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Autore: ballerina 89    08/04/2018    1 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA

L’attesa all’uscita della scuola è una delle parti più stressanti della giornata. Mamme, papà, zii, nonni e chi più ne ha ne metta in attesa che per ammazzare il tempo non fanno altro che parlarmi dei loro problemi e chiedermi aiuto su come gestirli. Si ok sono la salvatrice ma non sono mica un consulente matrimoniale... per questo non dovrebbe esserci Archie? Bah... devo seriamente cominciare a chiedere a Killian di sostituirmi a questa mansione. Finalmente la campanella suonó e una miriade di bambini uscirono di corsa per raggiungere ognuno i suoi familiari. Vidi la mia cucciola guardarsi attorno in cerca di qualche viso familiare e quando i suoi occhi si poggiarono sui miei un magnifico sorriso si disegnò sulle sue labbra. Corse subito verso di me
- Mammina ciaooooo!
- Ciao principessa! - dico prendendole lo zaino - come è andata oggi a scuola?
- Bene! Oggi la maestra mi ha interrogato sulle addizioni: non ne ho sbagliata neanche una!
- Ma sei un piccolo genietto allora. - la strinsi forte -  Andiamo a casa dai!
La presi per mano e insieme raggiungemmo la mia macchina. Eravamo in viaggio verso casa quando improvvisamente mi guarda e dice:
- Mamma mamma lo sai che alla mia amichetta ieri è nata una cuginetta? Oggi ha portato una sua foto in classe: è piccolissima.
- Anche tu e tua sorella eravate piccole in quel modo lo sai?  Tua sorella forse anche di più visto che è nata prima del previsto. - sorrido ripensando a quella giornata
- Si ma una cosa non l’ho capita però:  Come nascono le cuginette? E perche a me è nata la sorellina? - ecco una domanda, fortunatamente facile,  ma che da inizio ad una nuova fase: la fase delle domande imbarazzanti.  Caspita, non sono psicologicamente pronta a questo.
- Amore le sorelline hanno in comune gli stessi genitori, i cuginetti invece non sono altro che i figli degli zii. Hai calito?
- Si! - rispose convinta e soddisfatta della risposta. Un punto per me. Resta in silenzio a guardare fuori dal il finestrino dopodiché tornò a parlare: io anche voglio una cuginetta! - ci mancava solo questo. 
- Non ti basta la tua sorellina come bambina dispettosa? - provo a dissuaderla dall'affarmazione precendete
- Chloe rompe è vero ma se la cuginetta è la figlia degli zii allora non vivrà con noi e quindi sarà divertente andare a trovarla per giocare insieme una volta ogni tanto. - Però! che ragionamenti per aver solamente sei anni.
- Beh amore mio, dovrai aspettare ancora un bel po di tempo credo. Zio Neal è ancora troppo giovane per regalarti un cuginetto o una cuginetta.
- Allora lo chiederò a zia Regina! Lei è gi grande. - disse sorridendo
- NOOO!  - dissi bruscamente facendola voltare stupida verso di me. - Amore non dire niente di tutto questo alla zia ok?
- Perché?
- Devi fidarti della mamma! Ok? - non la vedo convinta -  Per favore Leila fai quello che ti ho chiesto.
- Va bene mammina. - queste sono state le sue ultime parole per tutto l'intero tragitto. Credo ci sia rimasta un po male per la mia risposta, ma daltronte non potevo fare altrimenti.
***
- Eccola qui la mia mogliettina preferita! - disse Killian non appena mi vide entrare
- Spero per te che sia l’unica che hai caro! - risposi a tono buttandomi sul divano per poi baciarlo.
- Certo che si splendore sarei un pazzo ad averne due... sopporto a malapena te! - rise ma prima che mi ribbellassi a lui per quella battutaccia prese le mie labbra tra le sue per un altro tenero bacio.  - Allora moglie, come è andata la mattinata?
- Escludendo gli ultimi cinque minuti con la folla di genitori impazziti e tua figlia che ha iniziato la fase delle domande imbarazzanti direi bene no?
- Che genere di domande? E a proposito... dov'è quel guaio vivente?
- E' in giardino a controllare la casetta degli uccellini che mamma le ha fatto costruire ieri. Comunque tornando al discorso delle domande per ora voleva solamente sapere come nascevano i cuginetti. Guarda che ti dico bene.... quando sarà più grande io le spiegherò come comportarsi con i fidanzati e come nascono i bambini... ma su come ci arrivano i bambini nella pancia della mamma caro mio ci penserai tu.
- Si certo come no! Mia figlia non...
- Papààààààààààà! - Neanche il tempo di chiudere la porta d'ingresso che era già saltata in braccio al suo più grande amore. Queste sono le scene che più amo della mia famiglia. Ogni volta che li guardo penso a quanto sia stata stupida a non affacciarmi a quella che era la vera vita con da subito.
- Papy,  io voglio una cuginetta! - ti prego non dinuovo...
- Ah si?!?!
- Ti tiiiii tucinetta! Tucinetta!!!!! - si mise a ripetere tutta felice Chloe che fino a quel momento era stata in silenzio a guardare i cartoni animati. 
- Chloe ma lo sai cos’è una cuginetta almeno? - le dmandò sua sorella maggiore
- Ti!  La tucinetta per tucinare. Papy la boglio.
