Serie TV > Once Upon a Time
Segui la storia  |       
Autore: ballerina 89    21/04/2018    2 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
POV EMMA
Eccoci qui, alla vigilia di quello che è uno dei primi traguardi importanti per mia figlia Chloe, il primo passo verso l’indipendenza... il primo giorno d’asilo. Sembra ieri che sia venuta al mondo vero? e invece no... ha già tre anni, due e mezzo per la precisione ma poco importa, quello che so per certo è che domani sarà un giorno importante per lei e vorrei, visto come è andata a finire con Leila, che  non ripercorrere gli stessi meccanismi. In teoria non dovrebbe ancora frequentare l'asilo, manca ancora qualche mese al compimento dei suoi tre anni, ma si è liberato un posto e visto che è una bimba molto sveglia ho pensato che magari sarebbe stata una cosa positiva anticipae quella che sarà a tutti gli effetti una tappa inevitabile. 
- Chloe allora ricapitoliamo ok? - le dico mentre è tutta euforica di sistemare il suo nuovo zainetto. - Sai che giorno è domani?
- Asilo!
- E sai cos’è l’asilo?
- Ti!
- Chloe??? - sto iniziando a rimproverarla per il suo modo di parlare, so che è in grado di pronunciare alcune parole in modo corretto, ma sembra non volerlo fare.
- Si. - si corresse
- Ok ora va meglio. Dimmi allora: cos'è l’asilo?
- Posto bello dove gioco coloro, e imparano cose. 
- E sai anche che non devi avere paura vero?
- Io no paura ! - ricordo che Leila era spaventatissima il primo giorno spero che per lei non sia lo stesso. - Io grande! Non ho paula.... ops! Pau”r”a.
sorrido - Ok allora se hai sistemato il tuo zainetto direi che possiamo andare a nanna non trovi?
- Si, tanto stanca io.
- Allora sotto le coperte cucciola, domani la sveglia suonerà presto.
Misi a letto lei,  Leila dopodichè andai al piano di sotto dove con gran stupore trovai mio marito sistemare tutta la cucina. 
-  Amore! - gli dissi - A cosa devo l’onore?
- Voglio che ti rilassi il più possibile perché domani si festeggerà!
- A si? E cosa?
- Come cosa... - in quel momento pensai ad ogni minima nostra data possibile immaginabile ma non mi venne in mente nulla - Vieni qui - mi prese per mano e mi portò sul divano - Vedi amore, domani è un giorno speciale... da domani avremmo tutte le mattinate a nostra disposizione senza bimbetti  in giro quindi visto che è da tanto che non ci succede una cosa simile, ho pensato di festeggiare.
- Tu hai deciso... e il lavoro? Non so tu ma io ho il turno in stazione domani!
- Potrei aver chiamato tuo padre...
- E cosa Gli avresti detto scusa? Che non posso andare a lavoro perché...
- Perché devi spassartela con me!
Risi deve aver per forza inventato una scusa migliore altrimenti in questo momento papà sarebbe già qui pronto ad ucciderlo.
- E lui cosa ti avrebbe risposto?
- Che sarebbe anche ora!
- Farò finta di crederci. - lo baciai e lui di risposta finì per buttarmi sul divano. Ci coccolammo un po’ ma fummo presto interrotti da Chloe che si era alzata dal suo lettino.
- Papy perché sei sopra a mamma? - chiese con voce preoccupata - Non fare la bua a mamma!
- Amore! - scostò bruscamente Killian facendolo cadere dal divano dopodichè guardai chloe - Io e papà stavamo giocando ma.... come mai però tu sei sveglia?
- Devo fare pipì. -  disse saltellando su se stessa. 
- Andiamo allora dai! -  Scattai immediatamente in piedi. Le avevo da poco tolto il pannolino quindi sapevo che ad ogni sua chiamata avrei dovuto correre per evitare spiacevoli incidenti. Durante il tragitto per raggiungere la mia piccola, sentii mio marito borbottare qualcosa ma non capii, mi occupai della bimba dopodiché tornai da lui e mi feci spiegare meglio ciò che aveva detto:
- Ho confermato solamente i miei pensieri: domani ho tutte le intenzioni di festeggiare! Pensaci: io e te, da soli e sopratutto senza essere interrotti sul più bello!
