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Autore: ballerina 89    27/05/2018    2 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV EMMA

L’indomani arrivó in men che non si dica ed eccomi nuovamente qui, davanti ai cancelli della scuola, a cercare di convincere m Chloe ad entrare.  Mai impresa fu così ardua e rispetto a ieri posso assicurarvi che cose sono di gran lunga peggiori perché ora sa esattamente cosa comporta l’asilo ovvero mamma e papà fuori dai giochi.
- TU POI MI LACCI SOLA! Io no boglio! -  mi disse con i lacrimoni agli occhi.
- Tesoro lo sai che non posso entrare con te! - vorrei tanto riportarla a casa, non riesco a vederla in questo stato ma devo essere forte. È per il suo bene. - Verró a riprenderti prestissimo te lo prometto. - cercai di convincerla. 
- No no nooooo mamy ti plegooooo! - unì le manine a mo di preghiera e iniziò a supplicarmi, non aveva mai facco così per nulla. 
- Se mamma rimane dieci minuti con te poi mi prometti che resti da sola con la maestra e non fai i capricci?
Ci pensa un momento ma poi un piccolo sorriso si fa spazio fra le sue labbra - Ti! - Non ero proprio convita del suo si ma  provai comunque  a crederle ed entrai con lei, rimasi sullo stipite della porta e lei come il giorno precedente mi tenne d’occhio. Dieci minuti ormai erano passati da un pezzo ed era giunta ora per me di andare. Come avrei mai potuto uscire di scena senza farla piangere? Il giorno precedente mi allontanai senza dirglielo e fu un fiasco totale così provai ad avvisarla ma ottenni un effetto di gran lunga peggiore: Lacrime e isterismi si fecero spazio in lei tanto che la maestra mi suggerì di rimanere ancora un po’ per poi allontanarmi quando si fosse distratta. Avrebbe pianto uguale ma forse di meno. Ero molto scettica  devo essere sincera soprattutto visto le condizioni in cui la trovai il giorno prima, avevamo appena iniziato a parlare un po’ meglio invece  eccoci da punto a capo se non peggio, però decisi comunque di dar retta alla sua insegnante, in fondo era il suo lavoro e evidentemente ne sapeva più di me. Consolai Chloe e aspettai che tornasse a giocare con le sue nuove compagne. Appena la vidi più presa nei giochi e meno interessata a me uscii dalla sua classe e mi recai alla stazione dove mio padre aveva appena messo a punto un piano di ricerca verso il nostro uomo in incognito, così lo chiamavano non avendo idea su chi o cosa fosse. Ci mettemmo subito a lavoro, io papà e killian ma fui costretta a interrompere le ricerche all’incirca un paio d'ore dopo In quanto ricevetti una chiamata da parte della scuola.  La maestra di Chloe aveva bisogno urgentemente di parlare con me. Mandai un sms a Killian informandolo che lasciavo momentaneamente le ricerche e per essere sicura che lo ricevesse ne inviai uno anche a mio padre dopodiché mi recai in tutta fretta a scuola. Quando arrivai notai immediatamente le luci spente e un gran caos in giro. Non c’era nessun bimbo nelle classi dedicate all'infanzia e pensai seriamente che il nostro "uomo" avesse appena attaccato la scuola. Se da una arte mi sollevai di morale escludendo come causa della chiamata mia figlia e i suoi capricci, dall’altra mi preoccupai ancor di più per la possibilità che quell'essere potesse aver ferito qualcuno tra cui le mie bambine. Camminai lungo i corridoi per raggiungere le scuole elementari nella speranza di trovare qualcuno e finalmente incontrai delle maestre mi indirizzarono verso un’aula. Entrai e finalmente vidi l’insegnante di Chloe.
- Eccomi, scusa se ci ho messo tanto, ho fatto il prima che ho potuto mi reda. - Feci una pausa - Come mai mi ha convocato?  - cercai di essere calma e professionale possibile.
- Non si preoccupi, prego si sieda - mi disse indicandomi una sedia. - Forse le sembrerà stano il motivo per cui l’ho convocata qui ma ho bisogno di farle una domanda particolare: Sua figlia Chloe ha dei poteri per caso?
Rimasi spiazzata a quella domanda... non ne capivo il significato - Poteri? Intende dire se la bambina  ha la magia? - annuì - No... o meglio si ha la magia ma non può usarla. Le abbiamo bloccato i poteri quando aveva poco più di otto mesi.