- Partendo dal presupposto che ne avete già una amore, Provò a spiegarle Killian dopo averl messa sulle sue ginocchia -  Leila amore non stava parlando della cucinetta, ma di una cuginetta. La cuginetta è un po’ come una sorellina o un fratellino.... è un bimbo.
- NOOOO! Io no boglio fatellino e no boglio tucinetta. No no! - Fortunatamente almeno una della famiglia  è d’accordo con tutte  le mie idee. Un fratellino era assolutamente fuori questione per  il momento mentre il fattore cuginetta beh... sarebbe stato molto complicato sapendo che Regina non poteva avere figli. Speravo solamente che a mia figlia passasse presto questa cosa dalla mente.
- Non mi interessa di quello che vuoi tu! La voglio io la cuginetta! Dai papàààààà! Per favore.
- Amore io non posso proprio farci nulla. Non le fa mica papà le cuginette.
- Ci dovresti solo provare caro! - Gli dico con tono di minaccia.
- Mamma mi ha detto che non posso dire nulla alla zia. Perché non glielo dici tu? A te darà sicuramente ascolto. EDDAIIII PAPY!  La desidero tanto!
- Amore perché non vai a fare i compiti invece? - provò a cambiare argomento cercando di evitare un no categorico  come risposta.
- Che pizze però! Perchè non mi volete bene?  - 
- Leilaaa! - niente da fare, si alzò dal divano e andó di corsa  a rifuggiarsi nella sua cameretta.
***

POV REGINA

È stata davvero una mattinata pesante quella di questa mattina. Ho assolutamente bisogno di concedermi del sano relax. Mi avvio nel salottino al piano di sotto, mi preparo un drink, scelgo un film da guardare dopodiché mi metto sul divano a guatarmi un po’ di sano e meritato riposo. Sono nel bel mezzo del mio film quando improvvisamente sento abbaiare. Mi volto  di scatto non capendo cosa stia succedendo e mi ritrovo, nel mio salottino, Leila e il suo inseparabile amichetto a quattro zampe. La mia piccola nipotina è in lacrime.
- Amore mio che succede? -  Le chiedo facendolole spazio sul divano e invitandola a raggiungermi. 
Singhiozza - Mamma....
- Hai litigato con la mamma? - chiedo cercando di renderle piu semplice il lavoro
- No.. si... non lo so! 
- Amore, la mamma sa che sei qui?
- Si! - mmh strano... molto strano.  Emma non le da mai il permesso di usare la magia se non per le cose importanti. - Vieni più vicino... fatti abbracciare. - non se lo fa ripete due volete.  - Allora, vuoi raccontarmi cos’è successo?
- Si...
- Perfetto, facciamo così:  ti preparo una bella cioccolata calda così ti calmi un po e poi mi  racconterai tutto. - La lasciai sul divano per qualche minuto dopodiché tornai da lei con la sua bevanda preferita. Aveva smesso di piangere ma era comunque molto, molto triste.
- Tieni piccolina, questa ti tirerà su.
- Grazie zia.
- Allora... spiegami. Cos'è successo?
- Io quando sono uscita da scuola ho chiesto una cosa alla mamma e lei mi ha detto di no! - confessa. 
- E come mai ti ha detto di no? Hai preso un brutto voto per caso? Hai fatto la monella?
- No, sono stata una brava bimba questi giorni, non ho neanche mai fatto i dispetti a quella supida di Chloè. Nonostante questo però la mamma non mi vuol far felice! Io ci tenevo tanto! 
Penso seriamente di essermi rammollita con la nascita di questa signorina perchè vederla in questo stato mi fa solo star male. Lo so che non dovrei andare contro i metodi educativi di Emma e killian, ma come si fa a dire di no ad un angioletto del genere?
- Dimmi un po' è una cosa di findamentale improtanza quella che hai chiesto o magari è uno dei soliti giochi che prima chiedi e poi butti li dopo neanche mezz'ora averci giocato.
- Non è un giocattolo zia! Ed è la cosa che piu desidero al mondo. 
- Facciamo così allora: dimmi cos'è che hai chiesto alla mamma e zia vedrà di andare a prendertelo ok? - tanto cosa vuoi che le abbia chiesto di così grave.
- Davvero zia?????
- Si, ma solo se è vero che sei stata una brava bambina. Lo sai che se poi vengo a sapere che mi hai mentito mi arrabbio?
- Sono stata super brava zia te lo giuro. Ho anche messo in ordine tutta la mia cameretta senza che la mamma o il papà me lo dicessero. 
- Ti credo allora! Andiamo, dimmi cos'è che desideri tanto?
- Beh io vorrei solo una ... - la vedo improvvisamente ammutolirsi. -  Niente zia non importa.
- Leila?!?! Tutto ok? - chee le è preso adesso?
- Si... - si limitò a rispondere ma io sapevo leggere bene i suoi movimenti e le sue espressioni. Mi stava tenendo nascosto qualcosa.
- Cucciolina di zia, che c’è che non va? A zia puoi dire qualsiasi cosa!
- Io non posso!
- E perché no?
- Perché....
Stava finalmente per parlare quando fummo interrotte da un'apparizione improvvisa.
- Regina per favore devi aiutarmi! Hai visto.... LEILAAAA! - alzò il tono di voce non appena la vide -  Ti ho cercata ovunque! Quante volte ti ho detto che non devi allontanarti senza dirmi nulla? - ecco spiegata l'apparizione improvvisa.  Lo sapevo che Emma non avrebbe mai fatto allontanare sua figlia da sola. 
