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Autore: fenris    10/06/2018    7 recensioni
Naruto ha perso i suoi genitori la notte della sua nascita a causa della fuga del Kyubi, ma fortunatamente Jiraya e Tsunade hanno deciso di prendersi cura di lui al loro posto. Guardate come la sua vita si sviluppa mentre viene cresciuto dai Sannin, e come questo cambierà non solo la vita di Naruto, ma anche la vita di quelli intorno a lui. Au.
Genere: Avventura, Azione, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Jiraya, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha, Tsunade | Coppie: Asuma/Kurenai, Hinata/Naruto, Jiraya/Tsunade, Minato/Kushina, Sasuke/Sakura
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto prima serie, Naruto Shippuuden
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                                                                            Bevute di Mezzanotte o Gli Uchica sono strani, strani, strani
 
                                                                                     Sei mesi dopo l'attacco del Kyubi

Sia Jiraya che Tsunade erano ninja eccezionali. Del tipo che appariva solo una volta ogni qualche generazione. Entrambi si erano diplomati all'accademia a un'età in cui la maggior parte dei bambini non poteva legarsi le scarpe, diventarono Chunin prima della pubertà e Jonin prima dei sedici anni. Da quel punto in poi, i due Sannin, e il loro compagno traditore Orochimaru portarono a termine una miriade di missioni pericolose. Se c'era un compito con un alto rischio di morte, loro l'avrebbero completata senza ricevere un singolo graffio. Se c'era una missione che appariva impossibile, loro la facevano sembrare alla portata di un semplice Genin. Non avevano mai smesso di migliorarsi nelle loro abilità specifiche. Jiraya divenne un rinomato maestro di sigilli e uno dei pochi praticanti di Senjutsu viventi. Tsunade diventò uno dei migliori ninja medici il mondo abbia mai conosciuto. Ed entrambi diventarono ninja incredibilmente potenti, superati da pochi e ammirati da molti. Eppure, nonostante tutte le abilità che avevano imparato e affinato nelle loro vite, niente potè prepararli per l'orrore che fu prendersi cura di un bambino.

Naruto piangeva un sacco, spesso senza ragione e in momenti totalmente casuali( sebbene lo facesse spesso di notte). Doveva essere guardato costantemente, oppure sarebbe scomparso in qualche modo, solo per riapparire fuori casa misteriosamente. Avrebbe provato a prendere tutto quello che era a portata, e spesso avrebbe provato a mangiarlo. Una delle poche cose capaci di calmare Naruto ogni volta che aveva un umore lacrimevole, era Tsunade tenendolo contro il proprio petto. Jiraya scherzava, dicendo che i seni di Tsunade avrebbero avuto naturalmente un effetto calmante su ogni uomo, a qualsiasi età. Eppure sembrava meno di uno scherzo mentre la Principessa delle lumache allattava Naruto, e il piccolo Jinchuriki non avrebbe lasciato andare le tette. Il fatto che il bambino fosse positivamente euforico ogni volta che slacciava la sua camicetta non era per niente un buon segno.

“ Questo è male... non hai neanche un anno, e già Jiraya ti sta corrompendo.”, disse Tsunade dopo la prima volta che accadde. E poi, sarebbe stato qualcos'altro, visto che lo stomaco di Naruto era un pozzo senza fondo. Avrebbe mangiato un sacco, e non sarebbe mai stato soddisfatto. Voleva sempre di più, e ogni volta che il suo cibo era negato, avrebbe avuto una crisi di pianto. Ognuno cercava di capire dove diavolo il suo piccolo corpo tenesse tutto quel cibo. Guardando il lato positivo, era facile nutrire Naruto, anche un po' costoso. Oggi era uno dei due giorni di riposo di Tsunade dopo un lungo turno all' ospedale. Avrebbe speso la giornata dormendo, ma né Jiraya né Shizune erano lì, perciò doveva guardare Naruto, che aveva appena calmato da una delle sue crisi di pianto a caso. Emise un sospiro di sollievo quando sentiì la porta principale aprirsi.