- Ne è sicura?
- Certo che ne sono sicura, sono sua madre. Ha un braccialetto al polso sinistro che le impedisce di utilizzare la magia mah... perché me lo chiede? - domandai ormai incuriosita da quella domanda.
- Vede ho avuto modo di osservare delle cose in questi giorni e mi è sembrato di capire che tutti questi terremoti e problemini elettrici che stanno succedendo in città da due giorni, non siano scaturiti da nessu altro se non dalla tua piccolina.
- Dalla mia piccol..... da Chloe? - Risi - È impossibile. come le ripeto ha il bracciale e poi anche se fosse Chloe a due anni e mezzo non potrebbe mai essere così potente... sarebbe un vero problema non trova? - solo in quel momento però mi venne in mente che la bambina non era lì e ripensandoci non era neanche in classe dove l’avevo lasciata quella mattina - Comunque a parte questo...  Dove’e la bambina ora? È tranquilla?
- Tranquilla non direi di certo. L’ho lasciata momentaneamente in seconda elementare da sua sorella. Ha pianto ininterrottamente e solo con lei sembra essersi calmata in pochino. Vuole che vada a chiamarla? - mi chiese alzandosi dalla sedia
- Sinceramente prima che si accorga che sono qui vorrei valutare con i miei occhi quello che mi ha appena detto. Se come dice lei, cosa che ripeto per me è impossibile,allora questo significherebbe che non c’è nessun cattivo in città e che quindi di conseguenza potrò sospendere le ricerche per occuparmi di qualcosa di decisamente piu complesso. - ero sicura al mille per mille che la mia bambina non era immischiata in tutto questo ma non so perchè qualcosa dentro di me mi disse che dovevo accertarmene con i miei occhi.
- Bene allora stia qui e ci osservi, proverò a scaturirle qualche reazione così potrà dirmi cosa ne pensa e se secondo lei ho ragione. Vado a prenderla. - Vidi la maestra uscire dall'aula per poi riapparire nel corridoio qualche minuto dopo. Teneva per mano mia figlia la quale era molto restia ad allontanarsi dalla classe di sua sorella.
- Boglio tare con Leila fino a quando biene mamma. Quando biene? - le chiese con aria spaventata
- Arriverà tesoro, prima o poi arriverà ma nel frattempo noi dobbiamo torare in palestra con gli altri bambini.
- NOOOO! NO BOGLIO! VOGLIO MAMY!
- Asclota chloe: mamma non so quando arriverà ok? Basta fare capricci. - la rimprovrò per farle avere qualche reazione. - Se arriverà presto andrai a casa subito altrimenti pranzerai qui con gli altri bimbi e solamente poi andrai a casa.
- NOOOO! LASCIAMI! - si liberò dalla sua presa e sia io che la sua insegnante potemmo vedere le sue mani iniziare a tremare. Fu in quell'esatto momento che le luci nella scuola si riaccesero di colpo per poi riprendere il loro tintinnio e spegnersi nuovamente un paio di minuti dopo. Tutto questo grande effetto discoteca venne accompagnato da un rumore assordante: I vetri delle finestre del corridoio esplosero come se nulla fosse e c'erano vetri ovunque. Non potevo credere ai miei occhi: era davvero la mia bambina a fare tutto questo? No non poteva essere. Mi guardai intorno alla ricerca di qualche spiegazione più logica ma non trovai nulla a cui collegare quel disastro. Controllai per sicurezza  il suo polso sinistro e notai che il suo braccialetto era ancora lì. Se fosse stata lei non avrebbe douto averlo giusto? Tutti i miei pensieri vennero spazzati via dalla sua voce:
- Che tuccede??? - Chiese siggiozzando e fu lì, vedendo il suo sguardo carico di terrore che decisi di farmi vedere.
- Chloe... - la chiamai piano per non spaventarla ulteriormente.
- Mamy aiuto! Che tuccede? - mi chiese rimanendo ferma immobile al suo posto. Le leggevo la paura negli occhi. 
- Niente amore, non succede nulla tranquilla.  Vieni qui!