- Leila mi avevi detto che la mamma sapeva che eri qui! - alzò le spalle.
- Se avessi saputo qualcosa non sarei quasi morta d'infarto non trovandola nella sua cameretta come invece pensavo che fosse. Avanti signorina: dritta a casa!
- NO! - disse con voce arrabbiata. Accidenti, è la prima volta che la vedo rispondere così a sua madre. 
- Come scusa?
- Ho detto di no! SEI CATTIVA! - Scende dal divano e di corsa raggiunse il piano di sopra. 
- Adesso mi sente! - vedo anche Emma prendere la direzione delle scale ma riesco a fermarla.
- Aspetta! Spiegami un attimo... che le sta succedendo?
- Ma niente, oggi non è la sua giornata.
- Dice che ti ha chiesto di comprale qualcosa ma tu ti sei rifiutata. 
- Ancora con questa storia?!? - sospirò - Comunque non è che mi sono rifiutata... non mi ha chiesto niente di materiale e di conseguenza non potevo accontentarla. 
- Ora sono curiosa: cosa ti ha chiesto?
- Ma niente... Non ha importanza.
- Emma, conosco Leila, non c’è mai rimasta male per un semplice no.
- È complicato da spiegare.....
- DIGLIELO MAMMA! DIGLIELO CHE MI HAI FATTO PROMETTERE DI NON DIRE NULLA ALLA ZIA! - una voce si senti dal piano di sopra, quella piccola peste deve essersi messa ad origliare.
- Perchè invece non fai la persona matura e scendi giù così possiamo parlare dei tuoi orrendi modi di comportarti? 
- NO!
- Leila, devi tornarci a casa prima o poi... sarà meglio per te che inizi ad abbassare la cresta fin da subito se non vuoi ritrovati in punizione fino a 18 anni. 
- Emma per favore parla con me. Si può sapere che succede? E perchè le hai detto di non dirmi nulla? Avevi paura che l'avrei assecondata? Andiamo Emma! è solamente una bambina.
- Le ho detto di non dirti nulla semplicemente perchè non è nulla che avresti potuto darle. 
- Ha chiesto la luna? - scherzai pensando che Emma fosse diventata troppo esagerata
- No!  Ha chiesto una ciginetta! - Mi pietrificai al solo pronunciare quelle parole e lo notò anche la mia amica. - Visto? Come volevasi dimostrare. È per questo che non volevo te lo dicesse. Il tuo viso parla da solo. - È vero ho  sofferto molto in passato per questa cosa ma posso dire con assoluta certezza che a distanza di anni ho superato tutto. Parlarne mi fa ancora qualcosa ma non sto più male come un tempo. 
- Emma sto bene! È acqua passata...
- Preferivo comunque che non uscisse fuori!
- È andata così! Non è la fine del mondo.
- Sicura di star bene? - chiese preoccupata.
- Benone! Senti: Dove hai lasciato Chloe?
- È con nonno David e papà Uncino a prendere un “celato a toccolato”, ora recupero la delinquente e togliamo il disturbo.
- E se invece me la lasciassi per il pomeriggio?
- Ha già fatto troppi danni per oggi!
- E dai Emma non ha fatto nulla. Che ne poteva sapere.  Lasciala qui ci penso io a lei.
- Ne sei davvero sicura?
- Sicurissima, vai pure ci vediamo questa sera a cena magari ok?
- Va bene, a questa sera allora. Leila sto andando via, mi vieni a salutare? - disse a voce più alta per farsi sentire. 
- NOOOOO! SEI CATTIVA!
- È sempre bello essere amati non trovi? - mi disse alzando gli occhi al cielo. -  A dopo.
***
Aspettai qualche minuto in modo che potesse avere il tempo di calmarsi dopodichè andai al piano di sopra a cercarla. La trovai nella cameretta di suo fratello Henry seduta sul letto a guardare la finestra abbracciata al suo cagnolino che le faceva le feste.
- Posso entrare principessa? - le dico 
- Si.
- Sei ancora triste? 
- Si...
- Mamma mi ha spiegato in grandi linee cosa è successo oggi.
- Allora?  Hai visto quanto è cattiva?
- Mamma non è assolutamente cattiva amore.  Che tu ci creda o no mamma ti ha detto di no per dei motivi reali. Non avrebbe potuto fare altrimenti.
- E quali sarebbero questi motivi? - non potevo essere troppo diretta, in fondo era solamente una bambina che vuoi che ne sappia di come è dura la vita. 
- Senti di va di ascoltare una piccola storia?
- E cosa c'entra con il fatto che mamma mi ha detto di no?
- Tu lasciami raccontare la storia e poi se ancora vorrai parlare di questa cosa ne parleremo insime. 
- Va bene!
-  Fammi spazio. - L'abbracciai e mi misi sul letto insieme a lei. - Allora... C’era una volta....
***
Le raccontai la mia storia, della mia vita prima di diventare la Regina Cattiva, di Daniel, di mia madre e tutto ciò che mi aveva fatto. Le raccontai anche della pozione che presi eliminando ogni ben minima possibilità di avere figli. L’unica cosa che tralasciai furono i nomi dei veri personaggi, usai nomi di fantasia in modo tale che non capisse di chi in realtà stavo parlando.
- E molto triste questa storia zia! - disse appena finii di raccontargliela. 
- Lo so tesoro ma volevo che tu l’ascoltasti.
