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Autore: ballerina 89    03/06/2018    2 recensioni
Raccolta di One-Shot dedicata ai nostri capitan Swan. Le storie tratteranno come tema principale scene di vita famigliare che tutti noi vorremmo vedere nella serie ma che purtroppo ci sono state negate. I personaggi che troverete all'interno di questa raccolta sono gli stessi delle mie due opere precedenti ( Happy Begining e l'amore vince ogni cosa). Buona lettura a tutti voi.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Nuovo personaggio, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV KILLIAN

Gioielli? troppo scontato, fiori? no no, sembrerebbe come se volessi farmi perdonare qualcosa, vestiti? Neanche...  ne ha a bizzeffe. Questo è stato il mio tormento per un’intera settimana: cosa regalare alla mia splendida mogliettina per il suo compleanno? Fortunatamente i miei dubbi hanno avuto finalmente un po’ di chiarezza questo pomeriggio quando portando Prince a fare la sua consueta camminata mi sono imbattuto in quello che potrebbe essere il regalo perfetto. Camminando camminando mi sono ritrovato davanti ad un agenzia di viaggi e ho detto: perché no? Non facciamo un viaggetto da soli dalla nostra luna di miele. Ci saremmo dovuti organizzare con le bambine questo è vero ma non sarebbe di sicuro stato un problema. Per sicurezza chiamo sia Snow che Regina e entrambe mi garantiscono tutta la loro disponibilità per occuparsi della mia prole. Non aspetto oltre ed entro nell'agenzia di viaggi a scegliere quello che sarà un regalo di compleanno perfetto. Non impiego molto a scegliere, so i gusti di mia moglie e solamente mezz’ora dopo sono già in viaggio verso casa. Nel tragitto decido di fermarmi da Granny per prendere alle mie donnine qualcosa da sgranocchiare ma proprio mentre entro ecco che mi imbatto in mia suocera che dopo avermi tempestato di domande per capire la metà del viaggio, al quale non ho minimamente risposto, mi ha comunicato che stava organizzando una festa a sorpresa per Emma. La cosa è grave, mia moglie odia i compleanni e sopratutto odia le feste a sorpresa. La festa si sarebbe tenuta l'indomani verso sera  e io avevo naturalmente il compito di tenerla impegnata per tutta la giornata. Un compiuto più facile a dirsi che a farsi ma anche in quel caso avevo le mie infallibili tattiche.
- Sicura che sia una buona idea?
- Non ho mai avuto modo di farle una festa. Non smontarmi le ide ok? Se poi si arrabbierà mi prenderò tutta la colpa, non devi preoccuparti di nulla. 
- E va bene faremo a modo tuo.  La terrò occupata ma dovresti pensare te alle  piccole pesti.
la vidi sogghignare - Non che voglia farmi i fatti tuoi o voglia essere maliziosa, ma come pensi di tenerla occupata? Guarda che domani ci serve in forze e sopratutto sveglia la ragazza! - 
- Lo so che sono un uomo dalle mille risorse non c’è bisogno che tu mi lodi così esplecitamente, cmunque tranquilla per domani ho una serie di programmini per la mia bella e non temere,   non tutti prevedono quello che pensi.
- Mah... - divenne rossa in viso
- Ciao ciaooo.
Uscii dal locale e mi recai immediatamente a casa dove le mie bimbe mi stavano aspettando o meglio: Chloe mi stava aspettando, Leila aspettava il suo cagnolino!
- Prince mi sei mancatooooo! - lo liberó dal guinzaglio e lo prese in braccio.
- E papà non ti è mancato principessa?
- Tu sei mancato alla mamma!
- A si???? E a proposito della mamma... dov’è?
- In tucinaaaaaa! - rispose Chloe per poi saltarmi addosso.
- Si dice cucina amore! Lo sai, perché non vuoi dirlo?
- È uguale!
- Non che non lo è!
- Si!
- ok va bene lasciamo stare andiamo dalla mamma.
Attraversai il corridoio e arrivai in cucina dove la mia splendida metà era indaffarata a sistemare i pasticci combinati dai nostri terremoti!
- Amore sono tornato! - le dissi andandole vicino per baciarla.
- Se non vuoi che tua figlia vada dritta dritta in collegio, dille di mettersi immediame a fare i compiti! - esclamò
- I compiti? a quest'ora? - erano le otto e mezza di sera - Che ha fatto tutto il giorno?
- È stata con nonna Snow che naturalmente l’ha portata al parco. Al parco ha incontrato Gideon ed ecco che non ha concluso nulla. Ora sì lambete che è stanca e che non vuole fare i compiti ma a me non interessa!
- Ti vedo particolarmente stressata amore. 
- Puoi dirlo forte! Non sai che darei anche solo per sedermi 30 minuti su un divano.
- Ho un’idea migliore. Domani lasciamo la prole a tua madre e ce ne andremo alla Spa così con la scusa festeggiamo anche il tuo compleanno.
- Killian... Sai che odio festeggiare.
- Appunto!  Ti rapiró e ti terrô lontano da tutti i tuoi parenti e amici che farebbero a gara per sbaciucchiarti, abbracciarti e gridarti buon compleanno. Saremo solo io e te e passeremo questa giornata come se fosse un giorno come tutti gli altri, solo che con meno stress. Allora? Cosa ne pensi?
- Ma quanto posso amarti! - la vedo che si sporge per baciarmi ma la piccola Chloe da gran furbetta si mise in mezzo ricevendo così in contemporanea due baci, uno mio è uno di sua madre, sulle sue guance paffute. Rideva tutta felice
- Ti piace fare la guastafeste vero? - le dissi
- Io no nonna domani! Boglio cantale tanti auguli a mamy!
