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Autore: tweetyelena    06/04/2018    1 recensioni
La fantasia viaggia lontano poco prima di partecipare a un evento tanto atteso. Ovviamente è tutto inventato dalla prima all’ultima riga, ma un Co così sarebbe fantastico. è una larry dolce e romantica.... e a lieto fine , se volete un momento di dolcezza eccola per voi.Buon concerto a chi domani sarà con me, a chi ci vorrebbe essere e che magari assisterà un domani a quel bacio che io ho descritto. Buona lettura a chi leggerà questa ff da dentro la tenda davanti all’unipol arena, a chi a casa perché partirà domani e a chi a casa domani resterà. Mai succederà una cosa del genere, ma il video di freddieismyqueen mi ha ispirato, le risate di sentire harry parlare in Italiano e la gioia di vedere Harry dal vivo domani ha fatto il resto.
Genere: Erotico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Febbraio 2016  New York

Il telefono era ancora caldo nella  mano di Harry dopo l’ennesima litigata con Louis, era capace di non rispondere per giorni e quando finalmente riuscivano a parlarsi era un gridare e insultarsi. Quel piccolo fottuto bastardo che gli aveva rubato il cuore e l’innocenza e ora anche la pazienza. Voleva fare Coming out … ora!! Con tutte le volte che Harry glielo aveva chiesto , e lui  negava, si immolava nell’altare del closet e si portava appresso una copertura sorridente e smilza. Harry ci aveva sofferto tante volte ma  ora non poteva , non poteva mandare a puttane tutto perché finalmente Louis si era deciso e ancora bruciava  nella gola, quelle parola urlate e rimbombavano ancora nella sua mente “Louis cazzo, dimmi qualcosa che ancora non so!dici che mi ami, ok , ma non era conveniente fare  Co e adesso di colpo lo vuoi! Cosa è successo di diverso? Solo perché ora hai messo di mezzo un bambino! Solo perché ti sei fottuto con le tue mani e lei ci può ricattare? Dimmi qualcosa di nuovo! Dimmi qualcosa che ancora non so! Ora che io ci perdo il mio futuro, la mia carriera, solo perché io ora ho una occasione, vuoi uscire allo scoperto, solo perché non hai niente da perdere! Dimmi qualcosa che ancora non mi hai mai detto! ”
La voce glaciale dall’altra parte del telefono di Louis afferma: «Forse questa volta temo di perdere te, Harry. Che sei più importante di qualsiasi carriera. Io ho molto da perdere, ho da perdere te»

tu non mi perdi se fai o no Co. §Mi perdi se non smetti di mandare a puttane la tua vita
Harry nello sconforto prese la sua chitarra e iniziò a scrivere una canzone per il suo forse futuro album. Louis invece si aprì una nuova birra e pensò che poi che non era mai stato bravo a centrare il momento di fare le cose, era in perenne ritardo, mai al passo. Un fallimento.
La mattina seguente Harry chiamò il suo manager, il quale con voce alterata gli ripete che era una follia fare outing prima del debutto, per quanto giocasse con la sua sessualità  di certo non poteva girare mano nella mano con il suo compagno di band, neo padre per giunta. L’espero del settore terminò la sua invettiva con «Harry caro, tu hai tutto da perderci!» e al ragazzo venne una idea: « ok allora voglio che anche lui abbia qualcosa da perderci!» il manager iniziò a balbettare scuse su scuse ma poi forse una lampadina si accese anche a lui: «Una collaborazione?» Harry riagganciò il telefono e prenotò un volo per Los Angeles subito dopo la sfilata a cui doveva presenziare, veloce comparsa all’after party e poi via a Louis.