- Zia ma è vero quello che dice la nonna? Che l’hai salvata quando era solo una bambina? 
Rimasi stupida da quella domanda ma mi limitai a rispondere - Si è vero. 
- Ed è vero anche che la tua mamma non voleva che sposassi il tuo vero amore?
Caspita e ora? Come diavolo faceva a sapere tutte queste cose? Mmh Snow e la sua boccaccia! - Emh... si tesoro, ma perchè tutte queste domande? - ti prego fa che non ha capito... ti prego, ti prego, ti prego...
- Zia sei tu la protagonista della storia vero? - Come non detto. Bambina troppo intelligente per i miei gusti. Tutto il contrario di suo padre.
- Cosa te lo fa pensare? 
- La storia è uguale alla tua. La protaginista di questa storia ha salvato una bambina da cavallo come tu hai fatto con la nonna e poi anche questa ragazza si è innamorata di un giovane ragazzo che alla sua mamma non piaceva. Anche alla tua mamma non piaceva il tuo fidanzato zia, me lo ha detto la nonna:  Allora sei tu o no la protagonista di questa storia?
- E va bene si... sono io.
- Lo zio Daniel quindi è morto? Lo ha ucciso la tua mamma?
- Leila tesoro non ha importanza... io sto con tuo zio Robin adesso e non potrei chiedere di meglio. 
- Perché zia tu e la mia mamma anche se siete delle eroine avete delle storie molto tristi?
- È una lunga storia piccolina. Quando sarai più grande te la racconteremo - sarebbe stato troppo spiegarle del sortilegio oscuro che sua madre era stata abbandonata a causa mia ecc. mi avrebbe odiata ed era l’ultima cosa che volevo ora.
- Zia se questa è la tua storia allora significa anche che non puoi avere bambini? - la sua voce diventò improvvisamente triste. Cosa fare: dirle la verità? Ormai le avevo detto che quella era la mia storia quindi si.. la verità sarebbe stata la strada migliore. 
- È così tesoro...
- È per questo che la mamma mi ha fatto promettere di non dirtelo? Non voleva che tu ci rimanessi male?
- Forse.
- Allora mi sbagliavo. La mamma non è cattiva, voleca solo proteggerti ma non ti preoccupare zia, ora che so la tua storia ti aiuterò! - tutta convinta si alzò dal letto e mi sorrise
- Aiutarmi? - non capivo cosa volesse dire. 
- Si zia, dobbiamo risolvere questa brutta situazione perché tu devi essere felice! Sarà la nostra operazione: Operazione cuginetta! - ed ecco che anche la secondogenta della salvatrice inizia questa stramba ida delle missioni o meglio operazioni con nomi strambi. Peccato però che a differenza di suo fratello questa sarà un'operazione con un finale fallimentale. Devo farle cambiare idea prima che prenda atto da sola che la verità purtroppo non è quella che lei si aspetta. 
- Amore mio, per quanto apprezzi il tuo volermi aiutare e per quanto mi farebbe piacere che la cosa si risolvim devo dirti che è meglio lasciar stare. Tra qualche anno Henry ti farà un bel nipotino e allora potrai giocare lui. Stai tranquilla quello che tanto desideri presto arriverà. 
- Ma io non voglio farlo solo per me, voglio farlo anche per te! Voglio vederti felice!
- Ma tesoro, io sono felice! Ho henry, ho te, tua sorella... Ronald e Robin jr. Non potrei chiedere di meglio. 
- Io so leggere bene le persone zia e tu hai uno sguardo triste.  Che ti piaccia o no io ti aiuterò! Papà dice che con il vero amore tutte le opere cattive possono essere spezzate. Il tuo vero amore è lo zio Robin vero? Devi sposarlo zia e allora potrete avere un bambino.
- Leila, il bacio del vero amore spezza qualsiasi cosa ci è stata scagliata contro è vero ma non spezza una cosa che ci siamo inflitti da soli pensando fosse  la scelta giusta. Non c’è rimedio a questa cosa. - la vidi rimanerci male ma non disse nulla prese il suo cucciolotto e si mise a giocare con lui nell’attesa che arrivassero i suoi genitori per la cena.
***

POV LEILA

È sera e mamma e papà sono appena arrivati. Ho fatto pace con la mia mamma anche se lei non era arrabbiata con me. Siamo rimasti a cena a casa di zia Regina e mi ha anche preparato il suo piatto speciale. La zia mi vuole bene e anche io glie ne voglio.  Voglio aiutarla a tutti i costi e lo farò ma come  posso fare senza il suo aiuto? Mmh si ci sono! Forse ho trovato.
- Mamma posso alzarmi da tavola per favore? - le dico facendo gli occhi dolci. 
- Non hai mangiato nulla amore.
- Non ho fame. Allora posso andare a giocare con Prince in camera di Henry?
- Plinc, plinc! -  quella rompiscatole di mia sorella... uff!  perché deve sempre ricopiarmi?
- Ok puoi andare di sopra ma alzati da tavola solo  quando lei si sarà distratta ok?
- Va bene! - Aspetto che chloe fosse impegnata a spiaccicarsi tutto il cibo sulla faccia dopodiché prendo Price e salgo in camera di Henry. Lui ha fatto così tante missioni, ci sarà qualcosa nella sua camera che mi potrà aiutare. Iniziò a cercare e finalmente lo trovo: il suo libro. Mi siedo sul lettone e iniziò a sfogliarlo... non ce nulla.... o forse sì!
