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Autore: virginautamari    31/05/2018    0 recensioni
Mesia non è una ragazza come tutte le altre, è speciale. Per tutta la sua vita non ha fatto altro che lottare, lottare contro qualcosa che sembrava essere più grande di lei, avendo accanto a se una famiglia e delle amiche che vivevano per lei ed ha vinto. Adesso per lei, inizia una nuova vita, una vita in cui finalmente può essere se stessa. Accompagnata sempre dalla sua famiglia e dalle sue amiche, Mesia scoprirà cosa vuol dire essere un adolescente normale, con tutte le gioie, i dolori e le sorprese che questa fase della vita, comporta.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7

 

Qualche ora dopo, Mesia e la sua nuova amica Gemma, si erano ritrovate all'uscita della scuola poiche, dopo la scenetta a cui avevano assistito a pranzo, i tre ragazzi si erano accordati di vedersi all'uscita di scuola in modo tale da scambiare due chiacchiere prima di far ritorno a casa.

Ma se le due ragazze erano state al quanto puntuali, poichè alla fine della lezione si erano dileguate ognuna dalle proprie classi e si erano dirette al luogo dell'appuntamento, lo stesso non si poteva dire di Jack, il quale alla fine della lezione aveva avvisato Mesia del fatto che, avesse da sbrigare alcune cosine top secret, a detta sua, prima di abbandonare almeno per quella giornata, l'edificio scolastico.

Era però più di mezz'ora e del ragazzo non si vedeva nemmeno l'ombra, le ragazze non sapevano più che fare, di cosa parlare, si erano dette tutto ciò che bisognava sapere l'una dell'altra.

Avevano addirittura parlato di Harry e della sua ex ragazza, di quanto la moretta fosse una tipetta al quanto possessiva oltre che un ochetta di quelle leggermente pesanti.

Gemma infatti non riusciva a non essere contenta del fatto che, suo fratello, si fosse deciso finalmente a lasciarla.

"Non l'ho mai sopportata, e non capisco come abbia fatto Harry a sopportarla per tutto questo tempo", sostenne Gemma.

Mesia sorrise per l'evidente fastidio della sua amica verso l'ormai ex di suo fratello.

"Erano insieme da tempo?", seguitò la ragazza, curiosa di scoprire un qualcosa in più sul ragazzo dagli occhi verdi.

"Più o meno, un anno quasi, un anno in cui ho faticato tanto nel far capire ad Harry che quell'ochetta senza cervello non fosse la ragazza giusta per lui.", rispose la ragazza.

"Perchè pensi si siano lasciati?", insistette sull'argomento, la bionda.

"Evidentemente sono riuscita nel mio intento. Harry può sembrare anche il ragazzo più intelligente della scuola ma sul versante amoroso, diventa un vero stupido.", sostenne la ragazza.

Mesia non poteva fare a meno di sorridere alle espressioni dell'amica, Gemma cambiava espressione a seconda delle risposte che dava.

Se parlava di suo fratello assumeva un espressione al quanto incazzata nel ricordare la stupidità di suo fratello sul versante amoroso.

Se invece parlava della moretta della mensa, Ambar, l'ex ragazza di Harry, assumeva un espressione tipica di chi considera la persona di cui si sta parlando, senza valore, senza charm, una nullità in pratica.

Ed era quella l'espressione che la ragazza riservava alla moretta.

"Quindi pensi che si siano lasciati definitivamente?", chiese nuovamente Mesia.

"Lo spero per lui, merita di più di una moretta 100 % tette e 0 cervello.", decretò la ragazza.

"Ma Jack dove cazzo è? E' passata mezz'ora dalla fine dei corsi.", sbottò stizzita Gemma, mettendo cosi fine alla discussione su Harry ed Ambar, la moretta della mensa.

Peccato che la ragazza avesse messo fine alla conversazione sul suo fratello e la sua ormai ex ragazza, perchè a Mesia erano venute in mente altre curiosità al riguardo.