Stava per avvicinarsi quando la sua insegnante parlandomi la fece fermare di colpo. - Non credo sia il caso Emma - mi mise in guardia la donna - Guarda le sue manine? - Oddio! Era... era magia di luce quella che usciva dalle sue mani? Non potevo credere ai miei occhi, la sua insegnante aveva agione, era la mia piccolina ad aver creato tutto quel caos. Se da una parte fui sollevata nel sapere che nessun nemico era in città dall'altra ero completamente nel panico.  -Emma stai in guardia, non vorrei che ti colpisse. - mi riportò alla realtà Phoebe. Ok la situazione non era delle migliori ma ero la sua mamma e solo io avrei potuto mettere fine a tutto quel casino. 
- Non dire idiozie è mia figlia. Avanti Chloe vieni dalla mamma. - si avvicinó di qualche altro passo ma poi si bloccò nuovamente
- Io no bua a te! - mi disse stringendo entrambe le manine come se questo gesto avrebbe potuto spegnare la luce che usciva dalle sue mani. 
- Amore mio ma quale bua, dai tranquilla vieni da mamma.
- Io no boglio fatti male! io lesto qui. No mi muovo.
- Davvero brava complimenti! - dissi alla sua maestra che mettendomi in guardia l'aveva spaventata ancora di più. - Chloe andiamo sono la mamma... - nel vedere che mi stavo avvicinando a lei fece dei passi indietro per poi voltarsi e iniziare a correre ma fui più veloce di lei e la presi in braccio stringendola a me. Il suo cuoricino batteva all'impazzata dalla paura e il mio cuore si spezzò.
- Amore la mamma è qui, calmati, non me ne vado ok? Respira amore... brava così. - piano piano riuscì a calmarsi un po' e anche le sue manine smisero di  tremare e di emanare luce accecante. - Ecco fatto, brava. Tutto passato ok?
- No! Ho paula.
- Non devi avere paura di nulla.
- Tono tata io? - mi chiese indicando le finestre.
- Si amore ma non è una brutta cosa sai?
- È butta!  Io faccio la bua alle persone! Io no boglio. Mammina aiuto! - ed ecco che a quella richiesta il mio cuore si spezzò ulteriormente. 
- Tesoro mio non hai fatto male a nessuno è mai lo farai ok? Devi fidarti della mamma, troveremo un modo per risolvere questa cosa ok? - i suoi occhi si incrociarono con i miei come a chiedere un'ulteriore conferma di quello che le avevo appena detto.  - Andrà tutto bene devi credermi. Ora però fammi un sorriso ok?
- No... sono tliste!
- E perché mai amore di mamm? .- sapevo già la risposta ma volevo sentirlo dire da lei. Volevo che imparasse a confidarsi con me, volevo che capisse fin da subito che non doveva aver paura di esprimere i suoi sentimenti alle persone come per molti anni ho nascosto io.
- Io no boglio avele mazzia. La mzzia lompe tutto.
- Amore non tutta la magia è così... mamma ha la magia, zia Regina ha la magia... anche Leila ha la magia, lo sai.
- Leila mazzia bella, mamma e zia mazzia bella,  Chloe mazzia brutta.
- Non è così principessa.... la magia è legata ai nostri sentimenti. - la vedo inclinare la testa di lato, non credo che capisca a pieno tutte le parole che le dico. Devo trovare un linguaggio semplice e provare a trovare delle parole confortanti. - Amore vedi... la magia è legata alle nostre emozioni, come posso spiegartelo.... ah si.... beh se siamo felici la nostra magia sarà in un modo se siamo tristi siamo in un altro. In questo momento sei spavetanata dalla magia e lei si trasforma in questo. - le indicai tutto quel caos -  Basta saperla controllare e tutto si risolverà.
- Dabbero?
- Si! Hai visto la magia di Leila? - le chiedi sapendo quando le piaceva vedere sua sorella fare delle piccole magie. 
- Mi pace tanto,  lei fa appalile le falfalline in giardino.
- Puoi farlo anche tu amore. - sperai di renderla felice ma non fu così.
- Lei pelò non coppia i vetri.
- Se fosse spaventata così tanto credo che lo farebbe anche lei. - l'abbracciai con quanta più forza avevo in corpo - Amore mi dispiace davvero, è colpa mia se sei così spaventata, mamma non ti ha detto che avevi anche te questo potenziale. Ora lo risolveremo insieme ok?
- No toppa tua mamy. Io bene a te. - avevo un amore di bambina non c'è altro da dire. Mi sciolsi come un gelato al sole. 
- Anche io te ne voglio cucciolina, Andiamo a casa dai.