- Potrai cantagliela domani mattina e anche domani sera  quando saremo di ritorno se vorrai. Ok?
- Peró....
- Chloe....
- Ba bene sto con nonna.
- Brava bimba! E visto che sei stata brava papà per cena ha portato... - attimo di susance -  il formaggio grigliato! - le faccio vedere la busta gigante
- Buonooooo! Tutto mio?
- No amore, il formaggio grigliato va condiviso - rispose ridendo sua madre.
- Co mamy e papy non co Leila. Leila oggi cattiva.
- Anche tua sorella deve mangiare, sopratutto se dovrà passare l’intera serata sui libri.
- Io tasera posso bedere un cartone? Boglio bedere olaf.
- ma lo hai visto già dieci volte. - rispose esasperata. 
- Boglio olafff! 
- E va bene! Ma stasera lo vedrai con papà che io devo aiutare tua sorella a restare sveglia. - grandioso. Davvero grandioso.
La serata passó così, tra un rimprovero di mia moglie verso Leila è una canzone di questa famigerata Elsa che poi parliamoci chiaro la storia è completamente differente da quella vera. Erano le undici e mezza ormai, aspettai che Leila finisse i suoi compiti dopodiché l'accompagnai a letto insieme a sua sorella che già dormicchiava sulla mia spalla. Una volta messe a letto entrambe andai in camera per stare un po’ con la mia bella. Il risultato? Dormiva già. Doveva essersi davvero stanca oggi... va beh pazienza, mi misi seduto accanto a lei e aspettai la mezzanotte. Si lo so che era stanca ma sarebbe stato il suo compleanno a breve  e volevo farle sapere quanto la amo. Ero sicuro che lo sapesse ma ne sentivo la necessità. Pensando pensando ecco che le lancette dell’orologio scoccano la tanto attesa mezzanotte. Mi sdraiai accanto al suo corpo addormentato e iniziai a farle dei teneri grattini dalla schiena fino ad arrivare al suo collo. Conoscevo alla perfezione i suoi punti deboli ed infatti nel giro di poco si svegliò:
- Mmmh amore che c’è! Non riesci a dormire? - mi chiese con il suo fare protettivo.
- No, perché ho bisogno di dirti una cosa. - la vidi scattare e mettersi seduta in un baleno.
- Che c’è Killian, problemi?
- No amore, cosa te lo fa pensare....
- Forse il fatto che è notte fonda e che tu di solito non hai problemi a dormire?
- Punto uno con te accanto ho sempre problemi a dormire... - dissi malizioso avvicinandomi al suo viso e baciandola. -  Punto due la ragione per cui sono sveglio è un’altra.
- Sentiamo... - disse curiosa
- Beh... buon compleanno amore!
Rimase a fissarmi per qualche secondo - Davvero killian? Mi hai svegliata per questo? - rise
- Non solo... - iniziai a baciarla: prima la guancia, poi il naso, la bocca, il collo, la spalla e da lì iniziai una serie di baci lungo tutto il suo braccio fino ad arrivare alla sua mano. La sentii rabbrividire e li ebbi la conferma di aver fatto centro. - Ho un regalo da darti!
- Mmmh mi piace Già il mio regalo. - Mi scostai improvvisamente lasciandola insoddisfatta sul letto ad interrogarsi del motivo del mio abbandono. Tornai poco dopo con un enorme bouquet di rose rosse. Si sì lo so che avevo escluso fiori e regali banali dalla lista ma li avevo esclusi per il regalo vero e proprio. Questo era solamente un piccolo assaggio. - Per la mia bella mogliettina.
- Aaah killian sei un tesoro.
-  Anche questo è per te! - le mostro una scatolina blu. Come per i fiori anche questo è un extra. Quando aprì la scatolina trovó un anello, l’ennesimo anello forse, ma anche questo come gli altri aveva un significato speciale.
- Killian tesoro non doveviiiii....
- Ssshhh... devo dirti cosa rappresenta. So che hai tanti anelli ma questo racchiude un messaggio  speciale. Una volta indossato potrai tranquillamente riporre in uno scrigno due di quelli che porti già. 
- Sono troppo speciali, non me ne separerò mai. 
- Fidati di me. - feci una pausa - Vorrei che per un attimo mi dessi ascolto e  che rimanessi solo con la fede. - i due anelli che aveva oltre alla fede erano quello di fidanzamento e quello con le incisioni delle date dei nostri gioielli.
- Killian ma... mi metti ansia quando mi guardi così. - ero serio. Forse troppo serio, ma era un momento importante. 
- Ascoltami per un secondo... questa è una cosa che mi è venuta in mente l’altra sera quando insieme alle bambine stavamo guardando il video del nostro matrimonio e Chloe ha chiesto come mai loro due non fossero presenti visto che è stata una data per noi molto importante. Beh riflettendoci bene penso che la nana abbia ragione quindi ho una cosa da chiederti. - la feci alzare dal letto e nel mentre  mi inginocchiai a lei...
- Killian cosa.... - chiese spiazzata
- Emma, vorresti rinnovare le nostre promesse di matrimonio in presenza delle nostre sue signorine? - la vidi sbarrare gli occhi dallo stupore, posso vederlo, non si aspettava minimamente una cosa del genere.
- Killian.... ma...
-  Lo so che non sei tipo da queste cose e non ti chiedo di farlo immediatamente... quando te la sentirai. Che ne pensi?