Quel ragazzo dagli occhi verdi la intrigava parecchio, erano come criptonite quegli occhi, impossibili da guardare ma allo stesso tempo, era difficile non guardarli: troppo belli ed intensi.

Racchiudevano un mondo, dietro di essi, un mondo in cui la ragazza voleva entrare a tutti i costi, non sapeva esattamente quale fosse il motivo che l'ha ispirava tanto interesse però vi era, anche se si convinceva che non fosse cosi.

"Io vado a cercarlo, sicuramente si sarà perso dietro a qualche ragazzo o a qualche gossip di cui tanto parla e a cui pone tanto ma tanto interesse. Tu, che fai invece? Vai a casa Mesia?", sostenne Gemma, trasportando i pensieri della bionda alla situazione corrente e distogliendola dal pensare a quegli occhi verdi che tanto la intrigavano.

"Si Gemma, torno a casa. Mi dispiace di lasciarti sola nella ricerca di Jack ma, questa sera ho degli amici a cena, compreso tuo fratello e non so davvero che cosa preparare. Non posso lasciare di certo che sia Louis a fare tutto il lavoro o per domani non avrei più una casa.", sostenne la ragazza immaginando suo fratello alle prese con i fornelli.

I loro genitori quella sera non ci sarebbero stati, troppo impegnati in una delle loro cene di lavoro, il signor Tomlinson era un avvocato e quindi le cene aziendali erano all'ordine del giorno in casa loro, soprattutto dopo il ritorno a casa di Mesia.

Jacob Tomlinson infatti, aveva accantonato per tutti quegli anni il suo lavoro, pur di stare accanto alla sua famiglia durante quella spiacevole situazione, partecipava ad una o due cene ma nessuna durava più di un paio d'ore, l'uomo voleva avere la possibilità di passare quanto più tempo possibile con sua figlia, quindi il lavoro poteva essere accantonato.

Ma adesso che, la sua piccola bambina, era finalmente guarita e soggiornava sotto il suo stesso tetto, nulla gli vietava di riprendere in mano quella che era la sua routine, ovvero casi e cene aziendali da risolvere in continuazione.

E questo ai due ragazzi non pesava di certo, anzi, Mesia era contenta che finalmente la sua famiglia potesse riprendere in mano ognuno la propria vita, si erano sacrificati per tanti anni, era il momento di andare avanti.

E poi, più cene aziendali venissero organizzate, più volte la casa sarebbe stata libera e quindi molto più spesso, Mesia e suo fratello, potevano organizzare cene con gli amici.

Quando il gatto non c'è, i topi ballano, si sa da una vita questo no?

"Capisco che cosa intendi per non avrei più una casa domani, è un rischio che ho corso anche io, molteplici volte. Ovviamente non perchè sia stato Harry a bruciare un pasto, lui è uno chef in cucina, sono io quella meno capace.", sorrise la ragazza.

Mesia non potè fare a meno di sghignazzare, Gemma era davvero uno spasso, si chiese infatti, se anche il bel moretto fosse simpatico come la sorella, ma quella domanda non sarebbe rimasta senza risposta per molto tempo, lo avrebbe scoperto quella sera se Harry fosse simpatico o no.

Da quello che aveva notato la mattina, sembrava essere molto suscettibile riguardo l'arte ma, chissà se lo fosse anche per quanto riguarda il resto, lo avrebbe scoperto questo era poco ma sicuro.

"Ma ho capito male o, hai detto che mio fratello sarà a cena da voi", sostenne Gemma, distogliendo Mesia, nuovamente dai suoi pensieri.

Era diventata ormai un'abitudine, quella di perdersi nei suoi pensieri, quella di Mesia, ma avrebbe dovuto farsela passare o un giorno di questi, l'avrebbero presa per pazza.

"Non hai capito male, questa sera tuo fratello e gli altri amici, saranno a cena da me. Louis ci tiene tanto che io conosca i suoi amici ed io sono più che felice di farlo.", sostenne Mesia, maledicendosi un secondo dopo per le parole appena pronunciate.

