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Autore: AlessiaDettaAlex    09/06/2018    1 recensioni
[LL! SIP! | NozoEli | (A proposito, Happy B-Day, Nozomi!) | Fluff e Slice of Life | Adult Life]
Solo un buffo episodio di vita condivisa tra Nozomi ed Eli. Eli sclera, Nozomi ride.
"«Dai, che ci vuole! Non può farti niente»
«Ma non puoi farlo tu?»
«Voglio vedere quanto è coraggiosa la mia Elichi!»
Il tono beffardo di Nozomi ebbe il doppio effetto di indispettire Eli e metterle in testa di volerle dimostrare che
la sua Elichi era assolutamente in grado di occuparsi di un innocuo scarafaggio capovolto."
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Eli Ayase, Nozomi Tojo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il duello
 
 
Eli Ayase non riusciva a credere ai suoi occhi.
Si strofinò il viso più volte col palmo della mano, credendo, sperando, di star sognando; ma ogni volta che riapriva gli occhi, il suo problema era sempre lì, orribilmente in bella vista.
Il primo istinto era stato quello di urlare, ma non voleva spaventare Nozomi, che stava seduta sul divano a leggere un libro godendosi il giorno di riposo. In più, sapeva che gliel’avrebbe rinfacciato insistentemente per i successivi cinque mesi, come minimo.
Si aggrappò allo schienale della sedia della cucina, spostandola appena: aggrottò le sopracciglia e provò ad avvicinarsi alla macchietta nera sul pavimento, controllando che non si muovesse. Distolse subito lo sguardo, le faceva veramente troppo orrore. Non aveva idea di come agire.
«Nozomi?» le uscì, incerta.
Un mormorio distratto le rispose dalla stanza accanto.
«Potresti venire qui un attimo ad aiutarmi?»
Si pentì di averlo detto nel momento esatto in cui le parole lasciarono la sua bocca, ma sapeva di non aver realmente altra scelta.
La giovane donna lasciò il libro sul divano e raggiunse a passi lenti la compagna. Appena passata la porta della cucina, gli occhi acquosi e imploranti di Eli le si piantarono addosso.
«Che è successo, Elichi?»
L’altra fece per parlare, ma dalla sua bocca non uscirono altro che mugolii scomposti. Allora Nozomi si avvicinò e lei le indicò la creatura incriminata sotto la sedia.
«Oh! Una blatta capovolta. Dovresti toglierla da lì, adesso che non può muoversi»
Eli sentì un brivido percorrerle la schiena.
«Io?»
«Non ci vuole molto... basta prendere scopa e paletta e buttarla via»
Il sorriso tranquillo di Nozomi le diede un po’ di coraggio e tirò su le spalle, un po’ più sicura sul da farsi. Finalmente armata di scopa e paletta, Eli si avvicinò alla blatta: ma non appena i fili della scopa sfiorarono l’insetto, le sue zampette cominciarono a muoversi convulsamente ed Eli cacciò un urlo tirandosi indietro.
Nozomi si mise una mano sulla bocca per impedirsi di ridere.
«Elichi... so che non sarà un bel vedere, ma forse è meglio prima schiacciarla. Se si gira e scappa poi non la prendiamo più»
«S-schiacciarla?! Sei impazzita? Non posso farlo, mi fa troppo schifo!»
Il timbro di Eli aveva raggiunto ottave che non credeva possibili e le spalle di Nozomi tremavano per lo sforzo di non cominciare a sghignazzare rumorosamente.
«Dai, che ci vuole! Non può farti niente»
«Ma non puoi farlo tu?»
«Voglio vedere quanto è coraggiosa la mia Elichi!»
Il tono beffardo di Nozomi ebbe il doppio effetto di indispettire Eli e metterle in testa di volerle dimostrare che la sua Elichi era assolutamente in grado di occuparsi di un innocuo scarafaggio capovolto. In qualche secondo tutte le sedie furono spostate e il campo liberato da ogni ostacolo che si frapponesse tra Eli, la scarpa che reggeva in mano, e la blatta. Prese le misure da ogni angolazione, cercando il punto dove le risultasse più comodo sferrare il colpo secco, ma ogni volta che sollevava il braccio pronta a scattare, si bloccava alla ricerca di una nuova postazione. Sembrava tutta concentrata in un duello per la vita e la morte.