- Penso che un tempo eri un uomo spiegato e senza cuore mentre ora sei la persona più tenera che conosco. Certo killian! Certo che voglio rinnovare le nostre promesse! Regalo più bello non avresti potuto farmelo! - solo allora gli feci vedere bene l’anello: era lo stesso della volta precedente, della proposta per intenderci, ma questa volta al suo interno vi erano le date che avevo fatto inserire nell’altro. Due anelli in uno in pratica
- Killian amore è meraviglioso!  - mi baciò come solo lei è mai riuscita a fare e presto quel bacio si trasformò in qualcosa di più che fece iniziare alla grande il suo compleanno.
***
Solitamente sono abituato a svegliarmi all’alba ma oggi, dato la notte appena trascorsa, ecco che alle otto sono ancora nel mio fantastico è comodissimo letto. La mia lei non è da meno, ma a differenza mia per lei è normalissimo, ama dormire. Cercando di fare il meno runore possibilene mi alzai per poi recarmi al piano di sotto per preparare la colazione. Mentre ero sulle scale però sentii  dei rumori che provenivano dal piano di sotto e successivamente delle voci. Le avrei riconosciute ovunque ma la domanda era: cosa stavano facendo e sopratutto cosa avevano da litigare tanto?
- Ti ho detto che la nutella la devi mettere qui, non te la devi mangiare!
- E' buona! - la scena era a dir poco meravigliosa.  Leila era intenta a mescolare non so che cosa mentre rimproverava una Chloe completamente ricoperta di cioccolata.
- Se non la smetti subito ti do uno schiaffo!
- Oi Oi Oi! Nessuno darà uno schiaffo a nessuno.
- Papà ma lei fa i pasticci! - si lamentò la più grandicella. 
- No vero! Prrrr - le fece una pernacchia con l’intento di offenderla. Non c’è che dire mia figlia potrebbe fare la comica nella sua vita. Le riesce benissimo
- Più che litigare, mi spiegate cosa state combinando?
- Totta per mamy! - disse la più piccolina indicando una piccola torta sul bancone della cucina.
 Ah si? E chi l’ha fatta la torta? - chiesi incuriosito in quanto non c’era nessuno a oltre a noi tre in quella stanza.
- Noi!
- Vorreste dirmi che avete imparato ad usare i fornelli?
- No papà. Henry ha fatto la torta, noi la stiamo solamente decorando.
- Distruggendo la cucina vorrai dire. - la corressi.
- Eh si! E' esattamente quello che stanno facendo ma non preoccuparti, pulirò tutto io. - intervenne Henry entrando in cucina con l' aspirapolvere - Scusa killian ma si sono alzate all’alba e sono venute a svegliarmi per fare una sorpresa alla mamma.
- Tu dommivi e siamo andate da Henny! Henny bravo a fare totte! La totta è bella.
- Sarebbe più bella se non la rovinassi! - Chloè sarà anche una piccola biricchina ma sua sorella sta diventando troppo perfettina. 
- Andiamo smettetela di litigare, è il compleanno della mamma! Finite la torta cos' poi gliela portiamo. Avanti a lavoro prima che si svegli.
Conclusero il loro “capolavoro” circa dieci minuti dopo. Misero una candelina al centro e chiesero ad Henry di aiutarle a portarla di sopra.
- Attento a non farla cadere capito? - gli disse Leila
- Come la principessa comanda! - la prese in giro lui rivolgendole un piccolo inchino. 
- Andiamo da mamyyyy! Andiamo da mamyyyyy! - Saltellò Chloè felice
- Dovresti darti una sistemata! Sei tutta sporca. Vero papà?
- Credo che portarla così da vostra madre renderà davvero realistica l’idea che avete fatto tutto da sole, avanti andiamo.
Salimmo al piano di sopra e quando entrai in stanza vidi Emma dormire ancora. Devo averla proprio stancata questa notte se non ha sentito le litigate delle bambine al piano di sotto. Beh che dire sono o non sono un seduttore nato?
- Papà allora???? La mamma è sveglia? - vengo riportato alla realtà da Leila impaziente di fare gli auguri a sua madre.
- Ancora no amore ma potete svegliarla voi ok? Con delicatezza però.
Si avvicinano entrambe a letto, Leila salì da sola, a Chloe diedi una piccola mano io ed ecco che il loro risveglio delicato ebbe inizio:
- Mamy mamy sbegliati! - disse la più piccolina buttandolesi addosso per poi riempirla di baci.... e menomale che avevo detto con delicatezza.
- Sono sveglia... sono sveglia... - rispose la mia dolce metà con ancora gli occhi chiusi cercando di far terminare quelle risatine e grida di gioia che di prima mattina potrebbero romperti i timpani.
- Alzati mamyyyy!
- Si mamma apri gli occhi! È il tuo compleannooooooooo! Abbiamo una sorpresa per teeee! Henryyyy vieniiiiii!
- Non gridare Leila ci sento.. - si stiracchiò e finalmente riuscì a mettersi seduta.  La prima cosa che vide fu Henry entrare con la torta ma non ci volle molto prima che il look della piccola Chloe attirasse la sua attenzione.
- Amori miei grazie non doveva... CHLOEEEE! Amore mio che hai fatto, sei tutta impiastricciata! - disse cercando di trattenere una risata
- Ho fatto la totta!
- Si vede tesoro!
- Non è vero mamma ha solo mangiato la cioccolata.
- No! Solo poca poca. - fece segno con la manina 
- Hai ragione, perché il resto al posto di spalmarla sulla torta te la sei spalmata sulla faccia!
