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Autore: krastykrab1    30/03/2018    2 recensioni
Sono passati 30 anni da quando i Guerrieri Lyoko hanno sconfitto X.A.N.A grazie all'aiuto di Franz Hopper, il padre di Aelita.
Adesso però, X.A.N.A è tornato.
I vecchi guerrieri Lyoko, ormai maggiorenni, non possono più virtualizzarsi a Lyoko: un mondo virtuale dentro un supercomputer all'interno di una fabbrica. Perció, nuovi guerrieri Lyoko dovranno sconfiggere X.A.N.A e salvare il mondo.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Altri, Jeremy, Nuovo personaggio, X.A.N.A.
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Francia, Città della torre di ferro. 15 settembre 2042.

Quella mattina l'aria era fresca e il cielo sereno. le strade erano piene di automezzi, i marciapiedi pieni di ragazzi sui 13 anni diretti verso la scuola.
Per Erick Belpois era il suo primo giorno di scuola, i suoi lo avevano iscritto al Kadic un grande collegio che insegnava sia a ragazzi delle medie sia a quelli delle superiori.

Erick era un ragazzo di media statura, con due occhi color azzurro e capelli castani.
Era seguito da una ragazza che sembrava essere più piccola. Aveva i capelli rosa legati con una coda di cavallo e due occhi azzurri.

-Anne, hai intenzione di seguirmi per tutta la scuola?- Parlò il ragazzo tenendo lo sguardo fisso sulla scuola sempre continuando a camminare.
Anne Belpois. Era il nome della ragazza. E' la sorellina di Erick.
-No è che..- la piccola degludì -mi sento un po' spaesata, devo iniziare il mio ultimo anno delle medie in questa nuova scuola- la ragazza esitò, fece un bel respiro e ricominciò a parlare -mentre tu inizi il primo superiore, non avresti comunque rivisto i tuoi compagni delle medie- Erick si fermò improvvisamente. Erano arrivati all'entrata del Kadic, dove il preside li aspettava. -Ne parliamo dopo- disse infine Erick.

Il ragazzo si avvicinò al preside. Era un uomo alto e robusto con una folta barba grigia.
-I signorini Belpois?- Disse il preside.
-Si, Erick e Anne signore- rispose Erick.
-Siete uguali ai vostri genitori- disse infine il preside che li accompagnò nel suo ufficio.

intanto.
-MARK DELLA ROBBIA. IO TI DISENTEGRO.-
Si trovavano nel dormitorio maschile, due ragazzi che si rincorrevano.
-E dai Steve, non te la sarai mica presa per uno stupido cd?-
Mark era un ragazzo basso, circa 1.65,  con capelli biondo platino e occhi marroni.
Steve invece era un ragazzo moro e molto alto.

Steve saltò addosso a Mark facendolo cadere a terra.
-Giochi sporco- disse Mark sbuffando.
-Io non sto giocando- rispose Steve prendendogli il cd dalla mano per poi tornare in stanza.
La stanza aveva due letti separati e una scrivania sul muro dove sopra di essa scorgeva una finestra.
Rientrò in stanza anche Mark buttandosi con non curanza sul letto.

I signorini Belpois vennero scortati nelle loro stanze, Erick aveva una stanza singola una delle poche riservate per gli studenti maschi.
Anne invece era in stanza con una ragazza dai capelli neri e occhi scuri.
-Ciao- disse la giovane -mi chiamo Rechel, Rechel Dunbar, tu?-
-Io sono Anne, Anne Belpois, piacere di conoscerti- le ragazze si scambiarono un abbraccio.
La stanza aveva due letti singoli messi di lato con un armadio sul muro destro. La scrivania era sotto la finestra come nelle altre stanze.

Poco più lontano dal Kadic, in una villa ormai abbandonata, si aggirava un uomo alto e magro con i capelli biondi e un paio di occhiali sul viso. Era seguito da una donna dai capelli rossi.
L'uomo entrò nella villa. Era fredda, il divano era spostato e le luci erano ormai fulminate.
Alla donna tornarono in mente ricordi passati, lei e i suoi amici giocavano in questa casa, la esploravano. Poi gli tornò in mente questa era la sua casa.. prima che lei e suo padre sparirono per più di dieci anni.
L'uomo si avvicinò alla lampadina bruciata del salotto e la cambiò con una nuova. Quando provò ad accendere la luce il pannello generale cominciò a fumare facendo uscire alcune scintille.
La donna si girò di scatto. -Credi che..- disse preoccupata.
-No, non può essere- rispose lui.
Un rombo, o meglio, una piccola esplosione.
Uscirono entrambi dalla villa. Davanti a loro vi era un ragazzo dai capelli neri.
I due lo guardarono meglio.
-Aelita- disse l'uomo -guarda- continuò.
-Lo vedo, Jeremy. E' l'occhio, l'occhio di X.A.N.A!

 

   
 
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