Anime & Manga > Capitan Harlock
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Autore: AlekHiwatari14    02/05/2018    0 recensioni
[Ambientato dopo gli avvenimenti del film del 2013.]
C'è stato un tempo in cui il Capitan Harlock è stato felice insieme alla sua adorata Maya. Purtroppo, nessuno conosce un suo oscuro segreto dato proprio tra la relazione sua e di quella donna che amava così tanto.
Un segreto che verrà scoperto da Yama, la nuova recluta, e non può non essere coinvolto.
Tra intrighi amorosi, guerre e ricordi, il nostro capitano si troverà di fronte ad una scelta dura da mandare giù. Una scelta che ha un nome ed è Iris...
Genere: Avventura, Azione, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harlock, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yama
Note: Movieverse, Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2.



La scoperta di Yama ha lasciato perplessi molti su quella nave, soprattutto il comportamento del capitano nei confronti di questa misteriosa ragazza, Iris.
I punti interrogativi continuano ad aumentare. Il volto scoperto di quella tipa confonde ancor più i presenti.
Yuki deve badare a lei, ma sembra che la fanciulla non vuole una balia, anzi.
Se ne sta sulle sue, lontano da tutto e da tutti a sorseggiare il vino dato dal capitano.
“La nuova recluta è strana.” Incomincia a mormorare la bionda osservandola da lontano, vedendola sulla finestra del corridoio ad osservare lo spazio.
Naturalmente, ha ancora tra le mani quel calice di vino che di tanto in tanto sorseggia.
Yattaran, vedendo quel comportamento, inizia a scherzarci su: “Sembra la copia al femminile del capitano, non trovi?”
“Ma che dici? Secondo me è solo la tua impressione.”
Gli risponde la ragazza, anche se perplessa.
Yattaran ha ragione. Sembra la copia spudorata del capitano in versione femminile e non è l’unico ad essersene accorto.
“Mi chiedo perché mai se ne sta sempre sulle sue.” Si introduce Yama notando la strana espressione pensierosa della tipa.
“Non riesce ad ambientarsi, credo…” Ipotizza Yuki, ma la realtà ne è un’altra.
Iris, nel suo rifugio, ha lasciato qualcosa di importante per lei e Harlock sa bene cos’è e quanto ci tiene a quella cosa.
Senza fiatare, il capitano avanza verso la fanciulla isolata dal resto del gruppo. Ha tra le mani un nastro, una registrazione audio. Si avvicina sempre di più ad Iris e senza dir nulla si ferma.
La castana, sentendosi osservata, si volta vedendo l’oggetto tra le mani dell’uomo. Quello stesso oggetto che lei ritiene importante e che solo loro sanno cos’è realmente. Il capitano glielo tende per darglielo e la ragazza lo afferra incominciandolo a fissare, dopodiché alza lo sguardo facendo un semplice sorriso che lo allontana.
Quell’oggetto misterioso attrae l’attenzione dei tre che decidono di farsi avanti.
“A quanto vedo te la intendi con il capitano.” Le dice alterata la bionda non comprendendo il motivo di tanto riguardo.
Nessuno lo comprende, ma Yuki è realmente presa per Harlock e vederlo così legato ad un’altra donna non è di conforto. 
La vede come una rivale. Come qualcuno che vuole rubarle il suo uomo e adorato capitano, ma la realtà è ben diversa e la ragazza non ne è a conoscenza.
Quel tono alterato della tipa sembra irritare Iris che si volta verso di lei, con quello sguardo tra l’indifferente e l’ignoto, ribattendo: “Cosa vuoi?”
“È da un po’ che l’ho notato. Che rapporto c’è tra te e il capitano?”
“Importa qualcosa?”
Comincia a chiedere la castana continuando ad osservare il vino nel calice.
