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Autore: Lucas Rider    03/05/2018    1 recensioni
Repubblica Sudafricana: tre bracconieri si preparano alla loro battuta di caccia illegale.
Piccola storia dedicata a tutte le persone che si impegnano per salvare le vite degli animali in via di estinzione; storia scritta per attirare l'attenzione della gente su un problema sempre più diffuso in certe zone del pianeta.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scrutando la savana con i suoi efficientissimi occhi un giovane esemplare di falco lanario era appollaiato su un ramo di un’acacia.
Stava cacciando e cercava tra le altissime erbe gialle una possibile preda: serpenti, anfibi o piccoli mammiferi avrebbero potuto essere un ottimo pasto per quel piccolo pennuto dalle piume gialle e bianche.
Grazie ai suoi acutissimi sensi sentì una lieve vibrazione nel terreno e il falco spiccò il volo, librandosi sempre più in alto, verso il cielo terso e azzurro tipico dell’Africa meridionale.
Ma la vibrazione  non era provocata da né una preda, né da un altro animale.
Continuava ad aumentare sempre di più e il rombo di un motore si stava amplificando: molti uccelli, fino allora indisturbati, spiccarono il volo come il falco lanario, lanciando versi e fischi.
Il possente fuoristrada percorreva la pista lasciando dietro di sé una grande nuvola di polvere.
Il suo colore giallo mimetico lo faceva sembrare quasi un veicolo militare: ma gli uomini all’interno erano tutt’altro che soldati.
Il rombo del motore a diesel si attenuò e poi sparì, mentre il veicolo si fermava davanti a una recinzione.
Scesero due uomini dal veicolo, mentre il terzo rimaneva nell’abitacolo.
I due avevano un aspetto duro, quasi marziale e minaccioso.
Avevano entrambi il viso e le braccia abbronzati dal sole; vestivano di scarponi e pantaloni mimetici.
Il fisico era alto, giovane  e muscoloso; gli uomini dimostravano benissimo l’età che avevano, vent’anni.
Il giubbotto anche quello mimetico conteneva gli oggetti essenziali alla sopravvivenza;  machete,  borraccia d’acqua, binocolo e munizioni.
Uno dei due aveva i capelli biondi sotto il cappello alla cow-boy; al collo aveva un dente di un cinghiale strappato alla sua prima vittima e in spalla una carabina a due canne.
L’altro era leggermente più basso e aveva i capelli castani sotto un semplice cappello; in mano aveva un fucile a canna singola dotato di mirino telescopico.
Con un sorriso sarcastico il biondo disse; “Eccoci arrivati alla riserva ,dobbiamo solo entrare”.
“Ah ah,  Joel , la puntura di quello scorpione ieri non sembra avere intaccato il tuo spirito Yankee” gli rispose l’altro.
“Scherza quanto vuoi , buffone di un australiano, prendi la cesoia e aiutami a tagliare i fili” disse Joel, con una nota di voce amichevole.
“Ok muoviamoci, prima catturiamo qualche animale , prima andiamo al villaggio a berci una bella birra ghiacciata” rispose l’australiano.
“Stai attento, Chris, il lato interno è elettrificato, dà una bella scossa” disse Joel.
“So quello che faccio, non preoccuparti” disse Chris mentre lui e Joel tagliavano i fili di recinzione della riserva.
“Va bene, dì al boero che può entrare con il mezzo” affermò l’australiano.
Mentre Joel dava l’okay, il guidatore boero aveva lanciato qualche sguardo alla strada.
“Spero che quelle maledette guardie forestali non mi prendano questa volta” pensò fra sé e sé.
Gli occhi azzurri dietro gli occhiali da sole osservavano il lavoro illecito compiuto dai due .
“Già cacciare di frodo è illegale, ora quelle stupide guardie  avevano ricevuto il supporto del governo e si ritrovavano equipaggiate con costoso materiale militare che non esitavano ad utilizzare” pensò assorto nei pensieri.
“Ehi Dave di ho dato l’okay, lo capisci l’inglese?” sbraitò Joel.
“Sì parto” rispose Dave mentre sputava fuori dal finestrino il suo vecchio sigaro.
Con un rombo attivò il motore del fuoristrada ed entrò nella riserva.
“Muoviamoci Joel”
I due uomini saltarono sul pianale del mezzo che si era fermato.
Davanti a loro, fino all’orizzonte si estendeva il magnifico paesaggio della savana africana; erbe altissime per centinaia di kilometri quadrati.
Joel usò il binocolo per osservare la zona mentre Chris guardava la cartina.
I due ebbero un’attenta discussione riguardo a dove andare.
“Stavo pensando che per raggiungere il Fiume dei Caimani potremmo seguire la Pista dell’Avvoltoio e poi svoltare a sinistra in prossimità del Piano del Silenzio” propose Chris.
“Ottima scelta ma andando a Nord invece potremmo superare la Gola dell’Inferno e arrivare così subito al fiume ma potremmo incontrare qualche sabbie mobili” rispose Joel  “Tu che ne pensi Dave?”.
“Questo gioiello di fuoristrada non teme certo qualche sabbie mobili, io dico di andare alla Gola”.
“Va bene , avanti”.
Finalmente inizia il divertimento … e la prospettiva di fare su molti soldi per questa caccia … se avessero catturato qualche coccodrillo sarebbero stati a posto per tre settimane, forse un mese se era abbastanza grosso.
 
   
 
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