Qui c’è scritto che nella cripta di zia Regina ci sono tante pozioni magiche, magari qualcuna può aiutarmi. Devo andare lì. Prendo il mio amichetto a quattro zampe e con la magia mi teletrasporto all’interno della sua cripta. È la prima volta che vengo qui, zia non mi ci ha mai portata. È pieno di bottigliette, candele e libri. Bene... cosa devo fare adesso? Come si creano le pozioni? Io... io non lo so. Non posso neanche chiedere aiuto. Forse su uno di questi libri deve esserci scritto qualcosa. Ne apro uno a caso ma non riesco a capire ci sia ci sia scritto sopra. So leggere ma questa non è la mia lingua deve essere un libro straniero. Uffa, devo aiutare la zia ma come? Potrei provare a inventare una pozione! Si farò così! Sono sicura che con il bene che voglio alla zia riuscirò a salvarla. Prendo una bottiglietta vuota e un recipiente con un mestolo, inizio a riempire la ciotola con quattro o cinque bottigliette che ho trovato lì. Ne aggiungo un’altra e poi....

POV EMMA


- Allora, ora che non può sentirci,  come è andato il proseguimentodi giornata?  ti è sembrata piu tranquilla Leila dopo che sono andata via? 
- Ho impiegato più tempo del previsto ma alla fine sono riuscita a calmarla. Le ho raccontato la mia storia  e sembra aver capito. Non ha fatto più nessun tipo di capriccio. 
- Davvero?  - chiesi incredula
- Si è stata davvero una  brava bambina. Ha giocato tutto il tempo senza più tornare sull'argomento. 
- Menomale! Vorra dire che alla prossima crisi la manderò dritta dritta da te.
- Mamma! - Henry che era da poco salito di sopra per voler studiare un po’ ma eccolo dopo pochi minuti tornare giù. - Leila non è in camera, non aveva detto che sarebbe andata salita per giocare?
- Conosci tua sorella - alzai gli occhi per aria - Avrà cambiato idea e sarà andata a creare casini in un'altra camera. Buon per te, potrai studiare in santa pace. 
- Non vorrei allarmarti ma non trovandola in camera ho dato uno sguardo in giro. Non è di sopra e non c'è neanche Prince. Ho provato a chiamarlo un paio di volte ma non è venuto a farmi le solite feste. 
- Toca a naccondino mamma? - non saprà ancoa parlare bene ma capisce benissimo a quanto pare. questa cosa mi preoccupa e non poco. 
- Amore di mamma spero priorio di no visto come è andata a finire l’ultima volta - le  dico mentre ripulisco il suo viso dal sugo delle lasagne che ha per la prima volta assaggiato. Sembrano piacere molto anche a lei. - Henry per favore controlla meglio e magari dai un’occhiata anche fuori lo sai anche te come è fatta tua sorella. - non è di certo la prima volta che esce di casa con la scusa di far fare i bisognini al cognolino per giocare all’aperto.
- Vado. - Non passa molto che Henry rientra in casa. Posso vedere nei suoi occhi che è preoccupato. - Mamma io non vorrei spaventarti ma Leila non è qui! - ci fu il palico per due secondi all’interno di quella casa dopodiché cercammo tutti di darci un contegno per poter risolvere la cosa.
- Guarda, la sua giacca è qui. Ho una pozione di localizzazione in camera vado a prenderla e la utilizziamo ok? Emma tranquilla  - dice Regina vedendomi già nel panico - Era con noi fino a una mezz'oretta fa, non può essersi allontanata molto. - Corre di sopra e torna poco dopo con quella fialetta di magia che ormai conoscevo fin troppo bene. La versò sulla giacca di mia figlia e dopo aver lasciato Killian con Robin e Chloe ci recammo in macchina per seguire la giacca volante. Cinque minuti dopo eravamo davanti la cripta di Regina. 
- Deve essere lì dentro! - Mi dice - Andiamo
Avanzammo verso la cripta quando ci rendemmo conto di una cosa: eravamo circondate da fumo e da una strana puzza. Vidi lo sguardo di Regina farsi improvvisamente serio e mezzo secondo dopo mi ritrovai a correrle dietro all'interno della cripta. Il fumo doveva provenire sicuramente da li perchè ne eravmo circondate e non si riusciva a vedere nulla.  Avanzammo attente a dove mettere i piedi e poco dopo riuscimmo ad intravedere la figura di Leila: era a terra priva di sensi.
- LEILAAAAA! - gridai ma rimasi pietrificata sul posto nel vederla li, stesa a terra - Regina ti prego dimmi che sta bene! - continuai a dire in preda al panico alla mia amica la quale l’aveva raggiunta immediatamente.
- Sembrerebbe di sì, aspettiamo che riprendi conoscenza e poi se si sentirà bene andremo a casa. 
Ero agitata, terribilmente agitata. Era passata un'ora e ancora non aveva  ripreso conoscenza. Regina decise di aiutarla con la magia e immediatamente si svegliò.
- Amore di mamma che hai fatto? - dissi abbracciandola forte. Mamma mia che spavento mi aveva fatto prendere. 
- Io... io volevo... - si alzó di scatto ma prontamente la fermai prima che riavesse una ricaduta
- Aspetta, non puoi alzarti così velocemente. 
- Ha funzionato? - chiese speranzosa guardando sua zia - Zia ha funzionato vero?
- Cosa amore? - neanche lei sapeva di cosa stesse parlando. 