Alterata da quell’atteggiamento misterioso e riservato, con un pizzico di indifferenza, la bionda fa un gesto sconsiderato. Le strappa dalle mani quel bicchiere e senza volerlo cade a terra rompendosi. 
Quel vetro in frantumi sembra ricordare qualcosa nella mente della ragazza, ma questo Yuki non può saperlo. 
Alza gli occhi, sentendosi minacciata dalla biondina che ha di fronte. Quello sguardo indifferente si trasforma man mano. Sembra essersi innervosita, ma il tono calmo li confonde ulteriormente.
“A quanto vedo qualcuno si è presa una bella cotta, eh?”
“Cosa?”
“Tranquilla. Non c’era bisogno di fare questa sceneggiata.”
Le spiega sinteticamente alzandosi dalla finestra e abbassandosi a raccogliere quei vetri da terra.
“Yuki, davvero tu…?” Le domanda incredulo Yattaran non avendo ancora compreso della cotta della ragazza.
Sentendosi umiliata e scoperta, la bionda si allontana lasciando la castana a raccogliere quel calice da terra.
Yama, vedendola stranamente triste e malinconica, si avvicina ad Iris, accovacciandosi a terra per aiutarla.
Entrambi non proferiscono parola, ma sembra che il ragazzo le sia di supporto. Sorride e si alza da terra con quei frammenti tra le mani, mettendoli nel cestino più vicino.
“Mi spiace per Yuki. Lei è… presa dal capitano.”
“L’ho notato.”
“Mi spiace anche per l’altro giorno. So che ti faceva male la ferita.”
“Tranquillo. È passato ormai.”
Lo rassicura per poi avvicinarsi alla finestra e riprendere quel nastro che ha appoggiato lì iniziando a fissarlo.
“Comunque non ci siamo ancora presentati. Io sono Yama.” Si presenta tendendole la mano, ma la tipa è stanca di parlare.
Con quel nastro tra le mani, si allontana dal ragazzo mettendo ancora più domande nella sua mente.
È un’ottima osservatrice ed ha scoperto i sentimenti di Yuki così facilmente. Inoltre, ha davvero qualcosa di strano. Non zoppica più e la ferita sembra essersi rimarginata da un giorno all’altro con estrema facilità, mentre Yama quella piccola ferita di striscio sul braccio ce l’ha ancora.
Possibile che ci sia qualcosa che sfugge all’equipaggio? 
In quel preciso istante, Harlock si ritrova a camminare presso le sue stanze. 
Lì Miime lo attende. Ha del buon vino che non può non sorseggiare standosene seduta sulla sedia.
Il capitano avanza verso la sua poltrona e l’aliena le tende un calice dicendo: “Qualcosa non va?”
Stanco da ciò che gli sta accadendo attorno e preso dal peso di Iris al bordo come recluta, l’uomo afferra quel bicchiere sedendosi.
Il rapporto che c’è tra Miime e Harlock è molto profondo.
L’aliena conosce segreti sul capitano che non ha mai rivelato a nessuno. 
Ella comprende bene le sue preoccupazioni. Sa che quella ragazza rappresenta molto per lui.
“Cos’è che ti angoscia? Hai litigato di nuovo con lei?”
“No. È questa assurda situazione che mi preoccupa. Il fatto che sia diventata una mia sottoposta…”
Le rivela incominciando a sorseggiare il vino per poi chiedere: “Che dovrei fare? Non capisco perché si ostina a voler un incarico.”
“Beh... dovresti saperlo. Vuole seguire le tue orme e diventare come te. In fondo... non ha avuto altre guide.”
“Lo so, ma davvero non riesco a capirla.” 

Il capitano sospira per riprendere fiato. Si alza dalla poltrona, avvicinandosi alla finestra per guardare il cosmo pensieroso mormorando: “Ah... se solo Maya fosse qui forse...”
“Non credo che a lei importerebbe.”
Lo interrompe facendolo voltare e domandare:“Cosa?”
“È mai possibile che non te ne accorgi? Lei fa di tutto per assomigliarti e solo perché ha fiducia in te. Vuole la libertà di esprimersi, di amare e di essere liberamente ciò che tu non le permetti di essere...”

