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Autore: telesette    15/06/2018    2 recensioni
Le luci e la strada scorrono più veloci del mio sguardo.
Per un attimo mi abbandono a una sonora risata, che spazza via tutta la rabbia e il rancore di poco fa, ma quello che mi appare davanti un attimo dopo è una cosa che fa rabbrividire anche me.
Un corpicino minuscolo e inerte.
E' una ragazzina, non avrà neppure dodici anni.
Distesa al margine della strada, abbandonata come un sacco dell'immondizia, con gli occhi spenti e fissi nel vuoto che ormai l'ha completamente avvolta.
Fermo la moto.
Non è così sconvolgente, sono abituato alla morte, ma questa non è opera di un mio simile...
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Buffy Anne Summers, William Spike
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Sunnydale: L'inferno sono io!
immagini tratte da internet

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Buffo!

Quando lei mi dice di "andare all'inferno", forse dovrebbe specificare meglio a quale inferno si riferisce. Tenendo conto che il mio dura da più di cento anni, in effetti, questa espressione fa un po' ridere... Forse mi piacerebbe anche un tipo di inferno diverso, dopotutto!
Sunnydale, la "porta dell'inferno"...
Stronzate!
E' tutto talmente calmo stasera che dubito troverò qualcosa con cui fare a pugni.
Peccato, al punto in cui sono, una bella scazzottata mi tirerebbe su di morale. Non mi piace essere scaricato, e non mi va giù nemmeno che a scaricarmi sia proprio lei.

- Buffy, sei proprio...

Proprio cosa?
Ecco, ci risiamo, ogni volta che provo a rispondere ai suoi insulti le parole mi muoiono in bocca.
E' più forte di me.
Non ce la faccio a dire cose che non penso, anche se sono arrabbiato, è una debolezza che mi porto dietro da troppo tempo ormai.
Va bene, cambiamo argomento, che facciamo stanotte?
Vedo una bellissima Harley incustodita, e con le chiavi dentro...

- Sogno o son desto?

Il tuo proprietario è proprio un'autentica carogna, per lasciarti sola così, baby... Fortuna che io apprezzo le moto di qualità.
Fatti guardare, posso?
Ma lo sai che hai proprio una bella cromatura, senti qua che roba, non accarezzavo quella originale dal '57 più o meno. Se fossi vivo, probabilmente, mi faresti salire il sangue al cervello.
Sorrido.
Sono indeciso, sei veramente troppo bella per startene qui tutta sola soletta, magari anche tu sei in vena di follie stanotte...
Come me!

- Andiamo bella - sussurro.

***

La notte è giovane!
Il motore di questa bellezza è come una gatta che fa le fusa sotto le lenzuola: soffice, dolce e avvolgente allo stesso tempo.
T'è andata bene che la mia ragazza mi ha mandato a spasso stanotte, altrimenti saresti ancora in quel vialetto al buio. Invece eccoci qua io e te, in tutto il nostro splendore, su un'autostrada deserta e diretti chissà dove.
Forse riusciamo a spassarcela una mezz'ora, prima che il proprietario si accorga che sei sparita.
Ho voglia di ululare.
Altro che vampiro, quando sono eccitato così, mi sento più un lupo mannaro a caccia d'avventure.
In questo momento mi sento davvero padrone della strada, della notte... Di tutto, ogni cosa è mia, non devo neppure chiederlo.
Le luci e la strada scorrono più veloci del mio sguardo.
Per un attimo mi abbandono a una sonora risata, che spazza via tutta la rabbia e il rancore di poco fa, ma quello che mi appare davanti un attimo dopo è una cosa che fa rabbrividire anche me.
Un corpicino minuscolo e inerte.
E' una ragazzina, non avrà neppure dodici anni.
Distesa al margine della strada, abbandonata come un sacco dell'immondizia, con gli occhi spenti e fissi nel vuoto che ormai l'ha completamente avvolta.
Fermo la moto.
Non è così sconvolgente, sono abituato alla morte, ma questa non è opera di un mio simile.
C'è solamente un tipo di mostro capace di mettere la morte in mano ad una bambina.
Una bustina tagliata male, con crack e polvere di caolino, roba che gli spacciatori rifilano a poco prezzo sapendo che l'acquirente non tornerà a lamentarsi.
Ma questa ragazza non ha l'aspetto di una tossicomane: bei vestiti eleganti, lucidalabbra, niente fori sulle braccia, persino il braccialetto con le iniziali e la dedica "con amore" tipica di mamma e papà... 
Non ci vuole certo un genio per capire cosa è successo.
Qualche balordo le avrà offerto quella bustina, probabilmente senza volerla uccidere, poi però la situazione gli è sfuggita di mano. La ragazzina ha avuto una crisi, la roba le ha provocato un arresto cardiaco o qualcosa di simile, e piuttosto che portarla in un ospedale hanno preferito caricarla in auto da svenuta e buttarla qui in mezzo al nulla per lasciarla morire da sola.
Succede sempre così con queste bestie!