- E nente pu asilo? -  ci stava davvero sperando. Parlai con la sua insegnante e insieme concordammo di aspettare che avesse compiuto a tutti gli effetti tre anni.
- Per ora no amore ma riproveremo quando sarai più grande.
- Ok ciao ciaooooo! - disse tutta contenta verso la sua insegnante anche se ancora sconvolta per l'accaduto. 
In macchina non disse una parola e neanche a casa, si mise seduta sul divano e se ne stette lì senza fare nulla. La osservai a lungo e notai che le sue manine tremavano in continuazione. Nonostante le mie rassicurazioni era ancora spaventata piccolo amore mio. Cosa avrei potuto fare? Chiamare Regina? Avrebbe potuto aiutarmi? Proprio mentre pensavo ad una possibile soluzione ecco che il televisore di casa esplose facendola scoppiare in un pianto disperato. Prince, il nostro adorato cagnolino o terremoto per gli amici, è salito sul divano con la sua grazia innata mettendole paura. È si... chiamare Regina era  la soluzione migliore .  Presi il telefono e le scrissi un messaggio:

"Teletrasportati in casa mia ora! Possibilmente non in salotto!"
 
Non tardò molto ad arrivare
- Quale sarebbe l’emergenza questa volta?  Ero nel bel mezzo di un appuntamento galante.
- Mi dispiace mah... - la terra iniziò a tremare nuovamente sotto i nostri piedi interrompendoci
- Ok! Niente panico! - disse - Qualunque cosa tu debba può aspettare,  il nostro nemico è vicino, andiamo.
- Emmh...  Regina aspetta...  non abbiamo nessun nemico. Non c'è nessun cattivo in città - mi guarda come se fossi impazzita - Seguimi - la trascinai in salotto dove c’era chloe che nel frattempo si era nascosta tra i cuscini del divano - E' lei! È lei che sta creando il caos a Storybrooke.
- Lei? Emma che dici! È una magia al di sopra di ogni cosa, sopratutto per una bambina - mi fece notare -  Per non parlare che Chloè ha il bracciale che le blocca i poteri.
- Non funziona più a quanto pare. È terrorizzata e non riesce a controllare la sua magia.  Al minimo movimento esplode qualcosa.
- Non è possibile Emma!
- Regina l'ho visto con i miei occhi. Anche io preferirei di gran lunga che non fosse così ma purtroppo è questa la realtà.  Ricordi quando non riuscivo più a controllare la mia magia? beh lei sta vivendo la stessa cosa. Se ci sono io vicino a lei sta calma ma se mi allontano anche solo di mezzo metro succede questo - le indico il televisore
- Ma non mi dire... - era senza parole ma a giudicare dalla scena in soggiorno non potete fare a meno che credermi.
- Fammi parlare con lei ok? - annuii e la vidi fare qualche passo per farsi notare - amore di zia ciao! - le disse in tutta tranquillità facendo finta di non sapere nulla. 
- Bai bia! - le rispose cercando di nascondersi ancora di più.
- Ma amore voglio solo giocare un po con te!
- No! Io tono bimba cattiva faccio cose blutte.
- Ma non è vero, non dire così! - la raggiunse sul divano ma la mia cucciolina ancora più spaventata alzò le braccia per difendersi ma colpi accidentalmente il lampadario che cadde. Evitai che cadesse sulle loro teste, finendo così la giornata in tragedia, grazie alla mia magia ma comunque ora la situazione si prospettava davvero grave. 
- Bisto? Io ho mazzia blutta.
- Aspettami qui stellina, Parlo un attimino con la tua mamma e poi sarò subito da te per giocare. Non avere paura anche la zia ha la magia e posso aiutarti ad usarla. La tua magia non è assolutamente brutta.
- Dabbero?
- Si aspettami qui. 
Andammo a parlare in cucina.
- Ha perso completamente il controllo vero? Ma come è possibile?
- Disse la donna che distrusse la stazione dello sceriffo. - rise - Comunque si, ha perso il controllo. Sai cosa può essere successo di così grave per renderla così?
- L’asilo? Il fatto che l’ho lasciata lì e si è sentita abbandonata?
- Potrebbe essere e magari le è scappato un pizzico di magia che l’ha fatta spaventare ancora di più non capendo bene come fosse possibile. - mmh aveva senso. 
- Puoi aiutarla? - chiesi speranzosa
- Dovrà calmarsi un po’ prima, ora è del tutto fuori controllo.
- E cosa posso fare per aiutarla?