- Mmh invitante la cosa... ma che ne dici di riprendere da dove abbiamo interrotto? - lo guardai maliziosamente
- Direi che.... - si avvicinò per baciarmi ma....
- Mammaaaaaa! Ma devo andarci per forza s scuola domani? - oddio ci mancava solo Leila adesso
- Ma che avete stasera? Certo che devi andarci!
- Uffaaaaa però! - tornò brontolanto tra se e se al piano di sopra
- Allora? - Dico verso mio marito sperando di non essere più interrotta
- No amore è inutile tanto. Riprenderemo il nostro discorsetto domani.  - mi bacio è frustrato ando dritto dritto in camera da letto. Forse aveva davvero ragione lui, avevamo seriamente bisogno di un po’ di solitudine.
***
Il mattino seguente ero davvero molto molto emozionata: mi svegliai prima del previsto, preparai la colazione all'intera famgliola dopodiché andai a svegliare le mie bimbe.
- Leila amore è ora di svegliarsi!
- Ho sonno mamma
- Lo so amore ma dobbiamo alzarci, è il primo giorno di scuola!
Si mise a sedere controvoglia -  è già settembre?
- Wow! Iniziamo benissimo l'anno tesoro.
- Chloe?
- Sta dormendo...
- Ecco! Questa storia che mi devo svegliare presto per andare a studiare mentre lei può rimanere a casa deve finire!
- E finirà oggi amore perchè sto per andare a svegliare anche tua sorella. Oggi inizierà scuola anche lei!
- Davvero?
- Si, primo giorno d'asilo
- L'asilo non è la scuola. Passerà tutto il giorno a giocare mentre io dovrò studiare.
- Anche tu alla sua età sei andata all'asilo
- Non me lo ricordo.
- Io si tesoro, hai pianto per due settimane continue -  dissi ridendo.
- Chloe piangerà?
- Spero di no. Forza e coraggio vai a vestirti io sveglierò tua sorella. -  così dicendo spari nella stanza della più piccola che al contrario di sua sorella era già con gli occhi aperti
- Amore buongiorno!
- Mamy! -  esclamò la bimba tutta felice
- Pronta per andare a scuola amore?
- Siiiii!
- Allora cosa stiamo aspettando? Andiamo a vestirci e mettere il grembiulino.
Dopo aver vestito e fatto tare colazione ad entrambe le mie pesti, io  e killian ci armammo di macchina fotografica e ci recammo a scuola. Una volta varcato il cancello iniziammo a farle le così dette foto ricordo. 
- Mamma, mamma, ci sono le mie compagne li, posso andare a giocare con loro? - mi disse la più grande
- Certo! Buona giornata tesoro e comportati bene mi raccomando.
- Va bene! - Diede un bacio sia a me che a killian e si allontanò.
- E a me? - Disse la sorellina guardandomi con occhioni tristi
- Leila amore non hai dimenticato nulla? - le dissi facendola tornare indietro
- Mmm... la merenda è nello zaino quindi no.
- Leila! -  la rimproverai  indicandole la piccolina con il visino triste.
- Ah! Il bacino alla nana.
- Non tono... - provò a riformulare la frase - non sono una nana, sono grande ora.
- Si certo come no! -   Disse per poi darle un baciono -  non mi far fare brutte figure con le maestre hai capito?
- Sarò buona!
- Ok, io vado ciaooooo!
- Allora Chloe, vogliamo andare anche noi?
- Si-
- Prese entrambe le nostre mani e una volta visto Leila varcare la soglia della scuola accompagnammo la più piccola nell’area dedidaca allonfanzia. Una volta entrati andammo alla ricerca della sua classe. La stressa di Leila fortunatamente. 
- Buongiorno. Io sono Phoebe, la tua maestra, tu come ti chiami? 
- Chloè. Chloè Jones
- Ahhh la sorellina di Leila?
- Si!
- Bene, perché non vai a scegliere un banco piccolina?
- Bimba vieni a sederti vicino a me! - gridò una sua coetanea da dentro la class ma Chloe sembrava intenzionata a non muoversi.
- Vai amore. - la incoraggiò Killian
- Mamy vieni con me? 
- Parlo con la maestra e poi verrò a vedere il tuo banco.
- Ok...
- Emma, killian che piacere rivedervi qui! Quanti anni sono passati? Due? 
- E' si... è in seconda elementare adesso.
- Come passa il tempo...
