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Autore: R3d_    26/05/2018    1 recensioni
One Shot ambientata appena dopo il secondo time-skip, Natsu è tornato dal suo allenamento ma Lucy non vuole più vederlo. Perchè?
Genere: Angst, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu, Natsu/Lucy
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Come una furia Lucy aprì la porta di casa e la rinchiuse subito appena fu dentro poi si appoggiò ad essa mentre riprendeva fiato. Appena lo aveva visto era scappata il più velocemente possibile verso casa, sperando che non l'avesse vista o che non avesse sentito il suo odore.
-Natsu…- Un anno. Un anno intero senza sue notizie e adesso rispuntava fuori dal nulla. E come se non bastasse aveva completamente di distrutto lo stadio dei Giochi di Magia. “Tipico…” Si ritrovò a pensare. Natsu era tornato, senza che potesse fermarla la sua mente tornò a quella notte di un anno fa.
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Lucy era seduta sul letto, con lo sguardo per nel vuoto. Pochi giorni fa era riuscita a salvare l’intera gilda dalla sconfitta ma ad un prezzo molto alto, la maga degli Spiriti Stellari si era vista costretta a sacrificare la chiave di Aquarius. Nonostante avesse ancora tutti i suoi amici Lucy si sentiva sola. Dei colpi alla finestra attirarono la sua attenzione, si girò e trovò Natsu appollaiato li fuori.
-Natsu, cosa ci fai qui a quest’ora?- Domandò mentre apriva la finestra, il ragazzo entrò e richiuse la finestra.
-Volevo sapere come stai.- Rispose sedendosi accanto a lei.
-Sono ancora un po' scossa ma sto bene, non preoccuparti. Tu piuttosto?- Natsu abbassò lo sguardo, sapendo che la bionda si riferiva ad Igneel.
-Sto bene.- Non doveva essere stato molto convincente visto lo sguardo dubbioso della ragazza. Passarono  alcuni secondi durante i quali nessuno dei due disse niente.
-Senti Lucy io…- Il Dragon Slayer fu interrotto da Lucy.
-Natsu io devo assolutamente dirti una cosa.-
-Si ma…-
-No aspetta, prima voglio dirti questa cosa.- Il ragazzo decisa di ascoltarla. Lucy prese un profondo respiro per darsi coraggio.
-È qualcosa che volevo dirti già da un po’ di tempo però non ho mai trovato il coraggio, ma dopo tutto quello che abbiamo passato ho capito che se non lo faccio adesso potrei non averne più la possibilità. Natsu io…- Arrossì, consapevole di quello che stava per dire. -…ti amo.- Abbassò lo sguardo, imbarazzata.
-Ecco l’ho detto, mi sono liberata di questo peso. Tu cosa volevi dirmi invece?-
Natsu rimase per un attimo spiazzato dalla confessione della ragazza.
-Lucy…- Le mise una mano sotto il mento e le sollevò il viso per guardarla negli occhi. -…anche io ti amo.- E la baciò. Lucy rimase sorpresa per un attimo prima di rispondere al bacio, lentamente cominciarono a far scorrere le mani sui corpi l’uno dell’altra e cominciarono a spogliarsi.
Più tardi erano entrambi distesi sotto le coperte. Natsu guardò la ragazza dormire tra le sue braccia e sospirò. Non era riuscito a dirglielo.
La mattina dopo Lucy si svegliò lentamente. Quasi immediatamente si rese conto che qualcosa non andava, si mise a sedere e poté vedere che Natsu non era nel letto. Si alzò in piedi portandosi dietro la coperta per coprire la sua nudità.
-Natsu?- Provò a chiamarlo ma non ottenne risposta. Quando arrivò in cucina qualcosa sul tavolo attirò la sua attenzione. Una lettera.

Lucy, mi dispiace lasciarti questa lettera ma ieri sera non ho più avuto il coraggio di dirtelo. Sono partito per allenarmi e diventare più forte, quando Igneel è morto ho capito di essere troppo debole, adesso non sono abbastanza forte per proteggere le persone a cui tengo. Starò via per un po' ma tornerò, lo prometto.
Natsu.