Lei per tutto il mondo era stata a New York a studiare, però qualche volta era tornata a fare visita alla sua famiglia, come avrebbe spiegato adesso a Gemma il perchè non avesse mai conosciuto gli amici del fratello, essendo quei 5 tanto uniti?

Si ricordò solo un secondo dopo, che quella stessa domanda che, adesso vedeva espressa negli occhi di Gemma, gliel'aveva posta Jack, il giorno prima, quindi la scusa che aveva usato in quel momento, valeva anche in quello di momento.

"So cosa stai pensando, come mai io non li abbia mai conosciuti, nonostante sia ritornata almeno per le feste da New York", sostenne Mesia, precedendo la mora, non lasciandole il tempo di formulare la frase per bene.

"Eh si, infatti, è strano che tu non li abbia mai incontrati. Louis e mio fratello sono praticamente fratelli come anche con il resto del gruppo. Passano più tempo insieme che separati, mio fratello praticamente ci vive a casa tua.", sostenne la ragazza.

Mesia non pensava che il legame tra Louis ed Harry fosse cosi forte, suo fratello le aveva raccontato di avere 4 amici a cui raccontava ogni cosa della sua vita ma non pensava, fosse cosi intensa quell'amicizia.

Si impose quindi di cercare di farsi piacere ciascuno di quei ragazzi, al fine di non dare nessun dispiacere a Louis, se quei ragazzi fossero cosi importanti per lui, lo sarebbero stati anche per lei.

"A dir la verità non li ho mai incontrati perchè quei giorni in cui facevo ritorno a casa, io preferivo restare con la mia famiglia, passare del tempo con loro e con le mie due amiche. Quindi in quei momenti nessun altro, veniva a casa, pensa che perfino le mie due amiche, dormivano a casa mia.", sostenne Mesia, rendendo credibile quella che ad un occhi ben attento, sarebbe sicuramente stata etichettata come bugia, quale era in realtà.

"Ah ho capito. Va bè, avrai modo di conoscerli, oltre a questa sera", sorrise la ragazza dagli occhi verdi.

"Lo spero, mi farebbe piacere entrare nelle loro grazie, dopotutto sono gli amici di mio fratello, non vorrei fare brutta figura.", sostenne preoccupata la ragazza.

"Non ti preoccupare, vedrai che ti divertirai, sanno essere dei veri casinari quando ci si mettono.", Gemma.

"Davvero? Tu li conosci bene?", chiese curiosa la bionda.

"Si, oltre a passare del tempo a casa tua, quei 5 passano molto tempo anche a casa mia. E ti posso dire che, quando ci sono loro, la casa diventa un vero e proprio macello. Io però li adoro, mi mantengono in armonia ed anche i miei genitori li adorano. Ormai sono diventati parte della mia famiglia.", sostenne sorridendo, Gemma.

"Allora mi sa che, devo proprio conoscerli questi fantomatici ragazzi.", Mesia.

"Eh si, devi proprio. E poi conosci già mio fratello no? Siete in classe insieme.", chiese Gemma, sperando di non aver sbagliato la sezione della ragazza.

"Eh, a proposito di tuo fratello, credo di aver urtato i suoi nervi, questa mattina", sostenne leggemente imbarazzata, Mesia.

"Perchè dici cosi?", chiese curiosa Gemma.

Mesia allora raccontò alla ragazza di come Harry si fosse alterato davanti ai continui complimenti della ragazza, riguardo alla sua arte e di come se ne fosse andatato cosi di fretta, una volta che fosse venuto Jack, ad interrompere la loro conversazione.

Gemma rispose al racconto dell'amica con una grossa risata, la quale lasciò Mesia al quanto scioccata dall'atteggiamento della ragazza.

"Gemma perchè ridi?", le chiese curiosa la bionda.