- Tu dovrai semplicemente fare la mamma mentre beh per il momento penso che sia il caso di bloccarle la magia con qualcosa di più potente. Almeno per un giorno o due in modo da farla calmare del tutto.
- E come vorresti fare?
- Con il bracciale originale, quello di Zelena. So che è una mostruosità al polso di una bambina così piccola ma.... 
- Ok  ol va bene, tutto pur di farla tornare a sorridere.
La vidi scomparire e tornare pochi minuti dopo con il bracciale, andammo entrambe in salotto e solamente dopo svariati tentativi riuscimmo a convincere chloe ad indossare il bracciale. Il risultato? Nessuno! La piccola continuava ad esercitare magia come se nulla fosse. Come diavolo poteva essere?
- Wow sono esterrefatta! - esclamò Regina 
- Regina perché non funziona?
- A quanto pare la mia bella nipotina è più potente di questo braccialetto.
- Ma... ha solo due anni e mezzo. Come può una bimba essere così potente.
- Il frutto del frutto del vero amore può bastare? - mi misi le mani nei capelli. Eravamo nei guai.

POV KILLIAN

Da quando Emma si era allontanata scrivendomi per messaggio di andare a prendere la nostra piccolina non l’ho più ne vista ne sentita fino a qualche minuto fa quando un sms dalle parole poco incoraggianti mi fece capire che era giunto il tempo di tornare a casa.

"Abbiamo un serio problema, ti aspetto a casa."

 Questo era ciò che citava il messaggio. Nessuna faccina sorridente, un cuore o altro come era solita fare, solo una frase nuda e cruda. Cosa mai poteva essere accaduto di così tanto tragico? Pensai che Chloe avesse avuto qualche altro problemino con l’asilo ma quando tornai a casa la realtà era ben che differente. L’intero soggiorno era stato praticamente buttato per aria e c’era la mia bambina stretta tra le braccia di sua mamma che piangeva come una disperata.
- O mio Dio! State tutti bene? - fu la prima frase che mi venne da dire seguita da - Dov' è Leila? - l’altra mia bimba non era con loro e di conseguenza mi preoccupai
- È da mamma, ho chiesto a lei di andarla a prendere, abbiamo un piccolo problemino da risolvere.
- È stato qui vero? Cosa diavolo a fatto quel mostro alla nostra casa? - chiesi con il sangue che ribboliiva nelle vene. Non poteva essere stato nessun'altro se non lui: il nostro uomo. Una cosa era certa aveva osato toccare la mia famiglia e ora avrebbe assaggiato il mio uncino. 
- Mottro? Io mottro? - sentii dire da Chloe tra un singhiozzo e l’altro.
- Non sei un mostro amore quante volte devo dirtelo? - sentii risponderle sua madre.
- Ma papy...
- Papà non intendeva quello che pensi tu.
- Papy io mottro? - si rivolse a me. Non capivo cosa stesse dicendo ma gli sguardi di mia moglie e Regina erano fin troppo strani.
- Perché mai dovresti essere un mostro amore? Certo che non lo sei! Tu sei la principessina di papà! - le sorrisi ma lei non ricambiò come suo solito.
- Amore perché non vieni con la zia mentre mamma parla con papà? - provò a dirle Regina cercando di prenderla dalle braccia di Emma. 
- No!
- Ti preparo la cioccolata!
- No! Boglio mamy. 
- Lasciala Regina tranquilla ci penso io.
- Mi spiegate che succede? - Chiesi io continuando a non capire.
- Non c’è nessuna minaccia in città killian....nessun mostro, niente di niente.  I problemi elettrici e terremoti vari sono dovuti ad un’altra causa - mi indicò la bambina. - Il bracciale non ha più alcun effetto su di lei
- Mi prendi in giro? - chiesi stupito da tale rivelazione ma la mia più che una vera e propria domanda era una frase retorica.  Bastava vedere mia figlia e mia moglie per capire che c’era qualcosa di sbagliato. - Che... che si fa ora? - lo ammetto ero spaventato. Si capitan uncino, pirata spietato dei sette mari era spaventato. 
- Non ne ho la più pallida idea... - rispose mia moglie anche lei molto preoccupata. 
- Per il momento bisognerà tenerla tranquilla e rilassata il più possibile poi appena di sarà calmata un pochino proveremo qualcosa per risolvere il problema.