“ Tsunade- Sama, sono tornata.”, disse Shizune entrando. Stava indossando una giacca verde comune tra i Chunin e i Jonin di Konoha sopra i suoi soliti vestiti. Una protezione per la fronte era legata attorno alla sua testa. A differenza di Jiraya e Tsunade, era interessata a unirsi ai ninja di Konoha. Shikaku Nara, l'attuale comandante dei Jonin di Konoha, assieme ad altri parigrado, aveva testato le sue abilità per per deciderne il rango, e avevano deciso fosse abbastanza abile per essere una Chunin. Inoltre era un abile medico, qualcosa di cui Konoha aveva un disperato bisogno. Tutti speravano che la presenza di Tsunade nel villaggio avrebbe risolto il problema.

“ Bene, perchè ho bisogno che tu prenda un po' di omogeneizzati. Stavo per andare io, ma sai come fa Naruto quando andiamo fuori ed è affamato', rispose la donna.

“ Cosa? E che è successo a tutto il cibo che ho preso prima di andare in missione?” chise Shizune, incredula. Tsunade la guardò in un modo che diceva ' hai davvero bisogno di chiedere?'. Senza chiedere ulteriormente, Shizune annuì e andò a prendere il cibo molto necessario. Tsunade si chiede cosa Jiraya stesse facendo. Considerando che l'Eremita dei rospi lasciava raramente casa- Tsunade gli aveva proibito qualsiasi 'ricerca', quindi poteva usare solo la sua immaginazione per scrivere i suoi libri erotici- sperava che potesse prendersi cura del bambino mentre lei si fosse fatta un meritato sonnellino. Ma sfortunatamente per la scommettitrice leggendaria, un Anbu apparve, dichiarando che l'Hokage richiedeva la sua presenza. Ovviamente, una simile coincidenza sfortunata. Sembrava che il fato stesse conspirando contro di lei. Contemporaneamente, nella residenza degli Hyuga, un neonato starnutì.

                                                                                                                                ***

“ Sai, Sensei, non mi aspettavo di essere chiamato in azione così presto. Sei sicuro che questa missione sia qualcosa che nessun'altro ninja, eccetto me, può fare?”, l'Eremita chiese, scettico. Una volte che l'Hokage ebbe attivato tutti i sigilli per la privacy, rispose.

“ Sì, senza dubbio. Sei il miglior cercatore di informazioni questo villaggio abbia mai visto. Se qualcuno può risolvere questo mistero, sei tu.”.

“ Fammi indovinare: pensi che la fuga del Kyubi da Kushina non fosse un incidente?- azzardò Jiraya- perchè sappiamo tutti che fosse una possibilità.”.

“ Infatti, e abbiamo usato le giuste contromisure. Ma no, non è per quello che siamo giunti alla conclusione che c'era qualcuno dietro l'attacco.”.

“ Illuminami quindi.”. “ Dopo che il Kyubi è stato...contenuto, abbiamo recuperato i corpi di mia moglie, Biwako, che è stata la levatrice, e degli Anbu che avevamo stazionato lì. L'autopsia ha rivelato ferite inflitte da armi ninja.”.

“ Non me l'avresti dovuto dire molto prima?”, chiese Jiraya.

“ Forse, ma non volevo richiamarti in azione troppo presto. Vedi, c'è stata un'altra investigazione in questi mesi, condotta da Danzo e la sua squadra di Anbu.”. Jiraya sussultò a sentire quel nome. Danzo era conosciuto per essere un estremista, spesso ingannando orfani per ingrandire i ranghi della sua organizzazione, aveva un occhio molto critico sulla politica conciliatioria di Hiruzen con gli altri villaggi e non aveva mai nascosto di voler diventare Hokage più di qualsiasi altra cosa. Fortunatamente, non aveva mai avuto abbastanza supporto per soddisfare tale ambizione.

“ Capisco. Hanno trovato qualcosa?”, se Jiraya stava chiedendo questo, c'erano due possibilità: o non avevano trovato niente, o avevano trovato qualcosa che a Sarutobi non piaceva, e voleva una seconda opinione. Il super pervertito pregò per la prima, ma proprio come con Tsunade, il fato conspirava contro il Sannin.

“ Sì- disse Sarutobi, sospirando- Danzo e io abbiamo discusso gli avvenimenti di quella notte. Stando ai vari testimoni che ha interrogato, il Kyubi non ha somplicemnte distrutto le mura del villaggio, è apparso improvvisamente nel centro del villaggio, in una nuvola di fumo.”.