- Puoi avere un bambino adesso? Io sono sicura di sì! Ho fatto una pozione per aiutarti. - ora si che avevo capito tutto. Mia figlia con la scusa di andare a giocare si è teletrasportata qui per creare una pozione per aiutare sua zia. Se inizia già ora a mettersi in pericolo cosa dovrò fare quando sarà un'adolescente... legarla? Speriamo bene... 
- Amore mio, ma ti rendi conto che potevi farti seriamente male?- provò a dirle Regina ma lei la ignorò e continuò imperterrita a chiedere:
- Ha funzionato o no?
- No tesoro! Purtroppo te l’ho già detto! Non è così che funziona
- Ma come.... non  è possibile io....
Mi faceva tenerezza... - Leila, amore di mamma, dai andiamo a casa, sarai stanca.
- No, io voglio salvare la zia!
- Amore non c’è niente che tu possa fare e poi la zia sta bene. Non ha bisogno di essere salvata. 
- Ha ragione mamma tesoro! Io sto bene così. E poi paliamoci chiaro: io un figlio c’è l’ho già ed è Henry.
- Ma Henry è mio fratello!
- Quello che voglio dirti è che non c’è bisogno di uccidersi per aiutarmi, ho qui tutto ciò che desidero, non mi serve altro.
- A ME SI INVECEEEEE! - e come era comparsa nella cripta così sparì andando a rifugiarsi nella sua cameretta.
- Scusa regina! Non volevo che venisse a romperti l’anima per questa cosa.
- Scusami te! Alla fine raccontandole la storia forse ho fatto peggio.
- Vado da lei se non ti dispiace ok? Potresti dire a Killian di raggiungermi direttamente a casa? Preferisco raggiungerla con la magia piuttosto che tornare indietro con la macchina. E' a casa da sola e Dio solo sa cosa potrebbe combinare. 
- Figurati, vai pure tranquilla e dalle un bacino da parte mia se si sente particolarmente giu.
***
Passarono tre giorni e in quel lungo periodo la mia bambina non accennò più a quel discorso. Se da una parte ero felice dall'altra ero preoccupata perchè la vedevo: era silenziosa e non era un silenzio di tristezza o protesta, era il silenzio di chi sta progettando di mettersi nei guai. Cercai con l'aiuto di Killian, Regina e i miei di controllarla il piu possibile rendendola partecipe in giochi, serate cinema e chi più ne ha piu ne metta. Sembrava andare tutto alla grande e finalmente qualche giorno dopo la vidi finalmente smettere quel lungo silenzio. Stava tornano la mia cucciola felice. 
- Mamma posso chiederti una cosa? 
- Si amore, tutto quello che vuoi.
- Oggi la zia e i nonni vengono a cena giusto? 
- Si
- E Henry rimarrà con noi o uscirà con la sua fidanzata? 
- Penso ce uscirà tesoro ma perchè tutte queste domande?
- Emm... volevo preparare un dolce con te per tutti ma se Henry non ci sarà pazienza! - senza aggiungere alto la vedi uscire dalla cucina
- Aspetta signorina dove vai con tutta questa corsa? 
- A vedere i cartoni.
- Perchè sei venuta a chiedermi chi ci sarà stasera tesoro? Dimmi la verità.  - quella del dolce era una patetica scusa. 
- E va bene... quando c'è Henry voi non mi considerate tanto, pensate sempre a lui e a quella scema di Chloè. Io mi sento sola. 
- Sorvolerò sul fatto che hai chiamato tua sorella scema ma solo perchè so che non lo hai detto con sentimento: Leila che c'è ora sei diventata gelosa anche di Henry? Ma come tu stavedi per tuo fratello. - non riesco porprio a capirla ultimamente. 
- Voi mi volete bene come sempre?
- Tesoro io non smetterò mai di volerti bene e così vale per tutto il resto della nostra famiglia ok? Vorrei non ripetermi piu. 
- Va bene mamma. Posso andare a vedere i cartoni adesso?
- Non prima di avermi dato un bel bacio. - la coccolo un po dopodichè la lascio andare di la mentre io mi rimetto all'opera per la cena di questa sera. 

***
alle 19 e 30 sono già tutti in casa, anche Henry è ancora qui e la cosa che mi fa più ridere di tutte è vedere Leila andargli dietro gridandogli di sbrigarsi perchè altrimenti la fidanzata lo avrebbe lasciato. 
- Guarda che poi io non ti consolo se piangi! - gli dice facendo ridere tutti i presenti - Vuoi andartene o no?
- Va bene signorina me ne vado. Ciao mamme, Killian, nonni.... - e dopo essersi subito le raccomandazioni mie e di regina ecco che esce e in sella alla maledetta moto che august gli ha regalato si dirigge verso storybrooke centro.
- Ok io vado a giocare! - disse Leila
- Ma come? Hai cacciato Henry per poter ottenere le coccole di tutti e ora vai sopra?
- Non le voglio piu le coccole! - disse scrollando le spalle. 
- Come vuoi ma sopra non ci vai, gioca qui se vuoi, è quasi pronta la cena.
- Ma mammaaa!
- No Leila. Nessuna protesta.
- ok....
Rimase li con noi a ridere e scerzare, sopratutto con nonno David, fino alla fine della cena. Quano finì di cenare mi chiese nuovamente di andare di sopra a giocare. A parte qualche piccolo capriccio per il resto era stata brava per tutto il giorno e miracolo dei miracoli aveva mangiato tutta la sua cena, non avevo motivi per dirle di no. Acconsentii e tutta felice la vidi correre di sopra.