Il capitano incomincia a fissare Miime. Dopotutto l'aliena ha ragione. Lui non le ha mai permesso di essere la cosa più semplice, una famiglia. 
Non ha mai permesso a Iris di essere sua figlia e chiamarlo semplicemente papà, così come lui non ha mai voluto accettare il pensiero di avere una figlia. Per lui, quella ragazza costituisce qualcosa di più dell’essere una figlia. 
Per lui Iris è un ricordo, una vita, una speranza, per il semplice motivo che lei gli ricorda tremendamente quella donna che ha amato di nome Maya.
Il sospiro affannoso di Harlock si fa sentire durante quei pensieri.
Si volta nuovamente verso la finestra.
Che dovrà mai fare con lei? 
Non vuole mostrare quella debolezza, ma non vuole neanche lasciarla battere nelle guerre sanguinose che dovrà affrontare.
Sa che è cocciuta proprio come lui e non si tirerà indietro. Ormai è una recluta e come tale si comporterà, ma c’è anche un’altra cosa che lui non comprende.
Com’è possibile che non riesce a socializzare? 
E mentre questi pensieri affiorano nella sua mente, l’allarme incomincia a suonare.
Una flotta nemica gli viene incontro. 
È l’armata della Gaia Sanction che da quando è stato ucciso l’ufficiale supremo, non ha smesso di stare sulle tracce di Harlock.
Come tutti sanno, se c’è un alleato c’è necessariamente anche un rivale e al nostro capitano non fanno eccezioni. 
Essendo noto come pirata spaziale, si è fatto molti nemici, soprattutto dopo la guerra di Come Home.
Il capitano sale velocemente sul ponte dove Yattaran lo informa della situazione: “Flotta nemica in avvicinamento.”
“Capitano, che si fa?”
Gli domanda Yuki vedendo sul radar ciò che sta accadendo.
“Attivate il motore Dark Matter. Li sorpasseremo.”
“Non credo sia una buona idea.”
Interrompe Iris salendo sul ponte e sentendo la strategia di Harlock.
“Silenzio. Il capitano ha fatto la sua scelta!” Cerca la bionda di far tacere la castana, ma il comandante si volta verso la ragazza domandando: “Hai altri piani?”
Iris si avvicina. Ha tra le mani un computer portatile di ultima generazione. 
Lo apre, sedendosi accanto all’uomo e incominciando a battere su quei tasti informandolo: “L’ultima battaglia vi hanno catturato perché conoscevano le vostre strategie. Vi bloccheranno non appena seguirete fronte avanti. L’unica scelta è pensare l’impensabile.”
“Che intendi dire?”

“Dobbiamo dividerci in due gruppi, uno che aziona i cannoni e distrugga le piccole flotte, ma per farlo dobbiamo contemporaneamente assaltarli e coglierli di sorpresa.”
Il capitano sorride dinanzi a quel piano affermando: “Bene. Fate come dice.”
“Ma, capitano…”
Tenta Yuki di farlo ragionare, ma è tutto vano.
“È un buon piano. Dobbiamo coglierli di sorpresa. Prendete le navicelle e attaccateli, mentre attiviamo il motore. Dividetevi e andate anche nei cannoni. Sarà un ottimo assalto.”
“Si… capitano…”
Annuisce la bionda allontanandosi dalla postazione insieme a Yama e Yattaran.
La ragazza, avanzando, guarda la castana che chiude il suo portatile.
Iris si alza per raggiungerli, quando Harlock la blocca: “Tu non scendi.”
“Cosa? Ma questa è anche la mia battaglia.”
“Ho detto di no.”
Si oppone, ma la ragazza è determinata: “Ma…”
Quell’atteggiamento fa sorridere l’uomo che le poggia la mano sulla spalla: “Deve esserci qualcuno ai cannoni. Va lì e applica la tua strategia, mentre io penso a guidare la nave.”
“Si, signore.”
Gli risponde senza fare storie andando diritto nella postazione.
“È piena di risorse.” Nota Miime vedendola andar via, mentre il capitano si alza prendendo tra le mani il timone.
“Miime… accendi il motore.”
“Si, capitano.”