“ Questo suona spaventosamente simile alla Tecnica del richiamo.”, notò Jiraya.

“ Infatti.”.

“ Ma...evocare il Kyubi?! L'unica persona a cui posso pensare capace di una cosa simile è Madara Uchica. Ed è stato morto per decenni.”.

“ Forse aveva un apprendista. Qualcuno che allenò sul come controllare le Bestie?”.

“ Sembra un po' esagerato. Sappiamo tutti che Madara lasciò il villaggio da solo, e provò ad attaccarlo da solo. Non si è mai sposato, né ha avuto nessun figlio che potesse vendicarne la morte.”.

“ Comunque, Danzo ha deciso che Madara fosse un buon punto di partenza. Ha fatto alcune scoperte interessanti. Oltre ad Hashirama-sensei, anche Madara aveva un modo per controllare le Bestie. Pensiamo fosse il suo Sharingan. Vedi, lo Sharingan di Madara non era normale. Apparentemente, era riuscito a sviluppare una versione più forte, che gli garantì poteri straordinari.”.

“ Perciò? Madara era un ninja incredibilmente potente, che aveva molte abilità uniche, come Hashirama. Questo non significa che possano essere replicate dai suoi familiari, come i discententi di Hashirama non hanno ottenuto l'Arte del legno.”.

“ Il problema è, che può essere replicato. Vedi, quest'abilità, lo Sharigan ipnotico, è un potere che qualsiasi Uchica può ottenere, ma molto pochi lo fanno, a causa dell'alto prezzo. Se ciò che Danzo ha scoperto è vero, il prerequisito per risvegliare questo Sharingan è uccidere con le tue mani qualcuno che ami. Gli Uchica amano la battaglia, ma neanche loro andrebbero così lontano per ottenere il potere.”.

“ Ma Danzo crede uno di loro l'abbia fatto.”.

“ Esatto.”.

“ Persino se fosse vero, qual'è il punto di lanciare il Kyubi nel mezzo del villaggio? Cos'ha guadagnato questa persona? Aspetta... per favore, non dirmi che Danzo pensa l'intero clan sia dietro l'attacco!”.

“ Tristemente, lo pensa.”.

“ Stupido fanatico monocolo- borbottò Jiraya, grato che Danzo non fosse Hokage, il che che avrebbe solo peggiorato di molto la situazione- questa ipotesi è stupida sotto ogni punto di vista.”.

“ Lo so. Ecco perchè ha ordinato agli Uchica di stare nelle retrovie e aiutare i civili. Non voleva nessun Uchica vicino al Kyubi.”.

“ Naturalmente, un ladro crede che tutti rubino- commentò Jiraya, privo di dubbi su cosa Danzo avrebbe fatto col potere di domare la bestia- devi fermare Danzo. Gli Uchica sono già abbastanza irritabili senza qualcuno a punzecchiarli con un bastone.”.

“ Ecco perchè ti ho chiamato, Jiraya. L'unico modo per fermare Danzo è avere abbastanza evidenza per discretitare la sua investigazione. E non posso pensare a nessuno migliore di te per raccogliere queste informazioni.”.

“ Mentre sono onorato che tu pensi così altamente delle mie abilità, non sono onnisciente. Questo richiederà tempo.”.

“ Lo so. Mentre lavorerai, terrò Danzo molto stretto al collare.”.

“ Perfetto- confermò Jiraya, dirigendosi verso la porta- Oh, e un'ultima cosa.”.

“ Hmmm?”.

“ Sapete che se lavoro su questo, avrò meno tempo per scrivere, ritardando di molto il prossimo volume di 'Icha Icha', vero?”. Sarutobi restò ammutolito dallo shock, i suoi occhi sbarrati dal terrore. Ma tale terrore fu vissuto poco, e il suo volto si rilassò presto, lasciando spazio a un triste sorriso.

“ A volte dobbiamo fare sacrifici per un bene superiore, Jiraya, non importa quanti dolorosi siano.”.

                                                                                                                           ***

Shizune era in un mercato vicino casa, prendendo le richieste di Tsunade. Dopo aver trovato gli omogeneizzati preferiti di Naruto, lo prese in un unico colpo per evitare altre escursioni, sebbene non potè chiedersi quanto sarebbe durato. Avrebbe dovuto insegnare al bambino il significato della parola moderazione.