Il giorno dopo

Harry arrivò da Louis la mattina presento e si stupì che le finestre della casa fossero già aperte. Negli anni aveva imparato che Louis era solito dormire fino a  tardi.  Aprì la porta e le profonde occhiaie di Louis facevano pensare che non avesse dormito molto dalla litigata.
«Che fai già in piedi?» Chiese Harry come se la loro ultima conversazione non fosse conclusa un vaffanculo. Louis gli rivolse quel sorriso sfacciato che faceva quando stava per mollare un fendente appuntito.  « mi guadagno da vivere, sai c’è chi può fare il cantante solista e chi invece cavalca la popolarità fin che dura, cosa vuoi io oggi sono il 25-enne-neo-padre-degli- ex- 1D e quindi cavalco l’onda.  Il piccoletto è troppo piccolo e non se ne renderà manco conto, saturiamo la notizia  e poi mi ringrazierà quando potrà andare al college prestigioso. » il cuore di Harry fece un sonoro crack. Erano forse più bravi a ferirsi che ad amarsi. Harry affermò: «sarai il 25-enne-neo-padre-degli- ex- 1D solo se permetterai che sia così!» Louis sprezzante: «Harry caro, quante porte in faccia hai ricevuto? Quanti no? A no… tu eri quello che aveva il culo parato già un anno prima della nostra “pausa”. Hai già gli stadi prenotati.» Harry sbottò, lanciando sul tavolo una carta: «Qui c’è una possibilità per te! una porta aperta. C’è perché ti amo e perché credo in te! e non credo che sia giusto che tu resti a casa a fare la calza o a scrivere per altri quando potresti fare strada. Non con me, ma parallela alla mia! qui c’è una occasione. Voglio che anche tu abbia qualcosa da perdere , se facciamo outing e ci fottiamo le carriere. Non voglio farlo solo perché ho paura di perdere te. Lo facciamo se ce la rischiamo tutti e due. Questa è una occasione. Prendi quei quattro sfigati dei tuoi amici e vai a Miami a sentire questo Steve. E poi fatti una doccia che quella creatura non si ricorderò niente, ma sentirà la tua puzza! »
Detto questo Harry andò a pranzo con la solita Cindy che ormai poteva essere scambiata per la sua terapeuta.
Louis prima era irritato, perché non voleva la carità di Harry, o del suo manager che per tenerselo buono lo accontenta in tutto non voleva passare da 25-enne-neo-padre-degli- ex- 1D al quello-che-fa-strada-perché-si-scopaHarryStyles, ma aveva bisogno di staccare e quel festival di musica dance era accattivante. Dopo tutto almeno poteva dire di averci provato. Odiava Harry per il fatto che aveva messo la sua immagine davanti a loro , ma che avrebbe fatto al suo posto?  Per quanto odiasse come gli aveva fatto una proposta, aveva deciso di provarci, almeno da giocarsela ad armi pari. Prese il telefono e digitò il numero a memoria, senza cercare nella rubrica: «Pronto ciao mamma, forse ho un aggancio me lo ha procurato Harry, venerdì vado a Miami con i Lads.»
Louis non sentì Harry per una settimana  ma dopo aver parteciparo all’evento e aver visto  Steve dal vivo, beh decise che ogni lasciata è persa e che cazzo ci avrebbe provato. Digitò un messaggio ad Harry: « fatta! Steve è fenomenale. » Si sentiva elettrizzato da nuova linfa vitale e dopo 10 minuti aggiunse un messaggio: «Grazie Harry»

Sei mesi dopo

Entrambi si erano buttati anima e corpo nel lavoro e non avevano più parlato di fare il passo. Tanti eventi erano vorticati nelle loro vite tanto da fare passare quello in secondo piano. Louis doveva presenziare  la sua nuova canzone alla finale di Xfactor, Harry era in crisi nera, aveva una fottuta paura di fare fiasco. Erano in Jamaica, dove Harry  si era rintanato a scrivere. Louis lo raggiunse sulla spiaggia con una birra fresca e gli disse: «Ok, avevi ragione. Aspettiamo. Non è il momento. Continuiamo a custodire questo piccolo segreto. Dopo tutto quella che la gente vede è solo metà della storia. La parte più inventata.» Harry rispose semplicemente con un bacio.
 
Febbraio 2018

Harry era sopravvissuto al suo primo Tour non senza qualche crisi di ansia, ma dopo tutto era come andare in bicicletta ed lui sul palco era un abile ciclista.
Louis ancora non si racapacitava di tutto il successo che aveva avuto, con Just hold on e poi con gli altri singoli. Le fan lo amava. Lui non sopportava il suo manager, ma per quello c’era tempo.
Erano a Londra, e tra meno di un mese Harry sarebbe partito di nuovo con il tour. Aveva deciso di seguirlo per la maggior parte di date, di cambiare manager e di posticipare l’uscita del suo album, così da non accavallarsi con l’uomo della sua vita. Avevano appena fatto l’amore e  Harry ancora nudo gli passò un foglio, chiedendogli: «Che ne dici della scaletta?» Louis trattenne il fiato quando lesse “if i could fly”  tra le canzoni.  Harry incrociò il suo sguardo e disse: «So che abbiamo litigato già troppe volte su Co dopo quella volta a Newyork, so che ora abbiamo da perderci e ora forse tu più di me visto che non hai ancora fatto uscire il tuo album… ma io ogni volta che sarai presente nel Vip box, farò una pausa prima del tuo inciso. Se vuoi prendi un microfono e Sali sul palco, canta la tua parte. E poi faremo al nostra. » Louis concluse: «Con il famoso bacio on the stage. E speriamo che qualche fan riprenda bene in quel momento!» Harry ridacchiò: «sono diventate bravette dai negli anni….» poi mise un dito sulla bocca del suo ragazzo e affermò: «Non voglio una risposta ora. Quando e se vorrai prendi il microfono e vieni.»