Lucy cadde in ginocchio quando ebbe finito di leggere.
-Natsu… Perchè? Perché devi lasciarmi sola anche tu?- Mormorò mentre le lacrime cominciarono a scendere copiose. Poche ore dopo Makarov sciolse la gilda e i membri di Fairy Tail si persero di vista.
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-Lucy sei tu?- Sentendo quella voce la maga si asciugò le lacrime che avevano cominciato a scendere.
-Si sono io.- Rispose mentre dall’altra stanza usciva fuori, Anna, una donna poco più grande di lei a cui aveva chiesto di controllare una certa “cosa” quando non poteva.
-Tutto a posto? Mi sembri sconvolta.-
-Oh non preoccuparti, è stata una giornata estenuante a lavoro.- Mentì.
-Ok, comunque lei è nell’altra stanza. Io adesso vado, ciao.- Disse la donna dirigendosi verso la porta.
-Ciao.- Rispose Lucy.
Quando Anna se ne fu andata la ragazza non ebbe il tempo di rilassarsi.
-Perché sei scappata prima?- Sussultò e si girò di scatto, trovandosi difronte a Natsu con Happy appollaiato sulla sua spalla.
-Natsu, come sei entrato?-
-La finestra era aperta.- Rispose il ragazzo, iniziando poi a guardarsi attorno. -Però, ti sei trovata una casa proprio carina, giusto Happy?- -Aye.-
-Quindi Lucy da quan… -
-Vattene…- Quello di Lucy era appena un sussurro ma con il suo udito di drago di Natsu riuscì comunque a sentirlo chiaramente.
-Lucy ma...- Venne interrotto ancora.
-Ti ho detto di andartene.- Strinse I pugni per la frustrazione. -Con che coraggio ti presenti qui dopo quella che hai fatto quella notte?- Chiese lei guardandolo con astio.
-Quella notte? Mi sono perso qualcosa Natsu? Che hai combinato?- Gli chiese Happy girando lo sguardo verso di lui.
-Zitto Happy.- Rispose Natsu per poi rivolgersi di nuovo a Lucy. -Lucy, mi dispiace di averti lasciata ma nella lettera che ti ho lasciato avevo già spiegato il motivo e poi pensavo che la gilda…-.
-LA GILDA SI È SCIOLTA IDIOTA!!- Sia il Dragon Slayer che l’Exceed rimasero spiazzati a quello parole, a quanto pare non ne sapevano niente. Prima che qualcuno potesse dire altro, un rumore attirò la loro attenzione, sembrava… il pianto di un bambino? Lucy si precipitò immediatamente nella stanza accanto. Natsu e Happy, ancora sorpresi, si guardarono un attimo e poi seguirono la ragazza.
Quello che videro li lasciò a bocca aperta, Lucy teneva in braccio una bambina che doveva avere pochi mesi. Le parole che disse li sorpresero ancora di più.
-Shh. Sta tranquilla, mamma è qui.- Disse alla piccola.
-Mamma?- Ripetè Natsu, incredulo. Lucy gli rivolse uno sguardo torvo prima di riportare l’attenzione sulla figlia che però non sembrava intenzionata calmarsi.
-Lucy… quella bambina è davvero tua figlia?- Chiese riuscendo a rubarle una risposta affermativa. Sentì una piccola fitta di gelosia.
-Posso sapere chi è il padre?- Lucy strinse i denti a quella domanda ma non disse nulla.
-Lucy non sono arrabbiato, voglio solo sapere.- Ancora nessuna risposta.
-Lucy…-
-Lucy!-
-SEI TU IL PADRE RAZZA D’IMBECILLE!!!- Urlò lei girandosi di scatto verso di lui con le lacrime agli occhi. Rimasero alcuni secondi a guardarsi, Lucy infuriata, Natsu incredulo, il silenzio rotto solo dal pianto della bambina. Lucy riportò la sua attenzione sulla bambina e dopo pochi minuti riuscì a farla smettere di piangere. Intanto Natsu, senza emettere un suono, continuava a guardare quella piccola creatura tra le braccia di Lucy: sua figlia.
La maga rimise la bambina nella sua culla.
-Te ne devi andare.- Disse ma il ragazzo ignorò queste parole.
-Posso vederla?- Chiese a avvicinandosi. Lucy si girò di scatto.
-Stalle lontano! Non hai il diritto di vederla. Te ne sei andato, mi hai abbandonata e sono rimasta sola. Non voglio aver più niente a che fare con te!- Natsu abbassò lo sguardo, sentendosi tremendamente in colpa.
-Mi dispiace, non pensavo che la gilda si sarebbe sciolta.-
-No infatti, tu non pensi mai…- Le lacrime continuavano a scendere. Il Dragon Slayer guardò la ragazza davanti a lui, quanto aveva sofferto a causa sua? Poteva solo immaginare le sofferenze che aveva patito Lucy. Si sporse in avanti la abbracciò. Lei rimase un attimo spiazzata ma poi iniziò a divincolarsi.
-Lasciami! Vattene da qui! Io non voglio più vederti.- Cominciò a battere i pugni contro il petto del ragazzo mentre lui continuava a stringerla a se.
-Ti odio, Natsu Dragneel! Ti odio, ti odio, ti odio…- I colpi di Lucy si fecero sempre più deboli mentre continuava a piangere tra le braccia di Natsu.
-Mi dispiace Lucy, sono stato un idiota. Ma cerca di capirmi, dopo aver visto Igneel morire senza che potessi fare niente mi sono sentito debole e come se non bastasse tu ti sei ritrovata a combattere da sola contro tutta Tartaros e hai dovuto sacrificare la chiave di Aquarius. Con la forza che avevo allora non ero capace di proteggervi… e soprattutto di proteggerti. Io volevo che tu non fossi più costretta a fare certi sacrifici, non volevo farti soffrire ancora ma non ci sono riuscito. Mi dispiace Lucy.- Dopo alcuni secondi Natsu stava per continuare quando Lucy ricambiò l’abbraccio.
-Promettimi che d’ora in poi non mi abbandonerai mai più…- Chiese, ancora in lacrime.
-Lucy…-
-Promettimelo!- Esclamò disperata. La guardò, gli si spezzava il cuore a vederla così.
-Te lo prometto Lucy.- Disse guardandola dritta negli occhi. Si sporse verso di lei e la baciò. Rimasero lì per alcuni secondi, le labbra permute le une contro le altre. Quando si staccarono Natsu allungò una mano per e asciugò le lacrime di Lucy.
-Vuoi vedere tua figlia?- Natsu sorrise alla domanda.
-Certo.- Rispose con entusiasmo. La maga si girò verso la culla e prese in braccio la bambina, poi la porse delicatamente al ragazzo.
-Sta attento.- Si raccomandò quando fu tra le sue braccia. Natsu guardò la bambina, con Happy che si sporgeva dalla sua spalla per vedere anche lui.
-Come l’hai chiamata?-
-Nashi.- La piccola aprì gli occhi e guardò suo padre per la prima volta. Dopo alcuni secondi Nashi iniziò a ridere, risero anche Natsu e Lucy. Il Dragon Slayer guardò prima sua figlia poi Lucy, non le avrebbe più lasciate. Mai più.
 
 
   
 
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