- Le è passato vedo!
- Sembrerebbe di si. Speriamo che non le vengano piu in mente strane idee. Non posso crederci che ha provato a creare una pozione... ha sei anni per la miseria, se continuerà di questo passo mi toccherà bloccare i poteri anche a lei. 
- Ma dai... vedrai che non farà piu niente di simile. Ha capito la lezione credo. 
- Lo spero.
Come da copione continuammo a chiacchierare e ad informarci sulle ultime news di storybrooke sorseggiando del buon vino in tutta tranquillità, troppa tranquillità... mmh cera qualcosa di strano nell'aria, lo sentivo. Cercai di non pensarci, forse ero semplicemente paranoica, come biasimarmi, non avevo un momento di calma dai miei lontai 28 anni ormai, eppure una vocina nella mia testa mi gridava di stare in allerta. Come volevasi dimostrare avevo ragione, pochi minuti dopo vidi Leila correre da me disperata.
- MAMMA MAMMA VOGLIO HENRY CHIAMA HENRYYYYYYY!!!! - e ora che le prende?
- Leila amore che succede?
- HENRYYYYYY! VOGLIO HENRY! FALLO TORNARE A CASA MAMMAAAA!
- Ma Leila... perchè?
- LO VOGLIO QUIIIII! - era disperata, strano, non ha mai fatto così.
- Ma se non hai fatto altro che convincerlo ad uscire... perchè ora lo vuoi a casa? 
- leila tesoro mio, ti va di giocare un po con nonno è? - disse mio padre prendendola in braccio.
- NO VOGLIO HENRYYYYYYYYY!
- Che... che sta succedendo qui? - fortuna volle che Henry rientrò proprio in quel momento.
- HENRY SEI QUI! - SORRISE FELICE
- Ti senti gridare  fino a fuori, che è successo? 
- Voglio stare con te! - scese dalle braccia di mio padre per andare da quelle di suo fratello.
- Che hai combinato è? Sei andata a giocare in camera mia e hai rotto qualcosa vero? Stai tranquilla amore non fa niente, non sono arrabbiato, non serve piangere così.
- Non ho rotto niente! Vieni con me di sopra ti prego...  - Henry mi guardò e gli faci capire che secondo me avrebbe dovuto  assecondarla, era l'unico modo per capire cosa le stesse  succedendo. Salì di sopra e giusto il tempo di arrivare nella sua camera lo sentii dire a gran voce:
-Leilaaa! Ma che hai combinato è? - Troppo curiosa di saperne di più li raggiunsi di sopra e indovinate cosa trovai? Uno dei libri di favole di Henry, quelli dell'autore per capirci, a terra e pieno di scritte fatte niente di meno che da un bimbino che massimo poteva fare la prima elementare.  Nelle pagine c'era scritto solamente una frase ed era ripetuta all'infinito.

" Zia potrà avere dei bambini" 

- NON FUNZIONAAAAAA.... PERCHè MAMMA NON FUNIONA? HENRY PROVA A SCRIVERLO TU. IL LIBRO E' TUOOOOOOOOOOOO!
- Mamma... - poverino non sa che dire, sa che non può manomettere il corso degli eventi ma sa anche che sua sorella in questo momento sta contando tutto su di lui. Dal suo sguardo capisco che non vorrebbe deluderla.
- Henry va di sotto, ci penso io qui. 
- NO HENRY NON ANDARE VIA MI DEVI AIUTAREEEEE!
- Leila amore ascoltami, lascia andare Henry di sotto - le dico portando su di me tutta l'attenzione - Cosa stavi cercando di fare è?
- Volevo scrivere il lieto fine alla zia... ma non ci sono riuscita.
- Amore non sei tu l'autore e anche se lo fossi stata sarebbe stato comunque sbagliato fare questa cosa
- Perchè?
- Perchè non possiamo modificare il destino delle persone a nostro piacimento.
- Ma ho scritto una cosa bella, non ho scritto nulla di cattivo... non volevo essere una cattiva bambina. 
- Amore nessuno lo mette in dubbio, ma ci sono cose che comunque, anche in buona fede, non vanno fatte.
- Io voglio salvare la zia mamma... non è giusto che lei non possa essere felice.
- Di la verità, lo fai solo per la zia o anche per te che vuoi questa benedetta cuginetta?
- Io vorrei una cuginetta, però lo sto facendo anche per la zia, io voglio aiutarla, io voglio essere come te mamma. Voglio salvare le persone ma... io non potrò mai farlo perhè non sono capace - ecco che riinizia a piangere.
- Leila, quello che hai detto ti fa onore, voler salvare le persone è una cosa bellissima ma devi capire anche che hai solo  sei anni e a quest'età non si possono fare queste cose. Se davvero è questo il tuo destino e se è davvero questo che vorrai fare da grande allora sono sicura che ci riuscirai.
- Lo pensi davvero mamma? Potrò essere anche io una salvatrice brava come te?
- Riponi un po troppa fiducia in me - dissi ridendo - Comunque si,  con la determinazione e la voglia di fare potrai diventare qualsiasi persona tu desideri diventare e sono sicura che semmai vorrai davvero tentare il mio cammino sarai anche più brava di me.