- Hai una vaga idea di come tranquillizzarla? - chiesi
Con Emma sta buona e non usa la magia. E' una cosa positiva. 
- Per quanto la ami e vorrei passare ogni singolo istante con lei vi ricordo che  avrei anche un lavoro. Come faccio? Non posso disertare e di certo non posso portarla con me. L'asilo neanche a parlarne e... 
- No no no asilo no! Mammy no!!!! - lì il mio cuore Perse non so quanto battiti. La vidi tremare spaventata e non potei fare altro che correrle incontro per stingerla a me
- Amore di papà ci siamo io e mamma ok? Non ti ci porteremo all'asilo ma cerca di stare calma ok? - annui e piano piano riuscì a calmarsi. Si addormentò sfinita nel giro di qualche ora e io regina e mia moglie ne approfittammo per metterci a tavolino e discutere una teoria possibile per aiutarla. Vidi lo sguardo di Emma e capii si sentiva in colpa per qualcosa... ma cosa?
- Amore... - le presi la mano - che c’è?
- nulla!
- Non mentirmi... 
- Ok... È colpa mia killian ero spaventata dalla sua magia, quando era solamente una neonata, che al posto di pensare a lei ho pensato a me e le ho bloccato i poteri. Sono stata egoista. Se  non avessi intralciato la sua natura ora molto probabilmente non sarebbe così spaventata.
- Lo hai fatto per lei amore, non per te. Per evitare che facesse male involontariamente a qualcuno.
- E a cosa è servito? Le abbiamo impedito che facesse male a qualcuno ma le abbiamo inflitto una cosa ben peggiore: la paura di se stessi... un genitore quste cose non le fa. - ora stava esageranto, si stava decisamente dando delle colpe assurde. Stavo per intervenire ma fortunatamente lo fece Regina. Ero suo marito e conoscendola non mi avrebbe mai creduto, avrebbe pensato che tutte le parole di conforto che le avrei dato fossero parte del pacchetto "siamo sposati, ti amo e di conseguenza non ti accuserò mai di nulla". Forse la sia amica avrebbe potuto aiutarla piu di me. 
- Basta farsi colpe inutili Emma! - le disse - Ormai quel che è successo è successo. Abbiamo appurato che non è come Leila. Non le viene naturale ma non è un problema.
- Non solo non le viene naturale come lei ma è di gran lunga più potente. - rispose
- Quando imparerà a gestirla non sarà più un problema.
- Hai qualche idea?
- Lezioni di magia semplificate per la sua età?
- Dici che potrebe funzionare?  - chiesi io pensando a quando fosse terrorizzata Chloe dalla magia. 
- Lo spero perchè per ora non ho altro in mente.  Emma, per favore prova a fidarti di me ok?
- Mi fido cecamente di te è solo che....
- Lo so la situazione non è semplice ma non preoccuparti... siamo stati all'inferno, cosa vuoi che sia un po' di magia inaspettata? 
Dopo aver messo a punto in grandi linee un piano Regina andò via con l’accordo di incontrarsi nella sua cripta l'indomani pomeriggio mentre io e Emma rimanemmo in casa ad attendere Leila e a controllare che la piccola Chloe non commettesse altri guai. Fortunatamente non lo fece, le sue manine ogni tanto anche nel sono tremavano ed emanavano magia ma nessun mobile o altro fu colpito. Il mattino seguente prendemmo entrambi il giorno libero, coccolammo la nostra piccolina mentre la più grandicelle era a scuola e aspettammo insieme il pomeriggio per andare da Regina. Il risultato di quelle lezioni? Un fiasco totale. Chloe non ne voleva sapere minimamente ne con Regina ne con sua mamma. Per lei la magia era una di quelle cose di cui avere paura. Cosa fare ora? Se neanche il bracciale che aveva bloccato Emma, zelina, Tremotino e le peggior creature magiche serviva cosa altro c’era un serbo per noi? Dico la verità, per un momento pensammo anche a toglierle definitivamente la magia ma scartammo subito quell'iporesi:  la magia era parte di lei e togliergliela sarebbe stato come portarle via parte della sua essenza. Nella speranza di qualche brillante idea decidemmo di vivere alla giornata.... certo i nostri mobili non ne furono d’accordo ma era l’unico modo.
 Fortunatamente quella situazione non duro a lungo dopo una decina di giorni, quando ormai eravamo completamente disperati qualcosa cambio. Io e Emma eravamo in salotto a guardare un film, Leila era a fare i compiti e  la piccoletta di casa faceva il suo consueto pisolino. Ad un tratto sentimmo una risata....
