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Autore: babastrell    07/05/2018    2 recensioni
Will adorava prendergli la mano.
Era piacevole. Aveva un che di intimo senza essere invasivo. E Nico odiava farlo in pubblico.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nico di Angelo, Nico/Will, Will Solace
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MANO NELLA MANO

Will adorava prendergli la mano.

Era piacevole. Aveva un che di intimo senza essere invasivo. E Nico odiava farlo in pubblico.

Ogni volta che percepiva il movimento della mano di Will verso di sé, automaticamente si muoveva nella direzione opposta, o affondava le mani nelle tasche, o cercava qualcosa che potesse impegnarlo senza che fosse palese il fatto che stava scappando, anche se sapeva che il rossore del viso lo tradiva. Era più forte di lui, gli sembrava così... sconveniente.

Nessuno sembrava darci peso, il Campo era pieno di ragazzi e ragazze che si tenevano per mano mentre passeggiavano. Gli ricordavano le coppie che vedeva lungo i canali di Venezia quando era piccolo.

Ma quelle erano coppie sposate o almeno fidanzate in casa, rigorosamente composte da un uomo e una donna. A quel tempo due ragazzi come loro che si tenevano per mano così tranquillamente avrebbero suscitato uno scandalo. Forse il Duce li avrebbe esiliati, aveva letto da qualche parte che spesso succedeva, ma era troppo piccolo per capire o darci peso.

Rifiutare il contatto con Will in quel modo lo faceva sentire in colpa, perché la sua parte logica sapeva di non trovarsi più nell'Italia fascista e tutti al Campo avevano una mentalità abbastanza aperta da non avere problemi con due ragazzi che si amano; eppure ogni volta che Will gli metteva casualmente una mano sulla spalla in pubblico o si sedeva accanto a lui un po' troppo vicino o gli sfiorava lo zigomo mentre gli scostava i capelli dagli occhi, Nico sentiva una stretta di ansia nel petto tanto forte da fargli male. E allora fuggiva in qualche modo, di solito nell'arena a tirare di spada fino a quando i muscoli dolevano più del cuore.

"Ehi, Nico, ti senti bene?". Il suo avversario, Rocky Fardae, un figlio di Iride di qualche anno più grande di lui, si scansò appena in tempo per evitare un fendente al fianco che lo avrebbe probabilmente tagliato a metà. "Credevo che questo fosse solo un allenamento!".

Nico si riscosse dalla sua spirale di pensieri. "Come? Oh, sì...". Gli girava la testa. "Non è la mia giornata, vado a sdraiarmi".

Il ragazzo annuì e si guardò intorno in cerca di un altro sfidante.

Nico mosse qualche passo traballante verso l'uscita dell'arena sentendo la testa pesante come un mattone. Il sole di luglio picchiava con forza e contribuiva al suo malessere. Qualcuno si avvicinò per controllare che stesse bene, ma Nico sentiva le voci come ronzii lontani. La spada gli sfuggì di mano e cadde con un clangore. La vista gli si appannò e il ragazzo crollò a terra privo di sensi.

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La luce asettica del neon dell'infermeria gli ferì le pupille socchiuse. Nico si sforzò di aprire gli occhi cercando di ricostruire la situazione: aveva una flebo di liquido trasparente nel braccio e uno straccio bagnato sulla fronte. Ma almeno non sembrava essersi rotto niente.

"Finalmente ti sei svegliato. Sei rimasto svenuto per tre ore" commentò una voce.

Nico girò la testa di scatto e le vertigini gli diedero un attacco di nausea.

"Non fare movimenti bruschi, sei troppo debole". Seduto su una scrivania con le lunghe gambe penzoloni, Will scribacchiava velocemente su un taccuino. Sembrava tranquillo, ma lo sguardo duro tradiva la sua irritazione. "Non si può combattere se si è digiuni. Credevi che non mi sarei accorto che non hai mangiato oggi?".

Nico strinse le labbra. Certo che se ne sarebbe accorto, quel ragazzo era ossessionato dalla sua salute.

"Scusa" mormorò. Come poteva spiegargli che si era dimenticato di mangiare perché era troppo impegnato a farsi venire delle paranoie sulla loro relazione?

Gli occhi azzurri di Will si fissarono nei suoi. "Non devi scusarti, non sono arrabbiato". Scese dalla scrivania e si avvicinò al letto di Nico. "Qualcosa non va?".

Il figlio di Ade scosse la testa, evitando il suo sguardo.