- Non potrò mai essere come te: tu sei bravissima, sei la mia mamma! - con quella frase riuscì a commuovermi ma cercai di non farglielo vedere e la strinsi a me in un grande abbraccio. 
-  Mamma posso farti una domanda? - annuii - Se adesso non posso salvare le persone, posso almeno aiutarti? 
- Certo che si, ma solo qui a casa. Sei ancora troppo piccola per andartene in giro. 
- Tu pensi che non ci sia nessun modo per salvare la zia? - niente da fare, quella questione continuava a perseguitarla, dovevo trovare un modo per renderla felice... Regina molto probabilmente mi avrebbe usccisa ma in questo moemento non so cos'altro fare per mettere la parola fine a questa storia.  
- Senti tesoro un modo ci sarebbe e credo che anche la zia lo sappia... evidentemente se non lo ha ancora fatto è perchè non se la sente di avere un altro bambino non trovi? Non sarebbe un po' egoistico chiederle una cosa solo perchè la vuoi tu? Guardati attorno ci sono tanti bambini con cui puoi giocare, non sei sola... e poi chissà magari un giorno un altro bebè arriverà. 
- Hai ragione mamma, ma posso comunque dare la soluzione per il lieto fine alla zia?
- E va bene, aspettami qui. - andai in camera stampai dei fogli al computer e li diedi a mia figlia. 
- Cosa sono questi? - mi chiese
- Dei fascicoli... magici!  Se zia vorrà ottenere il suo lieto fine dovrà solo compilarli. 
- Davvero??? Posso darglieli?
- Si ma non costringerla a fare nulla che non vuole.
Andammo di sotto e prima che Leila potesse dire qualsiasi cosa chiesi scusa a Regina con lo sguardo.
- Ziaaaaaaaa! Ti devo dire una cosa importantissima.
- Cosa devi dirmi tesoro?
- Io da grande voglio fare la salvatrice come la mamma. Voglio aiutare le persone.
- Ah si?!?! Beh sicuramente avrai più successo di tua madre -  rise
- Ehiiii! 
- Però zia ho deciso di aiutarla già da adesso e abbiamo trovato un modo per farti ottenere il tuo lieto fine. 
- Ah si? - chiese guardandomi con fare sospetto. In risposta mi limitai ad alzare le spalle. 
- Si, potrai avere il tuo lieto fine ma solo e quando lo vorrai tu. Non devi farlo per nessun altro se non per te stessa - le consegnò i fogli - Questo è un fascicolo magico zia! tienilo, ora è tuo!
Regina lesse i fogli e capì che erano dei semplicissimi documentii per l'adozione - Magico Emma? - mi chiese guardandomi. 
- Beh... li ha stampati la scatola magica quindi...! - risi. 
- Allora zia sei contenta? 
- Sono contentissima amore ma non solo per questo... 
- E per cos'altro sei contenta?
- Sono felicissima che prima o poi quella salvatrice di tua madre di toglierà dai piedi per dare spazio ad una salvatrice decisamente migliore. - rise - Scherzo. Leila sei una bambina fantastica e di gran cuore. Hai riacceso in me una sensazione che non provavo da anni e posso dirti solamente una cosa... magari non sarà ne oggi ne tra qualche mese, ma di sicuro tra qualche tempo un cuginetto o una cuginetta ti arriverà. 
- Davvero zia? Userai il fascicolo magico?
- L'unica cosa di magico in questa stanza sei tu amore mio ma si... credo proprio che una volta che io e zio Robin ci saremo sistemati questo modulo verrà complilato e sai una cosa? Lo compileremo insieme ok? 
- Ok! - Leila finalmente felice corse di sopra a fare qualche altro tipo di danno mentre noi rianemmo in sala.
- Mmh... perciò dovrò cominciare a trovare il modo per viziare il mio futuro nipotino? 
- Non succederà ora...
- Ma succederà! 
- Sai non credevo che ne avrei sentito la necessità ma tua figlia ha risvegliato in me qualcosa che non  credevo sarebbe più stato possibile. Bisogna ammetterlo Emma sarà di gran lunga una brava salvatrice. 
- Devo preoccuparmi seriamente?
- Si perchè sarà di gran lunga migliore di te! - Ridemmo e continuammo finalmente, in tutta tranquillià, la nostra serata.
Sapete cosa penso di tutto questo? Non  ha importanza se nella vita vorrà diventare un medico, un avvocato, una semplice commessa in un negozio o una salvatrice. Mia figlia ha dentro di se un cuore puro e buono e questa è davvero l'unica cosa che conta. 
 
Nota dell'autore: 
Salve ragazzi eccomi nuovamente qui. Sono in ritardo anche questa volta lo so ma sono sicura che ormai ci avete fatto l'abitudine. Sapete... questo non era il capitolo che avevo intenzione di pubblicare oggi ma l'altro purtroppo è ancora in lavorazione e pur di non tardare ancora ho deciso di ridurre l'attesa facendovi leggere comunque qualcosina. Non sarà il massimo lo so ma spero che comunque almeno un minimo vi piaccia. Spero di riuscire a postare presto un capitolo un po piu "impegnativo" e nel mentre vi comunico anche un'altra cosa: sono riuscita a trovare l'ispirazione per una nuova " long story". Ho già scritto qualcosina a tempo perso ma sono solamente bozze. Forse un giorno la pubblicherò, forse no, ma di sicuro ancora per molto dovrete sopportarmi con le mie one shot. Buona lettura e buona domenica. :)
  
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