Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Ricorda la storia  |      
Autore: Vera_D_Winters    05/05/2018    2 recensioni
Questa ff mi è stata commissionata da ReRufy.
Doveva inizialmente parlare solo di Dragon e della sua ipotetica e misteriosa compagna, tuttavia non avendo idee, ho pensato che fosse carino pubblicarla oggi che è il compleanno del futuro re dei pirati, e renderla più un omaggio alla sua nascita.
Spero che possa piacere alla persona per cui è stata scritta, ma anche a tutti voi :3
Ovviamente tutto ciò che troverete scritto qui di seguito non è altro che un'ipotesi ideata da me, quindi vi prego di non insultare se avete altre teorie su chi possa essere la mamma di Rufy.
E come sempre enjoy
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Dragon, Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il cielo era più terso che mai quel giorno e Dragon come sempre aveva lo sguardo puntato verso quel mare che si era lasciato indietro tanto tempo prima, quell'est di cui suoi collaboratori non conoscevano che il nome.

I raggi del sole si riflettevano sul bianco marmo di Baltigo, facendo brillare ogni increspatura, ogni angolo, mentre le onde si infrangevano su una spiaggia non troppo lontana, e da qualche parte un gabbiano cantava la sua libertà.
Apparentemente era una giornata come un'altra, ma non per il Capo dell'Armata Rivoluzionaria.
Suo figlio quel giorno compiva gli anni infatti, e per questo si trattava di un giorno speciale, per quanto l'uomo lo festeggiasse con un semplice pensiero nel silenzio della sua mente affollata.
Suo figlio si, quel figlio di cui nessuno sapeva niente, quel figlio rimasto su quell'isola natia che Dragon non vedeva più da anni, quell'isola dove l'uomo aveva lasciato un pezzo di cuore e di anima, chiusa sottochiave come un tesoro nascosto.
E a quel pensiero, la sua mente non potè che tornare indietro negli anni, a quel giorno in cui il bambino era venuto al mondo.
Il sole splendeva anche allora, come se il cielo volesse sorridere e benedire quel pianto di vita che forte risuonava tutto attorno.
< Tuo figlio ha dei gran bei polmoni.>
Aveva detto la madre con occhi orgogliosi, nonostante la stanchezza del parto, il batuffolo stretto in un asciugamano bianca e tenuto in braccio con amore.
< E' giusto che sia così. E' un lottatore. E' il futuro.>
Aveva ribadito quindi Dragon annuendo ed accarezzando i ricci e scuri capelli della compagna, chinandosi a posare un bacio sulla fronte del bambino.
Un momento di primavera in una vita di tempesta.
L'armonia infatti non sarebbe potuta durare poichè Dragon aveva scelto una vita da ricercato con il grande obiettivo di cambiare il mondo, e la donna che amava... la donna che amava era tra coloro che avrebbero dovuto combatterlo e catturarlo.
Per questo motivo la famiglia non poteva vivere unita sotto lo stesso tetto e godere di quella felicità che sarebbe loro spettata. Nessuno doveva sapere da dove venisse quel bambino dai grandi occhi scuri.
Lo avevano sempre saputo ovviamente, e tuttavia nemmeno due persone come loro erano riusciti a dire no all'amore, quello vero, quello che era riuscito a superare anche le ideologie opposte e le avversità più insidiose.
Dragon, un uomo tanto deciso e risoluto quanto giusto, era rimasto quasi annientato da quella coraggiosa e sconsiderata marine, capace di mettere in ginocchio un intero plotone con la sua sola forza di volontà.
Lui voleva cambiare il mondo, lei voleva difendere i più deboli in onore di una giustizia in cui credeva davvero. Così diversi ma così simili, alla fine erano stati nemici giurati tramutatisi in amanti segreti. 
E come coronare quel sogno se non con una nascita?
Monkey D. Rufy era destinato a grandi cose, come coloro che lo avevano messo al mondo, nonostante tutto, nonostante tutti.
 

[....]

 

< Nyaaaaaaa attento Zoroooooo >
Spadaccino e capitano all'inizio della loro avventura erano già finiti nei guai, guai seri, guai grossi.
< A me dici di stare attento?? Sei tu che hai voluto rubare una torta! E adesso tutto il villaggio ci insegue!>
< Ma e' il mio compleanno!>
Inutile discutere, quando Rufy si metteva in testa una cosa così era, così doveva essere.
Perciò eccoli a correre come due disperati tra le stradine acciottolate, cercando di evitare i mattarelli e gli altri oggetti contundenti che venivano lanciati loro dietro.
Nessuno dei due voleva combattere con degli isolani, poichè sapevano di essere troppo forti, perciò l'unica soluzione era correre. La bagnarola però che usavano come barca era lontana... troppo lontana.
< Non ce la fare... RUFYYYYYY.>
Il giovane pirata di gomma aveva trangugiato la torta in un solo boccone mentre era lanciato a tutta velocità verso il porticciolo.
< POTEVI ALMENO LASCIARMENE UN PEZZOOOOOO.>
< Nyahahahha scusa Zoro. Ma non era tanto buona sai? Non ti sei perso niente!>
< ...>
La fuga continuava intanto, e sembrava volgere a favore degli abitanti del posto.
Fu allora però, che Rufy la vide.
La donna indossava una divisa della marina scintillante, i capelli neri come ali di corvo le ricadevano in morbidi ricci sulle spalle, scuri come lo erano i suoi grandi occhi tondi. La pelle dal colorito olivastro le conferiva un'aria quasi esotica e importante, sebbene fosse alta poco meno del giovane. 
I loro sguardi si incrociarono, e Rufy percepì una strana nostalgia che non si seppe nemmeno spiegare, sensazione che si acuì, quando la donna gli sorrise.
Non potè che fermarsi il pirata, osservandola stranito.
< Rufy non ti fermare!>
Zoro aveva ragione ma...
La donna, la marine, gli strizzò l'occhio con fare complice, ed allungando la gamba fece lo sgambetto al pasticciere che guidava la folla inferocita, facendolo cadere a terra.
Nello stesso istante lo spadaccino dai capelli verdi prese il compagno per la collottola e se lo trascinò via.
< Aspett...Zoro, aspetta!!!>
Il ragazzo però non rallentò, anzi.
Così la donna scomparve piano piano dalla loro vista, assieme al gruppo di persone che si era fermato accanto a lei, e tutto ciò che Rufy potè urlare fu solo un ringraziamento che possedeva il gusto di un ricordo lontano.


[....]

Il den den mushi di Dragon trillò strappandolo con una certa insistenza ai suoi nostalgici pensieri.
Erano poche le persone a possedere quel numero, la maggior parte delle quali quel giorno erano alla base. E prima ancora di guardare quale forma avesse assunto la lumachina, seppe di chi si trattava.
< Non dovresti chiamare, lo sai. >
< L'ho visto Dragon. Ho visto Rufy. >
Silenzio. Un silenzio carico di parole non dette, forse di un pizzico di rimpianto. Sentimenti densi che però si sciolsero poco dopo, quando il capo dell'Armata Rivoluzionaria parlò nuovamente.
< E' cresciuto bene, non trovi?>
< Si , e' cresciuto bene.>
Ed il sorriso che comparve sul piccolo apparecchio per la comunicazione, era il medesimo da entrambe le parti: speranzoso, disteso, fiero.
Il sorriso di due genitori coraggiosi, il regalo di compleanno a quel figlio tanto desiderato ed amato, nonostante tutto, nonostante tutti.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Vera_D_Winters