"Rido perchè penso che tu sia una stupida a pensare che mio fratello si sia alternato per dei complimenti.", sostenne continuando a ridere, Gemma.

"Ma il suo tono di voce, non era per niente calmo.", Mesia.

"Il suo tono di voce, appunto. Harry è abituato a parlare in questo modo, non sai mai se scherza o è serio ma fa parte di lui. E ti posso assicurare che non si è per niente alterato.", Gemma.

"Se lo dici tu. A me non sembrava.", sostenne dubbiosa la ragazza.

"E' cosi Mesia, Harry non è il tipo da arrabbiarsi per cosi poco. E' solo molto scettico riguardo i suoi lavori ma ti assicuro che, i tuoi complimenti gli hanno fatto piacere, posso persino giurarti che sia cosi.", sostenne la ragazza.

"Ora però vado a cercare Jack o non andrò via da qui prima di domani mattina.", seguitò la ragazza, lasciando un bacio sulla guancia a Mesia ed allontanandosi verso l'entrata della scuola alla ricerca di Jack.

Mesia non era al quanto convinta delle parole di Gemma, quella sera avrebbe chiesto scusa al ragazzo, questo era poco ma sicuro.

 

Un ora dopo, la ragazza era in cucina, intenta a sperimentare piatti per quella sera, non avrebbe di certo voluto sfigurare davanti agli occhi degli amici di suo fratello e per questo aveva chiamato a raccolta le sue amiche, Maggie e Bianca, al fine di farsi dare una mano a preparare il tutto.

"Io non capisco perchè, sei cosi ostinata nel voler cucinare tu. Possiamo ordinare qualcosa d'asporto, perchè farsi troppi problemi.", sostenne Bianca, incapace di mettere persino un solo dito su di una cucina.

"Perchè non voglio che la mia prima cena in amicizia sia fatta di fast food o cinese. Voglio che sia una vera e propria cena.", sostenne la ragazza al quanto ostinata al riguardo.

"E poi non posso ancora ingozzarmi di fast food, ti ricordo che non è passata manco una settimana dal mio ritorno a casa ed io non sono di certo ritornata da un viaggio, anche se tutti credono il contrario.", seguitò la ragazza.

Quando parlava di tutti, la ragazza si riferiva all'intero corpo studentesco dell'High School, a cui suo fratello, Louis, aveva gentilmente raccontato di avere una sorella che vivesse a New York, argomento su cui Mesia aveva dovuto inventare una storia al riguardo per giustificare la menzogna di cui suo fratello, non le aveva parlato.

E cosi, tra una bugia ed un altra, si è ritrovata a viaggiare fra le strade di New York, senza esserci mai andata e senza aver visitato nulla di quello di cui aveva parlato.

"Lo so che non puoi ancora ingozzardi di fast food, ma avremmo potuto mangiare italiano questa sera, avremmo chiamato mio zio, di sicuro qualcosa di poco calorico vi è nel cibo italiano.", sostenne Bianca, cercando di convincere l'amica a tralasciare andare la sua idea di voler cucinare.

"No, ho deciso che cucinerò io e cucino io questa sera. Arrenditi Bianca, mangerai un piatto cucinato da me questa sera, che tu lo voglia o no", decretò Mesia, mettendo fine a quell'assurda discussione.

"Uffà, quando vuoi sai essere una vera stronza. Abbi pietà per me, per noi. Maggie aiutami tu.", piagnucolò la mora, tirando in causa l'altra ragazza che per tutta la discussione sul cibo, era stata in disparte, troppo presa dal suo cellulare per poter dare ascolto alle chiacchiere delle amiche.

La rossa infatti, era stata tutto il tempo con il cellulare in mano, talvolta sorrideva ad un messaggio che le arrivava, ma mai aveva alzato la testa da quel aggeggio e aveva dato ascolto alle chiacchiere che le ruotavano intorno, in quel momento per lei, non esisteva nulla al di fuori del suo cellulare.