“ Err...scusi, signorina.”, disse una voce dietro Shizune. La kunoichi corvina si girò, trovando un ragazzo che la guardava, sui cinque o sei anni. Aveva capelli neri abbastanza lunghi da essere messi in una coda, profondi occhi neri, e indossava una maglietta nera, con sandali e pantaloni dello stesso colore. Sembrava un Uchica.

“ Sì, posso aiutarti?”, chiese Shizune, usando il suo sorriso migliore.

“ Ha davvero bisogno di tutti quegli omogeneizzati? Ne servono un pò anche a me, se non è chiedere troppo.”.

“ Ce ne sono ancora qui.”.

“ Sì, ma quello è l'unica marca che mio fratello mangia senza fare i capricci.”, disse il moro.

“ Oh, posso capire totalmente- commentò Shizune, ridacchiando- immagino non fosse molto carino da parte mia prenderlo tutto. Quanto ne vuoi?”.

“ Due confezioni dovrebbero bastare.”. Shizune annuì e diede le suddette al ragazzo.

“ Ecco.”.

“ Grazie, signorina.”.

“ Il mio nome è Shizune.”.

“ Itachi.Itachi Uchica.”, si presentò a sua volta il ragazzo, confermando l'ipotesi di Shizune.

“ Piacere di conoscerti, Itachi-kun. Tuo fratello è fortunato ad avere un fratellone simpatico e premuroso come te a prendersi cura di lui.”. Itachi arrossì un po'.

“ Grazie.”. Entrambi si diressero alla cassa, il ragazzo decise di continuare a parlare.

“ Sa, quel bambino dev'essere veramente grande, se mangia così tanto.”, commentò, guardando il cestino di Shizune.

“ Ecco la cosa divertente, è così piccolo! Tsunade-sama ha detto che un giornò scoprirà dove va tutto quel cibo, visto che è sempre affamato e non diventa mai grasso!”.

“ Tsunade-sama- ripetè Itachi, colpito improvvisamente dalla rivelazione- aspetta un minuto, il bambino di cui parli è quello in cui è sigillato il demone volpe?”. L'umore di Shizune si oscurò all'improvviso, e si chiese se potesse rispondere. Ma comunque, quasi tutto il villaggio sapeva già dei tuotori di Naruto, mentire sarebbe stato inutile.

“ Sì, lo è.”.

“ E...com'è?”, Itachi chiese con genuina curiosità.

“ Che intendi?”.

“ Ha qualcosa di diverso dagli altri bambini?”.

“ Niente che abbia notato. Fidati, è come chiunque altro.”.

“ I miei genitori non hanno detto niente, ma ho sentito altri adulti dire che è pericoloso, e che dovremmo stare lontani da lui.”.

“ Non ha senso! Naruto è un normale bambino come chiunque altro! Solo perchè ha un demone sigillato dentro di lui, questo non fa di lui pericoloso! Il sigillo del Quarto farà in modo che il Kyubi non veda la luce del sole per molto tempo.”.

“ E allora perchè portare Jiraya-sama e Tsunade-sama per prendersi cura di lui?”. A Shizune non piaceva la direzione che il discorso stava prendendo.

“ Che intendi con 'portare'?”.

“ Dicono che l'Hokage ha dovuto richiamare i leggendari Sannin per tenerlo sott'occhio e essere sicuro che non distrugga Konoha di nuovo.”. Shizune era livida di rabbia. Da dove erano usciti quei pettegolezzi? Le persone non sapevano che Jiraya fosse il padrino del bambino e Tsunade la sua sola parente rimasta in vita? Era ovvio che nessuno dei due avesse sentito di tali voci, altrimenti avrebbero fatto qualcosa a riguardo. Ricordò la prima volta che aveva fatto una passeggiata con Naruto in passeggino. Le persone le urlarono di stare lontane da loro, che li stava mettendo in pericolo portando quella 'cosa' fuori dalla sua 'gabbia'. Inizialmente provò a ignorarli e cambiare strada, ma il trattamento non cambiò. Come potevano avere paura di un bambino innocente?