- Ok ok ok basta finitela qui una volta per tutte! - dissi orami esasperato di quel continuo punzecchiarsi - È il compleanno di vostra madre non mi sembra il caso di litigare non trovate? Non avevate una sorpresa per lei?
- Siiiii! Mamma ci siamo allenate tutta la settimana - si alzarono in piedi, si misero una accanto all'altra e insieme iniziarono a cantarle tanti auguri, fu un gesto semplice ma Emma sembrò  apprezzare molto. La cosa più carina fu che Chloe cantò tutta la canzoncina senza fare il che ben minimo errore di pronuncia. Aveva il visino concentrato per timore di sbagliare e ogni tanto faceva qualche smorfia. Quelle due insieme erano la perfezione. 
- Bravissime bimbe!- disse Emma abbracciandole e sbaciucchiandosele - Grazie mille anche a te Henry. 
- Buon compleanno mamma!
- Grazie! - tornò a parlare alle sue piccoline -  Ora prerò fatevi aiutare da vostro fratello a prepararvi che tu Leila devi andare a scuola e tu signorina dritta dritta da nonna.
- A scuola? Ma è tardi! Non posso restare a casa?
- No! Dopo la fatica che “mi” hai fatto fare ieri sera per studiare è già tanto che non ho detto nulla se tuo padre ti ha fatto saltare le prime due ore. Avanti vai.
- Io no nonna! No no no
- Chloe non ti ci mettere anche tu, ne abbiamo parlato ieri - le dissi io -  Oggi starai con nonna Snow e non voglio sentire scuse di alcun genere.
- Io...
- e sopratutto non voglio che usi la magia per venire da noi.
- Pecchè che dovete fare? - chiese ingenuamente inclinando la testa di lato
- Vorrei restare da solo con vostra madre almeno una volta l'anno. E' possibile?
- No! Mamy è mia! Io boglio benire co voi. 
- Chloe il papà ha ragione... - provò anche Henry ma lei sembró sull’orlo di scoppiare a piangere. Non è molto abituata a farsi dire di no. È colpa nostra ma con tutto quello che succede a Storybrooke come si fa a non viziarli un po’.
- Io no nonna! - era irremovibile
- E che ne dici: Vuoi rimanere con me? - Propose Henry  ma sua madre lo fermò subito
- E  la scuola signorino? Hai la maturità quest’anno.
- Appunto. Devo studiare per un compito molto importante e non mi conviene andare a scuola altrimenti prenderò un' insufficienza. Tranquilla mamma lo so che quando me l’hai lasciata l’ultima volta ho fatto un casino ma davvero devo studiare! - sospirò rassegnata.
- Allora signorina  vuoi restare con il fratellone?
- Me lo compli un giochino? - disse guardando suo fratello con un sorrisetto che la diceva lunga.
- Chloe! - la rimproverai
- Si e ne prenderò uno anche a quella birbantella di tua sorella.
- Allola lesto con te! Ti boglio bene Henny!
- Non cambierai mai mia piccola principessa.....
***
Solamente una volta aver accompagnato Leila a scuola e aver convinto Chloe a rimanere a casa, perché aveva già cambiato idea sul rimanere con Henry, partimmo verso la nostra tanto ambita spa.
- Non posso crederci che avrò l’intero giorno tutto per me! - disse Emma
- E ringrazia che  ti ho fatto lasciare il cellulare a casa altimenti tua figlia ti avrebbe telefonato per tutto il tempo. - mi riferivo a Chloè naturalmente.
- Perché quando combina guai è sempre mia figlia e non nostra figlia?
- Perchè non te ne rendi conto ma quella signorina è la tua copia esatta! - mi rispose con una pernacchia - Visto? Due gocce d’acqua.
- Allora preparati a diventare nonno molto presto. Se ha preso da me sarà un tipa molto sveglia.... oddio "sveglia".... precoce forse è il termine adatto.
- Mia figlia non farà mai niente del genere posso garantirtelo.
- Se ha ripreso da me come dici sarà una teppistella, nulla la fermerà tantomeno papino. - rideva... cosa aveva da ridere?
- Possiamo cambiare discorso? Ti ho portata qui per rilassarti e di conseguenza vorrei rilassarmi anche io. Questi discordi non aiutano nell'intento.
- D’accordo tranquillo... - rise - Avanti andiamo.
Finalmente riuscimmo ad entrare, andammo a cambiarci ognuno nei nostri rispettivi spogliatoi dopodiché ci incontrammo nella zona benessere dove era ad attenderci una ragazza.
- Salve sono l’incaricata che vi illustrerà il vostro percorso di benessere. Piacere di conoscervi signori Jones, mi chiamo kessy.
- Molto piacere! - risposi stringendole la mano.
- Sì certo... piacere... - vedo Emma avvicinarsi al mio orecchio - Ora capisco perché mi hai portata qui!
- Fai la brava, non iniziare. -le dissi ridendo mentre la ragazza nel mentre si era allontanata a prendere non so cosa. - Sono qui per te. È la tua giornata, non essere sempre pessimista.
- Vogliamo iniziare con un bel massaggio? - propose la ragazza tornando. 
- Se a lui glielo fa un uomo si.
- Mi dispiace non poterla accontentare signora ma in cambio passo assicurarle che se il suo maritino si comporterà male potrà vendicarsi con il suo massaggiatore: è un uomo.