- Non dirmelo, a me sembra ieri che sono nate e invece eccoci già qui. Tra qualche anno saranno due signorinelle. 
- Saranno delle piccole cucciole ancora per molto fidati. - sorrise - Ascoltate, so che sapete già come funziona, ma avete già compilato i moduli?
- Si!
- L’avete inserita nel rientro?
- No ancora no, vogliamo farla ambientare un pochino con la speranza che non faccia come Leila.
Ho capito... Allora non ci resta che vedere! Oggi potete tranquillamente riprenderla tra un paio d’ore. E' il primo giorno ed è la più piccolina, dubito che resista tutte queste ore.
- Va bene allora ci vediamo tra poco. - era il momento della verità, stavo per entrare in classe a salutare Chloe. - Chloe amore è questo il tuo banco?
- Si e lei è la mia amichetta!
- Ciao piccolina
- Ciao
- Senti amore comportati bene ok? Ci vediamo tra qualche ora.
- Dove vai?
- Mamma deve andare a lavoro.
- E papà? - chiese spaventata
- Anche papà
- Vengo con voi allora
- Devi stare qui amore
- No, da sola no!
- Non sei sola, c'è la tua  amichetta,  la maestra e tanti altri bimbi, ti divertirai!
- Noooo... Voglio stare con voi! -  disse iniziando a piangere
- Piccolina non fare così! l'asilo è bello e poi lo sapevi a che mamma e papà non potevano rimanere.
- Non mi piace l'asilo. No no!
- Dai chloe non fare così , fidati della mamma.
- No no nooo.
- Ei principessa di papà guardami: se rimarrai qui per un paio d’ore papà oggi pomeriggio ti porta a prendere un gelato ok?
- No!
- Bimba vieni a fare un disegno con me? - la chiamò la sua nuova amichetta.
- No
- Vai pure tranquilla chloe, la tua mamma resterà qui ok? - le  disse la maestra
- Davvero?
- Si!
- Ok allora! . si asciugò le lacrime, prese i pennarelli e un foglio dall'armadietto lì vicino e iniziò a colorare con i suoi compagni. Teneva lo sguardo fisso sulla porta per controllare me  e il suo papà e non era assolutamente intenzionata a cedere. Passò all'incirca  un quarto d’ora e finalmente la bimba sembrava essersi distratta, salutammo l’insegnante e senza farci sentire e uscimmo. 
- Wow! È stata più dura di quando ricordassi. - esclamai - Speriamo bene, non sembrava poi così entusiasta. 
- Vedrai che starà benone. Ora andiamo però, se non sbaglio io e te avevamo un certo programmino in sospeso giusto?
***
Durante il tragitto verso casa perdemmo un po’ di tempo:  approfittai dell’assenza di entrambe le bimbe per fare anche un po’ di spesa. Killian sbuffava mentre mi seguiva all’interno del supermercato ma non potevo farci nulla... il sapore della libertà andava gustato a pieno non trovate? Una volta finita la spesa però decisi di dedicare al mio maritino la mia completa attenzione. Entrammo in casa e chiudemmo a chiave la porta lasciando le chiavi inserite, nessuno avrebbe dovuto disturbarci dopodiché mi buttò, come la sera precedente, sul divano per dar via ad una mattinata con i fiocchi. Purtroppo anche questa volta non riuscimmo ad avere la meglio.  La casa iniziò a tremare facendo cadere a terra tutto ciò che era poggiato sui tavolini e sulle mensole. i lampadari oscillavano insistentemente e le luci iniziarono a fare i capricci. Il tutto durò una trentina di secondi
- Ma che diavolo.... - provai a dire ma venni interrotta da Killian
- Questo divano porta sfiga Swan! - si lamentò
- Killian ti pare il momento? Cos'èra? Un terremoto? 
- Non lo so.
- Accendi la tv vediamo se dicono qualcosa. 
 
" Notizia dell'ultimo minuto: Terremoto a Storybrooke."  
 
"Terremoto non rilevato dai sismografi. Sicuri che si tratti di un terremoto? "
 
" Nuova minaccia su Storybrooke. La terra trema."
 
Tutte queste notizie non promettevano nulla di buono, non c'era mai stato un terremoto in città, che fosse una semplice coincidenza o i notiziari avevano raggione? C'era davvero una nuova minaccia in città? 