"Terra chiama Maggie, dove sei finita amica. Salvaci almeno tu.", insistette Bianca.

Mesia sbuffò lanciando un occhiata al quanto minacciosa alla moretta, la quale alzò le mani in segno di resa, questa sera avrebbe mangiato cibo alla Tomlinson, non vi erano santi che potevano aiutarla.

"Keep calm baby, mi arrendo.", sostenne Bianca.

"Questo era ovvio B, o questa sera avresti digiunato.", Mesia.

"Maggie, cosa ti prende?", chiese la ragazza, distogliendo l'attenzione da Bianca e rivolgendola all'altra sua amica, imbambolata sul telefono.

"Margareth!", decretò Mesia.

"Cosa c'è?", chiese Maggie, risvegliatasi momentaneamente dal suo stato di tranche.

"Lo sai che odio quando mi chiamate in questo modo.", seguitò la rossa.

"Sembrava essere l'unico modo per risvegliarti dallo stato comatoso in cui eri, cosa è successo?", le chiese Mesia, mettendo per un attimo da parte, i suoi attrezzi da cucina.

"Non ero in uno stato comatoso e non è successo nulla, anzi ho ascoltato tutta la vostra conversazione.", decretò la ragazza poco convinta delle sue stesse parole.

"Davvero? A me sembrava che tu fossi in un altro mondo, magari in un mondo chiamato Liampoly, chissà", la sfottè la bionda.

"Concordo con Mesia, sei talmente impegnata a conquistare questo nuovo mondo che manco ti sei accorta che, ad un certo punto hai cominciato a ridere da sola davanti al telefono.", concordò con la bionda, Bianca.

Maggie sbuffò, non poteva di certo negare che la sua assenza mentale in quel momento fosse dovuta ad un ragazzo, un ragazzo che conosceva da un bel pò, dai tempi della scuola superiore, ma a cui non aveva mai prestato attenzione fino ad un paio di giorni fa, quando per casualità lo aveva incontrato uscendo dall'università ed il ragazzo, contento di vederla, l'aveva invitata a prendere un caffè.

Bisogna dire che, da quel giorno, si sono sentiti tutti i giorni, anche solo per chiedersi come va, ma la ragazza non voleva di certo dare troppo peso ad una cosa appena cominciata e di cui non si avevano certezze al riguardo.

"E va bene, messaggiavo con Liam ma, non desidero conquistarlo o altro, solo conoscerlo.", Maggie.

"Per adesso.", sostenne Mesia.

"Si per adesso, voglio questo, poi si vedrà. Adesso basta parlare e mettiamoci all'opera o questa sera non digiunerà solo Bianca ma tutti noi, compreso Liam", decretò la rossa.

"Liam? E cosa centra nella nostra cena, il tuo conoscente?", chiese curiosa Mesia.

Maggie sospirò ed in fine decretò: "E' un amico di Louis."

 

 

 







Ehilà, I'm back!!
Volevo in primis scusarmi per l'assenza di questi giorni, cercherò di pubblicare più spesso, ma ho avuto un momentaneo blocco, spero di recuperare.
Ma adesso ritorniamo alla nostra storia: Mesia ha avuto la possibilità di conoscere un pò meglio Gemma, la sorella di Harry, la quale ha mostrato una grande antipatia nei confronti dell'ex fidanzata del fratello. La nostra bella ha cercato di mascherare la sua curiosità riguardo il ricciolino dagli occhi verdi, ci sarà riuscita?
Inoltre è arrivato il momento della cena con gli amici di Louis, Mesia è in ansia, cerca aiuto, ma nessuno sembra darle le direttive giuste. Per di più scopre che Liam, il ragazzo con la quale si sta sentendo Maggie, è l'amico di  Louis. Come reagirà la nostra amata Mesia? e sopratutto cosa succederà alla cena.
Lo scoprirete solo alla prossima puntataaa!! Un bacioooo!!
Ps: Una recensione, pleaseee!!

  
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