- E' quello che penso io??? - disse Emma mettendosi in piedi e guardandomi stupita
- Credo proprio di sì! - dissi io con un sorriso stampato sul viso. - la voce di quella risata l’avremmo riconosciuta ovunque al mondo: era della nostra piccola chloe. Erano giorni ormai che non rideva più e risentire quel suono così  tanto atteso ci fece riempire il cuore di gioia. Senza perdere altro tempo corremmo entrambi al piano di sopra per vedere cosa stava succedendo ma non la trovammo nella sua stanza. Seguimmo le voci che si sentivano in fondo al corridoio e arrivammo nella prossimità della cameretta di Leila. Entrambe le bimbe erano lì così senza disturbarle ci mettemmo silenziosamente ad osservarle o come si suol dire "a spiarle"....
- Vedi chloe? - disse Leila facendo una magia 
- Belle faffalle!
- Si hai ragione sono belle! Prova tu ora ok? Pensa alle farfalline e a quanto desideri averle qui!
- Non esplode nulla?!?!
- No, lo puoi fare, poi le faremo vedere alla mamma, avanti concentrati!
La vedemmo stringere gli occhietti e neanche trenta secondi dopo una piccola farfalla si materializzó tra le sue mani.
- Faffalla! - gridò soddisfatta
- Bravissima chloe! - battè le mani sua sorella mentre la piccolina saltellava felice. -  Ora fanne apparire di più però! Concentrati, pensa a tante farfalle ok? - che dire ci riuscì anche questa volta anche se esagero un po’ e dovettero aprire la finestra per farle uscire ed evitare che invadessero l'intera casa. Emma non perse tempo, entrò nella cameretta e strinse forte chloe
- Bravissima amore di mamma ci sei riuscita!
- Mzzia bella! Io no esplodo più cose.
- Che ti diceva la mamma?!?! Leila - si rivolse anche a lei - Sono davvero orgogliosa di te! Stai diventando grande e non potrei essere più felice di come sonche stai crescendo
- Concordo con tua madre. Sei una piccola donnina ormai. 
- Grazie ma io l’ho fatto solo per paura di esplodere - rise
- Sotto quella faccia da furba si nasconde una sorella maggiora fantastica. - ci unimmo tutti e quattro in un abbraccio di famiglia. Questa era senza dubbio la quiete dopo la tempesta. Finalmente potevamo rilassarci un po' Chloe era di gran lunga più tranquilla e felice e questo ci bastava per essere positivi sulla questione magia. Oggi abbiamo affrontato il primo step, nel giro di poco avremmo sistemato tutto e tutta la nostra angoscia sarebbe diventata solamente un lontano ricordo. 
- Ora mamma posso spiegarle come si ci materializza da una parte all’altra?
- Cosa significa matelalizza? - ok "matelalizza" era in cima alle cose piu strambe del suo vocabolario. 
- Come si appare e scompare con la magia! - Le spiegò sua sorella per poi darle una dimostrazione spostandosi da un lato e l'altro della stanza. 
- Tiiiii boglio fallo!
- No no no sei ancora piccola per questo! - le fermò Emma  - Non voglio rischiare di venirti a prendere al polo nord.
- Da babbo natale?
Ecco! Come non detto! Ma perché non fa esempi normali mia moglie? - No Chloe, non potresti andare da babbo natale neanche se vorresti... non si farebbe trovare mai, quindi se non vuoi che a natale non ti porti nessun regalo non ti conviene andarlo a cercare.
- Ba bene! Ma posso impalale a compalile?
- Magari un altro giorno ok?
 - Io invece posso non andare a scuola domani? - disse Leila
- Non se ne parla, non approfittartene ora. Domani mattina dritta a scuola. - dissi io.
- Io no mamy velo? - fece gli occhi da cucciola indifesa sia a me che a sua madre. 
- Domani no, non andrai a scuola tranquilla ma dovrai rimanere un po’ con nonna ok?
- No mi va.
- Devi tesoro, la mamma lavora...e anche io. 
- puppa peró! Poi tolni da me mamy? - certo che il disco le si era incantato proprio, ormai esisteva solo mamy mamy e ancora mamy. 