La volta successiva, Tsunade venne con loro e il comportamento degli abitanti fu lo stesso appena misero piede fuori casa. Fu un errore fatale, solo i lamenti di Shizune fermarono Tsunade dal distruggere il quartiere, ma comunque qualcuno finì in ospedale. Da allora, l'abuso verbale si fermò, ma le cose non cambiarono così tanto. Ogni volta che uscivano, le persone avrebbero semplicemente cambiato strada o ritornavano a casa. Qualcuno mormorava parole che la kunoichi non potè sentire, ma immaginare, e lanciavano sguardi freddi. Temeva Naruto avrebbe avuto dei problemi a farsi degli amici. Ma comunque questo era un nuovo scenario per lei, sapeva cosa la maggior parte degli adulti pensava di Naruto, ma ora parlava a un bambino senza genitori presenti. Era un'occasione d'oro per scoprire cosa altri bambini pensavano di lui e cancellare certi pregiudizi.

“ E' una bugia. Tsunade-sama e Jiraya-sama si prendono cura di Naruto perchè entrambi avevano legami molto importanti con i suoi genitori. Se non fosse per quello, Naruto sarebbe in un orfanotrofio o in una casa famiglia. Non ha bisogno di essere tenuto sott'occhio. Come ti ho detto, il sigillo del Quarto farà in modo che il Kyubi non ritorni per molto tempo.”. L'espressione di Itachi non cambiò.

“ Capisco. Se lei vive con lui e non ha paura che il Kyubi ritorni...non dovrei averne paura neanch'io.”.

“ Esatto! Sono così felice tu l'abbia capito.”, disse Shizune, sollevata. Forse c'era speranza dopotutto! Dopo aver pagato, Itachi e Shizune presero strade separate.

“ Arrivederci, Shizune-san. E' stato un piacere incontrarla.”.

“ Stesso per me, Itachi-kun. Spero possiamo incontrarci ancora presto!”. Ora il medico era di un umore molto migliore. Itachi sembrava un bambino molto intelligente e simpatico, peccato fosse troppo grande per essere compagno di giochi con Naruto. Se solo avesse potuto incontrare dei bambini come lui, magari lei non si sarebbe dovuta preoccupare fosse cresciuto senza amici. Comunque, il contrario sembrava pù plausibile ora, forse Jiraya-sama aveva ragione sul fidarsi dlla nuova generazione.

                                                                                                                       ******

Tsunade stava già rimpingiando di aver speso tutto il pomeriggio dormendo, visto che arrivata la notte, era troppo sveglia per dormire. Si muoveva continuamente nel letto cercando di trovare una posizione confortevole, buttandosi nel cuscino più volte, aprì la finestra per fare entrare aria fresca, la chiuse quando la stanza si fece troppo fredda, fino a quando non prese a pugni il cuscino dalla frustazione. Magari il suo migliore amico da quando era diventata adulta sarebbe stato di qualche aiuto. Si alzò, indossò una veste e andò in salotto. Anche Jiraya era lì, anche lui sveglio, e anche con il loro migliore amico: una bottiglia di sake.

“ Come mai alzata così tardi?”, chiese.

“ Potrei chiederti la stessa cosa.”, ribattè Tsunade.

“ Vero, ma ho chiesto per primo.”. Tsunade brontolò.

“ Ok, va bene, non potevo dormire, e ho pensato un po' di sake potesse aiutare. Perciò potresti versarmene un pò ora? E riguardo te?”.

“ Sarutobi- sensei mi ha dato una missione rompi scatole che potrebbe richiedere anni per finire, e se fallisco la relazione di Konoah con gli Uchica andrà a quel paese- affermò Jiraya versando del sake con attenzione nella coppa di Tsunade-pensavo che tu avessi dormito come un giro, considerando il carico di lavoro settimanale.”.

“ Ho speso tutto il giorno dormendo, perciò deve aver rovinato il mio ciclo.”, rispose Tsunade, svuotando la coppa in un colpo. Jiraya la riempì senza una parola dalla bionda.

“ Lo hai sentito?”, chiese l'Eremita.

“ Sentito cosa?- ribattè Tsunade, pensando qualcuno volesse entrare in casa loro- non sento niente.”.

“ Esatto. Naruto non ha pianto dal tramonto. Penso sia la prima volta.”.

“ Non me n'ero accorta. Ed eccoci qui, incapaci di dormire nella prima notte silenziosa da quando ci stiamo prendendo cura di quel moccioso.”.

“ Non sei mai stata qualcuna che apprezza l'ironia.”.