- Uuu - mi disse guardandomi - la cosa mi piace molto. - calmati killian non far vedere che sei geloso... calma killian concentrati su altro. - Scusi se glielo dico ma a mio marito sta per prendere un infarto, non è che potremmo fare cambio? Non vorrei averlo sulla coscienza... oltre che non mi fido che si faccia mettere le mani addosso da un’altra. - la ragazza rise ma alla fine sposto l’ordine delle carte e acconsentì a quella richiesta. Andammo ognuno nella nostra sala massaggi, l’unica cosa che avremmo fatto separati dopodiché ci rincontrammo per il resto della nostra avventura. Prossima tappa sauna
- Allora amore! Come è andato il massaggio? - le chiesi
- Se ti dicessi che c’è stato un bel pischelletto a farmelo?
- Non c’era la ragazza che doveva farlo a me? - chiesi già con tono irritato
- Si ma poi l’hanno chiamata non so dove e l’hanno sostituita - mi guardò  maliziosamente mordendosi le labbra. Eh no mia cara Emma,non ci siamo.
- Stai scherzando?
- Assolutamente no! Ma tranquillo - aggiunse vedendo la mia faccia - preferisco centomila volte le tue mani sul mio corpo. - mi si avvicinò per poi baciarmi. Come potevo continuare a fare il geloso dopo quelle parole e avendola così vicino? Cominciava a far davvero caldo e posso assicurarvi che non era per nulla l’effetto della sauna. Fosse per me l’avrei presa in quell'istante ma dovevo contenermi, la sauna era pubblica e non sarebbe stato il caso di dare spettacolo. Mi staccai dalle sue labbra e le sussurrai dolcemente all’orecchio
- Continuiamo questo discorsetto dopo... 
 Anche la sauna terminó e dopo aver fatto tappa nel salone principale dove assaggiammo non so quanto tipi di infusi e thè fferenti fu il momento che aspettavo più di tutti: l'idromassaggio all’aperto. Ci accompagnarono due ragazze dopodiché ci lasciarono soli.
- Mamma mia è meraviglioso qui! - disse indicando il paesaggio che avevamo intorno. Il clima non era più poi tanto caldo all’esterno ma all’interno di quella immensa vasca l’acqua era caldissima e la cosa era molto molto piacevole. Presi mia moglie è una volta esserci immersi completamente nell’acqua la portai al centro di quella grande piscina. Ci rilassammo per benino dopodiché decidi si prendere l’iniziativa. L’avvolsi in un abrraccio e la condussi fino al bordo della vasca. Da lì presi a baciarla prima con delicatezza poi sempre con più irruenza. Era la mia donna e io la desideravo da morire. Dalla sua bocca passai al collo, poi le spalle... la sentivo contorcersi sotto di me. Non persi altro tempo, mi immersi nella vasca e iniziai a darle dei baci sullo stomaco fino a scendere alla sua pancia e a inizio costume. Fu lì che sentii le sue mani afferrarmi e riportarmi a galla.
- Ero impegnato! - le dissi continuandola a baciare per farle capire le mie intenzioni
- Colin non possiamo.... - replicò capendo le mie cattive intenzioni. 
- Si che possiamo, siamo sposati, e anche se non lo fossimo non mi importerebbe nulla in questo momento. - le mie mani vagavano esperte sul suo corpo. 
- Amore dai ma sei impazzito? Non siamo a casa nostra...
- Spiegami: possiamo farlo solo in casa?
- No, certo che no! Voglio dire... è un luogo pubblico questo.
- Non c’è nessuno se noti bene. 
- Ma potrebbe arrivare.
- Non arriveranno fidati di me!
- Non puoi saperlo!
- Certo che lo so. - la guardai nei suoi smeraldi - Ho prenotato questo idromassaggio. Per le prossime due ore qui dentro ci saremo solamente noi due.
- Davvero killian? - sorrise. Il sorriso più bello del mondo. 
- Buon compleanno amore!
- Grazie tesoro ma non dovevi! Avrai speso un patrimonio.
- Non sono cose che ti riguardano. Ora per piacere possiamo riprendere da dove mi hai interrotto o dobbiamo parlare ancora per molto?
- Mmm... sicuro che non arrivi nessuno??!
- Più che sicuro! Mi sono raccomandato moglie! Semmai poi dovesse arrivare qualcuno beh...vorrà dire che si godrà lo spettacolo. - la vidi sbarrare gli occhi - Andiamo Emma sto scherando! Non arrivrà nessuno. Per una volta fidati di me. - la baciai.
- Ok capitano... se proprio insiste - quella frase detta in quel tono così sensuale mi fece capire di avere il via libera e ripresi da dove avevo interrotto...
***
Tutta la mattinata e gran parte del pomeriggio passo così tra relax e tante ma tante coccole, ora non restava altro che tornare a casa e inventare una scusa convincente per farla uscire di nuovo... impresa più facile a dirsi che a farsi.
- Allora amore come è stata questa giornata? - le dissi sul traggitto verso casa
- Il miglior regalo di sempre! Grazie! Mi ci voleva proprio una giornata così. Peccato sia già finita.
- La giornata non è mica terminata! Sono solamente le 18.00 alla fine del tuo compleanno mancano ancora sei ore!
- La giornata non sarà terminata ma io sono sfinita... o troppo rilassata per muovere anche un solo muscolo.
- E cosa vorresti fare una volta tornata a casa dormire? - la guardai perplesso
- Dormire... mangiare schifezze davanti a netflix o non so...
- Mmmm programmino davvero orrendo amore. Questa sera sei a cena con me!
- Killian... hai fatto già troppo e poi pensi che appena torneremo a casa quelle pesti ci lasceranno riuscire nuovamente? Ci siamo goduti dei bei momenti, torniamo alla realtà.