Will, con un sospiro, gli tolse l'ago della flebo dal braccio. "Acqua e zucchero" disse indicando la sacca di liquido. Cercava di riempire il silenzio teso, notò Nico.

Will portò la sbarra della flebo in un angolo, poi si sedette sul letto di Nico. "Mi fai preoccupare" sussurrò appoggiando la testa al muro.

Nico si sentiva di nuovo in colpa. Il ragazzo sembrava molto stanco, come se avesse passato le tre ore in cui Nico era svenuto a stare male per lui. Probabilmente era andata proprio così.

Nico studiò le onde morbide dei capelli biondi di Will, le ciglia lunghe degli occhi chiusi, la linea dritta del naso, il modo in cui il camice bianco gli cadeva sulle spalle.

Era davvero bello. A volte ancora si chiedeva come fosse possibile che un ragazzo così potesse essere innamorato proprio di uno come lui, con tutti i suoi difetti e i suoi problemi.

I suoi occhi scivolarono sulla mano abbandonata sul materasso, sulle dita lunghe e segnate dal tiro con l'arco. Aveva una cicatrice sull'indice, ricordo di quella volta che aveva cercato di usare un bisturi per aprire una lattina di soda per scommessa. Gli altri figli di Apollo ancora lo prendevano in giro.

Nico si guardò intorno: l'infermeria era deserta, ad eccezione di una ragazza piena di cerotti addormentata su un letto dall'altro lato della stanza.

Facendosi coraggio, Nico sfiorò la cicatrice con la punta delle dita. La mano di Will si contrasse piano. Il ragazzo aprì gli occhi. "Non sei obbligato a farlo se non te la senti". Gli gettò un'occhiata.

Gli occhi di Will erano così intensi che Nico sentì il coraggio svanire in pochi secondi. Provò a rispondere, ma era come se l'ansia gli avesse fatto dimenticare come si articola una frase. Biascicò qualche parola senza senso, poi scivolò nell'italiano e ammutolì, rosso come un gambero.

La risata di Will lo fece trasalire. "Non so cosa hai detto, ma è stato divertente".

Suo malgrado, anche Nico scoppiò a ridere. "Non lo so nemmeno io" ammise.

Gettò la coperta di lato e si spostò a sedere vicino a lui. Non c'era nessuno, non aveva motivo di vergognarsi.

"Per quello che vale" disse Will. "Sono disposto ad aspettare i tuoi tempi per queste cose. Capisco che vieni da una realtà diversa dalla mia. Possiamo andare avanti a piccoli passi, se vuoi".

Nico lo guardò a bocca aperta. "Come facevi a..."

"Non sei molto bravo a nasconderti, Nico. Ho notato che ti chiudi sempre in te stesso quando provo a toccarti". Il figlio di Apollo gli spostò affettuosamente una ciocca scura dal volto. "Speravo soltanto che tu riuscissi a dirmelo da solo".

Di nuovo Nico si trovò in difficoltà a formulare una frase in inglese. 

Tutte quelle ansie, quei sensi di colpa per non poterle confidare a Will e invece il ragazzo aveva capito tutto da solo ed era disposto a venirgli incontro. Nico sentì che stava per piangere.

Guardò di nuovo la mano di Will sul letto tra loro. Con un lungo respiro, la prese e intrecciò le loro dita, guardando come erano diverse la carnagione abbronzata di Will e la sua olivastra e pallida.

Will cercò di divincolarsi. "Ti ho detto che non è necess..."

"Siamo solo noi adesso" tagliò corto Nico. "Così va bene". Appoggiò la testa sulla sua spalla e respirò il vago odore di disinfettante di Will.

Lo sentì rilassarsi lentamente, cullato dal rumore dei loro respiri. Strinse la mano di Will nella sua e se la portò al petto.

Non si accorse di essersi addormentato finché Will non lo scosse piano. 

"Nico, è quasi ora di cena. Tra poco potrebbero venire a cercarci".

I due scesero dal letto stiracchiandosi per far ripartire la circolazione.

"Andiamo" disse Will. "Questa sera mi assicurerò che mangi come si deve, parola mia".

Nico sorrise. Cosa aveva fatto per meritarlo?


Spazio autrice
Oh, dei... non avrei mai creduto di tornare su EFP dopo tanto tempo.
Che dire? In realtà Solangelo non è una ship che amo particolarmente, ma quando @fandoms.vita su instagram ha indetto un concorso di fanfiction su questa coppia ho dovuto partecipare. Non ho vinto, ma mi piace come è venuta, e spero piaccia anche a voi...
Fatemi sapere cosa ne pensate in una recensione! :)

  
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