“ Oh, apprezzo l'ironia. Quando succede a qualcun altro.”.

“ Hehehe, sei una ragazza intelligente, vero?- rise Jiraya- a proposito, posso chiederti una cosa, Hime?”.

“ Non sono abbastanza ubriaca per quello.”.

“ Wow, silenziato persino prima di chiedere. Ma non intendevo quello. Hai mai immaginato la tua vita diventare così?”. Tsunade riflettè sulla domanda. La risposta era decisamente 'no'. Sin da quando era giovane, la sua visione del futuro era sposarsi con Dan Kato, che sarebbe diventato Hokage, col suo fratellino Nawaki che sarebbe stato il suo successore. Avrebbero avuto almeno due bambini. Lei si sarebbe ritirata dal servizio attivo e avrebbe lavorato all'ospedale, sia guarendo i pazienti, che forgiando le nuove generazioni di medici. Ma il fato aveva piani diversi per lei. Le vite di Dan e Nawaki furono distrutte davanti ai suoi occhi. Incapace di convivere con così tanta morte accanto a lei, decise di andarsene da Konoha e viaggiare alla cieca per il mondo. Smise di pensare al futuro e si focalizzò sul presente. Ma le poche volte che pensò al futuro, si immaginò di morire sola o in un vicolo dopo aver bevuto troppo.

Ma... di nuovo a Konoha, allevando un bambino insieme a Jiraya? No, quello non incrociò mai la sua mente. Ascoltare il destino dei genitori di Naruto risvegliò una scintilla dentro Tsunade che la Sannin pensava si fosse estinta. Aveva fallito nel salvare Dan e Nawaki, ma avrebbe fatto del suo meglio per assicurare la sicurezza di Naruto. Eppure qualcosa che all'inizio apparì come una sorta di missione di espiazione autoimposta accanto a Jiraya si rivelò essere abbastanza...piacevole . Prendersi cura di Naruto era un lavoro sfiancante, ma Tsunade lo considerava molto soddisfacente. E mentre vivere con Naruto non l'attirava per niente, l'Eremita dei rospi era un coinquilino molto migliore di quanto si aspettasse. In tutti quei mesi, non aveva violato una sola regola che gli aveva imposta. Sembrava quasi come ai vecchi tempi.

“ No- rispose finalmente- non che mi lamenti. Non ho concluso così tanto dopo aver lasciato il villaggio. Sento di star facendo di nuovo qualcosa con la mia vita. Immagino la vecchia scimmia avesse ragione, vero? Cosa riguardo te?”. Come Tsunade, anche Jiraya aveva i suoi sogni. Sognava di sposare Tsunade e magari avevere una coppia di mocciosi con lei. Avrebbero vissuto in una grande casa. La sua reputazione come scrittore avrebbe sorpassato persino quella come ninja. Le persone lo avrebbero adorato e chiesto copie autografate. Avrebbe convinto Orochimaru ad abbandonare i suoi malefici metodi e tornare a Konoha. Come Tsunade, Jiraya non pensò al futuro, neanche una volta, siccome era troppo spaventato per pensarci. La sua vita fu segnata da fallimenti e piccole conquiste. Finora, la sua vita era stata un ciclo di 'ricerche' per i suoi libri e guadagnare qualche soldo, che avrebbe speso in alcool e donne, quindi cominciare il prossimo libro.

Eppure era lì, sotto lo stesso tetto di Tsunade, senza essere in una relazione con lei e prendendosi cura di un bambino che non era suo- o di Tsunade-, era una fortuna che Jiraya apprezzasse l'ironia. E ora, non si sentiva così spaventato di fronte al futuro. Il pensiero che Tsunade e Naruto sarebbero stati parte di esso aveva calmato il suo animo tormentato.

“ No, ma persino se essere un viaggiatore balordo libero dalla responsabilità di essere padre era qualcosa mi sarebbe piaciuto parecchio... essere qui con te e allevare il figlio di Minato è un bel cambiamento.”.

“ A proposito, come sta venendo il nuovo libro?”.

“ Più lento del solito, tra il ritorno al dovere e te che mi proibisci le ricerche.”.

“ Non succederà. Fino a quando vuoi continuare a vivere qui e crescere Naruto.”.

“ Non ho detto niente!”.

“ No, ma lo stavi pensando!”.