- Chiama henry - le passai il mio cellulare - E vedi la situazione come procede: se sono tranquille verrai con me altrimenti resteremo a casa ok? - in realtà mi ero già messo d’accordo con Henry. Sapevo che Chloe stava facendo enormi capricci perché voleva la sua mamma lì con lei ma per una volta starle lontana non le avrebbe fatto male anzi... ultimamente la cosa è diventata morbosa un po’ di distacco serviva. 
- D’accordo ma preparati ad una serata a base di forzen, Olaf e tutti quei personaggi strambi. - la vidi  cercare il numero di Henry in rubrica e poi far partire la chiamata. Mise il viva voce dicendo di volermi dimostrare di aver ragione. 
- Pronto?
- Henry ciao sono mamma!
- Mamma ciao, Killian ti ha lasciato usare il cellulare vedo.
- È si siamo di ritorno quindi tutto mi è concesso ora. Ascolta: come stanno quei due terremoti delle tue sorelle?
- Benone... siamo al parco e stanno giocando. Leila ha finito tutti i compiti e Chloe si è già stufata del giocattolo che le ho comprato. - rise
- Tra poco saremo di ritorno, fatemi sapere se volete qualcosa di particolare per cena così magari abbiamo tempo di fermarci ad ordinare. - la guardai brutto. Non era assolutamente questo che doveva dirgli ma Henry fortunatamente lo sapeva:
- A dire il vero mamma gli ho promesso di portarle al nuovo fast food che ha aperto da poco. Hanno messo i gonfiabili all’esterno e sai quando chloe ami i gonfiabili.
- Visto???? Le dissi io a bassa voce. 
- Quindi non avete bisogno di noi?
- No mamma pensa a riposarti e a festeggiare, semmai ci dite i vostri programmi e dopo cena se non siamo di troppo vi raggiungiamo .
- Non siete mai di troppo. Appena so cosa ha in mente killian ti aggiorno. A presto amore dai un bacino a quelle pesti. - riagganiò
- Ho vinto! Si va a cena fuori! - esultai.
- Non dovrebbe essere il mio giorno questo?
- Lo è e voglio fartelo vivere a pieno. Andiamo dai...
Arrivammo a casa e fu lei la prima a farsi la doccia, dico la verità tentai di intrufolarmi anche io ma mi cacció. Aveva ragione, va bene recuperare il tempo perso ma un piccolo break tra un Match e l’altro andava fatto! Aspettai che uscisse per poi entrare e fare una doccia rigenerante e vestirmi. Una volta pronto entrai in camera per vedere a che punto fosse e la trovai stesa nel nostro letto: si era appisolata. Vi giuro che se fosse stato per me l’avrei lasciata dormire ma quante possibilità ci sarebbero state di rimanere in vita se non l’avessi portata alla festa che i suoi avevano organizzato per lei? A parte gli scherzi, avrei evitato volentieri di portarla da granny, la vedevo che era stanca, la giornata era stata davvero impegnativa ma i suoi genitori non avevano mai avuto modo di festeggiarla ed era giusto che passassero del tempo con lei. Lentamente mi avvicinai a lei e provai a svegliarla.
- Amore... le sussurrai sul collo facendola rabbrividire
- Mmh lasciami dormire mi hai sfinita! - rispose girandosi dalla parte opposta
- Felice di essere riuscito nel mio intento mia cara ma dobbiamo andare, ho prenotato in un posticino molto molto carino. Devi assolutamente vederlo.
- Disdici e restiamo qui! Farò tutto ciò che vorrai ma non mi far alzare da questo letto!
- La proposta sarebbe molto allettante ma voglio portarti a cena. Alzati se non vuoi che ti ci porti vestita così- dissi facendole notare che era ancora in intimo
- Uff sei un guasta feste - si alzò controvoglia -  Io stavo riposando!
- Riposerai dopo cena! - mi guardo storto non credendomi -  Giuro... giuro che stanotte ti lascerò dormire.
- E va bene casanova! Vado a vestirmi!
Ci mise un bel po, era donna non poteva essere altrimenti, ma quando scese al piano di sotto dove la stavo aspettando mi lasciò davvero a bocca apetra. Ne era valsa la pena aspettare pensai. Non persi tempo e le andai incontro stringendola in un abbraccio.
- sei da togliere il fiato amore. - le dissi baciandole una guancia
- Era questo il mio intento... toglierti il fiato per restare qui... ci sono riuscita? - rise
- Mmmh.... a procurarmi un attacco di cuore si ma a convincermi a stare a a casa proprio no. Andiamo dai altrimenti daranno la nostra prenotazione a qualcun altro.
Ci avviammo in macchina e per non insospettirla presi completamente un’altra strada.... poco prima di uscire avevo chiesto ad Henry di chiamarmi con qualche scusa per farmi tornare indietro e così fece.. il mio cellulare neanche cinque minuti dopo essere saliti in macchina prese a squillare.
- Amore risponderesti tu per favore? Va bene che per guidare uso questa, indicai la protesi che mi aveva fatto fare quando mi sentivo un uomo incompleto, ma se guido non posso anche parlare al telefono. 
- Ok! Prontooo?
- Mamma...
- Henry! È successo qualcosa? - si allarmò immediatamente e mi fece gesto di accostare
- No no figurati è solo che siamo entrati pochi minuti fa a casa e ho notato che killian ha lasciato qui il suo portagoglio. Pensavo gli servisse....
- Hai lasciato il portafoglio a casa - mi disse sottovoce per poi tornare a parlare con suo figlio - Tranquillo Henry ho il mio con me non fa....
- Ragazzo! Dove sei che ti raggiungo? - alzai la voce per farmi sentire
- Dai killian non fa nulla!
