appassionatamente, staccandosi solo per riprendere fiato. Kristoff si era presentato come un uomo glaciale, letteralmente!, visto che commercializzava ghiaccio, ma in realtà nascondeva un fuoco che solo Anna era in grado di alimentare e quella sera tra le coperte e la luna piena stava emergendo, portandola sotto di sé. I due, accaldati, stavano portando le loro mani ad accarezzarsi a vicenda fino a tirare i lembi dei loro vestiti per scoprirsi.

Un fruscio d'aria fredda però li fece trasalire: nonostante le coperte e il calore trasmesso dai loro corpi non era esattamente il clima ideale per svestirsi all'aria aperta, dopo tutto era solo l'equinozio di primavera. Kristoff si alzò e la prese tra le sue braccia afferrando anche le coperte e la portò dentro casa sua: era piccola, ma accogliente. Aveva un piccolo caminetto e un letto ad una piazza su cui la posò, porgendole dei cuscini. Poi accese il focolare che prese vita velocemente e Anna si alzò per aiutarlo e scaldare le mani vicino alle fiamme. Presto il calore si trasmise in tutta la casa e i due innamorati si presero per le mani, avvicinando i loro corpi per farli aderire in un abbraccio e poi completare tutto con un bacio. Pian pianino, presi dall'euforia, si distesero sulle coperte e i cuscini, e le loro mani ricominciarono ad esplorarsi. Anna afferrò la camicia di Kristoff e gliela sbottonò senza mai staccare le sue labbra da quelle del suo ragazzo. Quando riuscì ad aprirgliela gli accarezzò il petto possente fino a quando lui se ne disfò completamente. Intanto il montanaro cercava di liberarla dallo stretto corsetto che indossava, ma prima le abbassò gli spallini del vestito per avere poi più agio nello sfilarglielo. Le sue dita ebbero difficoltà tra un laccio e l'altro finché Anna non lo aiutò ad allentarlo, allora lui lentamente lo allargò fin quando non le cadde lungo i fianchi.

La fece distendere sotto di sé, appoggiandole la nuca sui cuscini. La baciò intensamente e fece scorrere le sue grandi mani ruvide lungo il suo petto e poi le tolse la gonna sfilandogliela dal basso e poi i collant, facendo attenzione a non romperglieli, svelandole le gambe poco a poco. Il suo corpo era candido come la luna che aveva fatto loro compagnia e non poté che ammirarla con egual stupore. Si fiondò a prendersi cura di lei, baciandola e accarezzandola, sentendola fremere al suo tocco. Anche la giovane seppe farlo impazzire: le sue mani erano davvero eccitanti e, furtive, avevano afferrato i suoi pantaloni per toglierglieli. Quasi Kristoff non si accorse di essere rimasto in mutande, tanto era preso da lei, ma Anna lo fece avvicinare ancora di più a sé, prendendolo per i glutei, facendogli capire quanto anche lei lo desiderasse e che potevano unirsi. Il giovane allora non perse tempo e le sfilò l'ultimo indumento rimasto e altrettanto fece lei verso di lui. -Ti amo!- esclamarono guardandosi negli occhi prima di lasciarci completamento andare. Lui si portò tra le sue gambe e si unì al suo corpo, con un gridolino di dolore da parte della sua amata, ma che presto si trasformò in piacere che li travolse e li scosse come una scarica elettrica. Erano diventati una cosa sola: lui era responsabile del suo corpo e lei di quello di lui e da quella notte seppero che non avrebbero mai potuto fare a meno dell'altro anche fisicamente. Quando si separarono sentirono già la rispettiva mancanza e si coccolarono ancora per tutta notte, addormentandosi stretti, cullati dal ritmo del battito dei loro cuori.

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Note:
Un ringraziamento speciale va a Flos Ignis per avermi corretto la storia: come farei senza di te? Un bacio alle mie Anna e Elsa: voi due!
Nella speranza di aver trasmesso dolcezza a tutti voi, grazie per aver letto i miei deliri!
In bocca al lupo Manto!
Ori_Hime

Ps: vi aspetto anche sulla mia pagina facebook: https://www.facebook.com/fairyflossblog/
 

 
  
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