“ Sei stata tu a chiedere del libro. E non sapevo leggessi nel pensiero ora. Sei anche in parte Yamanaka, oltre che Senju e Uzumaki?”.

“ Non ho bisogno di poteri mentali per sapere cosa stai pensando. Sei sempre stato un libro aperto.”.

“ Capisco. Sono una lettura interessante, comunque?”.

“ Quando ti comporti come si deve, di sicuro.”. Jiraya rise, ma non disse niente. Continuarono entrambi a bere fino a quando Tsunade non portò di nuovo nel discorso un argomento valido.

“ Cosa pensi Orochimaru stia facendo ora?”, l'altro quasi si strozzò col sake.

“ Avanti, Hime. Stavamo avendo un bel momento e tu lo rovini nominando quel serpente traditore?”.

“ Penso che tu e io non abbiamo la stessa definizione di 'un bel momento'. E considerando stiamo parlando del nostro futuro e delle nostre vite, penso sia adatto parlare di lui. Era un nostro compagno di squadra.”.

“ Non me lo ricordare. Beh, da quello che so, probabilmente quella serpe sta tagliando il cadavere di qualche povero bastardo in un vano tentativo di comprendere 'il naturale ordine dell'universo' o cazzate simili.”.

“ Sai, è triste lui sia l'unico la cui vita sia divenuta come voleva. Non sembra avere rimpianti o altro. Magari se fossimo diventati nunekin invece di ritirarci saremmo stati felici.”.

“ Fidati, Orochimaru è tutto, meno che felice, Voleva diventare Hokage, e gli è stato negato. E si è imbarcato in una folle ricerca per l'immortalità che finirà in disastro, semplicemente perchè è troppo spaventato di morire. L'unica cosa che mi impedirà di apprezzare la sua morte sono tutte le vite innocenti che porterà con sé.”.

“ Lo sai, non devi dirlo per farmi sentire meglio. O farti sentire meglio.”.

“ Non lo dico per quello! Beh, forse un po'. Quando sei giù, vedere altre persone giù, specie nemici che odi, può essere una piccola consolazione. Ma so tutto quello che ho detto è vero.”.

“ Pensi...lo rivedremo ancora?”.

“ Temo di sì. Penso non abbandonerà mai il rancore verso Konoha e sensei, tornerà per la vendetta. Forse non ora, ma prima o poi nel futuro. Ne sono certo.”.

“ Beh, è un pensiero molto edificante.”.

“ Di nuovo, sei stata tu a chiedere.”.

“ Sì, menzionare Orochimaru non è stata una buona idea.”.

“ Eh, è ok. L'alcool può avere quest'effetto. A proposito, altro sake?”.

“ Penso passerò- disse Tsunade, agitando la mano, guadagnandosi un'occhiata da Jiraya- non mi guardare in quel modo! Mi piacerà bere, ma so quando è abbastanza. Penso tornerò a letto.”.

“ Sì, è una buona idea.”, confermò Tsunade. Si aspettava la donna confondere le sue parole e dire che non l'avrebbe invitato nel suo letto, ma tale commento non arrivò.

“ Sai... penso dovremmo fare questo più spesso. Almeno quando non possiamo dormire.”.

“ Dovrò comprare più sake, quindi. Buonanotte, Hime.”.

“ Buonanotte, Jiraya.”. Magari fu l'alcool, o magari fu la chiacchierata cuore a cuore, ma sia Jiraya che Tsunade si sentivano meglio riguardo sé stessi, e riuscirono ad addormentarsi abbastanza velocemente. E sarebbero rimasti a dormire fino al mattino, se qualcuno non si fosse svegliato improvvisamente.

“ WAAAAAAAAAAH!”. Il pianto di Naruto rieccheggiò in tutto il vicinato.

“ Odio così tanto quel bambino....”, borbottò Tsunade alzandosi.

Felice di rivedervi, scusate tutto il tempo che la traduzione ha richiesto, ma ho avuto una dose madornale di impegni. Per ora i capitoli sono per lo più chiacchiere, ma fidatevi, a breve ci saranno degli scontri leggendari...e se pensate che questo au sarà solo un Naruto che ha vissuto con dei genitori amorevoli e dove niente è andato storto, oh, quanto vi sbagliate! Ora devo andare a studiare per un'esame di domani, a presto.
  
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