- Non dire stupidaggini... metti il vivavoce - alzò gli occhi per aria ma mi diese ascoltò 
- Sono rientrato ora a casa per prendere delle cose, porto un secondino Leila a salutare Gideon da Granny e poi andiamo a cena. 
- Ci vediamo da Granny tra dieci minuti. -  Riagganciai. Bene il piano era andato ora non restava che portarla li. Invertii la marcia e ci inacamminammo verso Granny
- Amore non c’era bisogno di tornare indietro...
- Non avrei mai permesso di farti pagare il conto.
- Sei un caso senza speranza lasciatelo dire
- Tu mi ami per questo! - mi sporsi e la baciai.
- Guarda la strada altrimenti neanche ci arriviamo da granny!
- Come la signora comanda.
Arrivammo davanti il locale della cara e dolce nonnina una decina di minuti dopo.
- Vado, vuoi venire con me? - proposi
- Ho i tacchi, scendere in questo momento non rientra assolutamente tra le mie priorità.
Mmm... pensa Killian.... pensa... Ah trovato! - Amore ci sono Chloe e Leila dento non vui salutarle? mi hai detto che ti mancavano!
- Colpita e affondata capitano! Arrivo! - lo sapevo, alle sue bimbe non avrebbe mai detto di no. La lasciai andare avanti... aprì la porta e improvvisamente un gruppo di persone le si parò davanti geidando - SORPRESAAAAAAAAAA!
- Ma... che... cosa.... - la vidi mettere a fuoco tutt’e quelle persone solo in un secondo momento: c’erano i suoi, Neal, le nostre bambine, Henry, Regina, Robin, Zelina e tutta la nostra adorata combriccola. Realizzó il tutto.
- Killian! Mi hai fregataaaa!
- Che dire amore: sorpresa! - alzai le mani per paura di essere picchiato ma non ne ebbe il tempo, i suoi la rapirono e la condussero all’interno della tavola calda. Iniziò così la festa: cibo musica e risate a non finire. Tutti le diedero gli auguri e fecero a gara per stare con lei, la vedevo seriamente in imbarazzo e se non fosse stato per il comportamento strano di nostra figlia Chloe che fortunatamente la fece distrarre da tutte quelle attenzione molto probabilmente avrei dovuto trovare un modo io.
- Chloe amore... - disse avvicinandosi alla bambina che era seduta su un divanetto a braccia incrociate e a stento tratteneva le lacrime. - Che succede?
- Sono allabbiata!
- A si? E con chi tesoro? - non rispose
- Con me mamma! - prese parola Henry - E' arrabbiata con me. Ha sentito la nostra conversazione prima quando ti ho detto che le avrei portate ai gonfiabili. Le ho detto che l’avrei portata domani ma a quanto pare sembra non aver gradito la risposta.
- Chloe amore... - intervenni io prendendola in braccio - E' il compleanno della mamma oggi.
- Lo so!
- Non sarebbe carino lasciata qui da sola e andare a giocare giusto?
- Puó venire con noi!
- E ai nonni cosa diciamo? Ci tengono molto a fare questa festa alla tua mamma!
- Ma io mi annoio... Leila non vuole giocare con me.... gioca con zio neal e i suoi anichetti e io???? Io con chi gioco? - fu Emma a prendere la parola questa volta
- Tu per il momento giocherai con me, Henry e papà... tra qualche mese andrai a scuola anche tu e ti farai molti molti amici come tua sorella!
- Ma a me la scuola fa paula.
- Non pensarci ora...
- Emma tesoro vieni ad aprire i tuoi regali avanti - sentii mia suocera gridare facendole alzate gli occhi per aria
- No mamy non andale anche tu!
- Facciamo così! Dammi una mano ad aprire i regali... da sola non credo di farcela, ho bisogno di una piccola aiutante. Ti prometto che domani andremo ai gonfiabili e giocheremo tutto il giorno.
- Ci salà la mia amichetta quella che ho incontlato a scuola quel giolno?
- Sai una cosa? Proprio l’altro giorno mi ha chiamata sua madre perché voleva sapere che fine avessi fatto; piccola birbantella anche alla tua amichetta manchi sai? Domani mattina la chiameremo e andremo a giocare tutte insieme.
- Ti voglio bene mamy
- Anche io amore e ora...
- Aplile legali con te!
- Va bene signorina andiamo.
Ci radunammo intorno ad un grande tavolo, Emma e la piccolina erano sedute da un lato mentre noi altri le osservavamo dall’altro.
- Questa cosa mi crea non poco imbarazzo. -  disse
- Avanti apri! - rispose sua madre battendo le mani tutta gioiosa
- D’accordo vediamo. - ricevette regali di tutti i tipi:   nuove giacche di pelle rossa da parte di leroy e la sua combriccola, profumo di ogni genere che conoscendo i suoi gusti non so se mai avrebbe messo, collane e bracciali a gogo. Due furono però i regali prima del mio che  la lasciarono senza parole: il primo era da parte dei suoi genitori.
- E questa? - disse indicando la busta dove sopra c’era scritto " da mamma e papà".
- È il nostro regalo per te
- Mi avete organizzato tutto questo, non serviva altro.
- Sei la nostra bambina... il regalo non è nulla di che però magari potrà accelerare le cose... - Emma apri la busta dove all’interno vi era un bigliettino e un assegno. Il bigliettino diceva: 

"sappiamo che vorresti restaurare casa.... ecco un piccolo contributo da parte di mamma e papà. Buon compleanno"

- Piccolo contributo??? - sbarrò gli occhi non appena vide la cifra - Ne ristrutturo tre di case con questo - sventolò l’assegno per aria - mamma papà non posso davvero accettarlo.