- Certo che sì! - in teoria le aveva detto la verità ma fino ad un certo punto. Si sarebbe rimasta con nonna snow ma non in casa. sarebbe andata con sua nonna a lavoro ovvero all'asilo. Magari la scuola privata non era la scenata giusta per lei... o magari non lo è per ora. Magari le serviva giusto un periodo per ambientarsi e qualche posto migliore se non insieme a qualcuno che conosce? L’accompagnammo così da  mia suocera il mattino seguente, andammo a lavoro e dopo aver terminato il nostro turno, anche con netto anticipo, tornammo a casa. Finalmente senza cattivi in giro e con  le bambine impegnate in altro avrei avuto finalmente tutto il tempo nrcessessario per  dedicarmi alla mia bella mogliettina. 
- Sono passare  tre ore e sembra tutto tranquillo. - le dissi cercando di calmarla, sapevo che era in ansia per la piccola ma nessun terremoto aveva colpito Storybrooke quindi chloe stava benone. 
- Lo so ma non posso fare a meno di preoccuparmi. 
- Avanti vini qui... conosco un modo niente male per tirati su di morale. - dissi malizioso.
- Killian ma...
- shhh - mi avvicinai a lei e iniziai ad accarezzarle la schiena. - abbandonati a me! È tutto sotto controllo.
La baciai e la sentii rilassarsi piano piano sotto il mio tocco.  La portai in prossimità del nostro letto e la feci stendere. Iniziai con il  toglierle la giacca tra un bacio e l’altro e successivamente la maglietta. Eravamo un un mondo tutto nostro, nella nostra bolla di sapone. Tutto intorno a noi si era fermato, esistavao solo io e lei... o meglio solo io, lei e la piccola peste che tre minuti dopo si materializzò nella nostra camera da letto interrompendoci per la millesima volta da quando è nata. 
- Tutta sua nonna direi! - dissi io portandomi una mano sulla fronte per disperazione. Avremmo mai avuto un momento di privacy?
- mamy! - disse la sua vocetta tutta euforica
- Chloe! -  Emma scattò come una molla e cercò di ricomporsi alla meglio. - Amore ma cosa ci fai qui, non dovresti essere con la nonna? E sopratutto... come hai fatto? - effettivamente Emma aveva ragione...
- Infatti signorina, come sei arrivata fin qui?
 - Me lo ha impalato Leila.... - se mia figlia non imparerà a darmi ascolto prima o poi la metterò in punizione a vita - mah pecchè.... - stava per dire qualcosa ma non riuscì a portare a termine tutta la frase perchè qualcun' altro entrò in camera: Regina
- Chloe! Ma che modi sono! Tua nonna mi ha chiamata preoccupatissima... - la rimproverò. Solo in un secondo momento però si rese conto di dove fosse o meglio dire in che stanza fosse. - mah....
- No prego entrate pure tutti! Stavamo giusto per dare una festa! -  rispose mia moglie sbuffando
- Non ne dubito - rispose ironica Regina indicandole la giacca e la maglia a terra.
- Zia pecche papà sta sempre sopra la mamma???? - se Emma svesse potuto si sarebbe scavata una fossa da sola per l'imbarazzo mentre io beh... iniziai a ridere come un matto. - Papy no ridere io boglio sapere pecchè!
- E' amore mio... - rispose Regina - Quando sarai più grande capirai... e quando sarai grande ti vendicherai facendo morire di gelosia papà con qualche tuo fidanzatito.
- Che tignifica zelosia?ù
- Basta domande, ora dobbiamo andare dalla nonna, sarà preoccupata.
- No io con mamy!
- Avanti piccolina non fare i capricci mamma ha da fare.... - disse lanciandole un’occhiata e facendola arrossire ancora di più. 
- No! Ho detto no! - è in una nuvola di fumo azzurra sparì per poi riapparire dietro le spalle di sua madre. - Io lesto qui.
Dal non saper gestire la magia a spostarsi a suo piacimento c’è ne passa di strada.  Ora come faremo a farle capire che non può sgattaiolare da scuola o dovunque non voglia stare a suo piacimento? Beh... ora sì che sono guai
 
note dell'autore:
Ce l'ho fatta! Ho partorito eheheheheheheh! aggiornamento finalmente on line. Non sono molto soddisfatta e chi mi segue sempre lo sa ma ho preferito postarlo ugualmente per dedicarmi a capitoli a cui sono piu ispirata. Spero comunque che sia di vostro gradimento. Un bacione. 
  
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