30 Marzo 2018

Erano ormai passate 10 date e nonostante Louis fosse stato presente a ben 8 concerti, che Harry avesse atteso un tempo infinito prima del suo assolo, che si fosse schiarito la voce  e avesse azzittito il pubblico, mai Louis lo aveva raggiunto. Ormai si era quasi rassegnato. Dopo tutto Louis ora aveva da perdere più di lui. Almeno entrambi avevano imparato la lezione. Un conto è l’ideale e l’altro è la realtà.
Louis era dovuto partire per Los Angels, avrebbe conosciuto il suo nuovo manager e visto il debutto di Ibra con la maglia del Galaxy, squadra dove le stele calcistiche brillano a fine carriera. Avrebbe perso i concerti in spagna di Harry. Peccato aveva già prenotato in un ristorantino  che Harry amava tanto. Ma forse quella cena mancata avrebbe potuto valere il prezzo di quello che aveva deciso di fare.

4 Aprile 2018

Louis aveva deciso. Purtroppo non era riuscito a  raggiungere Harry a Milano. Ennesima cena saltata, niente risotto, ma tortellini. Al sugo però che in brodo gli ricordava l’ospedale.  Ad ogni modo ci teneva ad andare ad una delle due tappe Italiane. Harry amava l’Italia, erano andati pure a trovare Ed nelle colline umbre ed Harry sfoggiava le sue 4 parole di Italiano con orgoglio. Gli piaceva come sonorità la parola “allora” e ormai erano mesi che lo ripeteva a caso, senza un perché. Pure una volta mentre erano in intimità. Forse entrambi amavano la genuina pazzia del popolo Italiano, o forse l’essere lontani da casa, faceva sentire più liberi. Harry non sapeva che Louis sarebbe arrivato per il concerto di Bologna. Entro quando Harry già era sullo stage. Trattenne il fiato quando fece la passerella, temeva l’eccessivo affetto della fan italiane. Controllo che il vestito del suo ragazzo fosse ancora integro e prese il microfono. Il suo nuovo manager lo implorò: «Ripensaci» Ma ormai aveva deciso. La nuova carriera sarebbe stata un po’ più della metà della storia che aveva raccontato. Maledisse Harry che aveva deciso di fare quelle canzoni dal palco b, sperava che percorrendo la passerella nessuno lo notasse. A metà Sweet creature, Louis alzò il cappuccio fece cenno al fonico di accendergli il microfono all’inciso suo e iniziò a percorrere la passerella. Nel buio e tra la sicurezza nessuno lo notò, tutti i fan erano ammaliati nel seguire Harry.
Harry iniziò a cantare “if i could fly” a Louis si azzerò la salivazione. Iniziò a respirare profondamente mettendo la mano sullo sterno, come avevano imparato durante le preziose lezioni di canto. Sapeva che Harry non avrebbe  fatto una lunga pausa, nessuno sarebbe dovuto arrivare. Quindi prese l’ultimo respiro e “i’ve scared” intonò un attimo prima di Harry, ovviamente fuori tempo, ma il boato non fece sentire la musica e per Louis l’unica cosa esistente era il raggiante sorriso di Harry. Salì sul palco e riprese il a cantare. Finita la canzone Harry si gettò tra le sue braccia. Poi Harry prese il microfono e parlò al pubblico: « questo è il mio amico Louis, credo lo conosciate!» Altro boato ma Louis inarcando la sopraglia disse in tono ironico: «Amico?» Harry improvvisò un divertente siparietto dicendo : «Beh dai compagno di band, band-mate!»  Louis sorridendo disse : «e poi…» Harry non resistette più e urlò: «Soul-mate, compagno della mia vita!» e questa volta il bacio sul palco che tanto sognavano da bambini arrivò.  Al domani ci avrebbero pensato poi.

 

 

La fantasia viaggia lontano poco prima di partecipare a un evento tanto atteso. Buon concerto a chi domani sarà con me, a chi ci vorrebbe essere e che magari assisterà un domani a quel bacio che io ho descritto. Buona lettura a chi leggerà questa ff da dentro la tenda davanti all’unipol arena, a chi a casa perché partirà domani e a chi a casa domani resterà. Mai succederà una cosa del genere, ma il video di freddieismyqueen mi ha ispirato, le risate di sentire harry parlare in Italiano e la gioia di vedere Harry dal vivo domani ha fatto il resto.   Ovviamente è tutto inventato dalla prima all’ultima riga, spero coglierete il riferimento ad “even since NY” e la battuta finale sarebbe venuta meglio in inglese, perché pensando a loro due che interagiscono sul palco mi viene sempre in mente di sentirli parlare in inglese…da qui il band mate e il soul mate…..

   
 
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