L’aliena esegue gli ordini e dal corpo del capitano esce fuori un alone viola generato dal gas di quel motore, ma sembra non essere l’unico.
Anche alle spalle di Iris fuoriesce la strana sostanza gassosa, proprio mentre punta i cannoni sui bersagli.
È qualcosa di inspiegabile che fortunatamente non è visto da nessuno.
Con grande stupore, il piano ideato dalla ragazza funziona. 
Tadashi e gli altri si ritrovano dinanzi alla conquista di quella flotta così facilmente che gli sembra quasi uno scherzo.
“Kei, hai visto?” Le domanda il ragazzo sorpreso, ma non è l'unico. 
La bionda ha la pistola tra le mani e non può credere che quella conquista sta riuscendo così facilmente.
“Quella ragazza è un genio!” Esclama Yattaran trovandosi a scaraventare per aria più di dieci persone alla volta.
Peccato che quell'esercito, più avanti vanno e più diventa difficile da gestire, ma grazie all'intervento del capitano, tutto fila per il verso giusto o almeno è quel che sembra.
Fanno ritorno sulla nave, ma qualcosa non quadra.
“Ragazzi? Dov'è Yama?” Chiede Yuki accorgendosi della sua assenza.
“Iris? Puoi rintracciare le sue coordinate?” Domanda il capitano sapendo del grande potenziale che quella ragazza ha nel rintracciare o pianificare qualcosa.
Egli crede fosse sulla nave, dietro di lui, ma solo in quel momento Harlock si rende conto dell'assenza della ragazza: “Iris?”
“Credo che sia rimasta su quella nave.”
Avverte Miime facendo voltare sorpreso il capitano.
“Cosa? Sbaglio o ti avevo chiesto di tenerla d'occhio?”
“Mi spiace, non sono riuscita a trattenerla.”

Intanto, sulla nave nemica, Yama è stato preso d'assalto dall'esercito.
“Maledizione!” Dice vedendo la spalla ferita dal proiettile. 
È nascosto dietro a delle scatole e si stanno avvicinando. Sono quasi da lui, quando qualcuno, con un balzo, riesce a mettere fuori uso le luci raggirando le guardie e mettendole l’uno contro l’altro, facendoli ammazzare a vicenda.
Sentendo le urla di dolore, il ragazzo si volta vedendo Iris dietro di lui. 
Ha tra le mani una delle spade di Harlock e sembra utilizzarla davvero con classe.
“Wow... non pensavo che sapessi usarla.”
La castana si avvicina, accovacciandosi dinanzi a lui.
Guarda la ferita domandando: “Fa male?”
“Si, ma riesco a continuare.”
“Bene.”
Risponde la tipa alzandosi e guardandosi intorno. 
Tutto sembra morto, tranne qualche comandante ferito che tenta invano di scappare ai due.
Yama afferra la pistola puntandogliela contro, ma Iris la prende facendo abbassare la mira.
“Lascialo andare. Tanto non tornerà a casa. Ha condizioni pessime, inoltre il capitano ci starà aspettando.” Fa ragionare, per poi voltarsi e fare ritorno sulla nave.
Il loro rientro non è dei migliori e il capitano sembra furioso con Iris.
“Ti avevo detto di non lasciare la nave.”
“Intanto, se non l'avessi fatto, un tuo sottoposto sarebbe morto.” 
“Non mi interessa. È stato un atto nobile, ma tu devi eseguire i miei ordini.”
Annuncia il capitano per poi guardarla e notare il suo volto basso, quasi come se non lo ascoltasse neanche.
“Hai capito che ho detto?” Le domanda vedendo quasi indifferenza da parte sua.
La ragazza sospira per poi alzare il volto e rispondere quasi seccata con un:“Si, signore.”
In quel preciso istante, il capitano si guarda attorno e nota la ferita sul braccio di Yama. 
Sa che Iris ha aiutato realmente quel suo sottoposto e non può non abbassare il volto e darle le spalle per poi dire:“Per il resto, ottimo lavoro...” 
Con questo si allontana da lei e dagli altri lasciando tutti perplessi e con delle domande nella mente.
Perchè Harlock ha così riguardo per lei? Possibile che sia così importante per quel comandante?
   
 
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