- Judy... Peterson!

La tessera della biblioteca.
Le hanno svuotato il portafoglio, ma hanno lasciato intatti i documenti.
Tipico di uno sciacallo.
Neppure io mi abbassavo a tanto, quando uccidevo lo facevo per il puro piacere di divertirmi, questi invece buttano il corpo di una bambina in mezzo alla strada per pochi spiccioli.
Si ottengono più soldi spaccando il cassetto di un distributore automatico di cicche.

- Mi dispiace per te, piccola - sussurro chiudendole gli occhi. - Anche se non ti conosco, so che meritavi molto di più tu rispetto a quelli che ti hanno fatto questo!

Ha un piccolo timbro sul braccio, di quelli che si usano fare nelle discoteche.
L'inchiostro è fresco, dev'essere appena successo.
So che non è affar mio, che dovrei far finta di niente e finire questa notte così com'è cominciata.
Ma questa cosa mi ha fatto salire di nuovo il nervoso, sono veramente disgustato, detesto sentirmi così.
Prima di tutto avvolgo quel che resta di Judy nel mio cappotto, non me la sento di lasciarla qui, il suo corpo dev'essere perlomeno ricomposto con la dignità che spetta a un essere umano.
Poi ci penso su un attimo.
La discoteca in questione è a pochi isolati da qui, e io ho appena cominciato a divertirmi stanotte.

- Purtroppo per te, non sono mai stato un buon predicatore - esclamo, malgrado lei non possa certo sentirmi. - Non me la cavo troppo bene con i discorsi, ma ti dedicherò lo stesso una cerimonia... Una cerimonia funebre in grande stile!

***

Interrompiamo la  programmazione per informare i telespettatori di un fatto agghiacciante di cronaca appena accaduto.
Circa venti minuti fa, una discoteca all'estrema periferia di Sunnydale è stata data alle fiamme, in seguito a quello che finora sembrerebbe il gesto inconsulto di un piromane squilibrato.
L'ignoto psicopatico, a detta dei testimoni sopravvissuti all'incendio, si sarebbe scagliato all'interno del locale a bordo di una Harley Davidson del '57 urlando e riversando grandi quantità di alcool infiammabile sul pavimento. Sempre secondo i testimoni ancora chiaramente molto scossi, malgrado gli inquirenti stiano tuttora cercando di ricostruire correttamente gli avvenimenti, l'individuo si sarebbe messo in bocca una sigaretta gettando il cerino acceso sul whisky sparso proprio sotto ai suoi piedi. Dopodiché, sempre in evidente stato di shock, gli stessi giurano di averlo visto emergere dalle fiamme, senza riportare alcun danno, e di essersi messo a ridere satanicamente come un dannato.
Probabilmente sotto effetto di stupefacenti, spiegano le autorità, l'incendiario ha agito senza alcun motivo preciso. Le fiamme sprigionatesi devono avergli in realtà ustionato gran parte del volto, e questo coinciderebbe con il racconto dei testimoni che parlano di "volto umano dalle sembianze di un orribile mostro sfigurato", del quale tuttavia non risulta ancora alcuna traccia nel mucchio dei cadaveri carbonizzati. L'uomo pareva in possesso di una forza prodigiosa ed innaturale, opera di steroidi anabolici, a giudicare dal gran numero di lamiere che sembrano frantumate a mani nude e dal numero di arti fracassati in seguito a colluttazione.
Le vittime calcolate sinora, nonostante siano ancora in corso gli accertamenti, risultano essere in tutto sei: individui già noti alla polizia, come spacciatori e tossicomani, più volte arrestati per reati minori.
Restiamo in attesa di ulteriori aggiornamenti sulla vicenda...

- Allegri ragazzi, ho portato la birra!

Tutti distolsero lo sguardo dal televisore, non appena Spike comparve sulla soglia allegro come se niente fosse.

- Spike - esclamò Buffy, abbassando il volume col telecomando. - Non sarai mica stato tu a...
- A comprare le patatine? No di certo, lo sai che su quelle da asporto non ci mettono sopra il ketchup - disse l'altro, allungando una mano alla ciotola sopra il tavolo e addentando una croccante piccola sfoglia gialla.
- Ne stanno parlando tutti i notiziari - incalzò Buffy minacciosa.
- Andiamo, tu mi conosci - ribatté Spike con scherno. - Sono un bravo ragazzo io!
- Vuoi farmi credere che non c'entri nulla con quella specie di inferno alla discoteca?
- Tesoro - tagliò corto Spike con una smorfia beffarda dipinta sulle labbra. - Non c'è bisogno di altri inferni in questa città, ce n'è già più che a sufficienza... Il sottoscritto basta e avanza!

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