- Non hai voce in capitolo cara, non puoi non accettare, vorrei che i miei nipoti avessero un tetto saldo sopra la testa- stava per replicare ma la piccola Chloe attirò la sua attenzione sventolando all’aria un regalo appena aperto. 
- Mamma cos'e questooooo! - vidi Emma diventare di un fuxia intenso quando vide chloe sventolare in aria un reggiseno davvero niente male. Un applauso a chi ha avuto in mente questo bellissimo regalo che naturalmente è più per me che per lei.  - C’è anche questo mamy! -Sventolò  con l’altra mano la parte in coordinato. Emma voleva sprofondare lo so ma fortunatamente fu la proprietaria del regalo a parlare
- Amore di zia quando sarai grande saprai cos'e e a cosa serve!
Puppa però! Semple da glande! Io tono glande.
- Per usare questo o per saperne anche solo il significato proprio no - le dissi prendendola in braccio - e spero che quel giorno arrivi il più lontano possibile. - risero tutti.
- Allora capitano! - disse Regina - cosa hai regalato alla tua bella? - sapeva glia cosa le avevo regalato ma come anche i miei suoceri era all’oscuro della meta stabilità.
- Killian mi ha fatto un regalo magnifico! Siamo stati in una spa fuori storybrooke e ci siamo rilassati come non mai. - fece una pausa... - Mi ha anche chiesto di rinnovare le promesse di matrimonio - mostrò a tutti l’anello e in quella sala parti un grandissimo applauso. Questo piccolo dettaglio non lo avevo rivelato a nessuno se non a lei ma fui felice di sapere che anche gli altri erano daccordo 
- Wow è bravo il nostro jones. Non hai altro da dirle?
- Regina ma... - provò a dire Emma
- In teoria si! - divenni serio, passai la bambina a Regina e mi avvicinai al mio amore tirando fuori dalla giacca una busta
- Killian... - mi disse
- Shhh.... apri! - Fece come le venne chiesto ed estrasse un biglietto.

“ spero che un giorno non molto lontano passeggeremo insieme mano nella mano in una di queste splendide isole” -

accanto a questo biglietto avevo messo una foto che racchiudeva paesaggi incantevoli....

- killian non capisco...
- So che il lavoro ti prende tempo e anche le  bambine e il nostro ometto ma spero nella clemenza di tuo padre e nella tua buona volontà di lasciare per un settimanella il lavoro e gli impegni vare per venire in vacanza con me. - tirai fuori dalla tasca della mia giacca i biglietti.... - I Caraibi ci stanno aspettando
- I Caraibi??? Killian hai....
- Ho voglia di vivere una favola con te! Allora che ne dici? Ti piacerebbe partire con me? - la vidi piombare direttamente sulle mie labbra incurante di essere osservata da almeno una cinquantina di persone!
- Amore non siamo soli... - dissi io staccandomi
- Non mi importa Killian - continuò a baciarmi con vigore fino a quando una serie di fosch e applausi non ci riportò alla realtà - Grazie... grazie di cuore Killian,  grazie anche a tutti voi. Avete reso uno dei giorni per me più tristi in assoluto uno di quelli da ricordare. Vi voglio bene ragazzi! 
Cosa dire... non pensavo prendesse così bene l’idea della festa che i suoi genitori le avevano organizzato e invece mi sbagliavo. Vederla così felice è qualcosa di unico e sapere di essere stato parte della sua felicità non ha prezzo...
- Amore a che pensi.... - mi riporto alla realtà
- Mmm a te  e a quanto ti amo - le dissi mentre ci spostavamo in un angolino un po’ più appartato...
- È il miglior compleanno di sempre! - mi sussurrò all’orecchio per poi iniziare nuovamente a baciarmi. 
- Sai che se continui così dovremmo andarcene molto presto da questa festa vero?
- Mmm... potrei aver messo in pratica le mie tecniche da ladruncola adolescenziale - disse mostrandomi una chiave - è delle camere al piano di sopra... che fai capitano mi raggiungi?
- Con molto piacere.... controllai la sala,  tutti sembravano presi nei loro discorsi non avrebbero notato la nostra assenza per il momento - Sai che tra poco ci sarà la tua torta vero? 
- Immaginavo ma ti prometto che scenderemo giù prima che ciò avvenga - mi prese per la giacca e mi trascinò fino alla porta della camera.  Faticammo ad aprirla in quanto impegnati in una serie di effusioni ma alla fine riuscimmo nell'intento ed entrammo. - la passione quel giorno ci stava divorando, eravamo completamente chiusi nella nostra bolla di sapone... purtroppo quella bolla neanche cinque minuti dopo venne scoppiata.
- Mamy mamy!!!! - la voccetta della piccola Chloe si fece spazio da dietro la porta - Mamy lo so che se qui! Ti ho bisto entrare con papy! Mi apli? - bene bene bene di tutta quella splendida giornata ci fu una cosa che apprezzai con infinita gioia: aveva accettato il mio invito. Presto saremmo partiti e questo voleva dire solamente una cosa : la nostra tanto ambita privacy stava finalente arrivando.
 
Note dell'autore: Per la prima volta dopo non so quanti mesi sono di nuovo puntuale con l'aggiornamento! Un vero e proprio miracolo direi! Buona lettura ragazzi e alla prossima.
Ps. i miei soliti orrori grammaticali ( perchè dire errori non renderebbe l'idea) sono sempre presenti, perdonatemiiiii!!!!!!!!
  
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