Il ghigno di Nozomi si faceva sempre più largo e la donna sapeva che non sarebbe passato molto prima che avesse perso totalmente il suo autocontrollo.
«Elichi?»
«Sono concentrata!»
«Basta un colpetto, non devi ingaggiare una battaglia»
Lo sguardo crucciato di Eli come risposta le fece domandare perché non avesse con sé la propria telecamera quando serviva.
Eli prese un profondo respiro, poi colpì. Rialzò la scarpa, ma la blatta non c’era più: qualche istante dopo l’insetto si staccò dalla suola e cadde a terra stecchito. L’urlo che la giovane fece lanciando via la scarpa e allontanandosi con due salti dal cadavere, furono la goccia che fece traboccare il vaso: Nozomi proruppe in una grande e liberatoria risata.
«Che schifo, che schifo, che schifo!!»
Nozomi si piegò in due tenendosi la pancia, gli angoli degli occhi umidi.
«Nozomi!! Smettila di ridere e ti prego, tirala su tu e buttala via!»
Ma la compagna era ancora troppo impegnata a reggersi alla sedia e a lamentarsi del dolore ai muscoli del viso per ascoltarla come avrebbe voluto. Fece ondeggiare il braccio per far segno all’altra di aspettare che riprendesse fiato, perché sentiva ormai di non riuscire nemmeno più a respirare.
«Nozomi!» si lamentò disperata Eli.
A quel punto, la ragazza si asciugò con i polpastrelli le lacrime che minacciavano di scenderle da un momento all’altro, e provò a fare dei respiri profondi per calmarsi. L’avrebbe raccontato a Nico la prossima volta che si sarebbero riviste, era tutto troppo divertente per non condividerlo con la sua migliore amica.
Finalmente si liberò con pochi e rapidi gesti della blatta, ed Eli lasciò andare un sospiro di sollievo.
«Elichi, non devi aver paura degli insetti!»
«Non mi fa paura! Mi disgustano gli scarafaggi schiacciati, ok?» puntualizzò incrociando le braccia e guardando altrove.
Di certo chiamare la sua fidanzata per farsi aiutare era stata una pessima idea, ma era stata la soluzione più veloce in assoluto. Fosse stato per lei, sarebbe stata faccia a faccia con la blatta fino a tarda serata a immaginare cosa avrebbe dovuto fare.
Il broncio offeso che si impossessò di Eli trasformò il sorriso di scherno di Nozomi in uno più dolce e comprensivo.
«Mi dispiace di aver riso»
Ma Eli non rispose e continuò a evitare il suo sguardo. Nozomi allora si gettò su di lei, intrecciò le braccia intorno alla sua vita, appoggiò il mento sul suo petto e le rivolse l’espressione più innocente che aveva nel repertorio.
«Elichi?»
Le difese di Eli cominciarono a creparsi. Le era difficile ammetterlo, ma Nozomi riusciva a far di lei quel che voleva, sempre.
«Sei la più coraggiosa di tutti, Elichi!»
Braccia incerte che si intrecciavano attorno alla sua schiena, fecero capire a Nozomi di aver fatto breccia nel suo scudo di orgoglio.
«La prossima volta però fallo tu, ti prego»
«Promesso»
Eli annuì e affondò il naso nei capelli di Nozomi. Scacciò dalla sua mente l’immagine ripugnante della blatta schiacciata a terra e pregò intensamente che non esistesse nessuna prossima volta.



 
Note di Alex
Buonsalve! Sono molto contenta di aver finalmente pubblicato la mia prima NozoEli, è un onore poter portare il mio contributo a questa splendida coppia sposata. Protagonista della storia è una blatta, e non esagero se vi dico che l'episodio è praticamente interamente copiato da un'avventura accaduta a me e mio fratello (scene shippose a parte, obv). Io ero Nozomi che mi spaccavo dal ridere, lui era Eli che tentava penosamente di liberarsene. La scena è stata esilarante e non sono sicura di averla resa come volevo, ma quel che è uscito mi piace nella sua semplicità, devo dire.
Grazie di essere giunti fin qui! Alla prossima!
Alex
   
 
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