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Autore: Love_Fandom    03/06/2018    0 recensioni
-che diavolo era quella cosa?!- chiesi spaventata.
-calmati- disse Carter prendendomi per le spalle.
-come faccio a calmarmi, la professoressa di storia mi voleva ammazzare- urlai.
Lui mi mise la mano sulla bocca.
-devi calmarti, capito, poi ti spiegherò tutto- disse....
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Pov Carter.

Mi era stata affidata una missione, dovevo recuperare un nuovo/nuova semidio/semidea e portarlo/portarla al campo di Babilonia, un posto dove noi semidea siamo al sicuro dai demoni, che ci vogliono far fuori.

Mi chiamo Carter Lion, ho diciotto anni, capelli castani scuro, e gli occhi grigio tempesta.
Sono un semidio figlio di Adad dio della poggia e delle tempeste babilonese.

Ero di fronte alla scuola che frequentava la persona che cercavo.
Mi guardai in torno, e vidi una ragazzina indifesa che veniva soffocata da un ragazzo il doppio più grande di lei.
Andai subito in aiuto alla ragazza.
-lasciatela stare- dissi autoritario.
-non ti conviene sparire prima che faccia la stessa cosa a te- mi minacciò il ragazzo.
La ragazza stava per perdere i sensi, si vedeva.
Lui la lasciò, per poi andarsene, mentre la ragazza crollò a terra tossendo in cerca di aria.
-tutto bene?- chiesi.
-sto bene- disse quando smise di tossire.
-mi chiamo Carter, e tu?- chiesi allungando la mano per aiutarla.
-Alba- disse afferrando la mia mano per poi tirarsi in piedi.
Solo in quel momento vidi i suoi occhi (foto sopra), era molto particolari, e aveva una strana energia attorno.
Era lei la mezzosangue, bene almeno l'ho trovata.
-non dovevi farlo, adesso ti prenderà di mira, come ha fatto con me- disse.
-non potevo lasciarti a quel cretino- dissi.
Lei sorrise.
-è sempre successo, ci sono abituata- disse in un sussurro.
Sentii il suono di una campanella.
-devo andare o farò tardi, e non voglio che anche i professori se la prendano con me, ciao- disse frettolosamente, per poi correre verso l'entrata della scuola.
Quella ragazzina era molto particolare, eppure i suoi occhi erano spenti come senza vitalità.
Era strano aveva almeno sedici anni, perché non era arrivata al campo prima?
Andai anche io dentro quella scuola sbuffando.
Quanto odio la scuola!
Andai in segreteria, per prendere gli orari.
Appena entrai vidi una signora alquanto anziana che stava dietro una scrivania.
-mi serve il mio orario, sono Carter Lion- dissi.
La donna annuì, e mise a frugare dentro un cassetto, e ne tirò fuori un foglio che mi porse.
Lo presi ed uscii dalla segreteria.
Guardai il foglio che mi aveva dato la tizia, ero nella classe A3.
Sospirai, e andai alla ricerca della classe.
Finalmente la trovai, ed entrai in classe.
-lui è Carter Lioner, puoi metterti vicino alla Miller- disse il prof, presentandomi alla classe.
Vagai con lo sguardo e vidi Alba seduta all'ultimo banco in fondo alla stanza.
Andai a sedermi vicino a lei, aspettando la fine della lezione.

~due ore dopo~

Era finalmente ricreazione, un'ora con quella tizia mi aveva fatto quasi addormentare.
Vidi Alba andare nell'ufficio della prof, con la prof stessa dietro di lei.
Questa cosa non mi piace.
Andai vicino alla porta, toccai il mio anello, che si trasformò prontamente nella mia spada.
Che stupido che sono, era un demone.
Sentii il verso terrificante di quell'essere.
Non potevo stare qui senza fare niente.
Spalancai la porta e vidi Alba in un angolo della stanza, e dall'altra parte il demone.
Mi misi davanti a lei per proteggerla.
-un altro, sono molto fortunata oggi- disse gracchiante.
-anzi sarà la tua disfatta- dissi, prima di lanciarmi contro di lei.
_______________________________________

Pov Alba.

Era Carter.
Sinceramente ero rimasta scioccata, era una cosa fuori dal normale, perché vedo queste cose?
Devo essere impazzita, per vedere queste cose.
-un altro, sono molto fortunata oggi- disse la cosa che una volta era la prof di storia.
-anzi sarà la tua disfatta- disse Carter.
Lui andò in contro il mostro.
Poi notai che aveva una spada in mano, come una di quelle che c'erano nei musei.
Provò a colpirla con la spada, ma il mostro era più veloce.
Io mi allontanavo in un angolo della stanza il più lontano possibile dalla battaglia.
Chiusi gli occhi non volevo vedere, anzi volevo scappare.
Loro due erano impegnati a sconfiggersi a vicenda, perfetto, senza far rumore mi avvicinai alla porta.
Dovevo andarmene, uscii dalla porta, e cominciai a correre il più veloce possibile lontano da quella stanza.
Corsi per i corridoi, ormai vuoti, ed uscii dall'istituto.
Presi fiato, e continuai la mia corsa, arrivando in un parco.
Mi sedetti su una panchina lì vicino per riprendere fiato, e calmare il mio povero cuore impazzito, che batteva così forte che mi sembrava saltasse fuori dal petto, socchiusi gli occhi cercando di regolare il mio respiro.
Ero esausta non solo fisicamente ma anche mentalmente, sono così confusa, sono successe tantissime cose in poco tempo, e non tutte belle.
Strinsi le ginocchia al petto, nascondendo il viso tra le braccia.
Che cosa diavolo era successo?
Una mano si appoggiò alla mia spalla, sussultai e mi voltai.
Era Carter, subito mi allontanai.
-ehi calmati non ti voglio fare del male- disse avvicinandosi.
-che diavolo era quella cosa?!- chiesi spaventata.
-calmati- disse Carter prendendomi per le spalle.
-come faccio a calmarmi, la professoressa di storia mi voleva ammazzare- urlai.
Lui mi mise la mano sulla bocca.
-devi calmarti, capito, poi ti spiegherò tutto- disse.
Io annuii, e lui mi tolse la mano dalla bocca.
-dobbiamo trovare un posto dove possiamo parlare in privato.- disse guardandosi in torno.
-so dove andare- dissi.
Lui mi guardò negli occhi.
-andiamo- disse.
Sospirai e lo portai a casa mia.
Arrivammo davanti alla porta di ingresso di casa.
In quel momento non c'era nessuno, per fortuna.
-vieni- dissi salendo le scale.
Entrai in camera mia e chiusi la porta a chiave prima che qualcuno possa sentirci.
Mi sedetti sulla sedia della scrivania, aspettando che lui mi spieghi qualcosa.
-bene allora, tu sai dei miti babilonesi?- chiese.
Io annuii non sapendo dove voleva andare a parare.
-non sono miti, sono reali, Dei, mostri e tutto il resto- continuò.
Io lo guardai confusa.
-ecco io e te siamo.....

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
Ciao a tutti.

Ecco il secondo capitolo.

Scrivetemi nei commenti se vi piace la storia.

Il prossimo capitolo sarà interessante.

Ciao....

   
 
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