- Le bambine killian! - esclamai improvvisamente in preda al panico, che avessero sentito anche loro il terremoto? - Non mi interessa che siano a scuola, andiamo a prendrle. 
Non obbiettò, salimmo in macchina e ci avviammo verso la scuola privata di Storybrooke. Durante il tragitto il mio cellulare squillò:  Era la direttrice della scuola che ci comunicava la chiusura delle scuole da parte del sindaco. Una volta arrivata trovai Leila insieme alla sua classe nel loro punto di ritrovo, era un po' spaventata ma tutto sommato tranquilla, era Chloè quella disperata, se ne stava tutta sola seduta a terra a singhiozzare.
- Chloè! - la chiamai
- Mamy! - mi Corse in contro e io l’abbracciai con quanta più forza avevo in corpo. - Ti sei spaventata amore?
- Ti, mi hai lacciato ta sola!
- Oiii stellina abbiamo riniziato a parlare così?
- Ti!
- E perché mai?
- Io no boglio che tu bai bia. No mi piace l’asilo. No no no.
Arrivò la maestra a spiegarmi l' accaduto e li  capii che il motivo per cui trovai mia figlia in quelle condizioni non era tanto lo strano terremoto quanto il fattore abbandono.
- Mamma è qui adesso ok? Vogliamo andare a casa?
- Tiiiii!
- Chloe per  favore...
- Si! - rispose tristemente capendo il motivo del rimprovero. Tornammo a Casa tutti e quattro dopodiché cercai di trovare una scusa convincente per lasciare Chloe e Leila da Granny e poter andare alla riunione che aveva indetto Regina per parlare nuovo potenziale pericolo. Naturalmente come facilmente prevedibile fu facile convinevrte Leila mentre per chloe beh... fui costretta a portarla con me.
- Scusate il ritardo ma... - indicai la bambina - Non son riuscita a non portarla.
- Vieni siediti che iniziamo. Allora avete notato tutti cosa è successo oggi in città?
- Menomale che non c’è stato nessun danno! - disse brontolo
Ho costruito Storibrooke alla perfezione è a prova di magia quindi anche a prova di terremoti. Il problema però è che credo poco ad un fattore di natura ambientale.
- Dici c'è c'è un nuovo nemico in città? - continuò brontolo
- e chi si nasconde dietro tutto questo? - chiese un'altro nano.
-  E' ancora sicura Storibrooke?
- Calmi tutti! - disse Regina spazientita da quelle inutili domande. - Non ne ho la più pallida idea ma mio consiglio è di tenere gli occhi ben aperti e controllare qualsiasi movimento sospetto di qualsiasi persona in città. Se non è stato un terremoto questo vuol dire la cosa si ripeterà e noi dobbiamo essere pronti a capire cos’è e come fermarlo. Detto questo ci riaggiorniamo. - tutti andarono via mentre io e Killian rimanemmo in ufficio con lei.
- Piccolina come è andato il tuo primo giorno d'asilo?
- Butto l'asilo. Io no vado più.
- Regina per favore non parliamone è stata una tragedia greca a quel che mi hanno raccontato.
- Si rifarà domani. 
- Domani? No no no io no asilo!
- Ad ogni modo... - dissi mentre coccolavo la mia cucciola - Perchè pensi che qualcuno ci voglia attaccare? Ormai sono mesi che nessuno ci mette i bastoni tra le ruote...
- Devono avere motivi per farlo? Siamo a Storybrooke Emma, le sfide e le lotte sono all'ordine del giorno. Abbiamo avuto una meritata pausa, ora credo proprio che sia finita. 
Aveva ragione, quel terremoto era solamente l'inizio di un nuovo piccolo grande problema. Sicuramente presto ne avremmo saputo di più ma ora non ci restava altro che prepararci psicologicamente a combattere. 
 
Note dell'autore:Lo so lo so, in ritardo e per giunta con un capitolo terminato a metà. Metà? mmh.. no.. diciamo che questa è solamente la parte iniziale. Nel prossimo aggiornamento cercherò di concludere il capitolo per non fare anche una terza parte; ma se non dovessi riuscirci (perchè molto lungo)  vi prometto che almeno la minaccia che è in corso a storybrooke ve la svelerò. Alla prossima e buon fine settimana. 
Ps. scusatemi come al solito per gli errori ma non ho avuto modo di controllare.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: ballerina 89