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Autore: Tigre Rossa    04/04/2018    1 recensioni
Ci sono così tanti mostri dentro la tua testa, mio triste re.
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Qualcosa di strano, insolito rispetto alle mie solite storie e non particolarmente chiaro, ma che avevo quasi il bisogno fisico di scrivere.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Thorin Scudodiquercia
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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The monsters inside your head

 

 

 

 

 


 

You lost your mind in the sound

There's so much more

You can reclaim your crown

You're in control

Rid of the monsters inside your head

-King, Lauren Aquilina-

 





 

Hai passato tutta la tua vita a combattere, giovane re.

Ormai hai perso il conto delle battaglie che hai affrontato, delle ferite che hai sopportato, dei nemici che hai sconfitto.

Hai visto tanta morte, tanta guerra, tanto dolore. Troppo, forse, per una vita intera. Troppo, per non spezzare qualsiasi cuore. Troppo, per non mutilare un’anima.

Eppure, tu non hai lasciato che le tue cicatrici e i tuoi fantasmi ti fermassero.

Non hai mai smesso di combattere, re rimasto a lungo senza corona.

Anno dopo anno, hai continuato a combattere per la tua famiglia ed il tuo popolo, guidato solo da quel sangue infuocato che ti scorre nelle vene.

Hai combattuto e combattuto, abbattendo tutti quei mostri che hanno reso la tua esistenza un’eterna battaglia.

A volte hai perso, questo è vero, ma non hai mai smesso di stringere i denti e di impugnare la spada, nonostante il tuo corpo fosse al limite e la tua anima sul punto di infrangersi.

Hai affrontato così tanti mostri, senza mai tirarti indietro, e credevi che nessuna di quelle orride creature sarebbe mai riuscita a sfuggire alla tua lama.


Povero re ingenuo.


Eri troppo giovane per capire che quelli in carne ed ossa di fronte a te, quei nemici che hai combattuto con tanta dedizione, erano solo alcuni dei mostri che saresti stato costretto ad affrontare.

Non riuscivi a vedere tutti quei mostri che tu stesso ti porti dentro e di cui hai notato le ombre forse troppo tardi.

Perché sì, ci sono così tanti mostri dentro la tua testa, mio triste re.

Ce ne sono veramente tanti, tutti nati da ogni singola cicatrice che ti porti impresso nella carne e nel cuore.

Sono tanti e spaventosi, ma tu eri comunque deciso a combatterli. Eri certo che saresti riuscito ad abbattere anche questi mostri, proprio come tutti gli altri. E ci hai provato davvero, per un po’.

Ma alla fine, il più oscuro tra i tuoi mostri, quello che temevi più di qualsiasi altro, ha preso il controllo su di te.

È stato astuto ed ingannevole, attento affinché tu non potessi comprendere la sua vera natura prima che fosse troppo tardi. Non sembrava nemmeno un mostro, con quei suoi capelli dorati e quel suo sorriso fiero, che ti impediva di scorgere i suoi occhi e il freddo che custodivano.

È stato sottile, rapido e delicato, tanto che non sei riuscito a riconoscerlo, nonostante l’avessi già visto nello sguardo di tuo nonno.

Ammaliato ed inerme, gli hai permesso di avvicinarsi abbastanza da sottrarti il cuore e stringerlo nella sua presa di ferreo, lasciandoti con un vuoto dentro che niente avrebbe mai più potuto colmare.

Eri nelle grinfie del tuo peggior nemico, ma eri incapace di vederlo.

Coloro che ti erano più vicini hanno tentato di aprirti gli occhi, ma tu vedevi solo i riflessi dorati dei suoi capelli e le dolci visioni promesse dalle sue parole sussurrate all’orecchio.

Ha quasi vinto, quel mostro che hai scelto di chiamare malattia.

È quasi riuscito a prenderti ed a portarti lontano, lì dove non saresti più riuscito a sconfiggerlo.

È quasi riuscito a renderti lo spettro di ciò che sei, a portarti via i tuoi colori ed a fermare i battiti del tuo cuore, divenuto ormai cieco.


Ma, alla fine, non ce l’ha fatta.


Alla fine, ti sei risvegliato dal suo sonno ingannatore.

Hai aperto gli occhi ed hai visto la voragine dorata in cui ti stava trascinando con il tuo consenso.

Hai visto fin dove ti aveva spinto, che cosa aveva fatto del tuo onore ed a quale destino ti stava incatenando.

Hai visto quello che il mostro ti aveva spinto a fare alle persone a te più care e ciò che ti aveva fatto diventare.

Ed in quel momento, ti sei ribellato.

In quel momento, hai urlato alla malattia che no, non ti avrebbe preso, non davvero.

In quel momento, hai ripreso il controllo.

In quel momento hai finalmente ripreso il controllo ed hai ricominciato a combattere, come solo un figlio di Durin sa fare.

Hai combattuto e combattuto, tanto da ferire quel mostro fino alle sue fragili ossa e ricacciarlo nei meandri della tua testa, in mezzo alle altre ombre.

Hai combattuto, e quella volta hai vinto.


Ma non è finita, per quanto tu potessi sperarlo.

Non sarà mai finita, e ne sei più che consapevole ormai.

Non riuscirai mai ad ucciderlo, così come non potrai mai annientare tutti gli altri mostri che ci sono dentro di te.

Per quanto tu possa combattere e ferirli, non potrai mai liberarti del tutto di loro. Resteranno sempre lì, al tuo fianco, pronti a prendere il controllo appena abbasserai di nuovo la guardia.

Ma tu non gliene darai l’occasione.

No, re coraggioso.

Tu non abbasserai mai più la guardia.

Sei nato per combattere i mostri, e continuerai a farlo fino alla fine dei tuoi giorni.

Continuerai a farlo, anche se ogni tanto la malattia torna a sussurrarti all’orecchio. Anche se hai paura. Anche se a volte sei talmente debole da temere di cedere di nuovo e di perdere tutto.

Ma ormai, sai come combatterla.

Sai come, ogni singola volta, riuscire a contrastarla e a tenerle testa.

Sai come domarla, come mantenere il controllo e non lasciare che ti privi un’altra volta di te stesso.

E, ogni volta che temi di poter crollare, guardi tutto ciò che è tuo e lo sarà per sempre, e ricordi perché non puoi lasciare che nessun mostro vinca.

Stringi forte a te la fiducia del tuo popolo, il calore della tua famiglia, i sorrisi della tua compagnia, le risate dei tuoi nipoti, gli occhi caldi e sinceri del tuo scassinatore, e sai di non poter perdere.

Ricordi perché non puoi arrenderti, perché non puoi lasciare che il tuo più grande nemico vinca.

Ricordi a chi devi questa seconda possibilità e con essa la tua forza, e in quel momento sai che riuscirai a sconfiggerlo ancora ed ancora.

Ed è giusto così.


Sei forte, abbastanza forte da continuare a combattere per tutta la tua vita.


Sei più forte della tua malattia, Thorin Scudodiquercia.


Sei più forte dei mostri dentro la tua testa.

 

 

 

 

 


 

 

 

  
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